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Notizie dal fronte

Tra i fischi delle pallottole sopra le nostre teste e le deflagrazioni delle granate alle nostre spalle siamo riusciti a tornare vivi dalla nostra prima missione sul campo di battaglia del prossimo shooter tattico di Bohemia Interactive.

PROVATO di La Redazione   —   18/05/2009

Pur consapevoli del fatto che provare approfonditamente un titolo come Armed Assault 2, per di più in virtù di un codice ancora "in progress", è compito ingrato ancor più che arduo, abbiamo avuto la fortuna di passare qualche giorno nel travagliato scenario di guerra di Chernarus: una repubblica post-sovietica interessata da una guerra civile durata per oltre due anni.

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L'ambiente di gioco, ricreato estrapolando e utilizzando dati geografici reali, si dipana su un'area simulata di circa 225 km quadrati: tutti liberamente esplorabili e attraversati da 350 km di strade e composti da una cinquantina tra cittadine, villaggi e postazioni militari. A corredo, una vita pulsante e plausibile popolata tanto da forze militari, quanto da popolazioni civili e fauna di varia natura.

Realtà virtuale

ArmA 2 utilizza la terza evoluzione del motore proprietario Real Virtuality. Tra le nuove feature spiccano il supporto per i processori multicore, lo sfruttamento delle schede grafiche con Shader Model 3 e una nuova gestione dell'illuminazione dinamica ambientale. Da questo punto di vista i passi in avanti fatti rispetto al primo capitolo (per non parlare di Operation Flashpoint) si notano senza ombra di dubbio: qualità (e quantità) degli effetti e cura riposta nella riproduzione delle texture (anche se non tutte) non sfigurano di certo di fronte alla verosimiglianza delle meccaniche di gioco. Anzi. Pur non riuscendo ancora a rivaleggiare con Crysis, l'esperienza ludica riesce a fregiarsi di uno scenario di gioco dal forte sapore foto-realistico e, quantomeno con schede grafiche di ultima generazione, ci si potrà sollazzare con la consapevolezza di sfruttare fino all'ultimo euro i soldi spesi nell'ultimo aggiornamento hardware.

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Minimo comun denominatore di tutte queste caratteristiche tecniche, il fatto che ognuna di esse sembra essere implementa per essere messa al servizio della simulazione bellica e del gameplay, piuttosto che viceversa. L'aggressiva applicazione del motion blur durante i repentini spostamenti di visuale, così come la particolare gestione dell'illuminazione - in grado di accecare letteralmente durante i cambi di condizione di luce - o lo sterminato orizzonte visivo sono tutti elementi che rendono ancora più pericolosa e realistica la zona di guerra. Oltre al mero aspetto grafico, i programmatori hanno annunciato di non aver lesinato nell'implementazione di un sistema audio tridimensionale ancora più immersivo e di aver posto particolare attenzione al sistema di scripting di intelligenza artificiale, chiamato Micro AI, il cui obiettivo ultimo è quello di donare una sorta di vera e propria vita artificiale (e senziente) ai personaggi comandati dal computer. Ostili e non.

Team Razor

Una volta sul campo di battaglia, questo si traduce in commilitoni e nemici comandati dal computer che reagiscono agli eventi e alle caratteristiche dello scenario in maniera verosimile e mai deterministica, con tanto di dialoghi dinamici, fuoco di copertura e interazioni del tipo: "Sono ferito, qualcuno mi venga a curare!". E se tutto questo non bastasse, ci si potrà sempre rifugiare nella ricca controparte multi giocatore; oltre alle solite modalità più o meno competitive (fino a 50 giocatori per server!), sarà possibile affrontare la campagna pensata per il single player, anche assieme ai propri amici. La trama poggia le proprie basi sulle vicissitudini di cinque soldati appartenenti ad una delle più celebrate squadre d'elite del corpo dei Marine: il team Razor. Seppure al giocatore verrà data la possibilità di impersonare uno qualsiasi dei cinque elementi, i designer hanno deciso di arricchire il gioco donando ad ognuno di essi una propria personalità, fornendo così il complemento ideale ad una trama cinematografica e ricca di colpi di scena.
Più in generale, tutti gli appassionati della serie avranno poi modo di ritrovare tutti gli elementi che hanno reso unico il primo ArmA. Tralasciando l'ormai ovvia - ma pur sempre quasi unica - componente di simulazione militare (che si basa su una riproduzione il più realistica possibile delle leggi della balistica, della fisica e via dicendo) utilizzata come base per software di addestramento dagli eserciti di mezzo mondo, ArmA 2 offrirà un arsenale di armi e mezzi militari in grado di far impallidire tutta la concorrenza. Si parla di circa 80 armi e 130 veicoli, tutti utilizzabili e ricostruiti con l'ormai proverbiale pignoleria alla quale i ragazzi della Bohemia ci hanno abituato.

Curiosità

A dispetto dell'aspetto prettamente simulativo, i designer di Bohemia hanno comunque pensato di arricchire il gioco con una trama articolata, ricca di colpi di scena e caratterizzata da diversi bivi narrativi. Le vicende ruotano attorno allo stato immaginario di Chernarus e alla sanguinosa guerra civile tra la fazione nazionalista e quella comunista.
Nonostante le parecchie similitudini con l'attuale situazione della repubblica Georgiana gli sviluppatori assicurano che le coincidenze sono puramente casuali e motivate, semplicemente, dalla situazione geopolitica scatenata dallo smembramento dell'Unione Sovietica. Insomma, era solo questione di tempo...

Mission accomplished?

Nonostante l'ottima, per non dire di più, impressione scaturita da questo nostro primo approfondito test sul campo, rimangono comunque diversi punti interrogativi che non ci fanno fin da ora gridare all'ormai consunto, e fin troppo sfruttato, "capolavoro annunciato". Oltre al comparto animazioni allo stato attuale non certo di primissimo livello (ma in un titolo così, diciamocelo, in fondo chissenefrega) la sezione audio ad esempio si fregia ancora, almeno parzialmente, delle famose voci "sintetizzate" che abbiamo imparato a conoscere mestamente già nel primo capitolo. Confidiamo che fosse una limitazione della build beta utilizzata per il nostro test. Anche il rinnovato sistema di intelligenza artificiale ha dimostrato di aver bisogno di un'approfondita sessione di pulizia, ottimizzazione e raffinamento: mai come in questi frangenti il confine tra successo e fallimento è così esiguo e precario.
In soldoni, strutturalmente il titolo ha tutte le carte in regola per centrare i propri obiettivi e speriamo ardentemente che il tempo che ci separa dalla commercializzazione sia ben speso visto che dopo quest'assaggio preliminare, la voglia di giocare ad ArmA 2 è davvero tanta.

CERTEZZE

  • Motore di gioco rinnovato
  • Meccaniche raffinate
  • Possibilità quasi infinite

DUBBI

  • Tanta complessità richiede un lavoro di bilanciamento non indifferente
  • Alcuni aspetti rischiano di rimanere trascurati