Sono diversi anni che i videogiocatori delusi dall'industria dei AAA si rifugiano tra le braccia del mondo indie per ritrovare scintille creative e guizzi di game design. Il 2024 è stato un anno che non ha deluso, tra avventure psicologiche, raccolte di case di sviluppo mai esistite ed enigmi impossibili dagli occhi laser. Il 2025, invece, sembra avere l'obiettivo di sorprendere sia dal punto di vista dell'innovazione, sia da quello dei grandi ritorni.
Ben due sequel di altissimo profilo sono in programma per quest'anno, con al loro fianco tante novità dai temi più diversi. Si passa dalla musica alla guida, dalla narrativa allo skate, tutto con quel qualcosa in più da offrire per incuriosire determinate fette di pubblico in un mercato dall'offerta quasi illimitata. Senza ulteriori indugi, ecco la lista, non la classifica, degli indie che più vogliamo giocare nel 2025.
Ender Magnolia: Bloom in the Mist
Il fatto che sia in accesso anticipato da quasi un anno ci aiuta a spiegare perché Ender Magnolia: Bloom in the Mist meriti un posto in questa lista. Questo metroidvania dark fantasy non ha solo una storia malinconica, piena di potenziale, ma ha anche un sistema di combattimento profondo e una struttura da vero e proprio action RPG in 2D. Si tratta del seguito di Ender Lilies: Quietus of the Knights, un titolo del 2021 accolto in modo molto positivo dalla critica e dal pubblico.
Questo nuovo capitolo porta avanti la storia del precedente, ma il distacco temporale è tale che non serve avere giocato Ender Lilies per godersi Ender Magnolia: Bloom in the Mist. L'evoluzione principale sta nel sistema di combattimento che ora può contare su un vero e proprio sistema di companion per stratificare ancora di più l'esplorazione e le battaglie con i boss. Le atmosfere sono post apocalittiche, ma la narrativa è di redenzione: giocherete nei panni di un "Attuner", uno dei pochi esseri capaci di salvare e redimere le forme di vita artificiali mandate nei sotterranei di un regno di fantasia (come manodopera mineraria) e lì impazzite per via dell'ambiente tossico.
Wanderstop
Dal suo arrivo sulla scena mainstream, il genere dei cozy game continua ad arricchirsi di esperienze sempre più valide, ciascuna con la sua ricetta per unire il mondo del gaming a quello del relax. In Wanderstop vestirete i panni di Alta, un'ex guerriera costretta a lasciarsi alle spalle i suoi giorni di gloria per dedicarsi alla sua sala da tè. L'esperienza, dal carattere fortemente manageriale, vi vedrà coltivare i vostri ingredienti e ascoltare le storie dei viaggiatori che passano per la vostra locanda, ognuno alla ricerca di un conforto.
Un elemento distintivo di Wanderstop è il fatto che la sua protagonista non sembra, in tutto e per tutto, convinta dalla sua scelta. Alta non è entusiasta della situazione in cui si ritrova e questo sentimento viene sfruttato a livello narrativo per incuriosire chi gioca trasformando la protagonista nel "cliente" più difficile della sua stessa taverna.
Afterlove EP
A metà tra il rhythm game, il dating sim e l'avventura grafica, Afterlove EP è pensato per gli amanti della musica che non hanno paura di una storia emotivamente intensa. La storia racconta le vicende di Rama, un ragazzo di Jakarta (in Indonesia) la cui fidanzata Cinta è da poco passata a miglior vita.
Il suo lutto è il fulcro di tutta l'esperienza e ad accompagnare la storia c'è uno stile artistico rifinito, nella sua semplicità, e la musica di una popolare band indonesiana chiamata Alphalpha.
Vi aspettano tante scelte da fare, finali alternativi e una narrazione sfaccettata.
Slay the Spire 2
Slay the Spire è spesso citato come esempio lampante del mare di creatività e innovazione che può emergere dal mondo dello sviluppo indipendente. La sua premessa di base è quella di unire il genere roguelike a quello del deckbuilding per creare un'esperienza adrenalinica e sempre nuova.
Slay the Spire 2 vuole fare tutto ciò che ha fatto il primo, ma meglio e più in grande. Nuovi nemici, nuove carte, nuove situazioni, nuove combinazioni e la promessa di non giocare mai due partite uguali sono le fondamenta di questo sequel che punta a replicare il successo del primo capitolo.
Wheel World
Per gli amanti del ciclismo, il 2025 ha in serbo Wheel World, un gioco semi open world in cui, in sella alla vostra bici, dovrete rintracciare le Ghost Bike, dei mistici corrieri che fanno la spola tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Nei panni di Kat, un ragazzo alla ricerca di risposte, potrete esplorare la regione di Freehub City, gareggiare e personalizzare la vostra bicicletta.
Lo stile artistico è piacevolmente strano e giocoso e la storia sa scherzare sulle sue premesse e al contempo crea un certo senso di urgenza per invogliare chi gioca ad approfondire ancora di più questo strano mondo tutto incentrato sulle due ruote.
Skate Story
Andare in skateboard con ollie, kickflip e grinding fatti bene è una cosa, farlo all'inferno nei panni di un demone del dolore fatto di vetro è un'altra. Distruggere demoni e salvare anime a colpi di tavola è la premessa di Skate Story, un indie visivamente impressionante che promette azione, trick, spettacolarità e una colonna sonora firmata Blood Cultures, un artista emergente di New York.
Nei nove cerchi dell'inferno vi aspettano nuove tavole, superfici incerate per le vostre acrobazie e la possibilità di creare nuove sfide per lasciare parecchi demoni a bocca aperta.
Hyper Light Breaker
Hyper Light Breaker è il debutto in 3D di un mondo fino ad ora confinato alle due dimensioni ed è già disponibile in early access. In questo universo futuristico e corrotto, ma coloratissimo, dovrete combattere contro orde di nemici (in solitaria o in cooperativa), esplorare ambienti generati proceduralmente e ricostruire un accampamento grazie alle risorse che raccoglierete.
L'azione si prospetta frenetica e sarà dato grande spazio alle personalizzazioni grazie a un sistema di loot stratificato e in continuo cambiamento. Gli autori, poi, sono gli stessi di Solar Ash, un altro titolo visivamente molto impressionante e che ha conquistato la scena indie nel 2022.
Morsels
Linee da monitor CRT, illustrazioni inquietanti uscite dalle pubblicità degli anni '90 e meccaniche di collezione di vari mostriciattoli sono le fondamenta di Morsels, un gioco che vi vedrà vestire i panni di una squadra di piccoli abomini genetici in missione per scappare dalle fogne in cui sono nati infestate di crudeli felini.
Le meccaniche sono quelle di un roguelite e il combattimento ricorda un po' quello di The Binding of Isaac, ma con la possibilità di cambiare Morsel (questo il nome delle creature) in qualsiasi momento. Ognuno di questi esperimenti genetici ha le sue abilità e più ne collezionerete, maggiori saranno le vostre possibilità di fuga. Con uno stile visivo mutevole, questo gioco sembra volersi porre come ponte tra la nostalgia e l'innovazione in fatto di grafica e game design.
The Stone of Madness
The Stone of Madness è un gioco di stealth e strategia con un po' di follia ambientato in un monastero spagnolo del diciottesimo secolo dove misteri, fobie e mistiche abilità sono all'ordine del giorno. Vestirete i panni di cinque prigionieri che hanno deciso di affrontare le loro paure per tentare di sfuggire al giogo dell'inquisizione.
Agnes, Leonora, Eduardo, Amelia, e Alfredo dovranno uccidere, distrarre, ipnotizzare e stordire i loro bersagli (guardie e spiriti maligni) per poter evadere, ogni personaggio, però, ha una serie di fobie e traumi che dovranno essere gestiti per garantire la loro salute mentale in un ambiente dove ogni minuto conta e le scelte hanno delle conseguenze profonde. Lo stile artistico, poi, ha una forte componente artigianale ed è dichiaratamente ispirato all'arte di Francisco De Goya.
Earthblade
I creatori di Celeste sono al lavoro su un'altra avventura in pixel art che mette il platforming al centro di tutto ma non disdegna una considerevole componente action. In Earthblade giocatori sono dei Névoa, delle creature discendenti dagli spiriti del fato che fanno ritorno sulla Terra ritrovandola in rovina.
Tra combattimenti, dialoghi, platforming intensivo e misteri da risolvere, Extremely OK Games sta sviluppando un'avventura piena di segreti e sfide che gli appassionati del genere, e dello stile artistico, potranno dissezionare per bene.
Mixtape
Mixtape è un'esperienza che mescola nostalgia, malinconia, emozioni purissime e sgradite consapevolezze nel raccontare, attraverso i ricordi, il legame che lega tre amici.
Nella loro ultima notte da liceali, grazie a una cassetta musicale, i tre protagonisti vengono trasportati in un viaggio fatto di ricordi felici e intensi tradotti sotto forma di momenti videoludici che vanno dallo skateboarding al baseball passando per l'esplorazione di parchi giochi abbandonati e altre folli avventure. Lo stile artistico ricorda l'animazione in stop motion e la colonna sonora non può essere più anni '90 di così, con brani degli Smashing Pumpkins, dei Roxy Music, dei Joy Division, di Iggy Pop e molti altri.
Hades II
La versione early access di Hades II ha già fatto incetta di voti altissimi da parte della critica e del pubblico perché, in poche parole, fa tutto ciò che faceva il suo predecessore, ma meglio. Più armi, più benedizioni degli dei, più boss, più nemici e ancora più storia. La versione attualmente disponibile è completa all'80%, mancano un grande boss e la parte di endgame, ma già così offre più di 80 ore di divertimento action davvero ben fatto e stratificato.
Questo roguelike ha ridefinito il genere e il modo con cui è possibile raccontare storie al suo interno: il suo sequel ha dimostrato che è sempre possibile innovare con successo su una formula che funziona.
Cairn
Cairn è un gioco dedicato al mondo dell'arrampicata e della scalata. Aava, la protagonista, deve scalare il Monte Kami e per arrivare in cima dovrà pianificare il suo percorso, gli ancoraggi, le corde e le risorse. Il gameplay si propone quasi come un simulatore anche se la montagna è fittizia così come le sue pareti di roccia.
È possibile scegliere come e dove aggrapparsi con mani e piedi, come organizzare l'accampamento e imparare dagli errori di chi non è riuscito ad arrivare in cima. Narrativamente, poi, sarà presente un sistema di scelte tramite il quale chi gioca dovrà decidere cosa Aava è disposta a sacrificare pur di essere la prima a conquistare la vetta.
Keep Driving
A metà tra un manageriale e un GdR, Keep Driving è la storia di un viaggio da una parte all'altra della Svezia fatto ad inizio anni 2000 appena presa la patente. Chi gioca si ritrova con la sua "nuova" macchina e tutto il tempo che vuole per imbarcarsi in un'avventura indimenticabile.
Quello da esplorare è un open world in pixel art generato proceduralmente in cui raccogliere autostoppisti per sentire le loro storie, riparare e modificare la propria auto e persino "combattere" per superare sfide e ostacoli. Il sistema dell'inventario è incasinato come dovrebbe essere l'auto di un diciottenne e la colonna sonora è un omaggio alla scena musicale locale svedese dell'epoca.