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Last Train Home, quando Commandos incontra Train Simulator

Last Train Home ha tutte le potenzialità per essere uno strategico con i fiocchi, adatto per chi ama i contesti storici come quello della Prima guerra mondiale.

Last Train Home, quando Commandos incontra Train Simulator
PROVATO di Lorenzo Kobe Fazio   —   26/10/2023

Quello di Last Train Home è il perfetto connubio tra idea di game design e contestualizzazione storica. Il più classico dei videogiochi che insegna divertendo, mostra facendo ragionare, commuove, sciocca e innesca riflessioni avvalendosi di meccaniche ludiche che si legano a doppio filo ad eventi realmente accaduti.

Un po' come abbiamo studiato il Medioevo grazie a Age of Empires II, un po' come ci è capitato di vivere gli orrori più profondi della guerra con This War of Mine, la creatura di Ashborne Games vuole dare spazio ad una vicenda realmente accaduta subito dopo la fine della Prima guerra mondiale. Mentre nel resto del mondo si ordinava il cessate il fuoco, la Russia era sconvolta dalla Rivoluzione d'ottobre, preda di un tumulto violento che avrebbe coinvolto civili e forze militari straniere di ritorno verso casa.

Last Train Home narra il viaggio di una Legione cecoslovacca verso Vladivostok, un evento per nulla lineare, persino complesso da seguire senza un'infarinatura generale del quadro storico (potete farvi un'idea sommaria partendo da Wikipedia), che il gioco cerca, se non proprio di riassumere, di sfruttare per inscenare i piccoli e grandi drammi di uomini e donne posti di fronte ad un conflitto terribile, subdolo, senza quartiere.

Abbiamo provato la demo di Last Train Home, un'esperienza che in qualche modo rappresenta il punto d'incontro tra Commandos e Train Simulator.

Allontanarsi dalla linea gialla

La mappa su cui si sposta il treno di Last Train Home è piacevole allo sguardo e al tempo stesso funzionale
La mappa su cui si sposta il treno di Last Train Home è piacevole allo sguardo e al tempo stesso funzionale

Il gameplay di Last Train Home si può dividere in due sezioni interdipendenti. Porre come termine di paragone Train Simulator rende vagamente l'idea di una di queste due anime che compongono l'ossatura della produzione di THQ Nordic, ma in realtà ne descrive molto malamente le ambizioni ludiche. È vero che la Legione cecoslovacca si sposta in treno, ma il diretto controllo del videogiocatore sul mezzo è di fatto limitato alla velocità di punta e all'eventuale arresto dei motori. In queste fasi, il gioco è accostabile ad un survival in cui bisogna gestire il morale della truppa e i suoi bisogni, oltre che monitorare costantemente lo stato di ogni locomotiva.

Tutto ruota attorno alla mappa che, in modo stilizzato, ma efficace, mostra il lento avvicinarsi della destinazione di turno, lungo un binario che, almeno nella demo, non conosceva biforcazioni. La schermata è affollata di indicatori, menù, icone, con una distribuzione non proprio intuitiva e che si aprono a loro volta a schermate non sempre chiare o di facile consultazione.

Le icone dell'interfaccia di Last Train Home non sono invasive, ma impiegherete diverso tempo prima di capirne il significato
Le icone dell'interfaccia di Last Train Home non sono invasive, ma impiegherete diverso tempo prima di capirne il significato

Bisogna farci un po' l'abitudine, leggendo ogni spiegazione e consultando il tutorial testuale richiamabile in qualsiasi momento. L'apprendimento costa un po' di tempo, è innegabile, ma è un passaggio obbligato per imparare a gestire le tante meccaniche messe sul piatto da Last Train Home, già solo in questa sezione.

Tanto per cominciare, potrete stabilire quali lavori far svolgere ad ogni soldato una volta a bordo del treno. Macchinista, mitragliere, dottore, potenzialmente chiunque può ricoprire ogni mansione, ma va da sé che analizzando qualità e bonus di ogni unità, sarà vostro compito aumentare l'efficienza del personale sfruttandone le capacità laddove servono. In caso di guasti, si dovrà fermare il treno, perdere tempo e risorse per ripararlo, decidendo anche in quel caso chi dovrà occuparsene, con tanto di cambi turno per non perdere neanche un prezioso secondo sulla tabella di marcia.

In Last Train Home dovrete attraversare tutta la Siberia per arrivare, si spera sani e salvi, a Vladivostok
In Last Train Home dovrete attraversare tutta la Siberia per arrivare, si spera sani e salvi, a Vladivostok

Nella parte superiore dello schermo, inoltre, saranno sempre ben visibili le risorse in proprio possesso. Denaro, certo, ma soprattutto carburante, legno, tessuti, cibo, erbe utili nelle cure. Questo vero e proprio tesoro ha una doppia funzione. Da una parte verrà consumato giornalmente dal personale di bordo per scaldarsi, nutrirsi, riprendersi dagli affanni e mantenere al massimo l'efficienza del treno.

Naturalmente, si può optare per il razionamento, nell'eventualità in cui certe risorse inizino a scarseggiare, ma ciò avrà inevitabili ripercussioni sul morale, sulla salute dei soldati, sulla velocità di crociera. D'altra parte, carburante, cibo, legno, persino munizioni e fucili torneranno utili per effettuare degli scambi con la popolazione locale incontrata lungo il percorso, così da barattare certi beni con altri più utili in quel momento.

Anche nelle fasi in treno di Last Train Home aspettatevi imprevisti ad ogni angolo
Anche nelle fasi in treno di Last Train Home aspettatevi imprevisti ad ogni angolo

Nel suo viaggio, del resto, il treno si imbatterà in un nutrito numero di luoghi d'interesse. Formando delle squadre da almeno tre unità nell'apposito menù, altra schermata non proprio chiara ed intuitiva per usare un eufemismo, sempre a partire dalla mappa di cui sopra potrete gestire le spedizioni verso questi punti. Boschi in cui, con un po' di fortuna, trovare del legname o della selvaggina. Laghi in cui recuperare qualche erba. Centri abitati per scambiare risorse, certo, ma anche ottenere qualche materia prima extra sfruttando il carisma di qualche membro della truppa. Anche in queste fasi, in cui l'interazione sarà esclusivamente testuale, le brigate inviate sul campo dovranno essere organizzate considerando i punti di forza e anche le debolezze di ogni membro, al fine di massimizzare i risultati.

Già solo da questo punto di vista Last Train Home mostra tutta la sua tremenda profondità. Le variabili sono tantissime, i parametri da considerare innumerevoli, i bonus e malus di ogni spedizione sono in parte imprevedibili.

La gestione dei molti avvenimento avviene sempre attraverso menù testuali
La gestione dei molti avvenimento avviene sempre attraverso menù testuali

La soddisfazione che si trae da un'escursione andata a buon fine non si palesa solo in un magazzino finalmente, nuovamente e maggiormente zeppo di risorse. In ogni occasione i membri dell'equipaggio interagiranno tra loro offrendo nuovi dettagli sulle loro vite prima della guerra, esponendo le loro paure, ma anche commentando la situazione storica che stanno vivendo. Se tutto ciò sul piano ludico si traduce in cambiamenti dell'umore o dello stato di salute dei soldati, narrativamente viene lentamente a comporsi una trama fatta di piccole e grandi storie che possono anche interrompersi tragicamente qualora qualcuno dei protagonisti dovesse morire sul campo di battaglia.

Last Train Home, infatti, è soprattutto uno strategico in tempo reale dove, esattamente come accade in Fire Emblem, la morte è irreversibile.

Un campo di battaglia mortale

Chi ha dimestichezza con la serie Commandos, non impiegherà molto tempo a padroneggiare le fasi di combattimento di Last Train Home
Chi ha dimestichezza con la serie Commandos, non impiegherà molto tempo a padroneggiare le fasi di combattimento di Last Train Home

Tra i luoghi d'interesse che potrete visitare lungo il percorso, ce ne saranno alcuni che ovviamente vi introdurranno ai livelli veri e propri. Sezioni in cui, scegliendo la squadra tra i soldati arruolabili, Last Train Home si trasforma in tutto e per tutto in uno strategico in tempo reale sulla falsariga di Commandos.

La visuale è isometrica, ruotabile e zoomabile a piacimento. Tramite il mouse si ordina ai singoli soldati o ad un gruppo di raggiungere un punto specifico della mappa, raccogliere risorse, disattivare allarmi, ovviamente attaccare i nemici. Con la tastiera si gestisce la telecamera e si attivano eventualmente in modo rapido e diretto tutti i comandi secondari, tra cui figurano anche le abilità speciali di ogni tipologia di unità sul campo.

Last Train Home non vuole mettere in difficoltà gli hardware dei vostri PC, ciononostante il colpo d'occhio è indiscutibilmente gradevole
Last Train Home non vuole mettere in difficoltà gli hardware dei vostri PC, ciononostante il colpo d'occhio è indiscutibilmente gradevole

La gestione delle abilità è ovviamente fondamentale per eliminare i nemici, completare gli obiettivi e scortare l'intero gruppo sano e salvo verso la zona di recupero. I cecchini hanno un campo visivo migliore e possono colpire dalla distanza, i granatieri possono eliminare interi gruppi di sentinelle con i loro ordigni, i mitraglieri sono impareggiabili quando la situazione si fa vivace e bisogna rispondere al fuoco frontale. I medici, infine, sono gli unici che possono curare e, se il livello di difficoltà selezionato lo consente, di rianimare entro il tempo prestabilito i compagni caduti.

Per la riuscita della missione è insomma indispensabile creare un gruppo in grado di fronteggiare qualsiasi situazione, ma anche l'attenta esplorazione dello scenario è parte fondamentale del gameplay. Conoscere le conformità della mappa, osservare da distanza di sicurezza i pattugliamenti nemici, scovare risorse o mitragliatrici piazzate, sono tutte azioni che possono cambiare profondamente il proseguo del livello e determinarne il successo o l'insuccesso.

Non pensate di poter attaccare a testa bassa in Last Train Home, solo con un'attenta programmazione di ogni azione potrete sperare di salvare l'intero gruppo di soldati
Non pensate di poter attaccare a testa bassa in Last Train Home, solo con un'attenta programmazione di ogni azione potrete sperare di salvare l'intero gruppo di soldati

In conformità con il tendenziale realismo proposto dalle meccaniche ludiche, bastano un paio di colpi andati a segno sia per eliminare i nemici, sia per vedersi assottigliare le proprie fila. Last Train Home, similmente a Commandos, infonde nell'utente un costante senso d'insicurezza, una tensione sempre palpabile, un'ansia scaturita dalla consapevolezza che basta una minima distrazione non solo per perdere la partita, ma anche per vedersi morire un personaggio a cui ci si era affezionati o che, punto d'esperienza guadagnato dopo punto d'esperienza, era diventato fondamentale nell'economia del gruppo.

Nei livelli provati in questa demo, se non siamo stati sorpresi dal level design, di per sé non così intricato se paragonato a quello ammirato nei migliori capitoli della già citata serie di Commandos, abbiamo comunque potuto comprovare l'abilità degli sviluppatori nel saper creare imprevisti e colpi di scena capaci di mettere in discussione il successo della missione. La comparsa di rinforzi nemici, la necessità di prestare aiuto a civili in difficoltà, l'imperativo di recuperare risorse scovate sul campo di battaglia, in questo senso praticamente ogni livello della demo presentava una piccola sorpresa dell'ultimo minuto.

Se verrete scoperti, i nemici cercheranno sempre di dare l'allarme per attirare rinforzi, fate di tutto per evitare che ciò accada
Se verrete scoperti, i nemici cercheranno sempre di dare l'allarme per attirare rinforzi, fate di tutto per evitare che ciò accada

Anche in termini grafici Last Train Home dice tranquillamente la sua. Non c'è lo stile, unico ed indimenticabile di Commandos, ma mappe e unità godono di sufficienti dettagli da lasciarsi ammirare. Testato con una CPU i9 e una GPU NVIDIA 3090 Ti, oltre a non riscontrare alcun rallentamento, come era ovvio che fosse, non siamo nemmeno incorsi problematiche o magagna tecniche, segno che l'ottimizzazione del gioco è già a buon punto.

Last Train Home già da ora può essere inserito nella lista dei desideri di tutti coloro che sono cresciuti a pane e Commandos. L'impostazione generale delle sezioni sul campo di battaglia, a partire dalla visuale, passando per le abilità delle unità sul campo e la necessità di muoversi in modo ragionato, è la stessa della fortunata serie di Eidos. A questa anima, la produzione THQ Nordic ne aggiunge un'altra, survival, legata alla gestione delle risorse e della salute delle unità mentre si spostano sul treno in direzione Vladivostok. A completare il quadro di un gioco estremamente interessante, ci pensa poi l'ambientazione storica non solo capace di veicolare una serie di eventi poco conosciuti legati alla Prima guerra mondiale, ma anche terreno estremamente fertile per mettere in scena piccoli e grandi drammi di personaggi la cui vita è strettamente legata all'operato del videogiocatore, con tutte le conseguenze che questa feature si porta dietro. Uno strategico profondo e promettente, che dopo questo primo contatto con la demo, non vediamo l'ora di giocare nella sua interezza a partire dal prossimo 28 novembre.

CERTEZZE

  • Gestione delle fasi in treno profonda
  • Tante unità, ognuno con punti di forza e debolezza ben specifici
  • Missioni imprevedibili

DUBBI

  • Menù di gioco poco chiari
  • Level design non eccelso