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Salt and Sacrifice, il provato della beta nordamericana

Abbiamo avuto modo di provare la beta chiusa di Salt and Sacrifice dedicata al mercato americano e siamo pronti a parlavi nuovamente di questo soulslike 2D

PROVATO di Emanuele Gregori   —   21/03/2022

Mettiamo subito le cose in chiaro: la beta di Salt and Sacrifice che per il weekend ha intrattenuto un gruppo di fortunati giocatori americani non aggiunge nulla di particolarmente corposo ai contenuti di cui abbiamo già parlato nel nostro precedente provato. La build è molto simile, i boss son quelli, anche la zona esplorabile - a nostro ricordo - non presenta nessuna particolare differenza. A primo impatto si potrebbe quasi pensare di trovarsi di fronte allo stesso identico codice e di non avere null'altro da aggiungere.

La sensazione cambia quando apriamo una cassa a pochi minuti dall'inizio del gioco che ci lancia in faccia una vagonata di oggetti tutti dedicati al multiplayer. Lì abbiamo automaticamente capito che il team ha sfruttato questo weekend come stress test e beta testing delle nuove funzionalità, oltre a qualche calcolo sul bilanciamento.

Alla caccia dei maghi

Salt and Sacrifice: il portale che gestisce l'interconnessione tra le zone
Salt and Sacrifice: il portale che gestisce l'interconnessione tra le zone

Andiamo per gradi, così da dare un'infarinatura a tutti in attesa della recensione e dell'uscita del gioco, attualmente fissata all'inizio di maggio. Vi rimandiamo al provato di Salt and Sacrifice di qualche mese fa per un approfondimento più strutturato, ma cerchiamo comunque di darvi le informazioni principali.

Salt and Sacrifice è il sequel spirituale del quasi omonimo Salt and Sanctuary, gioco uscito nel 2016 e realizzato dal minuscolo team Ska Studios. Del capostipite riprende i toni, lo stile artistico particolarissimo - che si porta dietro grandi appassionati e altrettanti detrattori - nonché una dichiarata e spudorata tendenza a seguire la strada traccia da Miyazaki e FromSoftware con i souls.

Nello specifico questo nuovo capitolo ci mette nei panni di un inquisitore, relegato in un mondo ormai quasi totalmente frammentato nel quale è possibile viaggiare attraverso dei portali che rispondono a combinazioni di rune. Il nostro principale obiettivo è quello di dare la caccia e sconfiggere i mage, cattivoni elementali che stanno creando un casino disumano, così da riportare il mondo alla normalità e rendere tutti felici e contenti. Impossibile approfondire l'aspetto narrativo avendo potuto testare solo la prima zona più e più volte, ma siamo curiosi di capire come verrà gestita progressione nel corso del gioco.

La jolly cooperation

Salt and Sacrifice: i mage sono spietati
Salt and Sacrifice: i mage sono spietati

Come detto evitiamo di darvi tutte informazioni duplicate sul funzionamento del gameplay e sulle meccaniche principali, ma ci soffermeremo sull'aspetto che è cardine stessi di questa beta: il multiplayer.

In pieno stile souls la gestione online di Salt and Sacrifice è divisa tra elementi asincroni, cooperativi e competitivi. All'inizio della nostra nuova avventura - questa volta abbiamo scelto un paladino, che quindi da subito era costretto al fat roll a causa della sua armatura - una cassa lungo la strada ci ha letteralmente riempiti di oggetti di consumo. Candele, talismani, rune e qualsiasi oggetto avesse a che fare in qualche specifico modo con la componente online del titolo.

Non vi nascondiamo che abbiamo faticato in alcuni casi a trovare qualcuno a cui unirci, probabilmente anche a causa della nostra posizione non esattamente vicina al Nord America, ma ci è stato comunque possibile testare alcuni momenti specifici delle vecchie e nuove caratteristiche. Salt and Sacrifice, come fa per quasi ogni altro aspetto, prende in prestito le idee lanciate sul mercato da FromSoftware e tenta di riadattarle ai propri sistemi, aggiungendo addirittura qualche simpatica meccanica.

Tutto questo fa sorridere, considerato che il nucleo stesso del gioco e l'utilità di alcuni consumabili risultano comunque ancora davvero macchinosi, quasi fossero rimasti agli stilemi del primo Dark Souls. Alla luce di questo, ma andrà poi testato con mano nel prodotto finale, fa allo stesso tempo sorridere e storcere il naso vedere che ancora è presente l'archetipo che ricorda maledettamente il concetto di "umanità". Tra i consumabili, infatti, si potrà diventare "guiltless" e rendersi nuovamente disponibili al gioco online, così come recuperare una porzione della vita massima e riattivare chissà quale meccanica in gioco. Di questo aspetto come di qualsiasi altro ci è impossibile dirvi adesso quanto sia bilanciato e quanti di questi consumabili troveremo sulla nostra strada, ma il rischio di lasciare i giocatori in balia della paura di sprecare un'opportunità per poi morire un istante dopo è allo stesso tempo elettrizzante quanto difficile da rendere davvero bene in termini di design e bilanciamento. I nostri più sentiti auguri ai ragazzi di Ska Studios per questo.

A fianco di ciò troviamo una serie di oggetti, tutti differenti tra loro, utili sia alla cooperazione che all'invasione del mondo di un altro giocatore. Per impreziosire - o incasinare ancor di più, dipende dalla percezione - è infatti possibile utilizzare oggetti che permettono di evocare un aiutante per superare una determinata porzione dell'avventura, così come di utilizzare una password per consentire solo ad amici specifici di poter materialmente entrare nel proprio mondo.

Salt and Sacrifice: NPC a profusione
Salt and Sacrifice: NPC a profusione

Se l'idea di essere per forza dei bravi compari non vi convince, potreste decidere di utilizzare un oggetto che vi permette poi di lasciare al vostro compagno una cassa. Solo voi saprete se questa cassa ha un contenuto positivo, negativo o casuale. Se sarete in grado di convincere l'altro giocatore ad aprirla e a fidarvi di voi riceverete in cambio un premio. Meccanica questa davvero simpatica, ma che richiederà un po' di test per comprenderne davvero l'utilità e il senso sul lungo periodo.

Non sarebbe un souls-like se non ci fosse anche l'invasione: ecco quindi che è possibile invadere le partite degli altri giocatori ed essere chiaramente invasi. In questo caso parte una vera e propria battaglia che si risolverà solo con la morte dell'uno o dell'altro. Qui nulla di nuovo da segnalare rispetto a quel che conosciamo da più di un decennio, ma bisognerà sperare che lag e l'input delay non diventino un nemico ancor peggiore dell'avversario stesso. Avendo giocato in questi due giorni con un ping per ovvi motivi altissimo, evitiamo di dare giudizi adesso sulla qualità del netcode

Salt and Sacrifice: l'esperienza pad al mano ha grandi similutidini con primo
Salt and Sacrifice: l'esperienza pad al mano ha grandi similutidini con primo

Chiude il cerchio quella che è forse l'unica vera e propria novità importante, che se fosse davvero ben implementata potrebbe essere un buon modo per dare una svegliata anche a FromSoftware nella libertà di gestione del multiplayer. Salt and Sacrifice permetterà infatti di creare una partita totalmente condivisa tra due giocatori. Ciò significa che una volta che ci si ritroverà a giocare insieme non sarà semplicemente l'evocato a inserirsi della partita dell'evocatore, ma verrà generato un mondo totalmente nuovo e condiviso. Il livello medio del mondo si normalizzerà su quello dell'utente più debole, mentre la progressione seguirà l'avanzamento in base ai progressi dei giocatori nei rispettivi mondi. Voi avete battuto un particolare boss, ma il vostro compagno no? Bene, quel boss sarà lì pronto nel mondo condiviso ad attendervi, regalando poi le ricompense uniche solo a chi ne era ancora sprovvisto. Una volta ritornati poi al proprio mondo ci si porterà indietro i progressi effettuati in cooperativa, rendendo la partita in tutto e per tutto canonica all'interno del proprio viaggio.

Salt and Sacrifice: il cavaliere e il suo destriero... quasi
Salt and Sacrifice: il cavaliere e il suo destriero... quasi

Chiunque sia avvezzo alle meccaniche multiplayer dei souls capisce bene come questo cambi totalmente le carte in tavola, permettendo per la prima volta di generare una vera e propria esperienza cooperativa totale. È ovviamente presto per decretarne il successo e il buon bilanciamento in tutte le sue componenti, ma non possiamo che essere felici anche solo della sua presenza, con buona pace dei giocatori come il sottoscritto, che per masochismo non evocano neanche un NPC nel corso della prima run.

Della qualità della produzione di Ska Studios ne eravamo a conoscenza già durante la nostra prima prova. Per quel che concerne meccaniche e gameplay il gioco resta solido, così come sono lì ancora pressanti tutte le riserve che avevamo già espresso. Ciò che ci ha lasciati piacevolmente incuriositi è la miriade di possibilità con cui viene gestita l'esperienza online, asincrona o non che sia. Ormai manca davvero poco all'uscita e non vediamo l'ora di poter maturare e farvi sapere qual è il nostro giudizio definitivo su Salt and Sacrifice.

CERTEZZE

  • Tantissime opzioni multiplayer
  • L'idea del mondo condiviso in cooperativa potrebbe cambiare parecchie cose
  • Stilisticamente ha alcuni piccoli dettagli di gran pregio

DUBBI

  • Ha un art design che non viene digerito da tutti
  • Siamo ancora incerti sulla gestione dei maghi
  • Bilanciamento e progressione tutti da verificare