Rico Rodriguez è stato protagonista di azioni eclatanti nel corso della sua vita, mettendo le proprie capacità al servizio di chi davvero ne aveva bisogno, allo scopo di rovesciare regimi totalitari la cui condotta rappresentava una minaccia per il mondo intero. La sua nuova missione in Just Cause 4 non fa eccezione, ma è passato un bel po' di tempo dalla prima operazione dell'agente speciale e le cose sono cambiate. La regione di Solis si pone da questo punto di vista come l'approdo ideale per il nuovo episodio della serie: ispirata ai paesi sudamericani, si presenta come una terra dilaniata dai conflitti, caratterizzata da condizioni climatiche estreme, i cui governanti hanno assoldato il potente gruppo paramilitare della Mano Nera perché si occupi di eliminare qualsiasi minaccia per il regime. Per Rico è un po' un ritorno a casa, visto che proprio a Solis si celano alcuni segreti che riguardano il suo passato e quello di suo padre, segreti che il protagonista ha assolutamente intenzione di svelare. Tuttavia mai come stavolta riuscire nell'impresa sarà arduo: oltre alle armi e ai veicoli a disposizione dei suoi nemici, il protagonista di Just Cause 4 dovrà vedersela anche con tempeste di sabbia, pioggia battente e violentissimi tornado.
Ambientazione: nuovi livelli di distruzione
Il trailer d'esordio di Just Cause 4 ha mostrato in maniera piuttosto chiara quali saranno i presupposti di questo nuovo capitolo, in arrivo il 4 dicembre su PC, PlayStation 4 e Xbox One. Rico Rodriguez potrà contare sull'equipaggiamento che ben conosciamo, che oltre all'ampio arsenale include un potente rampino (stavolta modulabile), un paracadute e una tuta alare. Proprio quest'ultima sarà protagonista delle novità più significative sul fronte del motore fisico, visto che le condizioni climatiche estreme di Solis andranno spesso e volentieri a generare forti correnti d'aria che potremo sfruttare per "decollare", letteralmente, e allontanarci rapidamente da una zona calda, oppure raggiungere in pochi istanti una qualsiasi destinazione che si trovi all'interno della mappa.
A tal proposito, le dimensioni dell'ambientazione saranno pari a ben cento chilometri quadrati, alternando foreste pluviali e lande desertiche, fiumi dotati di correnti dinamiche e insediamenti urbani, per una varietà di scenari assolutamente inedita, valorizzata dalle caratteristiche del potente Apex Engine. Il nuovo motore grafico che muove Just Cause 4 vanta infatti un'eccellente distanza visiva, consentendo di vedere nitidamente anche zone molto lontane da dove ci troviamo; un sistema di illuminazione avanzato, reso ancora più coinvolgente dal supporto per l'HDR; un meteo dinamico e interattivo, con nuvole volumetriche e modelli aerodinamici a base fisica; e infine un grado di distruttibilità ambientale estremo, capace di rappresentare visivamente il caos più assoluto e le strutture fatte a pezzi in modo sorprendentemente realistico.
Gameplay: un uomo e il suo rampino
Introdotto in via sperimentale nei primi episodi della serie, il rampino è diventato col passare degli anni un elemento fondamentale per il gameplay di Just Cause, e nel nuovo capitolo la centralità di questo strumento verrà resa ancora più evidente grazie a un set di moduli che aggiungeranno funzioni extra al dispositivo. La possibilità di agganciare un bersaglio con il cavo e "lanciarsi" in velocità è fondamentale per l'esperienza sandbox messa a punto da Avalanche Studios, ma in Just Cause 4 potremo fare molto di più, ad esempio tirare o sollevare oggetti, applicarvi dei palloni airlifter e combinare tutte queste funzioni in modo fantasioso, ad esempio trasportando barili esplosivi verso un gruppo di ignari nemici oppure creando un vero e proprio veicolo volante a cui applicare dei propulsori.
Grazie al rampino personalizzabile, anche gli elicotteri nemici non rappresenteranno più una grave minaccia, visto che saremo in grado di agganciarli e imprimere una forza sufficiente a rovesciarli in aria, determinandone il successivo schianto. Chiaramente il dispositivo e le sue interessanti nuove funzioni vanno collocati in un quadro generale e utilizzati in combinazione con le tante armi e i tanti veicoli a cui Rico Rodriguez avrà accesso nel corso della campagna, nella sua lotta contro gli agenti della Mano Nera e il loro spietato comandante, Gabriela Morales. Uno scontro che dal punto di vista narrativo non sembra promettere grandi evoluzioni rispetto a ciò che il franchise ha mostrato finora, e che fungerà dunque da mero espediente per mettere in scena uno spettacolo di distruzione mai così ambizioso.
Just Cause 4 non inventa nulla di nuovo sul piano strutturale e contenutistico, ma punta ad arricchire e potenziare la formula che finora ha portato la serie al successo, grazie all'uso dell'Apex Engine e allo straordinario livello di dettaglio visivo, distruttibilità ambientale e gestione climatica che il nuovo motore grafico consente di ottenere. Non mancano tuttavia le novità sul fronte del gameplay, con il rampino dotato di funzionalità inedite ad aumentare il tasso strategico dell'esperienza e la solita, abbondante quantità di armi, veicoli e accessori a disposizione del protagonista.
CERTEZZE
- Visivamente straordinario
- Il clima estremo diventa grande protagonista
- Interessanti le novità del rampino
DUBBI
- La formula è quella di sempre
- Narrativamente non aspettiamoci miracoli
- Comparto tecnico promettente ma tutto da verificare