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NVIDIA GeForce RTX 3080: i giochi per sfruttarle al meglio

Vediamo quali sono i giochi che già oggi sfruttano al meglio la GeForce RTX 3000, tra ray tracing, DLSS 2.0 e prestazioni da urlo

SPECIALE di Mattia Armani   —   18/09/2020

Torniamo a parlare di ray tracing cavalcando il lancio della GeForce RTX 3080 Founders Edition che arriva a superare nettamente la RTX 2080 Ti nel rendering tradizionale, pur costando quanto una RTX 2080, con risultati che vanno da oltre 20 punti percentuali fino al 40% e cambiano i rapporti di forza nel mondo dei PC da gioco. Ma, come sottolineato nella nostra recensione, i benefici maggiori si ottengono proprio con il ray tracing che gode di nuovi core, così come il DLSS 2.0 che gioca un ruolo fondamentale nel rendere più accessibile la complessa illuminazione.

Con la GeForce RTX 3080 e l'utilizzo del DLSS 2.0, sorprendente evoluzione del complesso upscaling hardware di NVIDIA, parliamo di 60fps e più in 4K, con picchi di oltre 100fps per i titoli meno pesanti o più ottimizzati, che ci portano ufficialmente nell'era del ray tracing. Un'epoca illuminata e destinata a evolversi anche con l'arrivo delle nuove console che sono dotate di hardware dedicato, come le schede Radeon Big Navi con cui condividono l'architettura AMD RDNA 2. Non ci sarà nessuno, quindi, costretto a rinunciare al bagno di neon promesso dalla Night City di Cyberpunk 2077, probabile killer app per le schede video di nuova generazione. Nel frattempo, però, ci sono già diversi titoli che fanno buon uso del ray tracing e potrebbero risultare un ottimo acquisto in tandem con le nuove GeForce RTX 3000.

Control

Sempre più accessibile e appetibile, il ray tracing andrà incontro a ulteriori evoluzioni, sia nell'ottimizzazione che nella resa, ma regala già emozioni in un titolo come Control che ne fa largo uso per ombre e riflessi, arrivando in 1080p anche ai 60fps su una RTX 2060 grazie al DLSS 2.0. In questo caso l'illuminazione basata sul calcolo delle rifrazioni dei raggi di luce cambia in modo importante la profondità della scena, concedendo una resa nettamente più realistica alle ombre che ora sono correttamente simulate e più precise. Ma si fanno notare anche nel caso dei numerosi detriti generati durante i combattimenti non solo caratterizzati da un'ombreggiatura dinamica, ma anche dalla capacità di riflettersi su pavimenti, pozzanghere, vetri, superfici metalliche e persino sui muri, laddove uno smalto lucido permette alla protagonista di specchiarsi, almeno in parte, persino sul legno. Cambiano inoltre le luci, grazie all'illuminazione indiretta realistica che contribuisce a migliorare non solo la resa delle luci ma anche quella delle ombre, meno compatte e artificiali.

Minecraft

Quake II e Minecraft sono i due titoli che traggono i maggiori benefici dal ray tracing, ma è il secondo a godere del salto più netto grazie al riflesso di interi castelli sul mare e grazie all'impatto sull'intero mondo di gioco dell'illuminazione dinamica che si fa ancor più evidente nei raggi di luce che penetrano tra gli alberi, nella calda luce delle lanterne delle navi e nei materiali dotati di luce propria come la lava. Una trasformazione radicale ed evidente, ancor più se messa in contrasto con l'illuminazione spartana del titolo Mojang, capace di regalarci scorci mozzafiato nonostante la complessità poligonale estremamente ridotta. Anzi, quest'ultima rende ancora più visibili gli effetti di un'applicazione massiccia del ray tracing che però, quasi privo di limitazioni, risulta estremamente pesante da gestire per l'hardware, tanto da rendere difficile persino a una RTX 3080 arrivare ai 60fps in 4K anche con il DLSS 2.0. Ma il guadagno prestazionale della RTX 3080 sulla RTX 2080 Ti, più ampio quando sono chiamati in causa ray tracing e DLSS, è in grado di rendere il titolo giocabile anche in Ultra HD e con una distanza visiva di 24 blocchi contro quella di default, con le tecnologie RTX attivate, di soli 8.

Minecraft Rtx 7

Wolfenstein: Youngblood

Pur godendo di un look base decisamente superiore a quello di Minecraft, Wolfenstein: Youngblood è un titolo più contenuto nei confini e nelle dinamiche che rendono l'implementazione del ray tracing, limitata però a riflessi e rifrazioni, meno gravosa. Ma a dare una mano ci sono anche l'ottimizzazione per l'Async computing e la capacità dello sparatutto di sfruttare all'osso il DLSS 2.0, arrivando a superare i 109fps in 4K su una GeForce RTX 3080 con il ray tracing al massimo. Risulta quindi pienamente godibile, sempre in 4K, su una RTX 2080 o una 2080 Ti, girando in modo egregio anche su schede inferiori a patto di abbassare la risoluzione. Ma quello che importa è che non è necessaria una scheda di lusso per mantenere un buon framerate nonostante i riflessi generati dal ray tracing vadano a impattare su quasi ogni materiale, mostrandoci pezzi di mappa riprodotti in modo dettagliato su vetrate, liquidi e cruscotti che guadagnano un realismo notevole. E non sono da meno le rifrazioni degli effetti delle armi che coinvolgono superfici, oggetti in movimento e nemici, esaltando ulteriormente la spettacolarità dell'azione del titolo targato MachineGames.

Wolfenstein Youngblood 4

Deliver Us The Moon

Stay in the Light è un horror che beneficia in modo drastico del ray tracing. I riflessi sui pavimenti e l'illuminazione indiretta si fanno senza dubbio notare notare, ma è il ray tracing usato per le meccaniche di gioco, attraverso uno specchio, che distingue questo titolo dagli altri, vincolati invece a un utilizzo estetico della nuova tecnologia. Purtroppo al momento il titolo è sparito dall'Early Access, forse per questioni di nome, e lascia quindi il posto, in questo segmento dedicato ai giochi indie, a Deliver Us The Moon, tra gli araldi del DLSS 2.0 e decisamente arricchito dai riflessi realistici che vanno dalle vetrate, dove compare la figura del nostro personaggio a magnificare la già intensa atmosfera solitaria del titolo, fino agli oggetti che tra riflessi opachi e rifrazioni restituiscono un colpo d'occhio sensibilmente superiore. Tra l'altro il DLSS 2.0 in modalità performance garantisce prestazioni più che raddoppiate, rendendo possibile giocare a oltre 60fps anche su una RTX 2080 Super e, ovviamente, su una RTX 2080 Ti. Girerà quindi senza problemi e senza compromessi sulla RTX 3070, l'attesa scheda di fascia medio-alta in arrivo, pare, il 15 ottobre.

Deliver Us To The Moon 4

Fortnite

Fortnite è l'ultimo arrivato nella libreria RTX, aggiornato proprio in occasione della GeForce RTX 3080. Una bandiera quindi che non a caso gode un'applicazione massiccia del ray tracing che aggiunge profondità e realismo alle ombre, ora coerenti con la luce e con gli oggetti che le proiettano, arricchendo al contempo i riflessi che aumentano nettamente per numero e definizione. Nel caso di questi ultimi scompaiono tra l'altro le anomalie della tecnica screen space in un titolo che grazie al ray tracing si fa visivamente più rifinito oltre che più spettacolare grazie ai riflessi sull'acqua, sulle vetrate, sui pavimenti lucidi e sulle superfici metalliche che restituiscono porzioni dettagliate della scena. Il problema è il peso di un'applicazione massiccia della tecnologia che, nonostante qualche inevitabile compromesso, appesantisce Fortnite in 4K fino a farlo girare a poco più di 20fps in 4K. Risale però a oltre 60fps con il DLSS 2.0 e può essere reso più digeribile dalle RTX di ogni fascia non solo abbassando la risoluzione, ma anche regolando il ray tracing grazie a impostazione dedicati per ogni effetto generato dalla pesante illuminazione simulata.