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Resident Evil Village e Umbrella: l'azienda è più viva che mai nel nuovo capitolo della saga

Umbrella Corporation, Umbrella Corps, Blue Umbrella: tante identità, un'unica azienda, il cui ruolo potrebbe essere centrale in Resident Evil Village. Per capirne le ragioni, ripercorriamo la sua storia dagli albori

SPECIALE di Alessandra Borgonovo   —   07/07/2020

Quando si parla di Umbrella Corporation, il pensiero comune coadiuvato non solo dalla serie videoludica ma anche dai romanzi, dai fumetti e sì, persino dalla saga cinematografica firmata Paul W. S. Anderson, va all'azienda statunitense: nell'immaginario del pubblico non c'è spazio per altro e la sua caduta nel 2003 avrebbe segnato per sempre la fine della compagnia e dei suoi orrori. Nulla di più sbagliato. Certo, le informazioni che sono arrivate fino a noi, frammentarie e soprattutto disperse in oltre un ventennio di saga, portano a questa conclusione ma ormai andiamo a braccetto con Capcom da troppi anni per credere che sia semplicemente tutto qui. C'è molto, molto di più sotto la superficie - dove per superficie intendiamo il materiale tradotto in via ufficiale e arrivato in Occidente - ma mettere insieme i pezzi non è mai facile: l'idea di fare chiarezza è diventata una necessità a fronte delle informazioni emerse dal nuovo numero di Famitsu, pubblicato il 1 luglio. Tra le diverse, risicate puntualizzazioni sul nuovo Resident Evil Village una precisa ha catturato la nostra attenzione.

Grazie all'utente Twitter Alex Aniel siamo infatti venuti a sapere che il logo dell'Umbrella mostrato nel trailer di annuncio durante il reveal di PS5 richiama il design dell'azienda originale e non, in un curioso ribaltamento di ruoli, quella dedita a combattere il bioterrorismo introdotta per la prima volta in Resident Evil 7. Perché l'Umbrella Corporation appare in un remoto villaggio dell'Est Europa? La risposta definitiva potrà darcela solo il gioco completo ma, in parte, possiamo già dirlo noi: perché l'azienda originale non è mai collassata del tutto. Il ramo americano forse, e anche qui ce n'è da discutere, ma l'Umbrella non era solo Stati Uniti. Per fare chiarezza su una situazione comprensibilmente confusa (quando non lo è, con Resident Evil?) dobbiamo fare un salto indietro nel tempo fino alla metà del 1960.

Umbrella Pharmaceuticals e Stanley Miller

L'azienda viene ufficialmente fondata con il nome di Umbrella Pharmaceuticals, avente base in Germania, nel marzo 1968 dall'aristocratico inglese Ozwell E. Spencer e i suoi due amici di vecchia data, il a sua volta nobile Edward Ashford e il biochimico James Marcus. Da sottolineare inoltre che sì, loro tre sono i padri fondatori, ma durante il periodo di studi che li aveva portati a emergere nell'ambito della virologia avevano dato vita a un circolo di eugenetica del quale facevano parte anche almeno altri due nobili virologi: Lord Beardsley ed Henry, un conte francese. Entrambi sono personaggi di spessore nell'intreccio ma in questo articolo li lasceremo da parte. La fondazione dell'Umbrella è preceduta da un periodo di incubazione, se così vogliamo definirlo, che risulta cruciale nella sua concretizzazione: il 1966 è l'anno in cui Spencer, Ashford e Marcus, grazie alla spedizione in Africa, riescono finalmente a trovare dopo tre lunghi mesi il Giardino del Sole nel Kijuju, in pieno territorio Ndipaya, e assieme ad esso la Stairway of the Sun (Sonnentreppe in tedesco) - culla di quel virus che avrebbe preso il nome di Progenitore. Alcuni campioni vengono spediti in Europa e i tre iniziano a studiarli singolarmente finché, nel 1967, Marcus fa la scoperta che avrebbe cambiato per sempre la storia: la base del lavoro è l'esperimento di Miller, derivato dal biochimico statunitense Stanley Miller nato nel 1930 e conosciuto per i suoi studi nell'ambito dell'origine della vita.

Nell'esperimento di Miller si dimostra che le molecole organiche, nelle giuste condizioni ambientali, si possono formare spontaneamente a partire da sostanze inorganiche più semplici. Miller mischiò una serie di sostanze inorganiche, le cui caratteristiche dovevano essere quelle del cosiddetto brodo primordiale, e a determinate condizioni si formò una miscela organica. Il brodo primordiale è un ipotetico ambiente ancestrale in cui si pensa possano essere avvenuti degli eventi chimico-fisici che avrebbero poi dato origine alla vita sulla Terra: dal punto di vista chimico è una miscela acquosa di sali inorganici e composti chimici a base di carbonio, idrogeno, ossigeno, azoto e idrocarburi, amminoacidi o brevi polimeri, ma vi è anche anidride carbonica e ammoniaca. Un insieme di organico e inorganico che viene definito brodo non a caso. L'ipotesi è che prima della comparsa della vita l'atmosfera terrestre fosse in prevalenza costituita da azoto, anidride carbonica, vapore acqueo e altri gas, mentre che nell'idrosfera ci fosse quasi esclusivamente acqua allo stato liquido, considerando le elevate temperature dell'allora pianeta Terra - in parole povere, una fornace. Sotto l'azione di fonti di energia libera come ad esempio raggi ultravioletti o scariche elettriche dei primi temporali, le sostanze presenti negli oceani avrebbero dato luogo a una serie di reazioni chimiche con conseguente formazione delle prime molecole complesse. Queste a loro volta si sarebbero accumulate negli oceani e poiché non c'era ossigeno né organismi in grado di metabolizzarle, non si degradavano: cosa che non sarebbe possibile oggi, poiché un terreno di coltura con le caratteristiche del brodo primordiale in natura verrebbe ossidato e metabolizzato in fretta, date le diverse condizioni. In questo ambiente definito ancestrale, le cui dinamiche non sono ancora chiare, pare si siano formati i primi agglomerati di molecole organiche abbastanza articolati da poter essere definite cellule.

Esperimento Miller

Marcus replica questo esperimento (datato 1953) prendendo un batterio di Escherichia coli, uccidendolo per poi iniettarvi il Progenitore: davanti ai suoi occhi e quelli di Edward Ashford, il primo con cui condivide la scoperta, il flagello (appendice cellulare tipica dei batteri bacillari) del batterio comincia a muoversi intensamente e la cellula inizia a dividersi, tornando quasi alla vita. Non solo il "miracolo" viene dal fatto che il nucleo era stato completamente distrutto e c'erano dei buchi nelle pareti cellulari ma deriva anche dall'aver ripetuto e registrato l'esperimento di Miller, ricreando un'atmosfera primitiva con materiale inorganico: aggiunge idrogeno, metano, ammoniaca, chiude il tutto in una fiala e vi inserisce dieci unità di virus Progenitore, che erano state precedentemente uccise in una soluzione di cloro. Scalda la fiala, la elettrifica e, al contrario di quanto credeva Ashford e cioè che gli amminoacidi sarebbero stati sintetizzati dando appunto origine ai risultati ottenuti da Miller, dalle ammine e dagli acidi nucleici derivano invece delle proteine che si organizzano in membrane cominciando poi a riprodursi. Qualcosa di impossibile. Eppure lì, davanti ai loro occhi, è appena stata trovata l'origine della vita: usando il Progenitore, una forma primitiva di RNA nasce da questa zuppa di proteine. Mentre l'esperimento Miller provava soltanto che si formano degli agglomerati di molecole organiche abbastanza complessi da poter essere definiti cellule, Marcus dimostra che aggiungendo il Progenitore a questo brodo primitivo, il virus inizia a sintetizzare proteine che a loro volta sintetizzano cellule. Quella fatidica notte del 1967 è stata l'origine della Umbrella Corporation.

Marcus Miller

L'ascesa al potere di Spencer

Di nuovo, non è un caso che quando si parla di Umbrella il nome ricorrente sia quello di Ozwell E. Spencer ma questa volta le ragioni sono fondate: nello stesso anno in cui l'azienda viene fondata, lui inizia a operare per avere tutto nelle proprie mani. Edward Ashford si dedica allo studio del Progenitore assieme al figlio Alexander, ponendo le basi per il progetto del T-Virus. Alexander tuttavia non è un virologo allo stesso livello del padre e preferisce mettere a frutto le sue competenze nell'ambito dell'ingegneria genetica per portare avanti il confidenziale progetto noto come CODE: Veronica, così da creare un geniale clone umano capace di assistere Edward nelle sue ricerche. Nell'aprile 1968, James Marcus e il suo pupillo Brandon Bailey (che lo aveva accompagnato nella spedizione) finiscono le scorte di Progenitore e intendono recarsi in Africa per prenderne altro ma Spencer li ferma, suggerendo loro di assoldare un gruppo armato che cacci la tribù Ndipaya fuori dalle rovine che ospitavano il virus. Nel luglio 1968, Edward muore a causa di un'esposizione al Progenitore orchestrata da Spencer e l'insuccesso di Alexander nelle ricerche sul T-Virus porta la famiglia Ashford al declino: il risultato è un accentramento del potere nelle mani di Spencer.

Arriviamo così al 19 agosto 1968, quando il corpo armato assoldato per respingere gli indigeni in Africa riesce nell'intento, liberando il Giardino del Sole dove cresce la Stairway of the Sun. Spencer ordina la costruzione di un laboratorio in loco per facilitare la ricerca e coltura del Progenitore ma di nuovo, prima che Marcus e Bailey partano per l'Africa, Spencer chiede al suo socio di rimanere negli Stati Uniti per diventare il primo direttore dell'Umbrella Executive Training Center. Marcus accetta e si trasferisce nella struttura in cambio di permesso e attrezzature per continuare a studiare il Progenitore. Il 15 settembre Bailey giunge in Africa e comincia a estrarre il Progenitore per inviarlo a Marcus in modo da aiutarlo nelle sue ricerche. Naturalmente anche l'isolamento di quest'ultimo faceva parte del piano e, unito al declino della famiglia Ashford, Spencer ottiene il controllo totale dell'Umbrella e si dedica ad amministrare l'azienda. Con l'accrescere del successo e delle ricchezze, inizia l'acquisizione di società più piccole per espandersi in altri ambiti e stabilire filiali in tutto il mondo. A lui si deve la fondazione della nota U.S.S. (Umbrella Security Service), un'unità militare privata per salvaguardare le strutture, combattere il terrorismo aziendale, rapire personalità importanti e condurre incarichi segreti come l'assassinio.

Ozwell E Spencer

Umbrella in quanto azienda

Ripercorrere nel dettaglio tutti i passi che hanno portato al declino dell'Umbrella richiederebbe fin troppo spazio e non sarebbe inerente con il focus dell'articolo. È tuttavia importante capire come approcciarvisi per avere una visione più chiara del perché un'azienda che si è macchiata di crimini contro l'umanità abbia potuto tornare in auge seppur, all'apparenza, con un nome e un intento diversi. Il punto di vista fondamentale è proprio quello aziendale-economico, poiché si legge spesso di Umbrella Corporation ma non è chiaro fino a che punto il pubblico in generale abbia consapevolezza di cosa significhi essere una multinazionale, per quanto fittizia. In quanto tale, dunque, la Umbrella opera in diversi settori e industrie, e il suo assetto economico si definisce diversificato: ovvero gestisce in diversi Paesi stabilimenti produttivi che non sono né orizzontali né verticali né direttamente o indirettamente collegati tra loro. Se la sua fosse una produzione orizzontale, infatti, dovrebbe avere diversi stabilimenti in altrettanti Paesi che producono tutti la stessa cosa - e sappiamo non essere così; se invece fosse verticale dovrebbe produrre materie prime per conto di terzi e ancora una volta non è questo il caso. Di conseguenza rimane l'assetto diversificato. L'Umbrella nasce come azienda farmaceutica e tale è la sua prima linea di produzione. La seconda riguarda lo sviluppo di armi biologiche a scopo militare, reso possibile dall'acquisizione di agenti virali in giro per il mondo proibiti dalla Convenzione sulla proibizione dello sviluppo, produzione e immagazzinamento delle armi batteriologiche (o biologiche) e sulle armi tossiche e sulla loro distruzione (in sintesi Convenzione sulle armi biologiche o BWC, da Biological Weapons Convention): si tratta del primo trattato multilaterale sul disarmo a vietare la produzione di un'intera categoria di armi ed è datato 10 Aprile 1972, con periodiche conferenze di revisione in occasione delle quali si possono proporre emendamenti e apportare aggiornamenti circa gli sviluppi scientifici cui va incontro la ricerca nel settore. Un trattato che Spencer bypassa come se niente fosse.

Ci sono poi diverse sussidiarie. La prima è la Paraguas Line Company, una linea di navi da crociera da lusso di cui facevano parte un trio di navi che dovreste conoscere bene: Queen Zenobia, Queen Dido e Queen Semiramis, le tre protagoniste di Resident Evil: Revelations. Nasce nel 1980 e decade attorno al 2003, un paio di anni prima degli eventi narrati nel gioco. Non sorprende sapere che sì, queste navi come anche la Spencer Rain (dirottata da Morpheus D. Duvall in Resident Evil Dead Aim) fanno sì servizio da crociera ma sono una copertura per il trasporto di armi biologiche. Toccano le coste sia del Mediterraneo sia dell'Africa e percorrono le tratte transoceaniche (Atlantico e Pacifico). C'è poi Parasol, una consociata specializzata in elettronica, il cui prodotto più significativo è un marchio di dischi magneto-ottici che l'Umbrella utilizzava per l'archiviazione di dati sensibili. Umbrella Medical Equipment è invece una società di ricerca medica interamente di proprietà della Umbrella Corporation: opera a livello globale e ha una divisione in Nord America per le operazioni in quel continente. Douglas Lauper, un ricercatore interno, è stato coinvolto nello sviluppo di un vaccino contro il T-Virus durante l'incidente di Raccoon City. Umbrella Industries si occupa esclusivamente dello sviluppo di armi.

Una fra le più grosse ramificazioni dell'azienda è Umbrella Europe, una holding che gestisce tutte le aziende europee, seguita da Umbrella Russia e Umbrella Japan. La più conosciuta dai videogiocatori è ovviamente Umbrella USA, una holding con sede principale a Chicago dedicata alla gestione delle aziende in territorio statunitense: al suo interno troviamo i laboratori di Arklay, Umbrella Executive Training Center, il NEST (in cui opera William Birkin), il NEST 2 (in cui opera invece Nathaniel Bard), la stazione di incenerimento, l'impianto chimico e l'R&D Center, da cui hanno origine i T-103 - i Tyrant che vediamo nel film Resident Evil Damnation. Umbrella USA e Umbrella Europe sono ufficiosamente in aperta competizione e la holding europea è gestita da Christine Henry, figlia del conte Henry menzionato all'inizio dell'articolo. La sussidiaria con cui noi abbiamo più direttamente a che fare è Umbrella USA, l'unica a essere coinvolta nel processo che poi porta alla sua disfatta: non a caso infatti, le divisioni giapponese, russa ed europea continuano a lavorare e alla fine solo le prime due arrivano a dichiarare bancarotta. Quella che in Resident Evil 7 ci viene presentata come Blue Umbrella altro non è che il ramo caduto della nota divisione statunitense. Com'è possibile? È presto detto.

Blue Umbrella

Il Chapter 11 e il "mea culpa" dell'Umbrella

A seguito dei primi dissesti, dell'incidente di Raccoon City e infine delle informazioni ricevute da una fonte anonima (aka Albert Wesker ma qui apriremmo una parentesi enorme) con lo scopo di portare l'Umbrella al fallimento, si arriva davanti a una corte. Senza stare a enumerare tutto, basterebbe solo il fatto che l'azienda si sia resa responsabile di parecchi crimini contro l'umanità perché il suo nome venga cancellato dalla memoria. Invece in suo soccorso interviene il cosiddetto Chapter 11, una norma del Bankruptcy Code statunitense (equivalente alla nostra legge fallimentare), finalizzata alla soluzione della crisi dell'impresa attraverso un piano di riorganizzazione e molto simile al nostro concordato preventivo. Anche il Chapter 11 è volto infatti al soddisfacimento dei creditori ma contemporaneamente alla conservazione dell'attività dell'impresa in crisi. Quando un imprenditore negli Stati Uniti non è in grado di onorare i suoi debiti, come l'Umbrella nel 2003, quest'ultimo o i suoi creditori possono chiedere a una corte federale la protezione prevista dal Chapter 7 o dal Chapter 11: nel caso in questione, l'imprenditore mantiene il possesso dei propri beni e i creditori non possono aggredirli. Il piano di riorganizzazione (non liquidazione, che è relativa al Chapter 7) può avere il contenuto più vario, può prevedere il soddisfacimento integrale di alcuni creditori e parziale di altri e può suddividere i creditori stessi in classi. Una volta approvato dalla maggioranza dei creditori, il piano deve essere valutato dal tribunale ai fini dell'omologazione. Se non sono state proposte opposizioni, il tribunale accerta solo che il debitore sia in buona fede e che non siano state violate norme imperative. Nel caso in cui un piano non sia accettato o non si riesca a portarlo avanti il giudice può convertire la procedura nel Chapter 7 e iniziare la suddetta liquidazione. In soldoni, slegandoci dal linguaggio giuridico, quella dell'Umbrella si dice una gran parata di culo.

Blue Umbrella è infatti fondata nel 2007, quando viene approvato l'accesso al Chapter 11: l'azienda riprende dunque i suoi affari ma, questa volta, con un volto nuovo, pulito, determinata a fare ammenda per le colpe passate e dunque affiliandosi alla lotta contro il bioterrorismo con il beneplacito del governo statunitense. Lo stesso governo che, ricordiamolo, è invischiato fino al collo dai vecchi tempi grazie a personalità come Derek Simmons (che fece pressioni sull'allora presidente degli Stati Uniti per nuclearizzare Raccoon City) e più in generale alle misteriose Famiglie. A lavorare per questa "nuova" azienda sono addirittura ex dipendenti che godono della fiducia del governo. Nella sua forma rinnovata, Umbrella Usa prende il nome "Umbrella Co." e cambia il logo in blu per indicare il suo totale distacco dal passato, tuttavia l'azienda decide di mantenere il nome originale come promemoria delle sue azioni volte a una totale espiazione. Il compito della Blue Umbrella ruota attorno alla costante ricerca di un modo efficace per abbattere le BOW lavorando a stretto contatto con unità preposte (dato il divieto di ricostituire la U.S.S.) come il famoso BSAA di cui fa parte Chris Redfield - uno tra i tanti a diffidare dell'azienda a dispetto dei risultati positivi raccolti. In un legale intreccio tra la vecchia Umbrella e il governo americano, dunque, la divisione statunitense non è mai morta davvero ed è risorta indossando la giusta maschera da mostrare all'opinione pubblica: dietro, dove nessuno può vedere, opera un'unità paramilitare ancora una volta ben conosciuta ai videogiocatori, la cosiddetta Umbrella Corps che dà il nome all'omonimo videogioco ed è agli ordini del misterioso Comandante - molto probabilmente Albert Wesker stesso, come abbiamo ipotizzato in un lungo articolo. Ecco dunque che ancora una volta i nodi tornano al pettine e si scopre che, per rimanere in tema di frasi fatte, il lupo perde il pelo ma non il vizio. In un certo senso, il governo statunitense è riuscito nel vecchio intento di togliere il supporto all'Umbrella per riattivare il proprio programma interno di sviluppo di armi biologiche (ignorando bellamente i patti sottoscritti nel 1972) ma al contempo si è appropriato di tutti i suoi segreti per uscirne più forte di prima, affiancato da un'azienda che parrebbe essere sotto il suo controllo.

Chris Redfield Blue Umbrella

Umbrella in Resident Evil Village

È ancora troppo presto per capire fino a che punto l'Umbrella sarà coinvolta nelle vicende di Resident Evil Village ma a fronte di quanto appena spiegato, consapevoli ora che l'azienda originale non è mai morta davvero ma ha solo cambiato pelle, l'affermazione per cui il logo intravisto nel trailer richiama la Umbrella originale e non quella revisionata risulta molto meno campata per aria. Sappiamo che Umbrella Corps si occupa di girare per il mondo alla ricerca di campioni virali ma, soprattutto, che Umbrella Europe ha continuato a prosperare per tutto il tempo - dichiarandosi estranea ai fatti nel 2003 - ed è l'unica delle vecchie divisioni a essere rimasta in piedi. Di questa fa, o faceva, parte Daniel Fabron, Mastermind di Resident Evil: Resistance e allievo di Alex Wesker che, secondo un tweet ora non più disponibile di Dusk Golem, sarebbe in qualche modo presente in Resident Evil Village (sia lui che lei, in realtà). Sebbene Umbrella Europe fosse concentrata sul lato occidentale del continente, lasciando probabilmente alla divisione russa la gestione dell'est e dunque potenzialmente la stessa Romania, non possiamo escludere che essendo l'unica a essere sopravvissuta, nonché la prima ad aver manipolato Las Plaga ai tempi di Nemesis, abbia operato lì per conto proprio. D'altronde la divisione europea è l'unica traccia "pura" rimasta dell'Umbrella originale e per quanto la Blue Umbrella sia solo una facciata a favore dell'opinione pubblica, è pur vero che la divisione americana è andata incontro a quattro anni di controlli giuridici prima di poter tornare a operare. Sicuramente ne sapremo di più e torneremo a parlarne in agosto, quando verranno condivise nuove informazioni, ma ancora una volta ci è chiaro che con Capcom e Resident Evil le situazioni non sono mai semplici.

Resident Evil 8 04