Come forse ricorderete, alcuni mesi fa erano emersi dei report secondo i quali un nuovo capitolo di Just Cause era in sviluppo, ma sarebbe poi stato cancellato. Ovviamente non c'è nulla di certo, ma ora il fondatore di Avalanche Studios - autore della serie Just Cause - ha detto la propria sui social.
Christofer Sundberg ha infatti spiegato che Just Cause 5 non è una scelta praticabile per il team di sviluppo e non sarebbe sufficiente a "salvare" la compagnia.
Le parole di Sundberg su Just Cause 5
Ricordiamo che Just Cause è una serie del 2006: si tratta di giochi d'azione a mappa aperta focalizzati sulla distruzione (e le esplosioni nello specifico) e su ampie possibilità di movimento. Successivamente sono arrivati altri tre capitoli (il più recente nel 2018), che hanno ampliato sempre più la formula ma chiaramente non riusciti a conquistare sufficiente pubblico per garantire la prosecuzione fino a un quinto capitolo.
Sundberg prende anche la colpa per il fallimento di Just Cause 4, affermando: "I problemi di Just Cause 4 erano parzialmente causati da me che, a malincuore, mi sono allontanato dal team creativo per occuparvi di cavolate corporative, problemi editoriali, composizione del team, dei ruoli e molto altro. È triste perché guardando com'è Just Cause 4 ora, il gioco dimostra di avere grande potenziale".
Afferma anche che Just Cause 5 non potrebbe essere realizzato oggigiorno poiché pochissimi del team originale sono ancora presenti nella compagnia. Inoltre, Sundberg afferma che Just Cause 5 non sarebbe in grado di salvare la compagnia in quanto Avalanche "ha bisogno di ritrovare la passione, correre dei rischi, infastidire le persone e creare videogiochi che il resto del mondo riteneva impossibili da produrre."
Ricordiamo che lo scorso anno, Avalanche Studios ha tagliato il personale e chiuso due studi.