Che Mutant Year Zero fosse un gioco impegnativo lo avevamo già capito durante la GDC di San Francisco. In quell'occasione bastò un singolo errore di uno degli sviluppatori, un'unica azione azzardata, per creare un effetto domino che ha portato la presentazione stampa a concludersi prima del tempo con una schermata di Game Over. All'E3 avevamo invece sperimentato sulla nostra pelle quanto fosse ostico Mutant Year Zero, scoprendo non solo uno strategico a turni in grado di dare parecchio filo da torcere agli amanti del genere, ma anche uno con una sua identità forte, che trae chiaramente ispirazione da XCOM per offrire tuttavia un'esperienza parecchio originale. Lo abbiamo provato ancora una volta alla Gamescom 2018, notando con piacere che il gioco cresce sempre meglio a ogni appuntamento.
La demo di Mutant Year Zero che abbiamo provato alla fiera di Colonia permetteva ancora una volta di controllare i tre personaggi mutanti finora presentati: l'anatra antropomorfa Dux, il maiale Bormin e l'umana Selma. Come in Mario + Rabbids: Kingdom Battle, la fase esplorativa avviene in tempo reale, con la possibilità di scrutare ogni angolo della mappa in cerca di informazioni, materiali per crafting e soprattutto nuovi equipaggiamenti. Infatti enorme è l'enfasi sul loot, tant'è che non passano più di dieci secondi senza trovare una cassa da aprire, un sacco abbandonato a terra o una struttura da depredare. Mentre ci si sposta tra case in rovina e discariche abbandonate, i personaggi parlano tra di loro, commentano quello che vedono e danno qualche informazione sul mondo di gioco e sulle fazioni che lo popolano. A un certo punto della demo, Dux e Bormin notano che il percorso è pieno di cadaveri: eppure non sembrano stupiti dalla presenza dei corpi in sé, quanto dal fatto che nessuno di questi appartenga a un mutante. Mentre ci si sposta in maniera furtiva è possibile anche origliare i nemici che parlano tra di loro, dando in alcuni casi informazioni sugli eventi o dettagli che possono tornare utili al giocatore durante la battaglia. A prescindere che si conosca Mutant - il gioco di ruolo carta e penna sul cui immaginario si basa Mutant Year Zero - sarà interessante scoprire pian piano i retroscena del mondo e le relazioni tra personaggi. In qualsiasi momento ci si potrà accovacciare per muoversi in maniera furtiva, o dividere il party per lasciare qualcuno nelle retrovie o preparare un'imboscata. Spiare un accampamento nemico è fondamentale: bisogna prendersi tutto il tempo per studiare la posizione degli avversari, il loro numero, le armi che impugnano e le eventuali coperture nei dintorni.
Una volta che si viene scoperti o si esegue il primo attacco, il gioco passa al combattimento a turni e all'utilizzo della griglia tipici di XCOM. Nella demo diversi nemici impugnavano delle molotov, costringendoci a posizionare i membri del party abbastanza lontani l'uno dall'altro per evitare disastrosi danni ad area. Ogni personaggio ha poi abilità e caratteristiche da sfruttare nel migliore dei modi: una delle mutazioni di Dux gli permette di spiccare il volo per permettergli di sparare oltre le coperture e aumentare le possibilità di fare danno critico; sfortunatamente lo rende anche un bersaglio facile per i cecchini. Selma è armata di pistola silenziata e può trasformare la sua pelle in pietra per ammortizzare i danni subiti, mentre Bormin imbraccia un potente fucile ed esegue una travolgente carica. Tutte le armi possono poi essere sostituite con quelle raccolte, costruite o acquistate presso i mercanti, laddove nuove mutazioni possono essere sbloccate e assegnate, permettendo di sperimentare diverse combinazioni o cambiare l'equipaggiamento a seconda della situazione e dei nemici da affrontare. Nei combattimenti c'è tutto quello che ci si aspetterebbe dal genere: un numero limitato di punti abilità da spendere per muoversi, attaccare o curarsi, l'importanza delle coperture e della posizione dei nemici; abilità di supporto o di "over watch", per sorvegliare un'area e sparare a chiunque dovesse attraversarla; bisogna stare attenti alle alterazioni di status e tentare di rivivere gli alleati quando finiscono K.O. Giocato al livello di difficoltà medio, Mutant Year Zero è già molto impegnativo, tanto che al termine della presentazione stampa nessuno dei presenti era riuscito ancora a vincere il combattimento.
La nostra ultima prova di Mutant Year Zero ha confermato le ottime impressioni dei mesi passati. Il gioco non è un semplice clone di XCOM con animali parlanti in un mondo post-apocalittico, e così come Mario + Rabbids riesce a trovare una sua identità all'interno di un genere che ha senza dubbio bisogno di nuovi e originali esponenti.
CERTEZZE
- Originale mix di meccaniche stealth e strategia a turni
- Livello di sfida elevato e stimolante
DUBBI
- Varietà nelle missioni secondarie ancora da verificare
- Speriamo che il resto del cast sia altrettanto interessante