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Ghost Recon Frontline, anteprima del battle royale free to play sviluppato e prodotto da Ubisoft

Ubisoft si lancia nel mercato dei battle royale free to play con Ghost Recon: Frontline. Ce la farà a spuntarla sull'agguerrita concorrenza?

ANTEPRIMA di Pierpaolo Greco   —   05/10/2021
Tom Clancy's Ghost Recon Frontline
Tom Clancy's Ghost Recon Frontline
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Dobbiamo ammettere che Ubisoft è riuscita, anche stavolta, a prenderci alla sprovvista invitandoci a un evento misterioso per presentarci, a sorpresa, un nuovo titolo direttamente basato sulla popolare e redditizia licenza di Tom Clancy.

Incredibile, ma vero, sembra tra l'altro che il publisher francese sia riuscito, per una volta, anche a mantenere un invidiabile riserbo considerato che, ad eccezione di un paio di voci di corridoio estremamente poco precise, di questo gioco non sono girati i consueti leak in anticipo sui tempi. Ed effettivamente siamo quasi emozionati nello scrivere un articolo il cui principale obiettivo è raccontarvi e spiegarvi un titolo di cui non avete "mai" sentito parlare.

Le virgolette sono però d'obbligo perché in realtà Ghost Recon Frontline non punta a creare un genere nuovo o ad offrire un punto di vista estremamente originale su una tipologia di gameplay ben nota e forse persino abusata. Bensì punta a rappresentare il tentativo di Ubisoft di entrare con forza nel mercato dei battle royale gratuiti, offrendo una manciata di variazioni sul tema unita alla volontà di ascoltare i giocatori con l'obiettivo di offrire quel qualcosa di sufficientemente diverso dai vari Call of Duty: Warzone, PUBG, Fortnite e compagnia cantante, capace di stimolare i giocatori a farsi almeno un giro di prova per giudicare personalmente questo titolo.

E, nonostante il gioco sia già perfettamente funzionante e sarà persino giocabile per una settimana intera grazie a una sessione di beta testing che si terrà solo su PC dal 14 al 21 ottobre, è evidente come Ghost Recon Frontline sia in realtà un cantiere aperto pronto a modellarsi in funzione delle esigenze e dei feedback dei giocatori secondo una tabella di marcia che potremo vedere e analizzare solo nei prossimi mesi.

Se quindi volete sapere qualcosa di più sul gioco sviluppato da Ubisoft Bucharest, prima di farvi una partita, seguiteci in questa anteprima di Ghost Recon Frontline. Il gioco, ve lo ricordiamo, arriverà, oltre che su PC, anche su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series S|X e Stadia.

Cos’è Ghost Recon Frontline?

La nave che funge da base in Ghost Recon Frontline
La nave che funge da base in Ghost Recon Frontline

Lo abbiamo già detto più volte ma non abbiamo problemi a ripeterlo: Ghost Recon Frontline è un battle royale free to play che rispetta alcuni degli elementi ormai classici del genere. Quindi 100+ giocatori - 102 per l'esattezza, suddivisi in un massimo di 34 team da 3 membri - che devono riempirsi di proiettili all'interno di una singola mappa dalle grandi dimensioni. La visuale è in prima persona, come un qualsiasi FPS, ma per cercare di differenziare in qualche modo l'esperienza, Ubisoft Bucharest ha lavorato sulla modalità di gioco principale e su una gestione, quantomeno alternativa, del proprio personaggio, anzi del proprio team di PG.

Ma partiamo dalle modalità. Quella principale, Expedition, affonda chiaramente le sue radici nella meccanica cardine di un altro splendido titolo di Ubisoft: The Division. Il tutto unito alla componente tattica e alla gestione dei gadget che hanno da sempre contraddistinto l'uso del franchise Tom Clancy all'interno dei videogiochi. L'obiettivo del match in Frontline non è infatti quello di far fuori tutti gli altri sfidanti per rimanere gli ultimi sopravvissuti della mappa, ma sarà invece necessario recuperare una serie di informazioni sparse in giro per la mappa, quindi raggiungere un punto di estrazione, la dropzone, chiamare un elicottero, assistere e resistere affinché il prelievo dell'intel vada a buon fine e, soltanto a quel punto, avremo vinto la partita.

Esattamente come avveniva nella Zona Nera del PvP di The Division, procedere con l'estrazione significa allarmare tutti i giocatori dell'area e soprattutto vuol dire dover rimanere allo scoperto per un tempo sufficientemente lungo a finire sotto il fuoco incrociato degli altri soldati. Il che apre il fianco a tutta una serie di dinamiche sicuramente interessanti o comunque originali rispetto alle meccaniche tradizionali dei battle royale.

Una fase di combattimento in Ghost Recon Frontline
Una fase di combattimento in Ghost Recon Frontline

Siamo giocatori che adorano agire nell'ombra? Nessun problema: potremo tranquillamente lavorare nel corso del match per migliorare il nostro equipaggiamento per poi uscire allo scoperto solo nel momento in cui qualcun altro avrà chiamato l'estrazione. Addirittura potremo approfittare dei combattimenti in corso per rubare al volo intel ed elicottero e fuggire via prima che gli altri si rendano conto di quello che stiamo facendo.
Adoriamo andare in giro con il nostro gruppo di amici a mettere a ferro e fuoco l'intera mappa? E allora non dovremo far altro che uccidere qualsiasi nemico a tiro, senza preoccuparci troppo dell'obiettivo.
Non siamo particolarmente portati nello scontro diretto PvP? Beh, la dinamica del recupero delle informazioni ci permette di accumulare punti e risorse "fregandocene" o quasi degli altri giocatori fino al momento in cui dovremo chiamare l'estrazione ma, magari, a quel punto saremo corazzati e sufficientemente equipaggiati da poter resistere all'assalto nemico.

Tra l'altro in Frontline l'azione più riflessiva, nell'ombra, non solo è ben accetta ma persino stimolata visto che non ci saranno i consueti cerchi di fuoco o restrizioni forzate dell'area di gioco, ma avremo sempre a disposizione l'intera mappa per tutto il tempo.

C'è poi una seconda modalità di gioco, chiaramente rivolta a chi adora premere a ripetizione il grilletto e che rappresenta l'interpretazione deathmatch di Ubisoft Bucharest. Si tratta di Control: una sfida 9 contro 9 con respawn attivo e con la medesima gestione dell'equipaggiamento, dei personaggi e dei gadget che contraddistingue Expedition, ma all'interno di specifiche mappe che altro non sono che versioni confinate delle aree più interessanti del livello principale. Ovviamente revisionate in modo da offrire bilanciamento e simmetria agli scontri a fuoco. L'obiettivo è controllare quante più zone possibili per accumulare punteggio e ovviamente il team con lo score più alto, si porta a casa la partita.

Stando alle parole degli sviluppatori, questa è solo la punta dell'iceberg dei contenuti di Frontline visto che l'obiettivo, stagione dopo stagione, è non solo di rifinire il gameplay e l'offerta contenutistica, ma anche rilasciare nuove modalità, armamenti, classi ed equipaggiamenti.

Le classi: non si è tutti uguali!

La mappa Drakemoor vista dall'alto
La mappa Drakemoor vista dall'alto

L'altra importante "anomalia" rispetto agli elementi classici dei battle royale, è rappresentata dalle classi di Ghost Recon Frontline. Parte integrante della progressione del gioco è infatti la gestione del proprio team di contractor: militari di ogni sesso, nazionalità, età e conformazione fisica che potremo "acquistare" da un apposito mercato per andare ad ampliare il nostro squadrone di soldati.

In Frontline, infatti, non c'è un vero e proprio editor fisico, tantomeno la possibilità di creare il proprio alter ego in funzione delle nostre voglie e aspirazioni, ma dovremo adattarci alle creazioni casuali di questo marketplace a disposizione dei giocatori che andrà a determinare una serie di caratteristiche fisiche e di ruolo dei militari a nostra disposizione.

Ogni soldato "nascerà" con una abilità attiva specifica e relativa alla sua classe di appartenenza, inoltre avrà a sua disposizione un ulteriore talento passivo pescato casualmente da un bacino di perk collegati alla classe e un gadget, anche questo generato a caso a partire da determinate possibilità. Al giocatore verrà lasciata la possibilità di personalizzare esteticamente il vestiario e le skin del militare, quindi gestire il suo armamentario e l'equipaggiamento in funzione delle bocche di fuoco e dell'attrezzatura sbloccati progredendo nel gioco. In aggiunta dovrebbe essere presente una sorta di leveling che ci permetterà anche di scegliere un diverso gadget o una differente abilità passiva al passaggio di livello, così da adattare ancora meglio il contractor alle nostre esigenze.

In questo modo Ubisoft Bucharest dovrebbe garantire una enorme personalizzazione e varietà dei personaggi a nostra disposizione che, pur rimanendo confinati nelle 3 classi che troveremo nella beta - classi che verranno sicuramente ampliate nel corso degli aggiornamenti stagionali - potranno adattarsi alle nostre esigenze con un grado superiore di versatilità, e anche casualità, a cui siamo solitamente abituati. Soprattutto considerato quanto queste classi siano assolutamente tradizionali.

Un ponte in fiamme nel pieno del combattimento di Ghost Recon Frontline
Un ponte in fiamme nel pieno del combattimento di Ghost Recon Frontline

Per il momento si parla infatti di un ruolo Assault, ovvero il soldato più resistente dedito al combattimento intenso a distanza ravvicinata, dello Scout che si posiziona all'altro estremo con la sua propensione a scovare e poi ingaggiare il nemico dalla lunga distanza e, per finire, c'è anche la classe Support che sposta il gameplay a favore di un ruolo di gestione delle difese e dei gadget con l'obiettivo di migliorare e potenziare l'economia del proprio team nel corso del match.

Questa squadra di contractor che andremo a costruire e personalizzare nel corso della progressione di Frontline avrà un'ulteriore, importante ripercussione sull'evoluzione delle partite visto che il soldato che controlleremo sul campo di battaglia non sarà fisso per tutta la durata del round ma potrà essere modificato in tempo reale per aggiungere un ulteriore strato tattico alla sfida.

Nella modalità Control chiaramente potremo cambiare il nostro alter ego durante il respawn, mentre nel caso di Expedition, dove la morte vuol dire la fine della propria presenza nel battle royale, sarà possibile in determinate zone o con l'ausilio di specifiche attrezzature, richiamare un altro soldato del proprio team di contractor e dopo un certo periodo di attesa, paracadutarci sul campo di battaglia con lui. Più volte e nel bel mezzo della battaglia. Una dinamica sicuramente interessante e da valutare in gioco per la sua efficacia e per le probabili ricadute sul bilanciamento.

TAC: supporto a terra in tempo reale

Il TAC Support in azione in Ghost Recon Frontline
Il TAC Support in azione in Ghost Recon Frontline

E già che parliamo di dinamiche, non possiamo tralasciare un ulteriore aspetto peculiare di Ghost Recon Frontline, il TAC Support.

Soltanto intravisto nel corso della presentazione, si tratta della risposta di Ubisoft Bucharest alla necessità di interagire con il campo di battaglia per modificare sostanzialmente le zone di guerra che, in Frontline, assume un ulteriore valore soprattutto alla luce della mancanza di sistemi che obblighino il giocatore a muoversi verso specifiche zone o ad accelerare la decimazione dei soldati avversari.

Nel corso del match potremo guadagnare valuta uccidendo gli avversari, raccogliendo i frammenti di intel e svolgendo tutta una serie di obiettivi secondari. Questi soldi li potremo poi spendere per acquistare e richiamare a terra una lunga serie di attrezzature, equipaggiamento, gadget e strutture così da fortificare la nostra posizione magari in vista di una richiesta di estrazione o, semplicemente, per arrivare più corazzati allo scontro finale.

Sarà quindi possibile mettere le mani su armi e veicoli, ma soprattutto su coperture fortificate, torrette di vario genere e sembra sia persino possibile far precipitare dal cielo un'intera torre completa di ripari e perfetta per il cecchino che è in ognuno di noi. Anche su questo fronte è sicuramente interessante vedere quello che i ragazzi di Ubisoft si sono inventati nel tentativo di rinnovare una formula che ormai si è canonizzata, nel tentativo di far apparire Frontline come un qualcosa di diverso, di alternativo, con un animo più tattico e con una maggiore gestione del campo di battaglia senza i ritmi frenetici a cui ci hanno abituato i BR moderni.

Un team di 3 giocatori in Ghost Recon Frontline
Un team di 3 giocatori in Ghost Recon Frontline

Anche se è ancora troppo presto per affrontare quella che sarà l'evoluzione futura di Ghost Recon Frontline, possiamo dare per scontato che, vista la natura free to play, ci sarà un sistema di monetizzazione che dovrebbe riguardare solo elementi estetici, skin e vestiario, ci sarà un battle pass come da tradizione del genere e una suddivisione temporale a stagioni che dovrebbe portarsi in dote sia il reset delle classifiche che l'aggiunta di nuovi contenuti. Un'aggiunta che sarà chiaramente trasversale e che toccherà classi, equipaggiamento, strutture e, probabilmente, anche degli aspetti della mappa e del background narrativo del titolo che sarà probabilmente raccontato attraverso piccoli indizi sparsi nel livello e qualche contenuto transmediale esterno al gioco.

A questo punto rimaniamo in attesa di poter provare la prima beta pubblica che, vi ricordiamo, si terrà solo su PC dal 14 al 21 ottobre. Al momento invece manca completamente una data di uscita definitiva, ma sappiamo che Ghost Recon Frontline arriverà su tutte le piattaforme presenti sul mercato ad eccezione di Nintendo Switch: PS4, PS5, Xbox One, Series X|S, PC e Stadia.

Abbiamo cercato di descrivere in lungo e in largo questo nuovo esperimento di Ubisoft Bucharest: un titolo che avrà il difficilissimo compito di farsi strada in un mercato saturo, complesso e ricco di esponenti di grande successo. Chiaramente è ancora troppo presto per farsi un'idea completa di Ghost Recon Frontline ma, quello che possiamo dire in attesa di mettere le mani sul gioco, è che almeno sulla carta il gioco sembra offrire diverse variazioni sul tema dei Battle Royale con uno stile più tattico che potrebbe effettivamente rappresentare qualcosa di diverso dal solito.

CERTEZZE

  • Sistema a classi con alcune peculiarità interessanti
  • Il TAC Support dovrebbe garantire la modifica in tempo reale del campo di battaglia
  • Mancano alcuni elementi tradizionali e costanti dei battle royale

DUBBI

  • Non lo abbiamo ancora giocato e quindi tutto deve essere testato e verificato