Fino a qualche anno fa definire un videogioco un "manga game" era praticamente un dispregiativo. In modo non dissimile a quanto accade nel mercato degli anime - dove a una manciata di produzioni di prestigio si affiancano dozzine di progetti affrettati e di scarsa qualità, spesso pensati per far vendere qualche light novel - anche nel magico mondo dei videogame la maggior parte delle produzioni basate su manga erano prodotti poco curati, infilata a forza nei negozi per sfruttare rapidamente (e a basso costo) licenze più o meno popolari.
Il mercato però oggi è cambiato: c'è sempre meno spazio per produzioni minori e di scarso livello e buttar fuori progetti con valori produttivi infimi non è più garanzia di guadagno, anche con alle spalle licenze di tutto rispetto. Questo ha portato il numero di manga game in uscita a diminuire sostanzialmente e la qualità a salire leggermente. Già, perché nella categoria si trovano ancora molti giochi davvero dimenticabili, ma almeno di rado qualcuno fa investimenti concreti su quello o quell'altro progetto, così da dar vita a lavori superiori alle aspettative.
Tra le varie IP quella ancora oggi più lucrativa è, con ogni probabilità, Dragon Ball. L'opera di Toriyama d'altronde è immortale e ancora oggi vanta milioni di fan in tutto il mondo, che non vedono l'ora di investire denaro e speranza in ogni nuova uscita. E se si parla di uscite proprio questa forse è l'unica IP che non le ha viste diminuire, data la facilità con cui anche progetti minori riescono a fare cassa. Consapevoli di ciò, abbiamo testato Dragon Ball: Gekishin Squadra, un MOBA dedicato a Dragon Ball che recentemente ha permesso agli utenti di buttarsi in una prova diretta grazie a una beta aperta. Ad attenderci non abbiamo trovato certo un titolo indimenticabile, ma se non altro ha superato leggermente le nostre aspettative; vediamo perché.
Due lane sono abbastanza, per un super Saiyan
Se dopo aver letto "MOBA di Dragon Ball" avete spento il cervello e vi state preparando a passare a un altro articolo, un pochino vi capiamo, ma crediamo che sia anche il caso di precisare che allo sviluppo di questo gioco c'è Ganbarion, un team che comunque in passato ha dimostrato delle buone capacità nel campo dei giochi basati sui manga game. Tra i loro lavori ad esempio ci sono l'ottimo Jump Ultimate Stars per DS e il discreto Pandora's Tower, pertanto si tratta comunque di un team con delle capacità.
E infatti, va detto, la discreta abilità del team la si nota quasi subito quando si osserva il comparto tecnico dato che Gekishin Squadra non è assolutamente un brutto gioco in movimento. L'estetica dell'anime è rispettata alla perfezione, le animazioni e i modelli dei personaggi sono di ottima qualità e, per un MOBA dallo stile cartoonesco, il look generale è tutto fuorché malvagio, tutti aspetti indubbiamente apprezzabili dai fan dell'opera di Toriyama. Difficile invece fare valutazioni sulle microtransazioni nella fase beta, dato che ovviamente mette a disposizione una miriade di risorse per ottenere ogni possibile eroe e costume di gioco. Facendo due più due e valutando le risorse ottenibili in altro modo, l'impressione è che lo sblocco degli eroi sarà molto più complicato nel titolo completo (e prevalentemente legato a un livello di esperienza che a tutti gli effetti porta avanti un battle pass), ma non vogliamo trarre conclusioni negative su cose che non sembrano essere ancora consolidate.
Più importante, al momento, è proprio il gameplay dell'opera di Ganbarion, che ha in verità caratteristiche abbastanza interessanti nel campo dei MOBA, perché è chiaramente pensato per essere incredibilmente accessibile, ma anche aggiungere un po' di pepe a una formula semplificata. Gekishin Squadra infatti è un MOBA a due lane, ovvero solo due vie percorribili, dove l'obiettivo è eliminare gli dei della distruzione della squadra avversaria (in pratica degli equivalenti di grosse torrette difensive) per raggiungere la sfera del drago del nemico e farla propria. La presenza di due sole vie semplifica ovviamente il tutto in modo enorme, e non c'è nemmeno una parte di mappa che sia definibile come "giungla" dunque mancano quasi del tutto anche le strategie per livellare e migliorarsi che sono generalmente presenti nei giochi nati da Defense of the Ancients.
Come accennato prima, però, qualche variazione sul tema curiosa qui c'è: nella mappa i nemici base appaiono costantemente in zone predefinite e alle volte compaiono "eventi a tempo" contro avversari potenti, solitamente personaggi famosi di Dragon Ball, che offrono esperienza aggiuntiva (sostituiscono il "Baron" di League of Legends, ed essendo chiaramente indicati portano praticamente sempre a uno scontro tra squadre). In più, gli dei della distruzione sono quasi intoccabili, salvo non si attivi il poderoso Zeno, che a tempi alterni inizia a prenderli a martellate e permette ai giocatori di danneggiarli. Quest'ultima caratteristica porta il gioco a concentrarsi più del normale sugli scontri tra squadre, sia per il numero minore di giocatori (è un 4 contro 4), sia perché risulta essere il modo migliore per ottenere un vantaggio sensibile fino al ciclo successivo di apparizioni o Zeno.
Sì, non è che siano idee rivoluzionarie, e la semplicità del tutto avvicina questo gioco più a Pokémon Unite o altri esponenti del genere mobile che a un MOBA vecchio stile. Non si può dire però che il gioco sia spiacevole: i personaggi, per quanto non siano molti, sono diversificati, fedeli alle controparti originali e divertenti da utilizzare, le partite sono molto rapide e discretamente divertenti e l'accessibilità del sistema rende il buttarsi subito in uno scontro più appetibile anche per chi non ama il genere.
Se tutto quanto descritto è positivo, quali sono i problemi? La prima mancanza risiede proprio nel roster, dato che gli eroi selezionabili al momento non sono molti e sono divisi in tre categorie ben definite. Pure il bilanciamento dei personaggi lascia a desiderare, ed è già ora facile notare delle scelte enormemente più efficaci e brutali rispetto ad altre, anche se in questo stadio dello sviluppo la cosa è perdonabile. Un altro problema risiede poi nel matchmaking: poiché il gioco ha la tendenza ad avere qualche inciampo se lo si affronta in solitaria e spesso infila bot in partita (cosa non derivante dalla mancanza di giocatori, pare, dato che l'utenza era più che decente durante il test). Come potete immaginare, trovarsi bot in squadra è una condanna, e non sembrano esserci al momento molte misure correttive per il problema. L'ultimo inciampo? Come detto sopra il gioco è molto semplice nelle meccaniche fondamentali, e questo potrebbe tagliargli le gambe sul lungo periodo, limitandone le strategie e potenzialità future.
Poteva comunque andare molto peggio: Ganbarion ha se non altro usato questa poderosa licenza per creare un MOBA piuttosto divertente, che potrebbe anche riuscire a ritagliarsi una piccola fetta del mercato grazie agli appassionati della serie, gestendo a dovere update e microtransazioni. Vedremo.
Difficilmente rivoluzionerà il genere, si porta dietro varie preoccupazioni legate alla gestione delle microtransazioni, ed è strutturalmente molto semplicistico (persino più di quanto non lo siano Pokémon Unite o vari MOBA basilari per mobile), eppure Dragon Ball: Gekishin Squadra è risultato più divertente e rifinito di quanto ci aspettassimo. Chissà che, con qualche accortezza e un po' di apertura mentale, non possa prendersi una fetta del mercato, nonostante il numero di avversari illustri. Si vedrà.
CERTEZZE
- Il look c'è, e i personaggi sono molto curati
- Gameplay intuitivo e divertente
DUBBI
- Forse un po' troppo semplicistico nella struttura e nei sistemi
- Il roster non è bilanciato e non ha molti personaggi al momento