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Rocksmith+, che fine ha fatto il gioco musicale di Ubisoft?

Annunciato lo scorso anno, Rocksmith+ è completamente scomparso dai radar da un po' di tempo a questa parte: che fine ha fatto il gioco musicale di Ubisoft?

SPECIALE di Giorgio Melani   —   26/07/2022

Dopo essere stato presentato durante il periodo estivo del 2021, quello che dovrebbe rappresentare il futuro dei rhythm game "tecnici" è alquanto sparito dai radar, almeno fino a quest'ultimo periodo: che fine ha fatto Rocksmith+, dunque?

In assenza di comunicazioni precise da parte di Ubisoft, possiamo comunque trarre alcune considerazioni in base ai documenti finanziari e ai piani a medio e breve termine della compagnia francese, di recente messa sotto la lente d'ingrandimento anche per una serie di scelte piuttosto in controtendenza rispetto al passato, nella necessità espressa di contenere le spese e concentrarsi sull'essenziale.

Nonostante tutto, sembra che Rocksmith+ sia infine davvero in arrivo: tra i documenti pubblicati in occasione del recente meeting finanziario di Ubisoft, il "gioco" compare infatti nel trimestre compreso tra luglio e settembre 2022, dunque dovremmo essere veramente molto vicini alla sua uscita, a meno che la cosa non sia un errore o una svista nei piani diffusi dalla compagnia.

D'altra parte, non doveva comunque trattarsi di uno sforzo titanico dal punto di vista dello sviluppo: la base è sostanzialmente quella ben rodata dal 2011 in avanti, con la corposa evoluzione applicata dall'edizione Rocksmith 2014 che dovrebbe fare da base per questa nuova iterazione. A cambiare è soprattutto l'organizzazione generale dei contenuti, il piano di monetizzazione e ovviamente la quantità di opzioni e possibilità aggiuntive per gli utenti, che dovrebbero portare davvero a una nuova generazione per questo genere di titoli.

Suonare davvero

Rocksmith+, un'immagine del catalogo
Rocksmith+, un'immagine del catalogo

Il "gameplay" di Rocksmith+ promette di essere una continuazione diretta di quello visto nei capitoli precedenti, con alcuni arricchimenti in grado di migliorarne ulteriormente l'esperienza. Il concetto base di questa serie parte da quello che è probabilmente un desiderio emerso in molti giocatori, dopo le tante ore passate sugli strumenti di plastica di Guitar Hero e Rock Band: cosa verrebbe fuori se si potesse associare un rhtyhm game di questo tipo all'uso di strumenti veri? La soluzione proposta da Ubisoft è geniale, ponendosi all'incontro fra un software educativo per imparare l'uso di uno strumento e un gioco vero e proprio, con il collegamento diretto di una chitarra o un basso a PC o console attraverso un semplice cavo jack/USB. Rocksmith+ ripropone lo stesso tipo d'interazione, ma la arricchisce con nuove modalità e un catalogo estremamente ampio, grazie al ricorso alla sottoscrizione al servizio.

Anche nel nuovo capitolo ci troviamo di fronte a un software stratificato, in grado di rivolgersi sia al novizio che al musicista esperto, adattandosi anche in maniera automatica alla capacità dell'utente grazie a un algoritmo di "lettura" delle capacità ancora più avanzato. In questo modo Rocksmith+ esula dal contesto dei semplici videogiochi andando a collocarsi in una zona intermedia tra gioco e corso di formazione, con un approccio che resta però fortemente pratico e centrato sull'uso dello strumento. Considerando che il funzionamento del software è fondamentalmente lo stesso dei capitoli precedenti, possiamo immaginare che il lavoro effettuato da Ubisoft si sia concentrato soprattutto su un raffinamento degli algoritmi e su un arricchimento esponenziale dei contenuti, cosa che rende credibile un'uscita non lontana anche a in mezzo alla grande quantità di posticipi emersi di recente, che hanno già coinvolto il titolo in questione con un primo rinvio dallo scorso settembre al 2022.

Le novità dalla prima beta

Rocksmith+, un esempio della nuova interfaccia
Rocksmith+, un esempio della nuova interfaccia

Abbiamo avuto modo di testare le novità proposte da Rocksmith+ con una prima beta a numero chiuso messa a disposizione nel luglio del 2021, la quale a dire il vero si è dimostrata ancora piuttosto acerba, cosa che potrebbe aver effettivamente causato il primo posticipo a data ancora da destinare. In ogni caso, le potenzialità erano già evidenti, con diverse buone idee aggiunte alla base già convincente di Rocksmith 2014, sebbene l'intera soluzione del live service con abbonamento sia ancora fortemente dibattuta dalla community. Ad ogni modo, la nuova interfaccia risulta più chiara e moderna e il nuovo algoritmo che calibra la difficoltà funziona decisamente bene, mentre molto più approfondito ed esteso risulta essere tutto l'ambito relativo ai tutorial e all'insegnamento dell'uso dello strumento, parte molto importante di tutto il pacchetto.

Ancora un po' incerta anche l'introduzione di Rocksmith+ Connect, il sistema che dovrebbe consentire di utilizzare chitarre acustiche, senza componenti elettriche, in connessione con il software. Questo utilizza un'app specifica da installare su smartphone per carpire il suono attraverso il microfono e trasferirlo nell'applicazione principale. Il sistema è un po' macchinoso e, considerando che l'input lag è stato uno dei problemi principali delle versioni precedenti del software, una soluzione come questa fa pensare a un ulteriore peggioramento della situazione in questo senso, ma attendiamo di poter valutare i miglioramenti applicati rispetto all'incerta versione presente nella beta.

L'abbonamento, tra potenzialità e dubbi

Rocksmith+, la grafica durante una sessione
Rocksmith+, la grafica durante una sessione

Rocksmith ha rappresentato fin da subito la porta d'accesso a quello che è diventato poi il vero e proprio paradiso per i chitarristi elettrici videoludici: la possibilità di suonare qualsiasi brano su una base dinamica e ben costruita. Il "gioco" Ubisoft di per sé rappresenta solo una parte di questa esperienza, ulteriormente perfezionata con Rocksmith 2014: come ben sa chi ha seguito le evoluzioni della community legata al software in questione, le elaborazioni successive hanno portato a sfruttare in pieno il potenziale di quest'idea andando oltre l'offerta di base, attraverso una serie di mod e software alternativi da applicare al titolo, ovviamente su PC. La questione coinvolge una zona grigia di applicazioni e utilizzi non del tutto regolari del software, per non parlare di un enorme catalogo di brani e basi musicali non propriamente legali, ma attraverso questi sistemi è stato possibile espandere a dismisura le possibilità offerte da Rocksmith 2014.

Tutto questo verrà probabilmente impedito dall'adozione del modello su abbonamento di Rocksmith+: l'utilizzo pesante di DRM connessi a un catalogo costantemente in divenire e di cui non si ha un possesso totale renderà complicato l'uso di software alternativi per l'espansione delle canzoni. Già questo è un elemento che sta facendo rumoreggiare la community, oltre all'idea di una base live service che spesso incontra un'accoglienza poco entusiasta, provenendo da una struttura più tradizionale.

L'arrangiamento secondo Chord Chart presente in Rocksmith+
L'arrangiamento secondo Chord Chart presente in Rocksmith+

In ogni caso, la soluzione scelta da Ubisoft è quella più logica e funzionale a un software di questo tipo, consentendo un'ampiezza altrimenti difficile da ottenere attraverso il sistema tradizionale del catalogo preimpostato. Ci sarà comunque da vedere l'effettiva estensione, varietà e qualità del catalogo, visto che la gestione di un servizio del genere non è probabilmente semplice per un publisher videoludico e forse proprio questo aspetto è quello su cui Ubisoft ha dovuto lavorare intensamente, anche durante il periodo extra dopo il posticipo.

Al di là della gestione legale del catalogo, un notevole sforzo tecnico è stato fatto proprio per renderlo effettivamente "giocabile", ovvero suonabile su chitarra e basso: come riferito dagli sviluppatori, Rocksmith+ utilizza una nuova tecnologia basata su un sistema chiamato ARCHI, che estrapola dalle canzoni i dati da rielaborare in forma di linee armoniche per gli strumenti in questione, e sulla composizione delle Chords Chart, che vengono definiti come un sistema dinamico e stratificato di riarrangiamento delle canzoni per chitarra e basso, impostati su diversi livelli di abilità.

Un potente strumento per imparare a suonare

Rocksmith+, un esempio di Skill Profile dell'utente
Rocksmith+, un esempio di Skill Profile dell'utente

Quello che emerge piuttosto chiaramente anche dagli aggiornamenti pubblicati dagli sviluppatori sul sito ufficiale, è che Rocksmith+ si presenta come un potente strumento per imparare a suonare chitarra e basso, o per perfezionare le proprie conoscenze. Con la base tecnica del software praticamente consolidata, Ubisoft si è concentrata sull'affinamento dell'esperienza utente e sui contenuti, oltre che sul miglioramento dell'interfaccia e degli elementi di corredo come la personalizzazione e rappresentazione degli strumenti. La componente di apprendimento interattivo ha però ricevuto una cura particolare nel nuovo capitolo, forse partendo dalla consapevolezza che proprio questo aspetto rappresenta uno degli elementi di particolare appetibilità per il pubblico. Le "Lezioni" di Rocksmith+ sono state costruite con la consulenza di vari insegnanti di musica, che compaiono anche nei video introduttivi a queste: si suddividono in lezioni basilari, intermedie e avanzate e vanno dall'insegnamento dei rudimenti di musica e strumento alle tecniche più particolari e complesse.

Tutto parte dal nuovo algoritmo che consente di tracciare uno "Skill Profile" del giocatore in base alle capacità dimostrate, e costruisce su questo un percorso di apprendimento progressivo. Il software effettua una valutazione dell'abilità e conoscenza dell'utente su diversi settori della tecnica musicale, suggerendo così anche come impostare il "Rocksmith+ Curriculum" per incrementare le proprie abilità sullo strumento. Tutto il sistema è dinamico e scalabile, partendo dalla composizione di brani studiati appositamente per imparare le tecniche e arrivando a veri e propri riarrangiamenti di canzoni in modo da sfruttarle appieno. In base a quanto emerso finora, il nuovo capitolo della serie Ubisoft potrebbe valere la pena anche solo come software per imparare a suonare lo strumento.