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Mortal Kombat 1: abbiamo provato con mano il nuovo picchiaduro di NetherRealm Studios

Grafica da capogiro, personaggi completamente ripensati e un nuovo sistema che permetterà di raddoppiare sganassoni e divertimento: abbiamo provato Mortal Kombat 1.

Mortal Kombat 1: abbiamo provato con mano il nuovo picchiaduro di NetherRealm Studios
PROVATO di Francesco Serino   —   10/06/2023

I picchiaduro a incontri sono un genere che ho amato visceralmente praticamente da sempre, come del resto tutti gli appassionati di videogiochi cresciuti negli anni '80. Karateka di Jordan Mechner, Barbarian, International Karate + di Archer MacLean o il primissimo Street Fighter erano tutti giochi da sogno ai quali, se avevi un home computer a disposizione, non potevi rinunciare per niente al mondo. Il genere divenne ancora più famoso con l'arrivo di Street Fighter II che nel 1992 incendiò le sale giochi grazie a un gameplay strabiliante e una grafica che definire "nextgen" sarebbe riduttivo.

L'unico gioco in grado di sfidare Capcom sul suo stesso campo da gioco fu proprio Mortal Kombat che, grazie ai suoi attori digitalizzati e a un'ultraviolenza che fece scalpore, divenne presto uno dei giochi più popolari in circolazione. A distanza di più di 30 anni abbiamo provato Mortal Kombat 1, un vero e proprio nuovo inizio per la serie di picchiaduro di NetherRealm Studios.

Dio Liu Kang

Mortal Kombat 1: le transizioni tra menù e combattimenti sono praticamente inesistenti
Mortal Kombat 1: le transizioni tra menù e combattimenti sono praticamente inesistenti

A distanza di circa trentanni, in questo 2023 videoludicamente serratissimo, la sfida tra le due serie si rinnova con due capitoli destinati a darsele ancora una volta di santa ragione. Se Street Fighter 6 è già realtà, lo abbiamo recensito qualche giorno fa, questo Mortal Kombat 1 lo sarà invece a partire dal 19 settembre ma alcuni fortunati, tra cui chi vi scrive, ha avuto modo di giocarne una versione preliminare in anteprima. Sì, abbiamo giocato Mortal Kombat 1 e sapete cosa? Non vediamo l'ora di poterlo fare di nuovo.

Mortal Kombat 1, per il suo creatore Ed Boon, rappresenta a tutti gli effetti un nuovo inizio, una sorta di reboot. Parole grosse visto che il gioco, con le normali differenze che ci si aspetterebbe da un seguito, è un Mortal Kombat a tutti gli effetti. Ad essere stato rivoluzionato, in realtà, non è il gameplay, ma la linea temporale e i background dei diversi personaggi selezionabili. In Mortal Kombat 1 il grande cattivo sarà Liu Kang, divenuto nel frattempo una sorta di divinità del fuoco, ma questo non sarà l'unico a poter contare su nuove mosse, un nuovo passato e una nuova personalità più moderna e, speriamo interessante.

Due personaggi per uno

Mortal Kombat 1: le nuove animazioni sono studiate per offrire molti più feedback
Mortal Kombat 1: le nuove animazioni sono studiate per offrire molti più feedback

Se le trame nei videogiochi vi interessato relativamente, sappiate che anche dal punto di vista del gameplay Mortal Kombat 1 porta con sé diverse novità. La cosa forse più interessante è il ritorno delle combo aeree che nella serie non hanno mai avuto un ruolo predominante, se non in alcuni capitoli e con specifici personaggi tipo Scorpion. Al contrario, in questo nuovo gioco i combattimenti puntano ad offrire molta più libertà che in precedenza, inclusa la possibilità di tenere sospesi i propri avversari a forza di pugni, calci e prese.

Non solo, questo tipo di combo può essere estesa utilizzando anche i nuovi personaggi Kameo, compagni di lotta che non potremo muovere direttamente ma solo richiamare quando lo riterremo necessario, con la pressione del pulsante R1.

I personaggi Kameo sono alcuni dei personaggi più famosi dei vecchi Mortal Kombat che non sono riusciti a strappare un posto nel roster principale di questo nuovo Mortal Kombat 1: nella demo si potevano selezionare Jax, Sonya, Blade e Kano, ma presto ne verranno rivelati degli altri. Questa nuova meccanica è decisamente interessante e aggiunge un ulteriore strato tattico a uno stile di gameplay già molto veloce e totalizzante, aumentando sia la spettacolarità degli scontri che la loro dinamicità. I personaggi Kameo hanno diverse mosse a disposizione, ma una volta che avranno colpito o mancato il nemico se ne ritorneranno da dove sono venuti fino a quando la loro "action bar" non si sarà ricaricata. Il sistema è studiato per fare in modo che non se ne possa abusare, ma che siano comunque utilizzabili più e più volte all'interno del singolo round. Alcune mosse sono poi davvero utili, Kano per esempio può essere richiamato a restare in attesa di colpire il nemico fino a quando non rilasceremo il pulsante.

Roster d'eccezione

Mortal Kombat 1: veloce, velocissimo, forse anche troppo per certi videogiocatori
Mortal Kombat 1: veloce, velocissimo, forse anche troppo per certi videogiocatori

I personaggi principali sui quali abbiamo potuto metterci le mani sono invece Liu-Kang, Kitana, Sub-Zero e Kenshi. Liu-Kang oramai è capace di sparare draghi di fuoco in ogni direzione, ce n'è uno che viaggia veloce ad altezza del terreno particolarmente infingardo, mentre Sub-Zero può creare diversi cloni di ghiaccio di sé stesso da usare per parare i colpi nemici. Tutte mosse estremamente spettacolari, che però servono anche offrire ai giocatori tanti modi diversi di utilizzare lo stesso personaggio Abbiamo giocato troppo poco per sbilanciarci, ma l'obiettivo degli sviluppatori è quello di rendere i combattimenti estremamente creativi, in modo che ogni personaggio possa essere utilizzato diversamente in base alle preferenze e alle abilità del giocatore. Su una cosa siamo però sicuri: Mortal Kombat 1 come quasi tutti i picchiaduro di ultimissima generazione è pensato per offrire grandi soddisfazioni anche ai neofiti, offrendo loro per esempio un sistema come quello dei "fatal blow" (non sappiamo ancora come e se verranno tradotti in italiano).

Facili da menare

Mortal Kombat 1: Sub-Zero può creare cloni ghiacciati di se stesso da utilizzare per parare i colpi nemici
Mortal Kombat 1: Sub-Zero può creare cloni ghiacciati di se stesso da utilizzare per parare i colpi nemici

Questi colpi letali sono molto semplici da effettuare (L2+R2) e permetteranno al personaggio principale e al personaggio Kameo di straziare il corpo del loro avversario in modo molto simile a come farebbe una ben più cruenta Fatality. Per effettuare un fatal blow bisogna riempire l'apposita barra e solitamente vi renderete conto della potenza di questi colpi grazie a una visuale ai raggi X che mostra la frattura scomposta provocata sulle ossa del disgraziato di turno. Sono sequenze molto lunghe, forse anche un po' troppo, e decisamente passive visto che una volta attivato un final blow non ci sarà altro da fare che aspettare che finisca la mattanza. La cosa positiva è che in quei secondi è possibile riprendere un po' fiato, quella negativa è che possano rivelarsi troppo potenti e troppo passive per essere accettate da chi vuole scontri di un altro livello.

Che grafica!

La modalità principale della demo era strutturata in pieno stile Mortal Kombat: una torre in cui ogni piano è rappresentato da una coppia (combattente e Kameo) da sfidare, si vince naturalmente arrivando in cima. Il gioco completo offrirà anche altre modalità, tra cui una che dovrebbe appunto focalizzarsi sulle (nuove) origini dei personaggi principali. Ma per saperne di più, sia sulla modalità singleplayer che multiplayer, dovremo attendere il prossimo evento/aggiornamento. Per il momento non resta che spendere due parole su quello che senza dubbio è l'aspetto più appariscente di questo Mortal Kombat 1: la grafica! Perché in fondo, i picchiaduro ci piacevano proprio perché, avendo solo due personaggi a schermo, potevano offrire una grafica completamente fuori scala. Negli ultimi anni questo "effetto wow" era un po' scemato, ma questo nuovo gioco NetherRealm rilancia finalmente la moda con maestria tecnica ed artistica. Tanto lavoro è stato riversato sulle animazioni, uno degli aspetti più criticati degli ultimi MK/Injustice, e altrettanto impegno è stato dedicato alla costruzione di scenari che forse, confermatecelo anche voi, sono tra i più spettacolari mai offerti dal genere. L'unica pecca è che questi sembrano un po' statici rispetto a quanto offerto dalla stessa software house in passato, e non offrono nessun tipo di transizione come quelle, bellissime, di Injustice che ci permettevano di sfondare muri, soffitti e pavimenti per spostarci in tutt'altre ambientazioni.

Il 2023 è l'anno dei picchiaduro! Se non bastavano Street Fighter 6 e Tekken 8 a confermarcelo, ecco arrivare il Mortal Kombat potenzialmente migliore di sempre. Graficamente irresistibile e alquanto scalabile nella complessità e nella difficoltà, il nuovo picchiaduro NetherRealm Studios torna alla ribalta con tanti nuovi sistemi di gioco e chissà quali segreti ancora da scoprire. Mortal Kombat 1 uscirà su tutte le piattaforme (inclusa Nintendo Switch) il 19 settembre. Fatevi trovare pronti.

CERTEZZE

  • Grafica straordinari
  • Il sistema dei personaggi Kameo è molto interessante

DUBBI

  • Le "final blow" durano troppo e forse sono troppo semplice da effettuare
  • Il silenzio sulle nuove modalità single player non ci preoccupa ma ci infastidisce