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EA Sports FC: il futuro della serie tra calcio reale e calcio virtuale

Siamo volati a Marsiglia per parlare con EA Sports e la UEFA dell'iniziativa EA Sports FC Futures e di cosa aspettarci nel futuro del calcio virtuale.

EA Sports FC: il futuro della serie tra calcio reale e calcio virtuale
SPECIALE di Luca Forte   —   29/06/2023

Il momento del dunque si sta per avvicinare a grandi falcate. Per tutti gli amanti dei giochi di calcio e di FIFA in particolare, il prossimo luglio sarà molto importante, dato che coincide con la nascita ufficiale di EA Sports FC, la serie calcistica che sorge dalle ceneri della trentennale collaborazione tra Electronic Arts e la Fédération Internationale de Football Association. A ben guardare non si tratta di un evento che dovrebbe interessare solo gli amanti del calcio virtuale, ma l'industria dei videogiochi nella sua interezza: stiamo parlando, infatti, di quello che negli anni è diventato il gioco più venduto del mondo, capace di generare miliardi di dollari ad ogni edizione. Un colosso che, nel bene o nel male, ha influenzato la struttura dei giochi sportivi e con il suo modello economico l'intero settore.

Nonostante questo, una sterzata di tale entità non è da prendere sottogamba e EA si sta muovendo con grosso anticipo per comunicare nel modo giusto un nuovo nome che sembra coincidere anche con un cambio di prospettiva globale.

EA Sports non è più "semplicemente" la compagnia che pubblica il gioco di calcio di maggiore diffusione al mondo, ma è un pilastro in grado di parlare alla pari con le più grandi star del football e con le istituzioni più importanti, facendo spesso da collante tra le varie parti. Quando lo abbiamo incontrato a pochi passi da Marsiglia, James Salmon, Senior Director dei Brand di EA SPORTS, ha sottolineato più volte come la sua compagnia adesso abbia come obiettivo quello di aumentare il numero di appassionati di calcio nel mondo, contribuendo a rendere più democratico l'accesso alle strutture migliori, con le quali far crescere i campioni del futuro.

Un traguardo sicuramente nobile, ma non completamente disinteressato: diversi studi hanno dimostrato che gli amanti del calcio tendono poi a consumare anche altre tipologie di football. Questo vuol dire sia che chi gioca a calcio poi tendenzialmente compra EA Sports FC, sia che chi ama i videogiochi sportivi poi ha più possibilità di avvicinarsi alla vera disciplina, non importa se praticata o da tifoso.

Ian Wright nella Rocky and Wrighty Arena
Ian Wright nella Rocky and Wrighty Arena

Queste cose le sanno anche alla UEFA che ha preso letteralmente la palla al balzo e ha deciso di stringere ulteriormente la partnership con EA Sports su più livelli. Da questa collaborazione nasce il programma EA Sports FC Futures, un'iniziativa da oltre 10 milioni di dollari per costruire nuovi campi e formare nuovo personale da mettere a disposizione dei giovani di alcune periferie sparse per il globo.

Qualche mese fa siamo volati nel sud di Londra per la Rocky and Wrighty Arena, un campo che Ian Wright ha voluto creare presso la Turnham Academy; questa volta siamo andati in Francia, a pochi passi da Marsiglia, dove Zinedine Zidane ha supervisionato la costruzione di un nuovo campo presso il suo centro Z5 a Aix-en-Provence.

EA Sports FC Futures

Alcuni dei ricordi di Zidane
Alcuni dei ricordi di Zidane

Anche questa volta l'iniziativa di EA Sports ha poco a che fare con i videogiochi e molto col calcio giocato. Il centro Z5 è il quartier generale che Zinedine Zidane ha creato alle porte di Marsiglia, la città nella quale è cresciuto e che ha fatto da teatro alle prime manifestazioni del suo talento cristallino. Qui Zizou festeggia il compleanno, qui ci sono i suoi trofei e le sue maglie più preziose e qui riunirà la nazionale francese in occasione dei 25 anni di Francia '98. È vero che Zidane ha reso grandi Bordeaux, Juventus e soprattutto Real Madrid e la Francia, ma non ha dimenticato le sue origini e col programma FC Futures vuole provare a dare una mano ad altri ragazzini che come lui sono arrivati in città e nutrono un amore sconfinato per il calcio.

Questo programma, infatti, consente alle squadre giovanili della zona di accedere alla struttura gratuitamente e di sfruttare i suoi allenatori per migliorare la tecnica individuale e le tattiche di squadra. Come se non bastasse, non c'era solo Zidane a rendere speciale la giornata dei ragazzi de La Castellane di Marseille, ma anche David Beckham, venuto a Aix-en-Provence per supportare l'ex compagno di squadra e avversario di mille battaglie in questa iniziativa. I due hanno giocato e chiacchierato per diverse ore coi bambini, regalando loro dei ricordi indimenticabili.

Ok, ma EA Sports FC a che punto è?

Il centro Z5 di Aix-en-Provence
Il centro Z5 di Aix-en-Provence

Non potevamo, però, non approfittare della presenza di James Salmon - Senior Director dei Brand di EA SPORTS, per fargli qualche domanda sull'atteso gioco. Con lui c'erano Jelle Goes, UEFA Chief of Technical Development, Ulf-Rauno Marquard, UEFA Grassroots Specialist, e Les Howie, UEFA Grassroots Mentor, a testimoniare la rinnovata forza della collaborazione tra EA e la UEFA.

Nei giorni scorsi abbiamo sentito parlare del riassetto societario all'interno di Electronic Arts. Come questa nuova riorganizzazione influirà su EA Sports e EA Sports FC in particolare?

James Salmon: Per noi sarà un'opportunità favolosa per far iniziare bene l'era di EA FC e ispirare l'intero mondo del calcio. I cambiamenti che sono avvenuti recentemente all'interno di EA hanno obiettivi molto chiari e sono sicuro che questo nuovo focus avrà diversi benefici sia per EA Sports FC, ma anche per la compagnia in generale.

Manca poco al lancio di EA Sports FC, siete pronti?

James Salmon: Siamo molto eccitati perché abbiamo tantissime cose da condividere con voi a luglio. Sfortunatamente non posso dire nulla di specifico oggi, ma l'era di EA Sports FC nascerà su delle solide basi di autenticità: si potranno avere tutte le squadre, le licenze, i campionati, le federazioni e gli oltre 7000 giocatori restano con noi. E su tutto ciò i giocatori si possono aspettare innovazioni, ma per queste novità bisogna aspettare luglio. Infine il grosso cambiamento è nel nostro scopo globale con EA Sports FC: come è possibile vedere oggi con l'ultima iniziativa di FC Futures il nostro obiettivo è quello di spingere il mondo ad amare il calcio a 360°.

Zidane e Beckham posano coi ragazzine de La Castellane di Marsiglia
Zidane e Beckham posano coi ragazzine de La Castellane di Marsiglia

Molti giocatori di FIFA non sanno cosa sperare da EA Sports FC: un solido cambio di nome o una rivoluzione. Cosa vuole fare EA? Per la compagnia è importante che le persone sappiano che si tratta del nuovo FIFA o volete approfittarne per lanciare un nuovo tutto nuovo?

James Salmon: Per noi è importante che la transizione a EA Sports FC non venga recepita solo come un cambio di simbolo, anche se ci dà la possibilità di mostrare nuovi marchi. La partnership con la UEFA per creare nuovi campi FC Futures è un esempio di cosa possiamo fare adesso: si tratta di un investimento da 10 milioni di dollari per creare nuovi campi da gioco e rendere più democratico l'accesso a strutture all'avanguardia. È solo una delle nuove cose che possiamo fare, ma è sicuramente una delle più importanti. È un modo per entrare in contatto coi fan, per creare una comunità di appassionati di calcio che viva questo sport in ogni sua forma tutto l'anno e a lungo. Ed EA vuole diventare una pedina importante di questa "cultura del calcio".

Con EA Sports FC diventate artefici del vostro destino. Quali possibilità si sono aperte con questo cambio di nome?

James Salmon: La prima cosa che mi sento di dire è che abbiamo passato 30 anni meravigliosi con la FIFA, una collaborazione che ci ha consentito di creare un'enorme piattaforma con oltre 150 milioni di giocatori sparsi per il globo. Si tratta di un ecosistema gigantesco ed è un privilegio aver creato una simile realtà che riunisce così tanti fan. Nei primi anni della collaborazione con la FIFA, avere questo aggancio ci ha consentito di avere un grandissimo vantaggio in termini di autenticità e riconoscibilità. Adesso vediamo che i giocatori riconoscono il brand EA Sports e hanno una forte connessione con esso e questo ci consente di poter allargare il numero di partner e di avvicinare un maggior numero di persone con iniziative di vario genere. La relazione che abbiamo instaurato oggi con la UEFA è la dimostrazione di questo e di come il nostro obiettivo sia quello di ispirare il mondo del calcio. Jelle Goes: Come UEFA è dal 1995 che cerchiamo di sviluppare nuovi campi e nuove accademie per creare i giocatori di domani. Siamo sempre stati alla ricerca di nuovi partner e ne abbiamo trovato uno eccezionale in EA. Noi abbiamo messo il DNA, loro hanno una piattaforma molto forte e con queste due cose siamo stati in grado di creare dei posti nei quali i nuovi giocatori possono formarsi e continuare ad amare il gioco anche lontani dal campo. Per questo un'azienda come EA è importantissima per noi.

Zidane e Beckham parlano coi ragazzi accorsi per l'occasione
Zidane e Beckham parlano coi ragazzi accorsi per l'occasione

Perché per EA Sports è diventato così importante avere una forte connessione con il calcio reale, oltretutto quello di periferia? Lo stesso vale anche per la UEFA, che solitamente immaginiamo alle prese con il calcio ai massimi livelli.

Ulf-Rauno Marquard: UEFA sente di avere la responsabilità del gioco. È vero che abbiamo le finali di Champions League e quelle dell'Europa League, ma è nostro dovere anche far crescere il numero di fan e sviluppare la nuova generazione di campioni fornendo loro un ambiente sicuro nel quale allenarsi. EA Sports è l'azienda con le tecnologie più all'avanguardia, mentre noi siamo in grado di formare gli allenatori: unire questi due elementi è una possibilità incredibile. Crediamo che formare direttamente degli allenatori di qualità e unirli in un luogo come questo alle famiglie e ad un ambiente sicuro sia un'opportunità da non mancare.

Les Howie: Credo che questo sia un modo straordinario per avvicinare le persone al calcio, molto autentico e vero. Si sente l'odore di erba, si allacciano gli scarpini, si fanno nuovi amici. La collaborazione con EA ci ha dato modo di parlare direttamente coi calciatori, mentre discutere coi coach ci ha dato modo di sviluppare nuove pratiche e nuove tattiche e di diffondere la cultura del calcio. Aprendo il campo a tutti abbiamo una grande democratizzazione di questi contenuti di alto livello.

Jelle Goes: Senza considerare che dalle nostre ricerche oltre il 63% dei ragazzini che giocano ai videogame di EA poi praticano lo sport coi loro amici o entrano in connessione coi club. È per questo che una simile collaborazione è così importante per noi, per far crescere il calcio in Europa.

James Salmon: Voglio ribadire questo concetto: vogliamo usare la nostra tecnologia per poterci mettere nella posizione di raggiungere il maggior numero di appassionati di questo sport. Anche perché sappiamo che le persone "consumano" più football se lo vivono attraverso più forme. Quindi rafforzando la nostra connessione con UEFA riusciamo ad assorbire la loro esperienza e riusciamo a diffondere meglio il calcio. E in questo modo sappiamo che lo sport in generale ne beneficerà.

Non c'è solo il calcio al centro Z5
Non c'è solo il calcio al centro Z5

Questo ci sorprende un po', soprattutto considerando che certi politici non fanno altro che dire che i videogiochi allontanano i ragazzini dagli sport.

James Salmon: No, è il contrario. Tutte le ricerche che abbiamo condotto ci dicono che i fan del calcio difficilmente sono solitari. Possono essere fan interattivi, e consumano prodotti come EA Sports FC, passivi, ovvero che vanno a vedere le partite, o attivi, ovvero che giocano a calcio con gli amici o in un club. Tutte queste modalità sono connesse tra di loro. Per questo abbiamo istituito il programma FC Futures e con la relazione che abbiamo costruito con UEFA vogliamo aumentare molto le chance per i giovani di interagire con lo sport direttamente.

Jelle Goes: La tecnologia non rimpiazzerà il calcio e le sue icone, come Zinedine Zidane e David Beckham che abbiamo visto in azione oggi. Il nostro obiettivo è quello di spingere i ragazzi e le ragazze a scendere in campo e a diventare il prossimo Pedri o la prossima Messi.

Ci saranno altre iniziative come questa?

James Salmon: Abbiamo davvero tanti annunci eccitanti da comunicare nelle prossime settimane, ma non possiamo ancora dire nulla fino all'annuncio di luglio.