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Hood: Outlaws & Legends, il provato: i nostri primi passi con il titolo Sumo Digital

Abbiamo avuto modo di giocare il tutorial e navigare nell'accampamento di Hood: Outlaws & Legends in attesa dell'uscita.

PROVATO di Luca Porro   —   08/05/2021

Hood: Outlaws & Legends è sicuramente dopo Resident Evil Village e insieme a Biomutant uno dei titoli più interessanti di questo maggio 2021. Il titolo sviluppato dalla divisione di Newcastle di Sumo Digital e pubblicato da Focus Entertainment propone una rivisitazione dark fantasy interessante del mito di Robin di Loxley, anche detto Robin Hood, in salsa multiplayer. Abbiamo avuto modo di offrirvi una panoramica generale proprio qualche giorno fa; ora invece, mentre combattiamo nelle varie ambientazioni per rubare ai ricchi per dare ai poveri, vi raccontiamo i nostri primi passi nel provato di Hood: Outlaws & Legends.

Divisione di onori e oneri

Hood: Outlaws & Legends: un assalto a sorpresa
Hood: Outlaws & Legends: un assalto a sorpresa

Appena avviato il gioco si è subito catapultati all'interno di una delle mappe giocabili al lancio: Cimitero. Qui apprenderete le basi del gioco in un tutorial che simula una partita competitiva. Partirete con il Ramingo (Ranger), una delle quattro classi disponibili al lancio e forse la più iconica dato che rappresenta il leggendario Robin Hood. Dotato di arco e frecce il vostro compito è quello di coprire le spalle agli alleati utilizzando il vostro arco. Dalla distanza il Ramingo è effettivamente letale, soffre chiaramente gli scontri ravvicinati ma come vi spiega il tutorial il vostro compito dovrebbe portarvi a giocare dal lontano: creando nuove scorciatoie (colpendo le corde) e gestendo i nemici con la vostra abilità principale, ovvero un colpo esplosivo ad area.

Si passa poi alla Cacciatrice, una classe letale e furtiva dotata di una mini balestra lancia dardi e di una abilità in grado di renderla invisibile per qualche secondo. La funzione principale della Cacciatrice è quella di agire nell'ombra, sfruttare l'erba alta e rubare la chiave allo Sceriffo. Penultima classe, seguendo l'ordine del tutorial, è il Mistico. Una classe di supporto in grado, grazie alla sua mazza chiodata, di gestire gli scontri contro più nemici e sopratutto di ridare vita e aumentare la resistenza degli alleati con la sua abilità. Infine L'Attaccabrighe, ovvero la classe più incentrata sullo scontro ravvicinato. Il suo enorme martello e la sua abilità in grado di aumentare i propri danni lo rendono la classe perfetta per gli scontri brutali senza esclusione di colpi.

Hood: Outlaws & Legends: il Ramingo in azione
Hood: Outlaws & Legends: il Ramingo in azione

Queste classi entrano in un sistema di gameplay semplice in cui si hanno due attacchi base: leggero e pesante (ma anche la variante in corsa degli stessi), la possibilità di parare, schivare e l'uccisione furtiva. Allo stesso tempo però le tre fasi delle partite aumentano la stratificazione dell'azione. Prima di tutto si dovrà identificare lo sceriffo, approcciarlo, rubargli la chiave e poi dirigersi nella fortezza o castello per prendere lo scrigno. Una volta recuperato, metterlo in salvo in uno dei punti di estrazione, il tutto gestendo i soldati dell'IA, la squadra nemica di utenti e lo Sceriffo in grado di uccidervi con un singolo colpo.

Il tutorial offre in maniera esaustiva una panoramica sulle meccaniche, dopodiché il giocatore può decidere se tuffarsi nella modalità "competitiva" chiamata Rapina o se allenarsi nella modalità allenamento. Noi suggeriamo caldamente di fare la seconda, oliare le meccaniche e se possibile farlo con la vostra squadra in modo da affinare le vostre sinergie e strategie. Hood: Outlaws & Legends è un titolo che lascia il fianco a qualche imperfezione tecnica, ma premia le squadre che hanno consapevolezza del gioco e delle meccaniche.

Il rifugio dei fuorilegge

Hood: Outlaws & Legends: i quattro eroi nell'accampamento
Hood: Outlaws & Legends: i quattro eroi nell'accampamento

I nostri primi passi ci hanno poi portato ad osservare quello che è a tutti gli effetti un menù interattivo che funge anche da hub della squadra: l'accampamento. Il rifugio dei fuorilegge vi metterà a disposizione una zona con dei manichini in cui allenarsi negli attacchi, e alcune tende e statue con cui interagire. Oltre alla statua di selezione del vostro eroe che vi permetterà anche di osservare la sua crescita (con i livelli exp guadagnati giocando si sale di livello giocatore ma anche eroe) e a quella per avviare le partite, i punti di maggiore interesse sono appunto le tende.

Avremo la tenda delle skill in cui gestire i perk delle classi per personalizzare il vostro approccio. Ad esempio potrete scegliere per il Ramingo un perk che fa rompere sempre le frecce una volta colpito il bersaglio, ma aumenta i danni delle stesse, anziché uno che riducendo i danni vi permette di recuperare le frecce dai cadaveri dei soldati. Ci sarà poi anche la tenda delle armi e quella dei vestiti. Queste due tende vi permetteranno di personalizzare esteticamente le classi e le loro armi con skin ottenibili come bonus ma anche quelle ottenute salendo di livello con quel dato eroe. Allo stato attuale c'è anche la presenza di un livello accampamento che però non abbiamo avuto modo di capire come e quando aumenterà. Nella recensione, avremo sicuramente modo di approfondire anche questo aspetto.

Hood: Outlaws & Legends si è rivelato un titolo affascinante in queste primi passi. Un titolo che spulceremo in ogni anfratto per cogliere tutti i dettagli e le finezze che potrebbe nascondere. Il tutorial ha confermato l'ottima propensione all'approccio strategico, mentre l'accampamento ci ha confermato che l'idea è quella di ricreare in versione personale la leggenda di Robin Hood. Ora il titolo entra nella fase più importante per noi, ovvero i test sulla stabilità delle partite, sul bilanciamento e sull'attuabilità delle strategie verso le quale il titolo propende.

CERTEZZE

  • Le classi sono ben variegate
  • L'accampamento può salire di livello ed è ricco di interazioni

DUBBI

  • Stabilità e bilanciamento vanno ancora testati
  • Solo il supporto costante sarà la chiave del possibile successo