Anche Riot Games tenterà la fortuna e proverà a replicare il successo di Magic: The Gathering e Yu-Gi-Oh! con Project K: The League of Legends Trading Card Game, un nuovo gioco di carte collezionabili che farà il suo debutto in Cina a inizio 2025. Per chi non segue la scena asiatica del mondo Riot, questa notizia potrebbe apparire come un fulmine a ciel sereno, ma il gioco di carte è già stato mostrato su quel mercato nel corso di quest'anno (con un altro nome temporaneo, Rune Battlegrounds) e non era originariamente prevista un'uscita globale.
"In Cina abbiamo trovato un partner per la distribuzione, la promozione nei negozi specializzati e l'organizzazione di un grande circuito competitivo" ha detto Chengran Chai, executive producer di Project K, nel video di presentazione del lancio sul mercato occidentale. "Il gioco è pensato per accogliere i nuovi appassionati, ma punta a chi vuole metterci anima e corpo e competere" ha spiegato Dave Guskin, game director di Project K. "Per questo abbiamo in programma un circuito regionale, nazionale e, forse, persino internazionale".
Non sono ancora state spiegate le regole, non sappiamo come funzionano le carte o quale sarà il flusso di gioco. Al momento sappiamo solo che si potrà giocare con lo stesso mazzo sia uno contro uno sia due contro due e che al grande torneo open di Teamfight Tactics in programma a Macao (fino al 25 dicembre) sarà possibile provare Project K e acquistare uno starter set in edizione limitata (in lingua cinese). Sennò dovrete attendere qualche mese, visto che Project K arriverà all'inizio dell'anno prossimo anche in inglese.
Gameplay e meccaniche
Non è stato ancora pubblicato il set di regole ufficiali, ma diverse carte sono state mostrate nel video di presentazione: da queste, e da come si comportano i giocatori al tavolo, possiamo dedurre parecchio. Prendendo ispirazione dalla popolarissima modalità di Magic, Commander, e sfruttando l'immenso parco eroi di League of Legends, sappiamo che i mazzi ruoteranno attorno a un singolo eroe: sono state mostrate le carte di Jinx, Yasuo, Volibear e Viktor.
Da come gli sviluppatori descrivono i loro mazzi e dalla struttura delle carte, poi, possiamo ipotizzare un sistema di colori simile a quello di Magic. Ognuno di questi ha un'icona e sembra avere un'identità: i personaggi esplosivi come Jinx sono rossi e quelli basati sulle pedine sono gialli. C'è anche il verde, il viola, l'arancione e l'azzurro e sui tavoli da gioco dei protagonisti del video è presente un sistema di mana con carte corrispondenti a questi colori tappate e stappate.
"Project K non è la versione fisica di Legends of Runeterra, ma ne eredita alcune filosofie di design dei campioni" ha spiegato Guskin. Nel video si vede in azione una meccanica nuova rispetto ai TCG più famosi: la conquista. Due carte mostrate sono dei cosiddetti campi di battaglia, ciascuno con un effetto particolare. In questi campi di battaglia sarà possibile schierare degli eroi per farli combattere. In base al risultato di questa lotta potrebbe attivarsi la meccanica di conquista che nel caso della carta "Campi di Zaun" fa scartare e pescare il vincitore.
I campioni, poi, sembrano dividersi in due tipologie di carte differenti: quelli automaticamente presenti sul campo di battaglia (che si comportano come un Incantesimo di Magic) e quelli che fanno quasi da creature, possono essere evocati e hanno dei punti di attacco. Il mazzo di Viktor, per esempio, ha come motore il posizionamento sul campo di pedine e ha come colori giallo e blu.
Volibear, invece, è tutto incentrato sul menare le mani e sul mettere in campo quante più creature (in questo gioco chiamate unità) grosse possibile. Qui abbiamo scoperto che le carte parlano al giocatore in prima persona, una scelta peculiare, non popolarissima, ma che certamente aiuterà i novizi a capire il comportamento delle varie magie. Il grande orso polare di League of Legends, poi, introduce una nuova meccanica, Esaurire (Exhaust), di cui non siamo riusciti a dedurre il funzionamento.
Il mazzo di Yasuo, poi, introduce al concetto di Base (probabilmente il terreno neutrale di ciascun giocatore da cui mandare nei vari campi di battaglia le proprie unità) e dà un nome a due dei cinque colori: il verde si chiama Calma e il viola Caos. Dal mazzo di Jinx, poi, capiamo che il rosso si chiama Furia e che la sua filosofia è quella di causare quanti più danni possibile e restare con una sola carta in mano così da attivare il suo potere di pesca.
Da un'inquadratura larga del tavolo di gioco, poi, vediamo che i campi di battaglia sono al centro e che ogni giocatore può mandare le sue unità a combatterci dentro. Ci sono l'equivalente di Magic degli istantanei (carte che possono essere giocate in risposta a quelle degli avversari se ne si può pagare il costo), carte che vengono giocate coperte quasi fossero le trappole di Yu-Gi-Oh! e, quando vengono inquadrate le mani di chi gioca, in nessun caso sono presenti le carte del mana. Questo vuol dire che potrebbero non fare parte del mazzo e venire assegnate ai giocatori ad ogni turno automaticamente.
Il video si chiude con una delle giocatrici che, con una giocata, guadagna "l'ottavo punto" e vince la partita. Questo vuol dire che il modo di trionfare potrebbe essere più simile a quello di Lorcana (in cui bisogna raggiungere un certo numero di segnalini e non ci sono punti vita) piuttosto che a quello di Magic o Yu-Gi-Oh!. Non sappiamo come si guadagnano questi punti, ma la meccanica è probabilmente legata al posizionamento delle proprie unità nei campi di battaglia e alla vittoria degli scontri diretti con quelli avversari.
Che fine fa Legends of Runeterra?
Riot Games, non è un segreto, ha perso la battaglia per la supremazia nel mondo dei giochi di carte digitali con Legends of Runeterra. Non ci sono piani per abbandonare LoR, ma la presenza delle sue meccaniche e di diverse sue illustrazioni nel nuovo GCC non fa ben sperare. Con la chiusura della scena competitiva quest'anno, è evidente che il modello di business (che dava ai giocatori tutte le carte gratuitamente ed era considerato uno dei meno predatori dell'industria) non ha raggiunto i suoi obiettivi e gli sforzi, viste le potenzialità del mercato, sono stati spostati sul gioco di carte fisico.
Il Path of Champions, la modalità roguelite, è ancora attiva e riceve ogni tanto dei nuovi contenuti, ma è evidente che il gioco non è più la priorità per Riot da tempo. I suoi artwork e alcune meccaniche sopravviveranno e, se il titolo fisico decollerà, il nuovo progetto potrebbe raggiungere i traguardi del vecchio. Le illustrazioni di LoR sono state uno dei fattori che, al lancio, hanno contribuito maggiormente alla sua popolarità, perché vanno a sfruttare l'estetica delle origini di League of Legends a cui molti fan sono affezionati.
Nel video di presentazione, poi, vediamo alcune carte, come quella di Vi, nello stile artistico di Arcane, una mossa che contribuirà non poco ad alzare l'interesse della comunità dei collezionisti viste le lodi senza fine che la serie Netflix ha ricevuto. Avere delle belle illustrazioni e delle carte in edizione limitata è la chiave per avere un gioco di carte collezionabili di successo. Per capire quanto questo aspetto sia importante basta guardare a due GCC usciti da poco: One Piece e Star Wars.
Entrambi sono marchi iconici ed entrambi i prodotti sono divertenti e competitivi: la differenza è che il primo è decollato e viene giocato e collezionato da decine di migliaia di persone in tutto il mondo e il secondo ha già un piede nella fossa. Il discrimine? Le illustrazioni di Star War Unlimited sono veramente brutte e hanno uno stile assolutamente non in linea con i desideri del mercato odierno. Le carte di One Piece, invece, hanno i disegni e le pose iconiche di Eiichiro Oda, esattamente ciò che i fan vogliono. Ora non resta che aspettare il non meglio precisato periodo di lancio del 2025 per capire se l'immensa base di utenti di League of Legends e i milioni di fan di Arcane vorranno trasformarsi in giocatori più o meno appassionati di un gioco di carte collezionabili.