Una rivoluzione, una bomba, una strana pianta, un ubriacone, un condominio e un mistero che lega tutto questo a un protagonista riflessivo e a una società in rovina. Glasshouse si è presentato così ai nostri occhi: un'esperienza da gioco di ruolo classico con visuale isometrica ambientata in un mondo cupo e sull'orlo di un cambiamento epocale. Sviluppato ed edito dagli italiani di FLAT28, questo gioco è uno dei finalisti dell'edizione 2023 del Red Bull Indie Forge, l'acceleratore di sviluppo dedicato alla scoperta e al supporto degli studi nostrani.
Quella che abbiamo provato era una versione pre-alpha e già in questa fase emerge il potenziale di un titolo che potrebbe far innamorare gli amanti dei giochi di ruolo classici che potranno scoprire in questo modo la storia di Lundonstoch, un feudo minacciato da un'organizzazione terroristica che si trova sull'orlo di una crisi del suo sistema economico post-capitalistico. L'ambientazione di Glasshouse, però, è certamente uno dei suoi elementi più distintivi: il palazzo in cui si trova l'appartamento 28 sarà tutto il vostro mondo, perché vestirete i panni di Wealdmaer, l'unico mediatore possibile in una relazione condominiale decisamente complicata.
Sull’orlo del cambiamento
In una città sull'orlo della rivoluzione e minacciata da parte di un gruppo terroristico che vuole sganciare una bomba atomica, l'onesto lavoratore Wealdmaer si ritrova a dover fare da paciere in un condomino completamente isolato a causa dell'instabilità di Lundonstoch, il territorio in cui è ambientato Glasshouse. Le risorse scarseggiano e la tensione sta salendo: è compito del protagonista mettere le cose a posto parlando con gli altri personaggi, trovando oggetti, realizzando macchinari artigianali e, soprattutto, trovando la soluzione ai problemi che gli si parano davanti.
Nella versione di prova siamo entrati in contatto con i due coinquilini di Wealdmaer, Ecgberth e Voitsehk, ognuno con i suoi difetti, ma anche con tante possibilità di dialogo che si evolvono nel tempo, a seconda degli oggetti che abbiamo raccolto o dei quick time event che abbiamo portato a termine. C'era un'arma in casa e un inquilino non propriamente sobrio, c'era una missione da compiere che richiedeva le foglie di una strana pianta parlante e persino un camino molto in vena di fare due chiacchiere. In classico stile cRPG, poi, abbiamo cliccato su qualunque cosa, anche sugli oggetti che il mouse ci diceva non essere interattivi, non si sa mai.
In giro per l'appartamento abbiamo trovato componenti per il tavolo di crafting, libri, strumenti e indizi da riportare ai nostri coinquilini per procedere con la narrazione che adotta uno stile molto criptico per descrivere tutto ciò che riguarda il mondo esterno. Nel condominio, infatti, serpeggia un senso di instabilità legata alla situazione della città; quindi, dovrete tenere sempre gli occhi aperti perché Glasshouse ha anche degli elementi survival.
Glasshouse è uno dei cinque finalisti dell'edizione 2023 del Red Bull Indie Forge 2023, l'acceleratore ideato della celebre azienda austriaca pensata per aiutare i più meritevoli videogiochi indipendenti italiani ad emergere. L'opera di FLAT28 è il primo progetto che di quest'anno e nelle prossime settimane scopriremo tutti i concorrenti in lizza. Nel caso in cui vogliate più informazioni sull'iniziativa, il consiglio è di visitare la pagina ufficiale di Indie Forge.
Giocare bene le proprie carte
Essendo un gioco (quasi) tutto incentrato sulla narrativa con diversi finali alternativi, il team di Glasshouse ha investito molto sui dialoghi, anche perché questi vi occuperanno per la maggior parte del tempo. Dovrete fare attenzione alle istruzioni che vi impartite da un personaggio per parlare con un altro o per scegliere il quick time event giusto in un determinato momento. Sarà fondamentale giocare bene le proprie carte perché alcune conversazioni non sono ripetibili quindi, come abbiamo fatto noi, se farete arrabbiare qualcuno non riuscirete a ottenere da lui le indicazioni o gli strumenti necessari per poter progredire in una missione.
L'unica cosa che ci ha lasciati un po' perplessi è stata lo stile con cui gli sviluppatori hanno deciso di rendere il forte accento inglese di alcuni personaggi. L'ispirazione ai sobborghi poveri di Londra è evidente, quindi dargli colore usando termini e modi di dire tipici non solo dei lavoratori della capitale, ma anche degli immigrati del nord provenienti da Manchester e Birmingham è una scelta coerente. Alcuni momenti di dialogo, però, risultano un po' forzati e non riescono a trasmettere la rabbia o l'indignazione del personaggio con cui si sta parlando. In più il font con cui vengono visualizzati gli scambi di battute (e soprattutto le opzioni di risposta) è piuttosto piccolo: farebbe comodo un'opzione per regolarlo.
Crafting e survival
Come in ogni regime oppressivo, anche a Lundonstoch, nel Condominio del Proletariato e nell'appartamento 28, mancano le risorse. Fortunatamente Wealdmaer ci sa fare con gli scarti e le componenti di fortuna e questo gli permetterà di assemblare oggetti e gadget per aiutare i suoi condomini e risolvere i misteri. La Tavola delle Conoscenze è una sorta di tavola periodica dove potrete apprendere questo tipo di progetti e gestire il vostro inventario. L'oggetto giusto sbloccherà le opzioni di dialogo che vi servono per progredire o aprirà porte e scomparti che contengono altri oggetti o materiali da costruzione.
Nel caso vi mancasse qualcosa in particolare, poi, potrete commerciare con gli altri abitanti del condominio, una funzione che non abbiamo provato nella demo così come l'indice di gradimento (che si ottiene soddisfacendo le richieste dei condomini e serve a migliorare le capacità di baratto) o la Bussola Politica che determina l'orientamento di Wealdmaer e influenza le reazioni di tutti gli abitanti del condominio. Se gli sviluppatori riusciranno a bilanciare i vari aspetti della narrazione con le necessità del sistema di crafting e la posta in gioco dettata dal mondo al di fuori del Condominio del Proletariato, allora Glasshouse potrebbe rivelarsi un'avventura da tenere d'occhio per gli amanti dei giochi di ruolo vecchio stile con prospettiva isometrica e tutti incentrati sul dialogo.
Glasshouse scommette sulle tinte cupe di un'ambientazione proletaria e retrò per raccontare una storia di instabilità politica, cospirazione e post capitalismo. Dalla demo che abbiamo provato, il suo protagonista, Wealdmaer, sembra una tela sufficientemente bianca da dare spazio a chi gioca per creare un percorso ruolistico, ma non abbastanza da lasciarci con un personaggio completamente vuoto e senza un peso nel mondo che lo circonda. I dialoghi sono densi di riferimenti tanto alla storia quanto al mondo esterno sull'orlo di una rivoluzione e l'iniziale complessità di personaggi e circostanze ci ha lasciato curiosi di sapere come sarebbe andata avanti la storia. Ora dobbiamo solo aspettare che il Red Bull Indie Forge faccia il suo corso per scoprire se gli sviluppatori di FLAT28 riusciranno a conquistarne la giuria e a vincere questa edizione.
CERTEZZE
- Storia intrigante e con diverse opzioni
- Dialoghi densi e ricchi di informazioni
- Crafting semplice e ben integrato
DUBBI
- Stile di scrittura inglese leggermente forzato e a volte innaturale
- Font dei dialoghi un po' troppo piccolo