9

City 20, abbiamo provato un curioso sandbox survival italiano

Sviluppato da un minuto team italiano, City 20 è un survival sandbox che punta molto sulle routine comportamentali e sugli equilibri tra fazioni in una società distopica. Lo abbiamo provato.

PROVATO di Aligi Comandini   —   28/05/2024
Soli in una città isolata dal mondo. Non è poi così male, se si fanno le cose per bene
City 20
City 20
Articoli Video Immagini

I sandbox sono un campo ancora largamente inesplorato, nonostante non manchino né gli esperimenti in tal senso né i titoli capaci di sfruttarne l'essenza per raggiungere incredibili picchi qualitativi. Se si inizia a cercare nel campo dei survival, poi, le cose si fanno ancor più problematiche: unire giochi dotati di enorme interattività al crafting e ai numerosi elementi di quel genere complica le cose notevolmente, e sono ben poche le fusioni capaci di distinguersi sul mercato. Quelle a cui l'impresa è riuscita, di norma, o sono progetti al limite della follia come Dwarf Fortress - la cui modalità avventura rappresenta per molti quasi l'esperienza quintessenziale in questo ambito - o straordinariamente di nicchia come Caves of Qud, la cui già terrificante curva di difficoltà viene resa ancor più ostica da un'interfaccia e da un comparto tecnico che solo una madre potrebbe amare. Eppure, videogiochi così sono alle volte in grado di catturare chi sceglie di affrontarli ben più di qualunque altra produzione: offrono d'altronde mondi esplorabili in continua evoluzione, le cui imprevedibili trasformazioni danno vita a situazioni ilari o esaltanti, senza contare che i sacrifici in termini di grafica normalmente sono controbilanciati da meccaniche di una profondità spesso assurda.

Insomma, nelle esperienze sandbox le strade inesplorate sono ancora tante e il potenziale pressoché infinito, nonostante siano relegate proprio per via della loro natura a una percentuale minuta di videogiocatori molto appassionati. Curioso dunque vedere un team italiano come Untold Games alle prese con un progetto come City 20, un survival sandbox, appunto, che sembra voler offrire proprio un'esperienza in costante mutamento come quelle sopra descritte, capace di adattarsi alle azioni del giocatore.

Non siamo però davanti a un comune survival post apocalittico tutto basato su combattimenti, missioni, strane mutazioni, e chissà cos'altro... no, City 20 in realtà pare puntare tutto su una rappresentazione piuttosto realistica di una società distopica, più strettamente legata alle routine comportamentali dei personaggi e agli equilibri tra fazioni.

Goga o non Goga, questo è il problema

Quel faccino sui cittadini indica la loro predisposizione nei vostri confronti. Fate qualcosa di illegale e diventerà rapidamente rosso, e vi assicuriamo che non è consigliabile affrontare gruppi di nemici in City 20
Quel faccino sui cittadini indica la loro predisposizione nei vostri confronti. Fate qualcosa di illegale e diventerà rapidamente rosso, e vi assicuriamo che non è consigliabile affrontare gruppi di nemici in City 20

City 20 è ambientato in una città messa in quarantena dopo una fuga radioattiva. Qui si è sviluppata una società controllata da varie fazioni, che cercano di convivere dividendosi il territorio, commerciando, e recuperando tutte le risorse possibili. Voi siete un poveraccio salvato da un certo Goga, che a inizio gioco vi offre ospitalità, acqua e cibo, a patto che "facciate la vostra parte". Non siete ovviamente obbligati a dare retta al vostro benefattore, ma tenere il suo frigorifero pieno e soddisfare le sue necessità può migliorare la relazione del vostro alter ego con lui, e portare a nuove missioni e ricompense.

Parlare di quest è però forse sbagliato in City 20: il gioco non è strutturato come un GDR, proprio perché la sua natura di sandbox dipende in larghissima parte dall'intelligenza artificiale dei vari cittadini e dalle loro routine giornaliere. In pratica il lavoro di Untold Games è popolato di personaggi con ritmi, compiti e reazioni uniche alle azioni del protagonista, e molte delle missioni che possono affidarvi non dipendono tanto da script preesistenti, quanto da delle loro necessità personali durante il ciclo giorno/notte che scandisce il passare del tempo. Goga stesso, ad esempio, vi chiederà quasi subito di riempire per lui una tanica di benzina in cambio del favore che vi ha fatto, ma questa richiesta nasce da una scarsità della risorsa nel suo accampamento e nel gioco completo potrebbe anche essere tutt'altro (per comodità, nella demo la quest è stata "forzata" dagli sviluppatori). Praticamente tutti coloro che incontrerete nel gioco dovrebbero avere un potenziale simile: ogni fazione ha proprietà e risorse specifiche che possono venir recuperate dal giocatore onestamente o attraverso mezzi alternativi, e ogni umano con cui interagite ha un certo livello di benevolenza nei vostri confronti che dipende da quanto le vostre azioni lo hanno aiutato. L'intento sembrerebbe realmente quello di dare forma a una sorta di società virtuale con una miriade di variabili, che può venir supportata o devastata dal giocatore a piacere, a patto di fare le cose con la dovuta intelligenza.

Il gioco ha un ecosistema piuttosto evoluto, e con i giusti oggetti potreste anche dedicarvi a un po' di sana coltivazione. Prima che la roba cresca, comunque, dovrà passare un po' di tempo
Il gioco ha un ecosistema piuttosto evoluto, e con i giusti oggetti potreste anche dedicarvi a un po' di sana coltivazione. Prima che la roba cresca, comunque, dovrà passare un po' di tempo

Per ora, comunque, le azioni sono abbastanza limitate, e l'interattività sembra per lo più ridotta a una manciata di strumenti, tra cui prevalentemente un martello che permette di spaccare porte e contenitori in legno per raggiungere zone bloccate o ottenere materiali. Il gioco ha già un sistema di crafting, che sicuramente verrà ampliato tra early access e uscita, e c'è persino un sistema elettrico che regola molti degli equilibri tra le fazioni, tuttavia la demo da noi provata era molto pelle e ossa, e ci ha spinto prevalentemente ad affrontare in modo "legale" le varie situazioni, accumulando materiali e denaro attraverso gli scambi, e completando i compiti affidati da questo o quell'altro NPC. Non che non si possa già affrontare tutto a pugni e muso duro, ma è scarsamente consigliabile, dato che l'energia a disposizione del proprio personaggio non è molta, e basta poco per venir messi KO. Al momento la punizione per aver infranto la legge è molto limitata - anche l'approccio delle varie fazioni alla legge è ancora da implementare - ma è comunque piuttosto divertente vedere le persone buttare il vostro corpo inerme fuori dalla loro proprietà dopo una aggressione andata male, e le "multe" sono già presenti.

La mappa della demo era piuttosto limitata, ma dovrebbe allargarsi sensibilmente in futuro. Non sarà comunque enorme: il team vuole concentrarsi sugli NPC più che sulle dimensioni della città
La mappa della demo era piuttosto limitata, ma dovrebbe allargarsi sensibilmente in futuro. Non sarà comunque enorme: il team vuole concentrarsi sugli NPC più che sulle dimensioni della città

La simulazione non si limita però ai personaggi umani: City 20 ha un ecosistema reattivo che permette anche di piantare semi vari e catturare animali (alcuni, come i lupi, sono potenzialmente pericolosi, ma se avete una fonte di luce scappano invece di attaccare), inoltre nella demo solo una fazione, Raboch, era "visitabile" e saranno sicuramente di più nel gioco finito, ognuna plausibilmente con compiti e risorse diverse a disposizione. Con l'aumento di personaggi, fazioni, e possibilità in campo, non sorprende che l'intento del team sia quello di rendere un po' più guidato e ricco di attività il gioco andando avanti. Non è ancora chiaro se diventerà concettualmente più simile a un gioco come Underrail (quindi sandbox, ma fortemente narrativo), o se rimarrà un'esperienza contenuta pensata per partite ripetute.

Quanto visto, comunque, pare al momento solo una interessante base. Nonostante la gestione di personaggi e fazioni sia interessante, e il concept si possa sviluppare in molti modi, City 20 al momento manca della complessità che molti suoi "pari" possiedono. L'interattività ambientale al momento è limitata, il sistema di movimento basilare, su interfaccia e accessibilità generale c'è chiaramente ancora molto da lavorare, ed è altrettanto cristallino come molti aspetti ed elementi non siano ancora stati nemmeno lontanamente implementati. Detto ciò, tra early access e uscita può cambiare ancora tutto, e chissà che non ne esca un gioco davvero unico, capace di conquistare una community appassionata. Vedremo.

City 20 al momento è solo una base, ma il suo concept è interessante e chissà che, una volta sviluppato ed evoluto a dovere, non riesca a distinguersi tra i sandbox complessi. C'è ancora molto lavoro da fare, ma un esperimento simile ha sicuramente delle potenzialità se gestito a dovere, specialmente durante l'early access.

CERTEZZE

  • Concept molto interessante, che potrebbe distinguere il gioco da altri titoli simili

DUBBI

  • Al momento la base è priva di molti sistemi ed elementi, e va sicuramente ampliata