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Mario + Rabbids: Sparks of Hope, intervista esclusiva e nuovi dettagli

Abbiamo intervistato Davide Soliani e Cristina Nava di Ubisoft Milano per parlare dell'atteso seguito di Mario + Rabbids: Sparks of Hope

INTERVISTA di Vincenzo Lettera   —   25/06/2021

Quella dietro Mario + Rabbids: Kingdom Battle è senza ombra di dubbio una delle storie più interessanti che abbiamo seguito negli ultimi anni, e per tre diversi motivi. Anzitutto per la natura stessa del progetto: uno strategico a turni sulla falsariga di XCOM, che utilizza icone Nintendo come Mario, Luigi, Donkey Kong e Yoshi, e che è sviluppato da uno degli studi meno in vista di Ubisoft, quello di Milano. Un progetto insomma che parte da premesse assolutamente incredibili. C'è poi il modo in cui è stato presentato al pubblico: trapelato in anticipo e visto con enorme scetticismo dai puristi dei giochi Nintendo, Mario + Rabbids è stata una delle più grandi rivelazioni dell'E3 2017, mattatore di uno show a cui ha preso parte anche Shigeru Miyamoto. Il papà di Mario non si è limitato a un endorsement appassionato al gioco, ma nel corso dello sviluppo lo ha anche supervisionato dando indicazioni e feedback al team creativo.

Infine c'è il successo di critica e pubblico: quando è uscito, Mario + Rabbids Kingdom Battle ha conquistato tutti, non solo perché era uno strategico divertente e profondo, ma anche perché in ogni singolo aspetto dimostrava una cura, un amore e un rispetto per l'universo di Mario che raramente abbiamo visto in un gioco non sviluppato direttamente da Nintendo. Proprio questo successo ha permesso a Ubisoft di continuare a lavorare sul crossover, annunciando all'E3 2021 Mario + Rabbids Sparks of Hope, un seguito molto più ambizioso in arrivo su Nintendo Switch nel 2022.

Dopo la presentazione ufficiale abbiamo intervistato Davide Soliani e Cristina Nava, rispettivamente direttore creativo e producer in Ubisoft Milano. I due ci hanno raccontato alcune interessanti novità del titolo, un po' di retroscena sul suo sviluppo, ma anche com'è cambiata la reazione del pubblico all'annuncio Sparks of Hope.

Un’accoglienza calorosa

Cristina Nava e Davide Soliani
Cristina Nava e Davide Soliani

"Certamente mi dispiace non aver vissuto la cosa dal vivo come nel 2017 perché la presentazione lì era sentitissima", ci racconta Soliani confrontando la presentazione di Mario + Rabbids Sparks of Hope con quella di Kingdom Battle. "L'esplosione di gioia nata tutta intorno a noi era una cosa che nessuno si poteva aspettare. Quel contatto fisico, quel poter parlare con le persone, stringersi la mano, a volte abbracciarsi quando una volta si poteva fare, mi è mancato tantissimo. Quella volta avevamo subito un leak che per almeno due o tre mesi ci ha davvero tagliato le gambe visto che le reazioni furono molto negative". Sfortunatamente anche per Sparks of Hope la storia si è ripetuta, con il gioco che è trapelato online poche ore prima dell'annuncio, ma Soliani stavolta lo racconta sorridendo. "Questa volta siamo quasi riusciti ad arrivare alla fine, ma in questo caso le persone erano contente, e perciò non avevamo più quell'ansia, quel timore che invece ci aveva accompagnato con il primo annuncio. Sono contentissimo che le persone abbiano reagito così bene a Sparks of Hope". Dello stesso parere è Nava: "Sottoscrivo, è stata un'ondata di affetto. Con il gioco precedente nessuno sapeva cosa aspettarsi, ma questa volta è stato tutto amore".

Le novità di Mario + Rabbids: Sparks of Hope sono tante, a partire da un'ambientazione a dir poco "spaziale". Vedremo infatti l'improbabile gruppo di eroi alle prese con un viaggio tra le stelle, visitando pianeti tutti diversi e che gli sviluppatori ci hanno già anticipato saranno ricchi di sorprese. Ovviamente, con un palcoscenico del genere il pensiero va subito a Super Mario Galaxy, ma nonostante una serie di riferimenti e ispirazioni esplicite, la scelta di questo scenario è legata soprattutto alle grandi ambizioni del team.

"Alla fine di Mario + Rabbids Kingdom Battle, e specialmente dopo il DLC Donkey Kong Adventure, sapevamo di dover creare qualcosa di nuovo", racconta Soliani. "Fin da allora avevamo ambizioni molto più grandi, e abbiamo deciso di ambientare l'avventura nello spazio proprio per darle un tono galattico, cosmico, realizzare un'avventura ad ampio respiro. Certamente strizziamo l'occhio a Super Mario Galaxy, ma lo facciamo anche con tanti altri elementi dei mondi e dell'universo di Mario.

Nintendo è stata la prima a mostrare questa immagine di Mario + Rabbids Sparks of Hope
Nintendo è stata la prima a mostrare questa immagine di Mario + Rabbids Sparks of Hope

È proprio questo tipo di ambizione ad aver portato il team di sviluppo a espandersi. Se dietro il primo Mario + Rabbids c'erano poco più di un centinaio di persone, quel numero è adesso triplicato, con il coinvolgimento di altre divisioni di Ubisoft. Centinaia di nuove persone si sono aggiunte al progetto ma ovviamente tornano anche molti dei membri chiave del capitolo precedente.

Tra questi c'è anche Grant Kirkhope, lo storico compositore che ha lavorato a serie come Donkey Kong, Banjo-Kazooie e Perfect Dark, e che si occuperà della colonna sonora di Sparks of Hope dopo aver impreziosito l'episodio originale con le sue musiche. Come i fan sanno bene, tra Soliani e Kirkhope è nata una forte amicizia, testimoniata da continue battute e prese in giro sui social.

Soliani la racconta così: "Grant ha lavorato con me sin dal 2014. Nel corso di questi anni siamo diventati amici e non è più un rapporto lavorativo. A essere onesti Grant si aspettava che avremmo lavorato a un seguito, sapeva del mio grande desiderio di farlo, quindi quando finalmente gliel'ho detto e ho potuto mostrargli i primi concept di gioco era completamente estasiato e non la finiva più di parlarne. Era un vulcano, un'esplosione di energia. Lui è uno in grado di scriverti un pezzo finito se ha l'intuizione in tre giorni e di mantenere questo ritmo di lavoro assurdo che non ho trovato in nessun altro compositore al mondo. È veramente una persona molto creativa, quindi noi lavoriamo sempre assieme ed è una fonte di energia infinita". Poi ci pensa su e ridendo aggiunge: "Ma questo non ditegli che l'ho detto".

Nuovo sistema di combattimento

Una scena di Mario + Rabbids: Sparks of Hope
Una scena di Mario + Rabbids: Sparks of Hope

Una delle novità più dirompenti di Mario + Rabbids Sparks of Hope sta però nel sistema di combattimento completamente rivisto, che da come ci hanno spiegato gli sviluppatori si basa sulle stesse fondamenta tattiche di Kingdom Battle ma prova a espanderle per dare molta più libertà di azione. Una decisione sicuramente coraggiosa, visto l'ottimo lavoro fatto con il capitolo precedente, ma motivata dalla voglia del team di proporre un'esperienza fresca e ancora più coinvolgente.

Già con il DLC Donkey Kong Adventure erano stati fatti alcuni esperimenti per rendere lo scorrere del combattimento più dinamico e libero. Donkey Kong era in grado di afferrare alleati e nemici, trasportarli in giro per la mappa e lanciarli, potendo fare lo stesso anche con alcuni oggetti. Tuttavia, mentre il movimento di Donkey Kong restava ancorato all'idea della griglia del primo Mario + Rabbids, in Sparks of Hope le cose cambiano: il giocatore non usa più il robottino Beep-0 come fosse un cursore per selezionare delle caselle, ma durante il turno controlla in tempo reale i personaggi nella loro area di movimento.

"Questa nuova miscela di controllo diretto ed elementi in tempo reale pensiamo possa arricchire la formula in maniera molto importante", ci dice il direttore creativo. "Chiaramente in questo modo abbiamo dovuto cambiare tante cose ma siamo convinti che sarà una fonte di sorpresa e di arricchimento della fase tattica. Un esempio è il fatto che nella zona di combattimento avrai ancora l'area di movimento che limita i tuoi spostamenti, ma dentro quell'area potrai girare liberamente. E così abbiamo fatto anche nella parte di esplorazione: adesso non muovi più Beep-0 come nel primo capitolo, ma controlli direttamente i personaggi, puoi scegliere il team che vuoi ed esplorare i pianeti come più ti piace".

Si tratta di un cambiamento a 360°, e a tal proposito, il team ci racconta come anche la telecamera sia stata rinnovata. "La telecamera è a 360°, la puoi muovere liberamente come in un'adventure game, quindi non hai più l'inquadratura dall'alto, e se vuoi puoi vedere non solo l'orizzonte ma anche il cielo. Dipende fin dove vuoi spostarla". Dal trailer del nuovo Mario + Rabbids si possono notare infatti momenti ripresi da angolazioni differenti, permettendo di vedere con più respiro ed estensione l'orizzonte e i mondi creati dal team di sviluppo. "Non si tratta solo di un cambio di camera", approfondisce Nava. "I mondi non sono più un corridoio com'erano le parti di esplorazione in Mario + Rabbids Kingdom Battle tra una battaglia all'altra. Non è un open world, questo ci teniamo a precisarlo, però all'interno di ogni pianeta ci si potrà muovere più liberamente, e anche tu hai notato ovviamente il gioco di camere, e ancora si incontreranno personaggi stranissimi, si aiuteranno e ci saranno varie attività da fare tra una battaglia e l'altra.

Uno dei tanti scenari di Mario + Rabbids: Sparks of Hope
Uno dei tanti scenari di Mario + Rabbids: Sparks of Hope

Insomma, si tratta di cambiamenti importanti che andranno inevitabilmente ad alterare il feeling del gioco, ma l'obiettivo del team è chiaro. Fare qualcosa che sia più di un seguito, e non si limiti a riproporre la stessa e identica formula di qualche anno fa. Anche le armi dei personaggi sono state completamente riviste: Mario imbraccia stavolta due colorate pistole, Luigi ha un arco, Rabbid Mario ha due enormi guantoni, Peach un ombrello con sopra un cannone e Rabbid Peach usa lo smartphone come fosse un mirino per il suo fucile. Quando gli abbiamo chiesto come nascono armi del genere, Soliani ci ha spiegato che la priorità è la loro funzione nel gioco.

Soliani: "c'è stato un approccio sinceramente basato interamente sul design, inteso come le regole di gioco. Dal punto di vista tattico abbiamo detto 'se vogliamo creare un'identità forte per i nostri eroi, allora cosa pensiamo che componga quest'identità'. Quindi le sue abilità in questo ambito, le sue in quest'altro - sono un po' vago perché non posso dirlo adesso - e quello che può fare magari assieme all'aiuto di altre persone, e quelle che sono le sue armi. E le armi di ogni personaggio non sono diverse solo in termini di estetica ma anche in termini tattici, quindi hanno dei compiti ben precisi che hanno più o meno vantaggi o svantaggi nel momento in cui si relazionano con certe tipologie di campo di battaglia o con certe tipologie di nemici e così via. Quindi è stata una necessità di tipo tattico ancor prima che visiva.

Molti dei cambiamenti e delle novità introdotte in Mario + Rabbids Sparks of Hope sono il frutto di uno stretto rapporto con la community. Nel corso degli anni gli appassionati di Mario + Rabbids non solo hanno tempestato il team di fan art, dediche e lettere d'incoraggiamento, ma hanno inviato feedback e suggerimenti su come migliorare il gioco per delle eventuali patch o, se ci fosse stato, per un eventuale seguito.
Soliani: "noi abbiamo ascoltato tantissimo la nostra community, e alcune cose che ci hanno chiesto e che abbiamo raccolto e discusso da quando abbiamo rilasciato il gioco nel 2017 sono diventate realtà. Cose di cui non posso ancora parlare. Faccio un esempio perché non è uno spoiler ed è stato il desiderio di molte persone di poter comporre liberamente il proprio team, e in Sparks of Hope un giocatore può decidere di fare squadra con tutti i personaggi Nintendo, tutti i personaggi solo Rabbids o un mix di quello che preferisce. È un piccolo esempio che è venuto direttamente dalla community e che a oggi è diventato parte integrante del gioco.

Benvenuta Rabbid Rosalina

Rabbid Rosalina
Rabbid Rosalina

E visto che si parla di personaggi, è arrivato il momento di parlare di Rabbid Rosalina, la nuova aggiunta al cast degli eroi che già dalla sua prima apparizione nel trailer ha conquistato tutti per il suo atteggiamento intollerante e svogliato, diametralmente opposto a quello dei Rabbids a cui siamo abituati. "Rabbid Rosalina è un po' tutti noi perché ha quel caratterino un po' così", ci racconta Nava. "Come in Kingdom Battle, i Rabbids hanno ovviamente dei tratti, delle personalità e i costumi ispirati dal personaggio Nintendo a cui fanno riferimento. Però ovviamente sviluppano una personalità del tutto propria, a volte idiosincratica e molto matta, che naturalmente li rende assolutamente peculiari. Non sveleremo tantissimo della storia di Rabbid Rosalina, però diventerà una parte integrante del team degli eroi".

Soliani aggiunge che Rabbid Rosalina è nata con l'intenzione di creare dei personaggi memorabili e di cui le persone si potessero innamorare. "È stato lo stesso con Rabbid Peach. Lei è stata un grande successo, quasi amata quanto Mario. Quindi creare altri personaggi che potessero essere all'altezza di Rabbids Peach non è stato facile: ci proviamo con Rabbid Rosalina ma anche con un altro personaggio femminile che si vede nel trailer e che è il Rabbid con la spada. Non possiamo svelare molto al momento, ma non è neanche tutto qua: di sorprese ce ne saranno molte altre". Quando creiamo nuovi Rabbids l'intenzione è di pensare a caratteristiche molto diverse.

Dal 2017 in poi uno dei nostri obiettivi è sempre stato quello di espandere l'universo dei Rabbids proponendo non i soliti matti che corrono in giro, facendo casino e urlando "Bwaa", ma personaggi con cui ci si potesse relazionare e con diversi tratti caratteriali. Rabbid Rosalina è uno dei personaggi che segue questa filosofia ma lo è anche il Rabbid con la spada".

C'è ancora un bel po' da aspettare, considerato che Mario + Rabbids: Sparks of Hope arriverà su Nintendo Switch nel 2022. Nel corso dei prossimi mesi ci sarà occasione di scoprire qualcosa in più del progetto, e in più occasioni durante la nostra intervista Nava e Soliani hanno ribadito come ci sono tante sorprese e novità molto interessanti che non sono state ancora svelate. Considerato quanto sia stato sorprendente il primo Mario + Rabbids non fatichiamo a crederci, ma è stato interessante vedere come il tono degli sviluppatori sia cambiato rispetto all'estate del 2017. Il sorriso e l'energia nelle risposte sono quelle di chi adesso ha la totale fiducia dei fan e può sviluppare il gioco condividendo con loro la propria passione.