Mentre in Italia (e nel resto del mondo) ancora aspettiamo di mettere le mani su PS5, in Giappone uno sparuto gruppetto di fortunati ha potuto spendere qualche ora in compagnia della nuova console Sony. Un'occasione importante perché per la prima volta è possibile avere dei feedback diretti relativi alla qualità dei materiali, alla rumorosità e alla temperatura della macchina sotto stress. Il Dual Sense stesso è stato provato con dovizia di particolari, con una serie di prime impressioni riguardo la qualità costruttiva e alcune novità introdotte dal pad, come i grilletti adattivi. Infine due giochi sono stati provati, Astro's Playroom e Godfall; forse non tra i più attesi ma comunque un banco di prova da non sottovalutare.
PlayStation 5, primo contatto
Dimensioni e peso di PS5 già li avevamo intravisti nelle ultime ore (390x104x260mm, 4.5Kg con disco, 390x92x260mm, 3,9Kg senza disco) ma da soli questi dati dicono poco. I colleghi giapponesi fanno notare come il look della console sia estremamente "organico" e sembrano soddisfatti, in linea di massima, dal mix di superfici lisce e ruvide. A quanto pare i test hanno riportato (al netto di alcune speculazioni) una console silenziosa anche dopo oltre un'ora di gioco e in un ambiente sicuramente più caldo di quello di una casa normale, attorno ai 30 gradi. L'aria entra frontalmente ed esce, calda, dal retro, suggerendo di posizionare la console ad almeno 15-20 centimetri dal muro o da altri ostacoli. Come per la rumorosità, comunque, anche in termini di temperature non sembrano esserci grossi problemi. Facile l'accesso al vano che permette di cambiare l'SSD (che tra l'altro ieri è stato oggetto di importanti news relative allo spazio disponibile).
DualSense, il pad delle meraviglie?
Le impressioni più positive in assoluto sono quelle che vengono, apparentemente, dal controller. In termini di dimensioni e peso il DualSense supera il Dualshock 4 ma, da questi primi feedback, l'ergonomia e la distribuzione dei pesi mitigano se non annullano questo carico extra. In alcuni casi, addirittura, viene riportato come inizialmente si pensasse che fosse più leggero del suo predecessore. Sappiamo inoltre che il tasto X sarà universalmente usato come pulsante di conferma. Positivo quanto detto per la vibrazione (il feedback aptico), molto più varia e precisa che in passato, capace di dare risposte diverse a seconda della situazione con un feeling inedito, e sui grilletti adattivi dinamici che effettivamente hanno un "peso" differente a seconda della pressione che si sta esercitando e cambiano dinamicamente la risposta. La distanza degli analogici sembrerebbe simile a quella provata con il DualShock 4. Invece la luce led frontale è confermata di quattro colori diversi: blu, verde, rosso e viola. Buone parole sono arrivate anche sulla qualità costruttiva generale e la presa offerta, così come sullo speaker.
Astro’s Playroom
Il primo dei due giochi testati era Astro's Playroom, precaricato su ogni PS5 e, dai primi test, descritto non come una semplice demo delle potenzialità della console e del suo controller. Si tratta di un platform che, a quanto detto, propone comunque un impianto contenutistico da gioco vero e proprio, con più livelli, collezionabili e diverse soluzioni di gameplay. Arrivano alcune critiche legate alla reattività dei nemici e al level design: probabilmente non saremo davanti a un capolavoro ma comunque a un buon titolo con cui intrattenersi per qualche tempo. In questo caso l'applicazione del DualSense sembra ben riuscita con le diverse superfici su cui passa Astro accompagnate da vibrazioni differenti. Molto rapidi i caricamenti, infine, grazie all'SSD.
Godfall
L'action in terza persona prodotto da Gearbox non è stato descritto dai giocatori giapponesi come un prodotto rivoluzionario. Soprattutto, alcune prime impressioni parlano di una grafica non così distante da quella PS4. I caricamenti portano a impressioni miste, con ad esempio pochi istanti necessari a ricaricare la partita quando si muore ma circa 30 secondi di attesa per il viaggio rapido verso una nuova location. Bisogna dire che si tratta di un prodotto di medio profilo, così come nel caso di Astro's Playroom, quindi sarà necessario attendere test più probanti.