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PS5 Pro: cosa ci aspettiamo dalla mid-gen Sony

Avendo a disposizione una doppia potenza di calcolo, cosa potrebbe fare Sony per migliorare l'esperienza offerta su Playstation 5 Pro?

SPECIALE di Peter Vogric   —   08/12/2020

Mentre Sony sta registrando cifre da capogiro con il lancio di PS5, nei loro centri di ricerca e sviluppo stanno già gettando le basi per la prossima macchina da gioco. Com'era logico aspettarsi dopo il lancio di Playstation 4 Pro, anche in questa nona generazione di console probabilmente vedremo un modello potenziato della versione base in arrivo tra qualche anno. Nonostante la Playstation 5 abbia una potenza di calcolo ed un hardware in generale di tutto rispetto, fatica già al lancio a garantire prestazioni elevate con la risoluzione 4K, 60 fotogrammi al secondo ed il ray-tracing attivo. In futuro c'è quindi ancora tanto margine di miglioramento per garantire la migliore esperienza di gioco tramite una semplice console da salotto. Proprio in quest'ottica è stato recentemente depositato un nuovo brevetto, che prevede l'utilizzo di una doppia unità di calcolo all'interno dell'ipotetica Playstation 5 Pro. Similmente a quanto accade nel mondo PC con la tecnologia SLI, Sony avrebbe intenzione di inserire semplicemente due chip di Playstation 5 nella sua versione potenziata della console. Quali sarebbero i vantaggi qualora dovesse adottare questo tipo di soluzione? Come verrebbero gestiti i consumi e la dissipazione del calore? Quale potrebbe essere il prezzo di una console con una doppia unità di calcolo? Proviamo a dare una risposta a queste domande, mettendoci nei panni degli ingegneri Sony con questo nuovo brevetto a disposizione.

Doppia potenza di calcolo

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Il chip di Playstation 5 è dotato di una CPU AMD Ryzen con 8 Cores affiancata da una GPU AMD Radeon RNDA da 10,3 TFLOPS. Un hardware di tutto rispetto per una console venduta a partire da 400€. Purtroppo però, come abbiamo visto nei primi benchmark sui titoli di lancio, tale potenza di calcolo non riesce a garantire la riproduzione dei videogiochi con la risoluzione 4K, i 60 fotogrammi e ray tracing attivo simultaneamente. Nella maggior parte dei titoli infatti bisogna sacrificare uno di questi tre parametri, scegliendo tra la riproduzione in modalità "performance" (con 60 fotogrammi al secondo), oppure quella basata sulla qualità (con ray tracing e 4K, ma senza i 60 FPS). Spiderman Miles Morales per esempio offre una resa grafica veramente mozzafiato in 4K e con ray tracing attivo, ma giocarlo a 60 fotogrammi al secondo migliora notevolmente l'esperienza e l'interazione con il software. Sin dal lancio di Playstation 5 si potrebbe dire che ci sia la necessità di una maggiore potenza di calcolo. Magari molti videogiocatori non prestano attenzione a questi dettagli, ma alcuni sicuramente potrebbero storcere il naso per dover rinunciare a particolari effetti visivi già ad inizio generazione.

Grazie al nuovo brevetto depositato da Sony, questa maggiore potenza potrebbe arrivare molto presto con una Playstation 5 Pro. Mark Cerny oltre ad aver diretto lo sviluppato dell'hardware in maniera molto intelligente, bilanciando bene la potenza offerta con il costo di produzione e la facilità di sviluppo, avrebbe prestato attenzione anche alla scalabilità. Tramite il brevetto precedentemente menzionato, Sony potrebbe infatti integrare sulla medesima scheda madre della console due unità di calcolo per banalmente raddoppiare la potenza. Sembrerebbe una cosa semplice e facile da implementare, ma l'hardware dev'essere pensato per questo tipo d'integrazione in modo da trarne i veri benefici. Qualora Sony avesse realmente a disposizione questa tecnologia su Playstation 5, riuscirebbe a ridurre notevolmente i costi di sviluppo dell'ipotetica versione Pro. Basterebbe infatti produrre il doppio dei chip per poi fissarli su una nuova scheda madre in grado di ospitare due unità di calcolo, senza dover riprogettare l'intera parte CPU e GPU in modo da ottenere maggiori performance.

4K, Ray Tracing e 60 FPS

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Avere il doppio della potenza di calcolo porta indubbiamente a numerosi benefici. Finalmente lo standard tecnico di tutti i videogiochi diventerebbe la risoluzione 4K con ray tracing e 60 fotogrammi al secondo, cosa che ci si aspettava già dalle attuali macchine da gioco. Tanti titoli potrebbero puntare anche ad una risoluzione 8K per i TV e monitor supportati, magari con qualche compromesso, oppure offrire 120 FPS utilizzando il 4K dinamico. Il costo d'implementazione per questa potenza sarebbe molto basso, quindi Sony potrebbe decidere di investire le risorse a disposizione per migliorare altre componenti della console. Ad esempio un SSD con una capienza maggiore, arrivando magari anche a 2 TB di spazio interno. Questo permetterebbe banalmente di avere più spazio a disposizione per la nostra libreria di giochi, ma anche di implementare delle funzioni come il "Quick Resume" di Microsoft. La funzione presente su Xbox Series X/S infatti salva i dati presenti nella memoria RAM nel SSD, per poterle ripristinare velocemente e riportarci esattamente nel punto dove avevamo sospeso il gioco. Il "Quick Resume" indubbiamente occupa memoria aggiuntiva, cosa che scarseggia assai con la Playstation 5 e i suoi 664 GB di spazio effettivo messo a disposizione all'utente.

Uno dei maggiori problemi nella fase di progettazione di Playstation 5, almeno stando alle varie dichiarazioni, fu la dissipazione del calore. Sony è riuscita ad implementare un buon sistema di aerazione, mantenendo bassa la rumorosità della console. Il prezzo da pagare si intravede però nel design piuttosto generoso di Playstation 5. Implementando ben due unità di calcolo nell'ipotetica versione Pro, Sony dovrebbe ripensare anche ad un buon sistema di dissipazione del calore, cercando quantomeno di mantenere le stesse dimensioni della scocca. Infine, ipotizzando che Sony implementi esclusivamente una doppia unità di calcolo, mantenendo lo stesso design, lo stesso SSD e le medesime componenti interne, potrebbe trarre comunque un vantaggio in termini di prezzo. L'obiettivo sarebbe quello di lanciare una Playstation 5 Pro con gli stessi prezzi degli attuali modelli, riducendo dunque il prezzo di quest'ultimi per avvicinarsi alla cifra di 300€ fissata da Microsoft per Xbox Series S.

Playstation VR 2

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Sony ha sempre sostenuto la tecnologia della realtà virtuale sin dal lancio del suo primo visore dedicato a Playstation 4. Il Playstation VR è attualmente già compatibile con la console di nuova generazione, anche se con qualche piccolo grattacapo. Da tempo si vocifera inoltre l'arrivo di un nuovo visore per la realtà aumentata, interamente dedicato a Playstation 5. Sony ha depositato già diversi brevetti che confermano l'intenzione di voler migliorare notevolmente la tecnologia per offrire un prodotto all'altezza della concorrenza presente nel mondo del PC gaming. L'obiettivo di Sony sarà sempre quello di portare sul mercato un dispositivo con il giusto rapporto in termini di qualità prezzo, che sfrutti direttamente la potenza di calcolo della console per poter garantire un'ottima esperienza di gioco.

Proprio per questo motivo la potenza di calcolo aggiuntiva dovuta ad una doppia CPU e GPU potrebbe rappresentare la vera svolta per la tecnologia VR. Con il nuovo hardware si arriverebbe facilmente ad una frequenza di aggiornamento di 120 fotogrammi al secondo per ciascun schermo del visore, in modo da ridurre al minimo il "motion sickness". Allo stesso modo il dettaglio grafico potrà essere spinto maggiormente per godere della stessa esperienza tecnica di un gioco "tradizionale". Ovviamente anche i possessori delle attuali Playstation 5 potranno utilizzare il VR, ma forse con qualche limitazione in più.

Cloud gaming

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I potenziali benefici dovuti a questo nuovo brevetto Sony potrebbero essere legati anche al cloud gaming. A livello locale, la nuova Playstation 5 Pro avendo più potenza di calcolo potrebbe diventare una macchina perfetta per lo streaming dei videogiochi. La potenza aggiuntiva verrebbe sfruttata per gestire al meglio la trasmissione del segnale video e la sincronizzazione dei comandi nella nostra rete locale o anche all'esterno. In questo modo potremmo accedere alla nostra Playstation 5 anche in mobilità con il nostro smartphone o computer per poter giocare ai titoli come se fossimo collegati direttamente ad un server di Playstation Now, quindi con una qualità e stabilità decisamente maggiore. Il tutto dipenderà sempre dalla qualità della nostra connessione domestica, ma una maggiore potenza di calcolo serve anche per ottimizzare la trasmissione con la giusta compressione del segnale video e audio.

Allo stesso modo Sony potrebbe facilmente migliorare l'infrastruttura server dedicati al cloud gaming, proprio grazie alla scalabilità di questa nuova tecnologia. In futuro i server di Playstation Now potrebbero ospitare l'hardware di Playstation 5 con l'opportunità di fare un upgrade grazie all'affiancamento di ulteriori chip che lavorano in parallelo. Utilizzare lo stesso hardware sia per le console che per la loro controparte server garantirebbe una perfetta compatibilità del software, senza un ulteriore intervento da parte degli sviluppatori.