Che il binomio dinosauri e polvere da sparo funzioni alla grande non lo scopriamo certo oggi. Già al tempo dei primi giochi dedicati a Jurassic Park era chiaro come il sole quanto potesse essere soddisfacente e divertente avere la meglio su giganteschi bestioni vomitandogli addosso una quantità spropositata di piombo. Con l'indimenticabile Turok: Dinosaur Hunter il piacevole connubio diede ulteriore prova della sua efficacia, con bocche di fuoco dotate di potere distruttivo oltre ogni immaginazione e rettili di ogni forma e dimensione da tramutare in bistecche cotte al sangue.
Per chi è cresciuto guardando Il Pianeta dei Dinosauri, strepitoso documentario di Piero Angela del 1993, o collezionando ogni fascicolo di Dinosauri: Alla scoperta dei giganti della preistoria, collana della DeAgostini con cui era possibile comporre lo scheletro di un T-Rex fluorescente, Ferocious potrebbe apparire come un progetto piuttosto intrigante e attraente.
Realizzato da un team ristrettissimo e annunciato ufficialmente nel 2023, si tratta di un FPS ambientato in un'isola dominata dalla natura quasi incontrastata e dai dinosauri per l'appunto, scenario ideale di un'avventura in cui ci si dovrà fare strada imbracciando fucili e pistole, esplorando mappe di discrete dimensioni e imparando a domare i rettili giganti per sgominare un'organizzazione dagli intenti ovviamente malefici.
Su Steam è disponibile da qualche settimana una corposa demo che ci ha permesso di farci un'idea più precisa sulla produzione e di valutare l'attuale stato dei lavori.
Esplorazione difficoltosa
Nonostante il gioco sia in sviluppo addirittura dal 2022, Ferocious allo stato attuale è ancora un cantiere a cielo aperto, un progetto che necessita di numerosi accorgimenti per poter brillare e configurarsi come un gioco valido e meritevole di attenzioni. L'idea alla base è certamente interessante, per quanto rivolta alla nicchia di appassionati di dinosauri, ma al momento sono davvero troppi i problemi tecnici e le sviste che rendono l'esperienza zoppicante e limitata in più di un senso.
In Ferocious vestirete i panni di San Win, personaggio di cui attualmente si sa ancora poco. Ha un passato da mercenario, è naufragato su un'isola misteriosa ed è alla disperata ricerca del fratello scomparso. Il protagonista ha un'ampia conoscenza delle armi da fuoco e possiede un buon spirito d'adattamento. Con bacche e funghi può creare unguenti capaci di ripristinare la barra della vita. Sa perfettamente come costruire un giubbotto antiproiettile. Arbusti e tronchi, nelle sue mani esperte, possono trasformarsi in lance di discreta efficacia. Non c'è traccia di elementi survival in Ferocious, beninteso, e anche la componente crafting è piuttosto contenuta e secondaria all'esperienza, dal momento che, per lo più, raccoglierete medikit e proiettili lungo il percorso.
La ricerca del fratello perduto, porterà il buon San a scontrarsi piuttosto velocemente sia con insetti troppo cresciuti, sia con le sentinelle di Manifesto, oscura organizzazione che ha parzialmente colonizzato l'isola per i suoi scopi capitalistici e di sfruttamento intensivo non solo delle risorse naturali, ma anche dei dinosauri che abitano il luogo.
La demo mette a disposizione due aree, entrambe aperte e che incentivano l'esplorazione per completare le missioni e per raggiungere aree segrete generose di equipaggiamento e piccoli tesori. Il primo di questi scenari era la più classica delle foreste costellata da antiche rovine di un popolo preistorico e di accampamenti sorvegliati da guardie armate. L'altra, più ampia e intricata, propone una laguna ricca di corsi d'acqua da attraversare obbligatoriamente in canoa, perché territorio di enormi dinosauri pronti a divorare qualsiasi cosa osi invadere il loro territorio.
Si individua qualche traccia di Far Cry 3 nelle ambientazioni e nel ritmo d'azione di Ferocious. Non c'è ovviamente lo stesso grado di libertà del capolavoro di Ubisoft, ma l'approccio all'azione è relativamente simile. Facendosi strada tra i sentieri, cercando il meccanismo che sblocca una porta, muovendosi di soppiatto tra la bassa vegetazione, ci si sente nuovamente nei panni di Jason Brody, anch'egli alle prese con una fauna tutt'altro che mansueta e con sgherri armati di tutto punto.
L'esplorazione, del resto, è uno dei cardini di questo gioco. La mappa è disseminata di punti interrogativi che segnalano luoghi d'interesse generosi di ricompense e il più delle volte bisogna aguzzare la vista per individuare la strada giusta da seguire o dove cercare la chiave che apre la porta che sbarra la strada. Il level design prova insomma a infondere varietà e libertà d'azione, sebbene i risultati siano altalenanti a causa dei numerosi problemi del gioco.
Muovere San, tanto per cominciare, è inutilmente difficoltoso. Piccoli ostacoli possono bloccarne completamente il movimento, saltare muretti bassi è un'operazione che spesso necessita di diversi tentativi, nuotare significa incastrarsi in un numero indefinito di rocce e sporgenze a volte persino invisibili ad occhio nudo. Come se non bastasse, non mancano magagne tecniche ben più gravi. In un paio di casi siamo stati costretti a riavviare il programma, perché la sentinella in possesso della chiave per andare avanti nella missione era sparita dal campo di battaglia.
La stessa IA dei nemici è deficitaria in più di un senso. A volte sono in grado di individuare la posizione di San anche quando nascosto dietro a qualche riparo. In altri casi è possibile coglierli di sorpresa, ed eliminarli con un fulmineo attacco con il coltello, anche se girati verso il protagonista. Insomma, di situazioni al limite del demenziale ce ne sono capitate parecchie nel corso delle nostre quattro ore necessarie a completare la demo. In tutto questo, inoltre, non mancano nemmeno problemi estetici rilevanti, come un pop-up costante e altre problematiche minori come clip di effetti sonori che si ripetono in loop fino a quando si ricarica la partita o si incappa in un filmato.
A fronte di un comparto tecnico tutt'altro che stellare, che ricicla di continuo asset ed elementi dello scenario, che presenta modelli poligonali mai troppo dettagliati e che propone un'effettistica generalmente superata, ci saremmo quantomeno aspettati un'esperienza che filasse più liscia e priva di così tante complicazioni.
Anche il gunplay, del resto, non è affatto esente da critiche. Se sulla precisione delle hit box non ci si può lamentare più di tanto, nonostante qualche colpo alla testa venga assorbito senza problemi da parte degli avversari, ciò che manca in varie occasioni è il feedback dei colpi esplosi. Ciò è dovuto principalmente agli effetti sonori spesso mancanti: esplosioni che non sprigionano alcun suono, scariche di fucile in chiaro ritardo, anche in questo caso siamo stati tristi testimoni di situazioni a tratti paradossali.
E i dinosauri?
Ferocious, dicevamo, è un gioco con i dinosauri, anche se finora non li abbiamo citati poco spesso nell'articolo. Non è un caso, visto che, almeno in questa demo, la loro presenza è per lo più accessoria, sebbene sia legata all'unica meccanica che cerca in qualche modo di infondere un minimo di originalità a tutta l'esperienza.
Se nelle brevi scene di intermezzo non sono mancate apparizioni di Velociraptor, Pterodattili e persino di un T-Rex, nella demo siamo stati per lo più circondati da rettili di piccolissime dimensioni. Elementi puramente estetici, che infondono ulteriore movimento allo scenario, sono diventati parte integrante del gameplay appena entrati in possesso di un aggeggio tecnologico che ci permetteva, sostanzialmente, di impartirgli compiti elementari, come fossero dei Pikmin. Puntando con il cursore nella giusta direzione, potrete utilizzare queste lucertole preistoriche per distrarre delle guardie o per recuperare chiavi e attivare meccanismi facendole sgattaiolare tra le insenature.
Nulla di particolarmente originale, a dirla tutta, ma vi sentirete dei perfetti domatori di dinosauri nei rari casi in cui, per esempio, potrete addomesticare un gigantesco Triceratopo. A dire la verità, sulle prime, abbiamo cercato di abbattere l'animale, scontrandoci con una forza fisica e una resistenza ai colpi assolutamente fuori dalla portata del protagonista. Posto sotto il nostro controllo, invece, il gigantesco erbivoro è stato imprescindibile per radere al suolo un intero accampamento di Manifesto, in una sequenza di gameplay che, senza mezzi termini, è stato il momento più esaltante dell'intera demo. Il tutto nonostante, anche qui, l'assenza di qualsiasi effetto sonoro relativo alla distruzione delle strutture abbia certamente attutito la spettacolarità del momento.
Resta da capire di quali e quante specie di dinosauri si potrà prendere il controllo nel corso dell'avventura. Nello scenario della laguna, per esempio, erano presenti dei Parasaurolofo con cui non era possibile interagire in alcun modo, lasciandoci presagire che i momenti in cui potremmo effettivamente godere di questa meccanica di gameplay saranno largamente limitati a sezioni ben specifiche.
La demo di Ferocious ci ha purtroppo lasciati con più dubbi che speranze. Questa versione a base di dinosauri di Far Cry non ci ha pienamente convinti, per usare un eufemismo. Troppe le incertezze in campo tecnico, troppi i limiti di un gameplay che nella sua versione migliore è estremamente derivativo, nella peggiore è troppo fiacco per divertire e appassionare come si deve. Per quanto possa essere sempre intrigante l'idea di esplorare un'isola abitata da giganteschi rettili, Ferocious deve raddrizzare il tiro in molti aspetti e proporre qualcosa di veramente speziato per ribaltare il giudizio, prematuro beninteso, derivante da questa lunga prova con la demo. Se la meccanica legata al controllo dei dinosauri si tramuterà in una libertà d'azione degna di questo nome, se le mappe si dimostreranno davvero zeppe di segreti, se il team di sviluppo riuscirà ad eliminare le tante magagne tecniche, allora potremmo avere il nuovo gioco che gli amanti dei dinosauri devono assolutamente provare. I se sono tantissimi, ma è pur vero che Ferocious è ancora sprovvisto di una data di pubblicazione. Sperare, in questo caso, non ci costa davvero nulla.
CERTEZZE
- Ci sono i dinosauri
- Vagamente ricorda Far Cry 3
- La meccanica di addomesticamento dei dinosauri ha del potenziale
DUBBI
- Tantissime magagne a livello tecnico
- C'è davvero poco di originale
- I dinosauri ci sono, ma sono pochi