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Festa del papà: i peggiori padri dei videogiochi

Ogni medaglia ha il suo rovescio: abbiamo scelto i cinque peggiori o più curiosi papà del mondo dei videogiochi

SPECIALE di Massimo Reina   —   19/03/2021

La figura del papà nei videogiochi non sempre è positiva, come del resto purtroppo accade nella realtà. Fra Re senza scrupoli, scienziati psicopatici e lottatori sadici, i videogame ci hanno talvolta consegnato dei personaggi differenti dal classico amorevole genitore pronto a tutto pur di proteggere o salvare il figlio. Che sia genetico, adottivo o di sangue, abbiamo selezionato i cinque peggiori papà dei videogiochi, scelti come sempre secondo i nostri gusti e senza la presunzione di stilare, tramite loro, una classifica perfetta o definitiva.

ATTENZIONE: l'articolo contiene alcuni spoiler sui personaggi e sui videogiochi che li hanno visti protagonisti.

William Birkin (Resident Evil 2)

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William Birkin è una delle menti più brillanti e ambiziose al servizio della Umbrella Corporation, che insieme ad Albert Wesker crea tra l'altro il T-002. Ma anche uno squilibrato: non si spiega altrimenti la sua volontà di impiantare un embrione del letale Virus-G in un organismo compatibile, in questo caso nel corpo della figlioletta Sherry. Va bene, magari in Resident Evil 2, William non è totalmente in sé visto che è mutato in una creatura spaventosa dopo essersi auto infettato per vendicarsi dei suoi assalitori, ovverosia i membri di un commando militare della Umbrella, ma a noi è sempre sembrato lucido, in quello stato di trasformazione, per rendersi conto di quello che stava facendo. Tra l'altro fa più danni della peste infettando involontariamente Raccoon City che viene trasformata in un autentico Inferno sulla Terra.

Jecht (Final Fantasy X)

Jecht è il padre di Tidus, il protagonista di Final Fantasy X. Ex leggenda di Blitzball, lo sport più amato a Zanarkand ed eroe di Spira, è il classico padre duro, arrogante e presuntuoso, troppo pieno di sé per capire le esigenze di un figlio o saper esprimere verso di lui un minimo di sentimento. Per anni maltratta letteralmente il piccolo Tidus definendolo debole e piagnucolone, e dicendogli che non sarebbe mai stato capace di diventare un bravo giocatore di Blitzball come lui. Questi continui atteggiamenti vessatori finiscono ovviamente per traumatizzare psicologicamente il figlio per molti anni, rendendolo moralmente vulnerabile e insicuro. In realtà Jecht sembra tenere a Tidus, solo che per questioni caratteriali pensa che l'unico modo per stimolare quest'ultimo a diventare migliore di lui e a non commettere i suoi stessi errori sia quello di "attaccarlo", mostrandosi duro e cattivo.

Kunikazu Okumura (Persona 5)

Ci sono individui disposti a tutto per ottenere qualcosa, perfino a manipolare i propri cari o a sottomettere gli altri, proprio come fa il personaggio di Kunikazu Okumura in Persona 5. Okumura è un uomo d'affari senza scrupoli che fin da piccolo coltiva l'ambizione di voler diventare ricco e potente, e per questo è pronto a tutto pur di emergere, anche a usare i suoi dipendenti come tanti schiavi senza volontà, da sottomettere al suo volere con ricatti, turni di lavoro massacranti e quant'altro possa servirgli per raggiungere i propri obiettivi. Non da meno, non ha scrupoli a sfruttare per i suoi scopi la figlia Haru, incurante del suo bene e dei suoi sentimenti. D'altronde per il signor Okumura è un diritto inalienabile per ogni genitore dirigere la vita dei propri figli, se questo serve al bene comune della famiglia. E pazienza se la ragazza è letteralmente schiacciata tra le aspettative del padre e quelle della società, soffrendone così tanto al punto da non saper dare il giusto valore alle relazioni umane e a isolarsi, vivendo come un fallimento ogni piccolo errore rimarcato dal padre-padrone.

Heihachi Mishima (Tekken)

Festa del papà: i peggiori padri dei videogiochi

Se c'è un padre che definire "bastardo dentro" è un complimento, visto il livello di follia e crudeltà che lo accompagna, quello è Heihachi Mishima di Tekken. Un papà così cattivo che il suo ciclo di abusi fisici e psicologici è multi generazionale. Oltre a lanciare suo figlio Kazuya prima da una scogliera per saggiarne le potenzialità in vista di un possibile passaggio di mano della società di famiglia, la Mishima Zaibatsu, e poi in un vulcano, lo costringe a un certo punto perfino a fare un patto con il Diavolo, sfidandolo più volte nel torneo Tekken. Non contento, uccide la "nuora", Jun Kazama, esegue esperimenti sul nipote, Jin, e sottopone a duri allenamenti fin da piccolo il figlio adottivo, Lee Chaolan, preso con sé col solo scopo di dare un rivale al figlio Kazuya. Insomma, uno psicopatico torturatore multi generazionale.

Henry Lawson (Mass Effect 2)

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Miranda Lawson è un membro dell'equipaggio della Normandy in Mass Effect 2. Una ragazza bella e sicura di sé, ma con un segreto: è stata creata dal codice genetico ottimizzato del papà, quel simpaticone di Henry Lawson, desideroso di generare la creatura perfetta anche a costo di "giocare" coi codici genetici e i sentimenti altrui. Apparentemente affettuoso e protettivo nei confronti della figlia, infatti, Henry in realtà agisce solo per fini personali ed egoistici. Non per niente ha creato altre "figlie", come Oriana, una sorella di Miranda. Le due, infatti, non sono le uniche: a conferma che il padre ha davvero fatto lo scienziato pazzo, sperimentando a destra e a manca con il suo DNA, fregandosene poi di liberarsi di quelle creature che avrà considerato come semplici "esperimenti falliti". La sua amoralità e mancanza di senso paterno emergono ulteriormente quando le vicende lo mettono a confronto con Shepard e non esita a usare Oriana come scudo umano, minacciandola di ucciderla, per cercare di fuggire dallo scontro.