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eFootball 2022, il provato della versione next-gen del PES free-to-play

Abbiamo provato eFootball 2022, ovvero il nuovo PES free-to-play, su next-gen e siamo pronti a condividere le impressioni iniziali

PROVATO di Luca Forte   —   01/10/2021

Il nuovo eFootball era un progetto sulla carta vincente. Nato dalle ceneri di PES 2020/2021, il nuovo gioco di Konami avrebbe dovuto prendere il gameplay maturato negli ultimi anni e costruirci sopra un progetto in continua evoluzione nel quale chiunque avrebbe dovuto avere accesso, grazie ad un modello economico free-to-play. Il test tecnico ci aveva dato buone sensazioni: il DNA era chiaramente quello degli ultimi PES e l'infrastruttura di rete sembrava già più snella e leggera rispetto al passato. A tutto ciò andava aggiunto il cross-play e la possibilità di portare la propria partita ovunque, dato che il gioco sarebbe stato il medesimo persino sugli ormai potentissimi dispostivi mobile, grazie alla flessibilità dell'Unreal Engine 4.

Un piano perfetto, dunque, anche perché Konami si è presa un anno sabbatico (quello del Season Update), per domare il nuovo motore grafico e presentarsi ai blocchi di partenza nel modo migliore. Apparentemente nulla poteva andare storto. Apparentemente.

Non sappiamo cosa sia successo in queste settimane che ci hanno separato dalla pubblicazione della prima versione embrionale, ma la nostra prova di eFootball 2022 ci ha lasciato piuttosto spiazzati.

Un gioco in evoluzione

L'ingresso in campo di due squadre di eFootball
L'ingresso in campo di due squadre di eFootball

Lo sappiamo bene che eFootball è un progetto itinerante, che è arrivato nei negozi digitali oggi, ma già nell'arco di poche settimane riceverà nuovi aggiornamenti non solo contenutistici, ma anche di gameplay, come un nuovi passaggi e tiri liftati. Anzi, da questo punto di vista c'è persino più di quanto preventivato.

È vero che in eFootball 2022 si possono utilizzare online solo una manciata di team partner, ma si possono già vedere diversi campionati europei completi, magari non tutti con licenze ufficiali, con tutti i giocatori e le formazioni aggiornat. Da Messi a Cristiano Ronaldo, da Zapata a Suarez, quasi tutte le stelle del calcio europeo e non sono presenti. La Serie B è completa, la Serie A ha ufficiali i 5 team partner (Juve, Napoli, Roma, Lazio e Atalanta), mentre nel resto del mondo le licenze sono più a macchia di leopardo.

Però sono tante squadre.

Per il momento si possono avviare solo amichevoli offline o quelle online, ma le licenze a disposizione sono più di quante ci saremmo aspettati. C'è pure una competizione online per cominciare ad accumulare esperienza e valuta di gioco. E poi si può usare A o X per andare avanti tra le schermate e non si è più legati a Start o chi ne fa le veci. Brava Konami.

Nelle prossime settimane dovrebbero arrivare delle modalità in più, magari qualche partner aggiuntivo e una modalità esport in grado di far crescere i talenti in erba e far competere tra di loro i campioni. Da questo punto di vista i proclami e le ambizioni sembrano essere stati rispettati. Una struttura del genere sul gameplay dello scorso anno poteva essere una base solida sulla quale partire per andare ad intaccare il dominio di FIFA 22 (la recensione vi dice come è l'episodio di quest'anno) e rintuzzare l'attacco di UFL e Goals.

Non è PES

L'intelligenza artificiale dovrebbe muoversi in maniera sensata in eFootball
L'intelligenza artificiale dovrebbe muoversi in maniera sensata in eFootball

Quando sembrava poter segnare un gol a porta vuota, Konami ha -apparentemente- combinato qualcosa. Quando i fan le hanno chiesto di tornare ai fasti di PES 5 e 6, non intendevano letteralmente. Volevano dire che sarebbe piaciuto loro rivedere quello stile e quel ritmo di gioco trasportato nel 2021.

Il team giapponese, invece, sembra aver deciso di riportare le lancette del gioco indietro di qualche anno replicando in toto quegli amatissimi classici. Nonostante l'utilizzo dell'Unreal Engine 4, tecnologicamente parlando, non solo eFootball 2022 non sembra un'evoluzione rispetto agli anni passati, ma sembra aver fatto dei decisi passi indietro. Le collisioni tra i calciatori, infatti, sono imprecise e poco realistiche. Due atleti, prima di scontrarsi, rallentano e poi collidono, con un effetto a singhiozzo davvero poco piacevole.

I calciatori, poi, patinano molto sul terreno, una cosa visibile evidentemente quando stanno per ricevere o passano la palla e si muovono a scatti. Non sembrano più in possesso dei movimenti a 360° e sembrano tornati a potersi muovere in sole 8 direzioni. Sembrano anche tornati con forza anche i binari: a volte è difficile posizionare il proprio calciatore in una posizione semplicemente perché eFootball impedisce di muoverlo liberamente. Poi sembrano mancare interi pacchetti di movimenti, come i tiri di prima intenzione o un'animazione per la rimessa dal fondo. La fisica della palla è stata sì rivista, ma in una maniera davvero disarmante: sembra di giocare con una palla medica. Nei lanci lunghi si nota poco, ma rasoterra il pallone si muove in maniera molto, troppo lenta. Un fattore che inevitabilmente influenza sul ritmo di gioco, troppo compassato. A questo si aggiunge il fatto che è molto più complesso capire che forza imprimere al pallone. A volte un passaggio con la stessa forza può dar vita ad tentativo di cambio di campo, altre volte l'inerzia della sfera muore a distanza di un paio di metri.

Anche i movimenti di squadra sembrano peggiorati, con i 22 in campo molto statici e che, soprattutto in difesa, eseguono schemi poco logici.

L'impressione è che quindi lo studio giapponese abbia voluto anticipare i tempi per arrivare nei negozi prima di FIFA 22, ma il gioco pubblicato è lontano dall'essere quello definitivo, con diversi elementi che vanno rifiniti e un pacchetto che va necessariamente arricchito. Da questo punto di vista la natura itinerante e free-to-play di eFootball è chiaramente un vantaggio: nel giro di poche settimane Konami potrebbe rivoltare come un calzino il suo calcistico, sistemando il gameplay, introducendo nuove modalità, aggiustando i bug e assecondando i feedback dei giocatori.

Per questo motivo aspettiamo il primo grande update autunnale prima di dare un primo giudizio su eFootball 2022, voi nel frattempo potrete scaricare e provare il gioco direttamente con le vostre mani, così da capire se l'interpretazione del calcio da parte di Konami è più affine ai vostri gusti rispetto alla concorrenza.

Konami sembra aver pasticciato con quello che sembrava l'unica sicurezza di eFootball. Al momento, infatti, il gameplay è decisamente poco soddisfacente, diversi passi indietro rispetto agli (ottimi) anni passati. Ripetiamo, però, eFootball è un progetto itinerante e già col primo, grosso aggiornamento autunnale le cose potrebbero cambiare radicalmente. Se così fosse, Konami rimetterebbe immediatamente in carreggiata il suo prodotto in attesa che prenda la forma compiuta che tutti si auspicano prenda. Ma fino a quel momento si ha l'impressione che la scelta di uscire subito con questo eFootball, solo per anticipare di un giorno l'uscita ufficiale di FIFA 22, sia un autogol.

CERTEZZE

  • È gratis
  • Si aggiornerà presto
  • Tante squadre tra le quali scegliere

DUBBI

  • Gameplay lento
  • Fisica approssimativa
  • Palla pesantissima
  • Una sola modalità di gioco