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Mobile Suit Gundam: Extreme Vs. Maxi Boost ON, il provato della beta

I fan di Gundam dovrebbero proprio tenere d'occhio Mobile Suit Gundam: Extreme Vs. Maxi Boost ON, action game in uscita per PlayStation 4 che abbiamo provato lo scorso weekend

PROVATO di Christian Colli   —   29/04/2020

La popolare serie Mobile Suit Gundam: Extreme Vs. sbarca finalmente su PlayStation 4 con Mobile Suit Gundam: Extreme Vs. Maxi Boost ON, conversione dell'omonimo cabinato uscito in Giappone ormai quattro anni fa che Bandai Namco ha continuato ad aggiornare nel tempo, rendendolo uno dei titoli più amati dai fan del mecha più famoso del mondo. Il prossimo 30 luglio ce lo ritroveremo anche in Italia e in tutto il resto del mondo con una release in contemporanea che lo sviluppatore nipponico ha anticipato attraverso un importante Network Test, mirato a scovare e correggere i punti deboli di quella modalità multigiocatore che rappresenterà il fulcro dell'esperienza. Essendo un titolo prevalentemente arcade, infatti, Mobile Suit Gundam: Extreme Vs. Maxi Boost ON punta tutto sulla modalità cooperativa/competitiva a squadre e su un'infrastruttura online che dovrà reggere sulle proprie spalle il peso di questi spettacolari scontri tra Mobile Suit. Abbiamo provato il gioco anche noi e queste sono le nostre impressioni, generalmente positive ma non senza qualche riserva.

Come pilotare un Gundam

Prima di ogni altra cosa, è importante capire che Mobile Suit Gundam: Extreme Vs. Maxi Boost ON non è un vero picchiaduro a incontri, ma una sorta di "arena fighter" che mescola scontri ravvicinati e meccaniche sparatutto in ambienti completamente tridimensionali. Come da tradizione in questo franchise, il sistema di controllo non è esattamente tra i più intuitivi neppure su PlayStation 4, al netto delle varie scorciatoie assegnate ai dorsali e della possibilità di cambiare la mappatura del controller, sia esso il DualShock 4 o un arcade stick. Nonostante ciò, il primo scoglio da superare è proprio questo: imparare i comandi e le varie dinamiche del gameplay, che si intrecciano e qualche volta cambiano a seconda del Mobile Suit che stiamo giocando. Purtroppo la demo che abbiamo provato non prevede un tutorial o una modalità di addestramento, che abbiamo dovuto sostanzialmente inventarci giocando in modalità Free Battle contro la CPU impostata come inattiva.

Image Asset

Grazie a questo escamotage abbiamo potuto prendere confidenza con questo complicato sistema di controllo che si appoggia fondamentalmente su tre tasti principali: uno per sparare, un altro per attaccare in mischia, l'ultimo per saltare. Un altro tasto serve a cambiare bersaglio quando si combattono più giocatori, mentre gli altri tasti del controller, in particolare i summenzionati dorsali, servono come scorciatoia per le combinazioni dei tre tasti principali che attivano i colpi speciali a distanza e in mischia. Premendo l'attacco a distanza, l'attacco in mischia e il salto contemporaneamente - oppure semplicemente la scorciatoia predefinita R3 - si attiva il cosiddetto Extreme Burst, un power-up disponibile quando l'omonimo indicatore è carico almeno a metà e che il giocatore sceglie nella schermata di selezione del Mobile Suit tra tre tipi diversi di potenziamento: Shooting, che migliora i colpi a distanza e il tempo di ricarica delle armi da fuoco; Fighting, che migliora gli attacchi in mischia; Extended, che aumenta la difesa del Mobile Suit e garantisce la possibilità di usare subito l'Extreme Burst dopo la rigenerazione in caso di sconfitta. La stessa combinazione di tasti sotto l'effetto dell'Extreme Burst, inoltre, scatena un super attacco che cambia da mech a mech.

Mobile Suit Gundam Extreme Vs Maxiboost On 2

A queste dinamiche di base si congiunge una varietà di meccaniche che bisogna assolutamente assimilare se si vuole avere anche soltanto la minima speranza contro i giocatori più pratici. Il movimento legnoso e pesante dei Mobile Suit non si basa soltanto sullo spostamento degli stessi tramite levetta analogica, ma soprattutto sugli scatti e sulle propulsioni che consumano un altro indicatore chiamato Boost. Non è un caso se Bandai Namco ha mappato gli scatti sulla croce direzionale, garantendo ai giocatori meno abili la possibilità di scattare e schivare in ogni direzione molto più facilmente: la maggior parte degli attacchi in mischia e a distanza si può cancellare in uno scatto multidirezionale, il modo migliore per prolungare le combo ravvicinate o confondere il nemico con vere e proprie finte. Anche il fuoco ha una sua dinamica personalissima, incentrata sui tempi di ricarica delle varie armi - ogni Mobile Suit ne possiede diverse - e sulle munizioni, ma anche sulla distanza dal bersaglio che influisce sulla traiettoria dei colpi: entro un certo raggio, infatti, i colpi vanno sempre a segno, ma alla massima distanza è perfettamente possibile schivarli.

Mobile Suit Gundam Extreme Vs Maxiboost On 1

Vinca il Gundam migliore?

Compresi i rudimenti di base, bisogna quindi imparare a gestire tempi di ricarica, distanze, munizioni e capacità difensive: parare è tutt'altro che facile - bisogna spostare la levetta analogica verso il basso e poi verso l'alto, mantenendola inclinata per prolungare la postura difensiva - e non tutti i Mobile Suit possono neutralizzare i colpi a distanza. I mech sono infatti estremamente diversi tra loro non solo nell'equipaggiamento, ma anche nelle statistiche, e infatti Bandai Namco li distingue attraverso una scala di valori che indica la potenza individuale di ogni Mobile Suit. Per esempio, un mech poderoso come l'Hi-Nu Gundam di Amuro Rey vale 3000 punti, mentre lo Shining Gundam di Domon Kasshu ne vale 2000. Il punteggio si riflette nelle performance del Mobile Suit: quelli con un totale più basso sono generalmente più agili ma infliggono meno danni, in sostanza.

Mobile Suit Gundam Extreme Vs Maxiboost On 4

Il punteggio, tuttavia, è fondamentale nella risoluzione dei match, perché per vincere bisogna azzerare l'indicatore vitale da 6000 della squadra avversaria distruggendo i suoi mech. Questo significa che per sconfiggere una squadra composta da due mech da 3000 basta distruggerne uno qualsiasi soltanto due volte. Lì subentra anche il fattore strategico, perché bisogna scegliere cautamente i mech in base al loro valore, alla strumentazione e magari anche alla scelta del nostro eventuale compagno di squadra: meglio due Mobile Suit lenti ma potentissimi, due Mobile Suit fragili ma velocissimi, oppure una combinazione delle due cose? E poi bisogna imparare a conoscere i singoli Mobile Suit, che nella release saranno più di 180 dato che Bandai Namco ha attinto a ben trentasei franchise di Gundam. La varietà di Mobile Suit è indiscutibile: il roster può contare sui mech più famosi, dall'iconico Strike Freedom al meno noto Amatsu Mina, passando per i vari modelli di Zaku e persino più varianti degli stessi modelli, come il Barbatos di Iron-Blooded Orphans disponibile sia in forma base, sia nella ferale variante Lupus Rex.

Mobile Suit Gundam Extreme Vs Maxiboost On 3

La complessità delle dinamiche di gioco e la quantità di Mobile Suit disponibili è spiazzante. Abbiamo dovuto giocare un po' di partite per prendere la mano col sistema di controllo e individuare prima il nostro stile di combattimento preferito, poi il Mobile Suit che facesse al caso nostro. Bandai Namco ha riprodotto scrupolosamente i vari mech nei minimi dettagli: al netto di qualche animazione un po' incerta, il risultato è soddisfacente e, complice anche la complessità non particolarmente eccelsa delle arene, il gioco scorre che è una bellezza quando si trova un matchmaking degno di questo nome. L'infrastruttura online ci è sembrata solida, inquinata più che altro dalle performance delle connessioni dei giocatori d'oltreoceano che abbiamo affrontato, ma per chi non vuole appoggiarsi alla modalità online è pur sempre possibile giocare in split-screen. Discutibile, invece, il sistema di penalizzazione che sospende i giocatori per un numero crescente di minuti ogni volta che fanno i furbi e si scollegano nel corso del match.

Mobile Suit Gundam Extreme Vs Maxiboost On

Una punizione che condivideremmo fortemente, se non fosse che si rischia la stessa penalità anche quando il match si interrompe a causa di problemi di connessione indipendenti dalla volontà dei giocatori. Ovviamente è difficile discernere una disconnessione involontaria da una ritirata strategica, ma forse penalizzare i giocatori durante un Network Test non è stata la mossa più saggia del mondo, anche perché la demo che abbiamo giocato non offriva altra modalità se non la Free Battle già menzionata. Rimane dunque da capire che tipo di esperienza avremo tra le mani a luglio, quando il gioco sarà pronto per la release mondiale. Bandai Namco ha promesso come minimo la modalità arcade chiamata Branch Battle che dovrebbe garantire un minimo di varietà in single player, e in più dovrebbe essere disponibile anche una modalità chiamata Maxi Boost Mission pensata per mettere alla prova i giocatori in sfide dagli obiettivi più disparati e consentire una discreta personalizzazione dei Mobile Suit preferiti.

Mobile Suit Gundam Extreme Vs

Mobile Suit Gundam: Extreme Vs. Maxi Boost ON sembra proprio il gioco che i fan del popolare Mobile Suit stavano aspettando da anni su PlayStation 4. Dopo l'approccio traumatico, causato da un sistema di controllo tutt'altro che intuitivo, abbiamo cominciato a divertirci con una gran varietà di Gundam in scontri frenetici che non sacrificano la complessità sull'altare del puro fanservice. Abbiamo qualche perplessità sul bilanciamento dei vari Mobile Suit e sulle modalità che non abbiamo ancora potuto giocare, ma il titolo Bandai Namco ha superato con un discreto successo il Network Test e ora siamo più ottimisti nei confronti dell'imminente release.

CERTEZZE

  • Tantissimi Mobile Suit diversi
  • Divertente, frenetico e sufficientemente complesso

DUBBI

  • Bilanciamento da verificare
  • Non abbiamo ancora giocato le modalità single player