Sarà pure banale affermarlo, ma Zack Snyder o lo si ama o lo si odia. Il regista statunitense ha polarizzato pubblico e critica sin dal suo esordio nel 2004 - era il remake de L'alba dei morti viventi - e si è ritagliato un posticino nel gotha hollywoodiano adattando la graphic novel 300 di Frank Miller, che peraltro ha lanciato definitivamente la carriera di Gerard Butler. Personaggi del calibro di James Cameron apprezzano il suo stile visionario, caratterizzato da un iconico abuso di slow motion, che altri considerano inutilmente pomposo ed enfatico.
Chi ha ragione e chi ha torto? Difficile dirlo; certo è che pochi registi hanno avuto una seconda occasione come l'ha avuta lui, quando un'insistente campagna mediatica ha convinto Warner Bros. a finanziare una seconda versione del film Justice League, nonostante questo avesse clamorosamente floppato al botteghino dopo che una tragedia familiare aveva costretto Snyder a mollarlo in piena post produzione. Con questi presupposti, è facile immaginare quanto i suoi fan attendano Rebel Moon, un'opera che Snyder stesso considera tra le più ambiziose che abbia mai realizzato. Ecco tutto quello che c'è da sapere su Rebel Moon, il nuovo film di Zack Snyder in arrivo su Netflix: nelle prossime righe scoprirete che potreste avere degli ottimi motivi per guardarlo a partire dalle 4:00 del 22 dicembre 2023.
Voleva essere Star Wars
Per quanto possa sembrare assurdo, la parabola professionale di Zack Snyder sembra quella di George Lucas ma al contrario, per tutta una serie di motivi davvero affascinanti. Per esempio, George Lucas aveva sfruttato il successo e gli incassi del suo primo Star Wars per fondare Lucasfilm e slegarsi dai grandi studios, guadagnandosi una certa indipendenza autoriale (almeno finché non ha venduto tutto a Disney, ma questa è un'altra storia). Snyder, al contrario, negli ultimi anni ha ammesso che le sue prime pellicole, in particolare Sucker Punch, sono state fortemente condizionate dagli studi hollywoodiani, e che Rebel Moon è il suo film più indipendente in assoluto.
Anche i registri linguistici dei due autori si somigliano sotto numerosi aspetti. Entrambi sono riusciti a lavorare con budget risicati, compiendo delle vere e proprie magie cinematografiche che sono entrate nella storia della settima arte, ed entrambi hanno compiuto scelte controverse che hanno adirato il pubblico, anche se potremmo dire che Lucas le ha fatte con le sue creature, Snyder con quelle della DC che, ironicamente, sono pure più antiche e iconiche degli Ewok e di Jar Jar Binks. Entrambi si sono anche riscattati nel tempo: oggi la percezione della trilogia prequel di Star Wars e dei film nel DC Universe di Snyder è molto cambiata rispetto al passato.
C'è un altro aspetto che accomuna Lucas e Snyder: l'ispirazione. Entrambi guardano alle opere di Joseph Campbell, ai film di Akira Kurosawa, al mito arturiano. Lucas aveva scritto il suo primo copione partendo da queste basi e lo aveva immaginato come un'avventura di Flash Gordon, ma quando non è riuscito a ottenere i diritti per farci un film, lo ha fatto diventare il suo Star Wars, e infatti quello che noi italiani abbiamo conosciuto per anni solo come Guerre Stellari è un amalgama di idee, filosofie e suggestioni.
Rebel Moon nasce praticamente allo stesso modo. Ispirandosi soprattutto a I sette samurai di Kurosawa, Snyder lo ha scritto come un potenziale Star Wars - anche se molto più "maturo" - e lo aveva proposto a Lucasfilm poco dopo che se l'era comprata Disney, che però ha rifiutato. Così lo aveva trasformato in un immaginario proprio e aveva girato tutto a Warner Bros. perché se ne facesse un film o un videogioco, ma anche quella risposta era stata negativa. Alla fine Snyder lo ha riscritto come una serie TV insieme al produttore Eric Newman e lo ha proposto a Netflix: la piattaforma ha accolto con entusiasmo l'opportunità, ripristinandone la natura di film... seppur dividendolo in due parti.
Parte 1 e Parte 2 e...
Rebel Moon è infatti un'opera in due parti. La prima uscirà il 22 dicembre 2023 su Netflix con il sottotitolo "La figlia del fuoco" per poi essere distribuita in un limitato numero di cinema statunitensi. La seconda parte, "La sfregiatrice", arriverà solo il prossimo 19 aprile: insieme i due film, che sono stati girati spalla a spalla tra il 2022 e il 2023, sono costati circa 166 milioni di dollari. Dapprincipio i film dovevano essere tre; Snyder voleva fare il George Lucas fino in fondo e realizzare una trilogia, e infatti potrebbe arrivare una terza parte in futuro, anche se per il momento il regista - che ha anche firmato la sceneggiatura insieme a Kurt Johnstad e Shay Hatten - starebbe lavorando a diverse idee per proseguire la storia sotto forma di prequel, sequel e spin-off.
In un certo senso, Snyder intende davvero fare di Rebel Moon il suo Star Wars: non ha solo immaginato un universo di storie in espansione, ma ha anche precettato un cast che si sarebbe impegnato a collaborare col regista per alcuni anni. Questo cast include, oltre a Sofie Boutella nei panni della protagonista Kora, anche Michiel Huisman e Charlie Hunnam in quelli dei principali comprimari, rispettivamente un agricoltore di nome Gunnar e un mercenario che si fa chiamare Kai. I nomi noti non finiscono qui: sir Anthony Hopkins presta la voce al robot Jimmy nella versione originale, mentre Djimon Hounsou, Ray Fisher, Ed Skrein, Corey Stoll e Cary Elwes interpretano alcuni tra i numerosi comprimari.
Mettendo da parte il pluripremiato Hopkins e Hunnam, sempre più presente di anno in anno sulla scena hollywoodiana, gli altri attori sono perlopiù caratteristi o non proprio super famosi, e Snyder li ha scelti anche per questo: i suoi personaggi dovevano essere soprattutto dei reietti che formano una specie di grande famiglia nel corso dei film. A scanso di equivoci, Rebel Moon è un film d'azione in cui si susseguono sparatorie e combattimenti spettacolari.
La storia ruota intorno a una luna chiamata Veldt, minacciata dalle forze dell'Imperium, l'esercito al soldo del cosiddetto Mondo Madre. Il problema è che su questa luna si nasconde Kora, una ex guerriera dell'Imperium che ha disertato e che decide di prendere di nuovo le armi, circondandosi di guerrieri e mercenari che possano aiutarla a proteggere Veldt dal nemico. La sinossi non aggiunge molto allo spettacolare trailer del film, che anticipa tutto quello che dovrebbe avere una space opera scritta per essere uno Star Wars: battaglie spaziali, duelli all'arma bianca, inseguimenti, romanticismo e, perché no, anche qualche momento divertente. E tanto slow motion, sulle note di Tom Holkenborg, compositore fedele a Snyder che, tra le altre cose, ha firmato anche le musiche di film vicini a noi videogiocatori come i due Sonic e Tomb Raider.
Prima e dopo Rebel Moon Parte 1
C'è un motivo se Zack Snyder ha presentato il primo teaser trailer di Rebel Moon proprio alla scorsa Gamescom: intenzionato a lanciare un gigantesco universo multimediale, Snyder ha rivelato qualche mese fa di star lavorando a un gioco di ruolo che dovrebbe espandere la storia del film, ma se si tratti di un videogioco, e quindi quale sia lo sviluppatore e per quale piattaforma, è un assoluto mistero, sebbene la Evil Genius Games abbia recentemente querelato Netflix in merito a un gioco da tavolo ambientato nello stesso universo di Rebel Moon. Meno misteriosa, invece, la natura di un altro videogioco annunciato ufficialmente proprio alla Gamescom: si tratterebbe di un titolo cooperativo per quattro giocatori sviluppato da Super Evil Megacorp in esclusiva per Netflix Games.
Le iniziative di Snyder non finiscono qui. Oltre all'immancabile novelization dei film, sarebbero in lavorazione anche una graphic novel e un cortometraggio animato, nonché una serie TV incentrata sul personaggio di Balisarius, interpretato dall'attore irlandese Fra Fee. Una miniserie a fumetti, scritta da Magdalene Visaggio e disegnata da Clark Bint per Titan Comics, che la pubblicherà a partire da gennaio col titolo Rebel Moon: House of the Bloodaxe, racconterà invece i retroscena di alcuni personaggi cinque anni prima del film.
L'ascesa di Zack Snyder nell'impero di Netflix, insomma, sarebbe solo all'inizio. La figlia del fuoco è probabilmente l'uscita più importante dell'anno sulla famosa piattaforma di distribuzione digitale, anche se non è certo la prima volta che Netflix conta sul regista: Army of the Dead, il film che lo ha rilanciato dopo un periodo di riflessione, è stato un discreto successo che ha iniziato un potenziale franchise a lungo termine, costituito al momento da un prequel (Army of Thieves) e da un sequel in lavorazione con ancora Snyder alla regia. Ironicamente, a parte Army of the Dead, Batman v Superman e la prima edizione di Justice League, su Netflix Italia non c'è nient'altro che Snyder abbia diretto, perciò se volete recuperare qualche altro film prima del 22 dicembre dovrete per forza affidarvi a canali di distribuzione diversi.