Matteo Caccialanza Escludendo le questioni di storyline, da un punto di vista di game design, consideri questo gioco come un seguito di Enter the Matrix o un prodotto completamente nuovo?
Dave Perry: Non si tratta esattamente di un seguito di Enter the Matrix, che era soprattutto la storia di Niobe e Ghost. Qui stiamo raccontando la storia di Neo attraverso tutti e tre i film. Nessun sequel quindi, è un nuovo gioco, completamente diverso perchè se Niobe e Ghost – come Morpheus e Trinity – sono in grado di piegare le leggi che regolano Matrix, Neo è come un dio, ha poteri dieci volte superiori.
Matteo Caccialanza: Quale caratteristica del primo gioco pensi abbia avuto bisogno di maggior miglioramento?
Dave Perry: Molto di ciò che abbiamo fatto con il primo gioco era pensato per utenti che non avessero giocato molti videogame prima del nostro. Molte persone acquistarono una PlayStation 2 apposta per giocare Enter the Matrix, ma in questo modo non ci siamo presi cura a sufficienza dei giocatori hardcore.
Per questo ora abbiamo un sistema di combattimento molto più completo, con un sacco di combo, controlli e situazioni dedicate a loro. Oltre a questo abbiamo voluto introdurre un sistema di sviluppo del personaggio in stile RPG, in modo che si possa avere il controllo di quali abilità imparare. Abbiamo poi voluto aggiungere un sistema di allenamento a più livelli, che insegnasse a combattere nei diversi stili, con armi, a mani nude, spade, kung-fu...
Un'altra cosa che volevamo inserire era la possibilità di distruggere i livelli. C’era un tocco di questo nel primo gioco, ma stavolta non c’è paragone. Abbiamo un intero team di persone che si occupa di come rendere distruttibili i livelli.
Insomma se provi a giocare due livelli dei due giochi, in qualunque modo li confronti li troverai completamente diversi.
Matteo Caccialanza: A proposito di “distruttibilità”, è qualcosa che avremo solo in alcuni livelli particolari, come quello della Lobby naturalmente, o è qualcosa che sarà presente per tutta la lunghezza del gioco?
Dave Perry: Una delle cose divertenti è la presenza di ambienti distruttibili per tutta la durata del gioco. Ad esempio nel livello a bordo dell’elicottero si ha il controllo di una mitragliatrice. Puoi letteralmente fare a pezzi i palazzi dalle fondamenta, rompere tutti i vetri e così via. E’ qualcosa che aumenta il divertimento, fa sembrare tutto molto più realistico e allo stesso tempo più “Matrix style”.
Matteo Caccialanza: Come sono strutturate le missioni? Seguiranno esclusivamente il corso della trama dei film? Sarà possibile sceglierle attraverso una schermata di selezione simile a quella che abbiamo visto nel tuo codice preview?
Dave Perry: Il gioco non permette al giocatore di scegliere quale missione affrontare, ma costringe a seguire la strada di Neo. Si inizia nel suo ufficio, quando riceve la prima telefonata di Morpheus, senza alcuna abilità. Ma entro la fine del gioco diventa in grado di volare, fermare i proiettili, schivarli, vedere il codice di Matrix, ogni cosa.
L’arco della storia quindi è predeterminato, ma anche se ci sono degli eventi chiave che accadranno sempre, abbiamo ammorbidito alcuni dettagli: se in certi punti dei film Neo veniva catturato o sconfitto, non è detto che questo debba accadere anche al giocatore. In questo modo abbiamo inserito delle deviazioni dalla storia originale che i registi hanno voluto inserire nel videogioco.
Abbiamo persino quattro o cinque eventi tratti dagli episodi di Animatrix, e ulteriori parti che si riferiscono a dettagli menzionati nei film, ma mai mostrati sullo schermo.
Matteo Caccialanza: In Enter the Matrix era presente una discreta quantità di mini-giochi o livelli che costituivano una sorta di spin off rispetto al gameplay vero e proprio. Com’è questo aspetto in Path of Neo?
Dave Perry: Ci sono effettivamente alcuni mini-game, anche se non ne abbiamo mostrato nessuno oggi. Un esempio è appunto il livello a bordo dell’elicottero. Un altro è il combattimento con Seraph – il tizio con la camicia bianca che prima si scusa e poi ci prende a pugni - che nel film dura solo pochi istanti, ma nel gioco prosegue molto più a lungo.
Matteo Caccialanza: Sono previsti altri titoli dedicati a Matrix, magari per i sistemi di prossima generazione?
Dave Perry: Crediamo sia molto importante realizzare i titoli che i giocatori stessi chiedono di avere. Non prevediamo di realizzare un nuovo videogioco su Matrix, perché l’abbiamo già fatto. Abbiamo coperto tutti i film, si interpreta l’eroe e la sua storia… non so cosa potrei volere da un altro gioco di Matrix.
Ciononostante potremmo realizzare una versione di Path of Neo per Xbox 360. Ho intenzione di parlarne con Atari una volta che il gioco sarà finito.
Matteo Caccialanza: E a quando un progetto tutto tuo, magari il ritorno di Earthworm Jim o qualcosa di simile?
Dave Perry: Abbiamo qualche idea al momento, tre in particolare, per prodotti proprietari. Sono idee per giochi enormi ed epici… dipende da Atari decidere con quale iniziare, perché si tratterà comunque di progetti molto, molto costosi.
Mi piacerebbe anche fare un nuovo gioco con Earthworm Jim… ma questo è un po’ complicato, perché non potrei mai farlo senza prima riunire nuovamente il team di sviluppo originale.
E’ certamente qualcosa che prevedo di fare sul lungo periodo, ma per ora gli altri sono tutti occupati nel fare i loro giochi, creare show televisivi, non possiamo farli fermare di colpo per tornare a lavorare assieme. Ma penso comunque che potrebbe accadere in futuro.
Matteo Caccialanza: Per chiudere, potresti scegliere una caratteristica di Path of Neo che credi riscuoterà il maggior successo presso i fan di Matrix?
Dave Perry: Penso che ai fan di Matrix piaceranno molto due caratteristiche di questo gioco: la prima è il fatto di avere un personaggio così flessibile. Non un tizio anonimo con due pistole o una spada con cui farsi strada per 40 livelli. L’arco di sviluppo Neo, l’acquisizione delle sue numerosissime abilità, sono cose che i giocatori ameranno.
Il secondo elemento è il sistema di combattimento: insomma, puoi afferrare un tizio, prenderlo a pugni, sbatterlo contro il muro, sfoderare la pistola e sparargli. Per poi afferrarlo di nuovo, lanciarlo contro il soffitto, di nuovo contro il pavimento e finirlo con una spada. E’ decisamente divertente una volta che hai capito come funziona.
La quantità di cose che si possono fare possono dare il panico, ma se si inizia il gioco dall’inizio, senza usare trucchi, ma progredendo man mano, si apprezza appieno questo sistema.
Salve, sono Dave Perry e faccio videogames da una vita
[VIDEO=315.310.s.]https://multiplayer.it/streaming/Intervista_Perry_PathofNeo_streaming.wmv[/VIDEO] Al termine della presentazione ufficiale di Matrix: Path of Neo, abbiamo colto l'occasione di scambiare una chiacchierata con Dave Perry, celeberrimo game designer con diversi capolavori nel curriculum e qualche peccatuccio di troppo da farsi perdonare.
Sentiamo cosa ci ha voluto raccontare.