Se pensate che al di fuori di Nintendo Switch il gaming portatile abbia ben poco da dire, o che gli smartphone siano ancora dominati da giochetti di poco conto, dobbiamo darvi una brutta notizia: siete rimasti terribilmente indietro.
Ce lo conferma il 2021 che si sta chiudendo, anno che ha riportato sotto ai riflettori il settore degli "handheld" come non accadeva dai fulgidi tempi del Game Boy, del Game Gear e tutti quelli che a turno ci hanno provato con fortune alterne. Negli ultimi 365 giorni abbiamo assistito alla concretizzazione di diversi nuovi progetti ciascuno ritagliato attorno a ben precise necessità, alla maturazione finale del settore mobile ora ancora più versatile grazie all'offerta cloud e come sempre al dominio incontrastato di Nintendo che si è limitata intelligentemente a svecchiare la flotta in attesa che la reperibilità di materie prime si sblocchi.
Il bello, però, è che il meglio deve ancora venire. Perché il meglio del mercato portatile è stato rinviato al 2022!
Nintendo regina come sempre
Partiamo dalla fine, ovvero da Nintendo. Mentre si appresta a entrare nel suo quinto anno di vita, Nintendo Switch si rinnova con uno schermo Oled che solo in parte riesce a nascondere la mancanza di una line-up all'altezza degli anni passati. Di giochi in sviluppo, di cui conosciamo già l'esistenza, ne esistono diversi, ma per Nintendo il momento è senz'altro delicato e nonostante il successo stratosferico: sono finiti i giochi Wii U con i quali riempire eventuali buchi, di diversi importanti posticipi non si hanno notizie da parecchio tempo e Switch stesso inizia a mostrare una certa fatica, ma la mancanza di semiconduttori ne impedisce l'evoluzione. Per fortuna la console Nintendo ha ancora diverso tempo a disposizione, senza dubbio venderà benissimo anche durante il 2022 ma il declivio è oramai prossimo, il re prima o poi sarà costretto ad abdicare per manifesti limiti d'età anche se la situazione attuale potrebbe portarci verso un caso di accanimento terapeutico.
Tra cloud e arcade
Se Switch perdesse smalto molto prima che Nintendo sia pronta a lanciarne il successore, il pubblico più giovane potrebbe tornare là da dove in fondo non è mai andato via: tra le braccia del variegato universo parallelo dell'intrattenimento mobile. Oramai questi device hanno capacità straordinarie, le specifiche minime si sono gradualmente alzate ed è sempre più difficile trovarne che non siano in grado di farci giocare sufficientemente bene ai giochi più popolari in circolazione, da Fortnite a Minecraft, da PUBG allo sbalorditivo Call of Duty Mobile, senza dimenticare fenomeni propri e ancora più accessibili come il Toca World popolarissimo tra i più giovani.
Meglio ancora va agli abbonati Apple Arcade, servizio sempre più interessante e con una selezione di giochi sempre più trasversale. Ma anche il gaming mobile ha dovuto arrendersi alla tentacolare strategia Microsoft che, pur non disponendo di un suo device e aggirando le rigide regole Apple con un'acrobazia tecnica che rimarrà negli annali, è riuscita a irrompere nella scena con xCloud. Il servizio, come saprete, permette di giocare in streaming diversi giochi inclusi nel Game Pass, con risultati ancora altalenanti ma destinati a consolidarsi in tempistiche abbastanza brevi. Lo streaming da smartphone e tablet potrebbe cambiare profondamente il nostro modo di giocare in futuro, è un trend da non sottovalutare assolutamente.
Un Pc sempre più portatile
Il 2021 sarebbe dovuto essere anche l'anno di Steam Deck, uno strafottente computer portatile che invece di assumere una più classica forma a notebook si è dato totalmente al gaming, inseguendo i lineamenti di Switch e mettendo sul piatto l'intera libreria del negozio di Valve. Peccato che i soliti problemi logistici abbiano impedito a questa irresistibile idea di arrivare in tempo: anche se qualche rarissima unità è stata avvistata in giro, Steam Deck arriverà ufficialmente il prossimo anno, speriamo. La sua esistenza però basta e avanza per dimostrare che le console portatili, date per spacciate col primo iPhone, hanno ancora qualcosa da dire. Ora dobbiamo soltanto capire se c'è davvero, come Nintendo Switch ci ha fatto credere, un pubblico che cerca ancora strumenti dedicati espressamente alla propria passione. Steam Deck non è comunque l'unica console che prova a trasformare un Pc in un GameGear, nel corso dell'anno abbiamo visto tantissime aziende provarci, come il progetto Aya Neo e l'incredibile OneXPlayer 1S. Si sta insomma ridefinendo il concetto stesso di PC portatile, siamo agli inizi di un processo che potrebbe portare a grandissime novità nel corso del prossimo anno.
La magia Playdate
La pandemia ci ha strappato tra le mani anche il Playdate, una delle console portatili più affascinanti e geniali di sempre. Piccolo riassunto per chi non ne ha seguito lo sviluppo: Playdate è munito di uno schermo che ha caratteristiche da e-paper, tipo il Kindle, e questo conferisce ai suoi giochi un look unico oltre una piena visibilità con ogni tipo di illuminazione, inoltre è dotato di una manovella girevole simile a un mulinello per canne da pesca. Se questo non fosse già abbastanza strano, sappiate che i suoi giochi usciranno con cadenza settimanale per ventiquattro settimane di seguito, e saranno tutti già inclusi nel prezzo della console.
Naturalmente se la cosa avrà successo usciranno nuove stagioni che andranno pagate a parte. Quel che rende l'idea così preziosa è che i giochi annunciati sono spesso piccoli grandi progetti firmati dai migliori nomi in circolazione: in mezzo c'è Keita Takashi di Katamari Damacy, Chuck Jordan ex LucasArts, Bennett Foddy degli esilaranti QWOP e Getting Over It, Lucas Pope di Return of Obra Dinn. Comprando un Playdate possiedi sia una macchina da gioco assolutamente atipica che il pieno accesso a questi piccoli gioielli su cui ogni appassionato vorrebbe mettere le mani. Non è affatto un progetto pensato per vendere milioni di pezzi, anche se potrebbe diventarlo, ma punta a soddisfare il pubblico videoludico più curioso, intellettuale. Non era mai accaduto prima d'ora, ma in effetti non è accaduto nemmeno nel 2021: alla fine Playdate è stata posticipata al 2022.
Il museo Analogue Pocket
Steam Deck e Playdate sono stati preordinati da tantissime persone, e non è andata male nemmeno ad Analogue Pocket, ennesimo progetto targato 2021 salvo poi slittare al prossimo anno, forse. Il concetto dietro ad Analogue Pocket è molto interessante, ed è simile a quanto vuole fare Polymega per le console casalinghe. All'interno di Analogue Pocket c'è infatti tutto quel che serve per giocare nativamente con le cartucce GameBoy, GameBoy Color e GameBoy Advance; attraverso degli adattatori venduti a parte è possibile usarlo anche per giocare ai titoli Game Gear, NeoGeo Pocket Color, Atari Lynx e Turbografx. Quello proposto da Analogue Pocket è un sistema modulare e un po' dispendioso, ma che punta alla qualità più alta possibile. Inoltre nel sistema è presente il programma Nanoloop per creare e registrare musica, un bonus che alcuni troveranno estremamente allettante, altri totalmente inutile. Facile fare i retrogamer con gli emulatori ma volete mettere la bellezza di andarsi a cercare le cartucce originali, per poi giocarci con un retrohandheld extralusso ma poi in fondo nemmeno così costoso?
10 milioni di Oculus Quest 2
Il 2021 è stato anche l'anno di una console portatile da dieci milioni di pezzi venduti, forse non la prima che ti viene in mente il che è paradossale, visto che è l'unica nella quale devi infilarci dentro la testa. Parliamo naturalmente di Oculus Quest che continua silenziosamente a macinare numeri e giochi interessanti, in procinto di esplodere con il metaverso firmato Facebook. Oculus Quest 2 è un device straordinario, ma tecnicamente siamo ancora in epoca Xbox 360 e PlayStation 3, questo vuol dire che la realtà virtuale portatile è una generazione e mezzo indietro rispetto a quella svolta grafica di cui la tecnologia ha terribilmente bisogno. Dieci milioni di unità distribuite non sono però affatto poche, difficilmente per esempio Steam Deck ne farà anche solo un quarto. Oculus Quest 3, con i giusti giochi ed esperienze più mature, potrebbe facilmente raddoppiare i precedenti record.
Futuro portatile
Un tempo avremmo chiuso l'anno videoludico portatile parlando esclusivamente della battaglia di Nintendo contro Apple e Android, mentre invece eccoci qui ad aspettare non uno, non due ma addirittura tre diversi handheld, senza contare il Quest e quanto ci sta offrendo il cloud di Microsoft. Un momento storico effettivamente straordinario per un settore che sembrava oramai morto per chiunque non avesse Super Mario alle sue spalle. L'avanzamento tecnologico del resto ha preso da tempo altre strade, con la grafica siamo a un passo dal poter far tutto, parallelamente le distanze che separano gli hardware portatili da quelli casalinghi si stanno riducendo drasticamente, con il Cloud che le azzera del tutto a patto di avere banda a sufficienza. Il futuro passerà proprio da qua?