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I migliori controller per giocare su smartphone nel 2025

Il gaming "serio" su smartphone è ormai sdoganato soprattutto grazie all'uso di controller specifici che migliorano l'esperienza: vediamo quali sono i migliori sul mercato nel 2025.

SPECIALE di Giorgio Melani   —   08/03/2025
Il Razer Kishi Ultra in azione

Con l'aumento della potenza computazionale e delle capacità grafiche di smartphone e dispositivi mobile in generale è ovviamente incrementato anche il loro potenziale come macchine da gioco. Se l'hardware non è praticamente più un problema, per il gaming in portabilità resta ancora uno scoglio notevole: il sistema di controllo. Il touch screen, tranne casi specifici legati a generi in cui può adattarsi perfettamente, non è un'interfaccia in grado di restituire il giusto feeling per chi cerca un'esperienza da console o PC, ma fortunatamente oggi ci sono molte alternative valide.

Vari produttori propongono una notevole quantità di periferiche che di fatto trasformano smartphone e tablet in vere e proprie console portatili, a costo di qualche scomodità in più che può essere facilmente affrontata. Proviamo dunque a fare una panoramica sui migliori controller per smartphone e tablet che possono essere acquistati nel 2025, considerando che le proposte a questo punto sono davvero numerose e potrebbero risultare disorientanti.

Come scegliere il controller per dispositivi mobile

Ci sono dunque poche discussioni al riguardo: se si vuole sfruttare uno smartphone per giocare a livelli "seri", per così dire, un controller è necessario. Tranne giochi costruiti appositamente per l'interfaccia touch screen o derivanti dall'uso prevalente del mouse, che si possono dunque adattare bene agli input tattili, per tutte le altre tipologie continua ad esserci la necessità di uno o due stick analogici e vari tasti fisici da premere.

ASUS ROG Tessen
ASUS ROG Tessen

Se si ha intenzione di utilizzare smartphone o tablet per giocare in maniera intensa, risulta dunque praticamente necessario trovare una soluzione alternativa e in questa ricerca bisogna tenere in considerazione diverse caratteristiche, anche a seconda delle proprie esigenze. Una maggiore quantità di comandi e input è l'ideale per tipologie di gioco più complesse, ma bisogna ovviamente tenere in considerazione che le periferiche più complesse sono anche più ingombranti e meno portatili.

Controller dedicato o supporto?

Le soluzioni si sono evolute essenzialmente in due diverse direttrici, che rappresentano poi le principali possibilità di scelta in termini "concettuali" per un controller su questi dispositivi: una periferica staccata a forma di vero e proprio controller, o direttamente quelli utilizzati per console e PC da agganciare allo smartphone con un supporto o una periferica modulare che si collega direttamente a smartphone o tablet, di fatto aggiungendo dei controlli fisici allo schermo.

Un controller standalone con supporto per smartphone
Un controller standalone con supporto per smartphone

Entrambe le soluzioni hanno pro e contro da valutare, ma in generale si tende ultimamente a prediligere soprattutto il secondo tipo di design, considerando i progressi fatti in termini di miniaturizzazione dei componenti e comodità dei materiali utilizzati, mentre se si vuole utilizzare un controller staccato spesso si ricorre direttamente a una periferica da console visto che l'uso del bluetooth è ormai diffuso per quest'ultime.

iOS o Android

L'altra linea di demarcazione da individuare è quella legata ovviamente ai diversi sistemi operativi: sebbene la maggior parte delle proposte sul mercato funzioni su entrambe le tipologie di dispositivi mobile, non c'è una sovrapposizione totale e dunque in fase d'acquisto bisogna stare attenti alla compatibilità della periferica desiderata.

Il Backbone supporta ufficialmente Apple Arcade
Il Backbone supporta ufficialmente Apple Arcade

In linea di massima, l'offerta è equivalente su iOS e Android, forse con una quantità maggiore di dispositivi disponibili sul fronte del sistema operativo di Google, ma in generale non c'è una grande differenza tra uno e l'altro, o quantomeno è possibile trovare soluzioni di pari valore da una parte o dall'altra. Se si utilizza un connettore fisico la situazione è diversa, perché in questo caso emergono differenze tra USB Type-C e Lightning, ma con la progressiva adozione della prima anche da parte di Apple, anche questa differenze dovrebbe presto scomparire.

Design e comfort

Tra gli elementi fondamentali da tenere in considerazione nella scelta del controller ci sono la forma di questo e il comfort di utilizzo, che risultano particolarmente importanti se associati a dispositivi solitamente piccoli e portatili, che vengono utilizzati in situazioni anche non particolarmente comode.

Un controller di 8BitDo
Un controller di 8BitDo

Al di là di rari casi, i produttori si sono ormai in larga parte adattati a fornire soluzioni modulari che dispongono i controlli ai lati dello schermo/smartphone, poiché questa risulta indubbiamente essere la soluzione più comoda per giocare in portabilità, lasciando soprattutto alle soluzioni di tipo controller standalone + supporto le altre tipologie di approccio. Seguendo comunque la ricerca del maggiore comfort, praticamente tutte le migliori proposte si riferiscono alla tipologia con controlli staccati in due parti e disposti ai lati del display, come vediamo dalla selezione sottostante.

Miglior controller per comfort

Se si considera soprattutto il comfort di utilizzo, una delle migliori scelte in assoluto risulta essere il Razer Kishi Ultra, che richiama molto da vicino i controller standard di console e PC.

Anche per questo motivo, a una grande comodità ed ergonomia nell'utilizzo non corrisponde propriamente una grande portabilità trattandosi di una periferica piuttosto ampia e ingombrante, ma è lo scotto da pagare per avere un'impugnatura "seria", stick e tasti di ottimo livello e abbastanza controlli da replicare la maggiore quantità di input possibili in maniera fisica.

Il Razer Kishi Ultra sembra sostanzialmente un controller standard diviso in due e le sue dimensioni lo rendono adatto anche all'utilizzo con tablet o dispositivi con schermo piuttosto ampio (fino a 8 pollici), cosa che rappresenta un altro elemento caratteristico da tenere in considerazione. Tasti con microswitch, croce direzionale circolare e stick analogici di dimensioni standard risultano molto comodi e il software Razer consente di programmare gli input in varie maniere, oltre a poter controllare l'immancabile illuminazione RGB e la vibrazione presente. Il Razer Kishi Ultra è di fatto un controller Pro per dispositivi mobile.

  • Pro: controlli completi, ampi e comodi, adatto anche a piccoli tablet
  • Contro: ampio e meno portatile di altri, prezzo alto

Miglior controller per ogni esigenza

Vero e proprio classico in quest'ambito, il Backbone One continua a rimanere un punto di riferimento importante per chi cerca un controller mobile che vada bene un po' per ogni esigenza.

Backbone One
Backbone One

Questo perché trova il giusto mezzo tra completezza dei controlli fisici, comodità e dimensioni (pur senza eccellere particolarmente su alcun fronte), con un prezzo che risulta piuttosto accessibile. Col tempo ha iniziato anche a presentarsi in numerose versioni e colorazioni differenti, adattandosi ancora di più a qualsiasi gusto, oltre ad essere di facile utilizzo anche perché compatibile sia con iOS che con Android.

Proprio la compatibilità è un tratto distintivo del Backbone One, che risulta essere una periferica ufficialmente supportata da Apple Arcade, Google Play Store, Game Pass e Remote Play di vario tipo (per utilizzarlo con PS5 è necessario acquistare la versione PlayStation apposita), inoltre permette la ricarica dello smartphone durante l'uso grazie a una ulteriore porta USB-C e il collegamento alle cuffie con jack da 3,5 mm. Le sue piccole dimensioni lo rendono particolarmente portatile, anche se di converso ha tasti e stick analogici particolarmente minuti, che possono risultare meno comodi rispetto ad altre soluzioni.

  • Pro: un controller basilare, caratterizzato da ampia compatibilità e particolarmente portatile
  • Contro: tasti e stick piuttosto piccoli e le sue dimensioni possono tagliare fuori alcuni dispositivi più ampi o alcune cover

Miglior controller per portabilità e risparmio

8BitDo è uno dei produttori di controller più prolifici e interessanti, autore peraltro del Pro 2 che ha sicuramente un posto di rilievo tra le migliori soluzioni per il gioco mobile in termini di periferiche standalone, ma qui vogliamo prendere in considerazione una delle sue proposte più bizzarre: l'8BitDo Micro è sicuramente tra i controller più piccoli e portatili che ci siano sul mercato, oltre a risultare anche particolarmente economico.

8BitDo Micro
8BitDo Micro

In questo caso non si tratta di un elemento da attaccare allo smartphone, ma di una periferica staccata e molto compatta, che offre solo input digitali.

È ovviamente più limitato rispetto alle altre proposte prese in considerazione, in quanto non ha stick analogici ed è quindi più adatto all'uso con giochi semplici, magari per del retrogaming o per titoli 2D che richiedono la classica croce direzionale, ma presenta comunque quattro tasti frontali e quattro dorsali, oltre a quattro tasti funzione. Non è adatto a lunghe sessioni di gioco, ma risulta estremamente portatile e pronto a ogni evenienza, anche perché può assumere diverse funzioni anche come "telecomando" o input aggiuntivo per diverse app. È inoltre un oggetto piuttosto piacevole a vedersi e ha un prezzo davvero competitivo.

  • Pro: portabilissimo date le piccole dimensioni, simpatico e dal prezzo decisamente basso
  • Contro: i controlli esclusivamente digitali lo rendono limitato, non utilizzabile per molti giochi

Miglior controller per rapporto qualità/prezzo

Pur non presentando particolarità uniche, il GameSir G8 Galileo è una delle scelte migliori in assoluto, soprattutto sul fronte del rapporto qualità/prezzo, considerando che presenta specifiche in linea con altre proposte ben più costose, senza sacrificare granché.

GameSir G8 Galileo
GameSir G8 Galileo

Anche in questo caso si tratta di una periferica che posiziona i controlli fisici ai lati dello smartphone, accogliendolo nella parte centrale come una sorta di controller spezzato in cui applicare il display. Si collega via USB-C e accoglie dispositivi con display fino a 7,28 pollici, dunque che di dimensioni notevoli, presentando una porta per la ricarica pass-through e un jack da 3,5 mm per le cuffie, oltre a un assortimento di input davvero molto completo.

GameSir G8 Galileo ha stick analogici disposti in maniera asimmetrica e dotati di effetto Hall, cosa che incrementa l'interesse per questa periferica, che si presenta in generale molto ben costruita, con un'ottima ergonomia e una risposta ai comandi reattiva sia per quanto riguarda gli stick che i tasti e la croce direzionale. Oltre all'ottimo feeling, propone anche due levette posteriori e la possibilità di mappare tutti gli input a piacere, nonostante il software di supporto sia piuttosto spartano. Presente il supporto per PlayStation Remote Play e Game Pass, con la possibilità di passare da una modalità all'altra alle pressione di due tasti.

  • Pro: confortevole, con controlli completi e stick con effetto Hall, prezzo basso
  • Contro: alquanto ingombrante e meno portatile di altri, software di gestione un po' carente