Da alcuni considerate un modo furbo per fare soldi facilmente, da altri un valido supporto per non perdere i capolavori del passato, le versioni remastered sono diventate un elemento sempre più importante nella libreria delle console. Nel corso degli anni ne abbiamo viste un numero praticamente infinito, ma non sempre il lavoro degli sviluppatori si è dimostrato all'altezza degli originali. Tra collection affrettate e titoli rovinati, ripercorriamo allora le 10 peggiori remastered mai pubblicate.
Sleeping Dogs: Definitive Edition
A contribuire alla cattiva fama delle remastered ci sono sicuramente delle operazioni a la Sleeping Dogs: Definitive Edition, una remastered arrivata su PS4 e Xbox One a soli due anni dall'originale e a prezzo pieno. È vero, non si tratta del peggiore né dell'ultimo rifacimento di questo tipo, ma abbiamo deciso di inserirlo come esempio di nuova edizione sovrapprezzata e di cui nessuno sentiva la necessità.
Dragon Ball Z Budokai HD Collection
Di qualità decisamente inferiore è invece un classico della passata generazione, ovvero Dragon Ball Z Budokai HD Collection per PlayStation 3 e Xbox 360. Una raccolta dell'amatissima trilogia Budokai per PlayStation 2... che però è stata rimasterizzata lasciando a casa il secondo capitolo. Così, solo perché i fan a quanto pare non lo avevano richiesto abbastanza. Se questo non fosse abbastanza, i due episodi inclusi nella collection evidenziano anche un lavoro di "rimasterizzazione" pigro e superficiale, con scene d'intermezzo lasciate in 4:3 e una colonna sonora diversa dall'originale.
Dishonored: Definitive Edition
A proposito di pigrizia, con l'attuale generazione alcune software house non hanno perso il vizio di fare il minimo sindacale per le remastered. E' il caso, per esempio, della Dishonored: Definitive Edition. In termini di definizione le differenze rispetto a quanto visto su PlayStation 3 e Xbox 360 si limitano alla risoluzione portata a 1080p. Il problema è che, al netto di migliorie grafiche pressoché nulle, il frame rate rimane bloccato a trenta fotogrammi al secondo, una performance che era ottenibile anche su PC in configurazioni di fascia medio/bassa. Inoltre l'aumento della risoluzione ha accentuato problemi che nell'originale erano mascherati, come una qualità delle texture non proprio al passo coi tempi.
Devil May Cry HD Collection
Discorso simile vale per la recente Devil May Cry HD Collection per PS4 e Xbox One, pubblicata da Capcom per cavalcare l'onda dell'imminente uscita di Devil May Cry 5. Qui non solo manca il 4 capitolo, ma la rimasterizzazione si è fermata solo alle sequenze di gameplay. Ciò significa non solo che le scene di intermezzo sono a qualità inferiore, ma anche che i menu sono stati lasciati a risoluzione originale e in 4:3.
Darksiders 2: Deathinitive Edition
Ancora peggio hanno fatto però i ragazzi di Gunfire Games con un titolo artisticamente eccellente, ma tutt'altro che all'avanguardia per il comparto tecnico. L'impronunciabile Darksiders II: Deathinitive Edition non solo non arriva a 60 fotogrammi al secondo nonostante pochissimi miglioramenti grafici, ma ha un framerate persino più ballerino che nell'originale, che non è proprio il massimo per un action di questo tipo. In più, lo sviluppatore non ha risolto né i problemi della telecamera né gli sporadici casi di tearing. Chapeau.
BioShock: The Collection
BioShock: The Collection è la raccolta dei tre capitoli di Bioshock per PC, PlayStation 4 e Xbox One. Un pacchetto ricco e che poteva avere il suo interesse per chiunque non avesse giocato una delle serie migliori degli ultimi anni. Peccato che le versioni PC fossero praticamente invariate, con i primi due capitoli non solo poveri di opzioni grafiche, ma anche afflitti dagli stessi bug delle edizioni uscite ormai dieci anni fa.
Marvel: La Grande Alleanza
Nessuno si aspettava molto dalla versione rimasterizzata di Marvel: La Grande Alleanza, eppure la nuova edizione del gioco Activision è riuscita comunque a deludere. All'arrivo su PlayStation 4, Xbox One e PC i fan si sono infatti trovati di fronte a un prodotto svogliato, praticamente un porting mal ottimizzato. Il tutto era poi condito da uno strato di disattenzioni clamorose, come una mappatura approssimativa dei comandi, che rendeva impossibile passare da un personaggio all'altro o proseguire nella campagna.
Tales of Symphonia Chronicles
La storia della remastered di Tales of Symphonia è piuttosto travagliata. Uscito nel 2003 su Gamecube e arrivato, dieci anni dopo, su PlayStation 3 attraverso l'edizione PlayStation 2, nel passaggio il gioco ha perso qualità nelle sequenze animata e fluidità, passando da 60 a 30 fotogrammi al secondo. L'approdo su PC nel 2016 è stato però letteralmente disastroso. Framerate bloccato e una lunga serie di bug e glitch si affiancavano infatti ad errori grossolani, come il mancato supporto a mouse e tastiere e l'assenza di interi parti di dialoghi localizzati. Insomma, non il massimo quando si ha a che fare con uno dei capitoli più amati dai fan.
Prototype Biohazard Bundle
Pur non essendo mai diventati dei grandi successi commerciali, i due giochi della serie Prototype avevano lasciato buoni ricordi di sé. Per rimediare Activision ha quindi deciso di pubblicare in bundle per PlayStation 4 e Xbox One due delle peggiori remastered mai realizzate da sviluppatori umani, disinteressandosi di sistemare i problemi con i controlli degli originali e lavorando duramente sull'ottimizzazione. In questo modo non solo sono riusciti a non superare i 30 fotogrammi al secondo, ma anche a peggiorare il framerate delle versioni per la passata generazione.
Silent Hill HD Collection
Chiudiamo in bellezza con Konami e la famigerata Silent Hill HD Collection del 2012, che includeva le versioni rimasterizzate per PlayStation 3 e Xbox 360 del secondo e del terzo capitolo. Sì, è un'altra collection incompleta ragazzi, ai publisher piace così. Comunque, il problema maggiore di questa collection è che gli sviluppatori di Hijinx Studios non sono riusciti a riprodurre al meglio la trasparenza della nebbia, banalizzando l'opprimente atmosfera originale e rendendo di fatto visibili anche sezioni dello scenario incomplete. Ciò fu in parte dovuto alla perdita dei codici sorgente dei giochi originali, ma ciò non giustica un lavoro di rimasterizzazione così approssimativo, che non mancava di introdurre nuovi bug nella gestione delle ombre e glitch degli effetti audio.
A proposito di Silent Hill, se vi piace la serie vi consigliamo il nostro speciale dedicato ai 20 anni dall'uscita del primo capitolo. O se preferite le classifiche, date un'occhiata alla nostra top ten dei giochi PS4 da avere assolutamente. Per discutere delle remastered più brutte della storia, invece, vi aspettiamo, come sempre, nei commenti.