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Scavengers, il provato

Nel gelo eterno che avvolge la Terra, Scavengers ci ha insegnato l'importanza della cooperazione nel suo curioso PvEvP: ecco le nostre impressioni dopo averlo provato per qualche ora

PROVATO di Alessandra Borgonovo   —   26/04/2021

Cosa succede quando metti insieme un ex 343 Industries (nella fattispecie Josh Holmes, Direttore Creativo di Halo 4 e Capo Studio del team durante lo sviluppo di Halo 5: Guardians) con un gruppo di veterani che si è distribuito tra esperienze quali, ad esempio, Battlefield e Gears of War? Ne esce Scavengers, un accattivante battle royale ibrido PvEvP nel quale il PvE sandbox si mescola al PvP basato su classi e survival al competitivo. Un insieme di definizioni che potrebbe confondere e magari spingere a guardare il primo gioco di Midwinter Entertainment con un certo scetticismo: dopo averci messo mano, però, possiamo assicurarvi che pur con i suoi alti e bassi l'esperienza funziona, garantendo sessioni dove l'imprevedibilità è dietro l'angolo e la capacità di adattamento è alla base della nostra sopravvivenza. Scoprite di più nel nostro provato di Scavengers.

Nella morsa del gelo e dell'orrore

In un tempo non precisato, un asteroide ha fatto a pezzi la Luna condannando la Terra a un gelo eterno e, per non farsi mancare nulla, ha inoltre portato con sé un misterioso virus capace di tramutare gli organismi viventi in creature d'incubo. I terrestri si sono visti costretti a fuggire altrove, al di fuori del pianeta, in un rifugio sicuro chiamato Santuario sotto la guida della Madre - l'intelligenza artificiale che si occupa soprattutto di preservare la struttura stessa. A dispetto dei Flagelli che abitano ora la Terra, ma anche dei predoni umani che sono rimasti indietro per impossessarsi del poco rimasto, un gruppo di superstiti scelti deve seguire le indicazioni della Madre (i cui scopi potrebbero essere ben altri) e tornare indietro per recuperare qualunque informazione possibile sull'epidemia. Non importa cosa questo comporti, se la lotta contro il morbo stesso, il gelo che ancora e per sempre affliggerà la Terra oppure altri superstiti come noi: nulla è troppo d'ostacolo quando si tratta di preservare la razza umana.

Queste sono le premesse narrative di Scavengers, che premettono un'intensa corsa contro il tempo in una mappa 3x3 km dove sessanta giocatori suddivisi in squadre da tre devono muoversi costantemente per recuperare i dati necessari e non farsi travolgere dalla tempesta che piano piano restringerà il cerchio, costringendoli allo scontro persino laddove non vorrebbero. Come vedremo tra poco, il gioco pesca dalle più svariate librerie videoludiche per offrire un'esperienza nella quale è facile riconoscere gli elementi che hanno caratterizzato i più disparati battle royale: di nuovo, però, non lasciatevi trarre in inganno da questo o dal fatto che sia un F2P, perché concedendogli il dovuto tempo scoprirete un'esperienza divertente nella quale i punti chiave del genere sono stati presi e rimescolati con un certo coraggio.

Esplorazione, caccia, estrazione

Scavengers, la squadra è pronta a entrare in azione
Scavengers, la squadra è pronta a entrare in azione

Sono queste le tre fasi principali in cui si suddivide una partita di Scavengers. Nella sanguinosa competizione che mette l'ottenimento di Dati come obiettivo principale, una volta atterrati sulla Terra la prima cosa da fare è familiarizzare con i dintorni ma soprattutto raccogliere abbastanza risorse per non andare incontro a una morte prematura: parliamo di proiettili, cure, cibo, oggetti di supporto e anche materiali di scarto per costruire armi o equipaggiamenti sempre più efficaci. Le minacce sono tante, non necessariamente coinvolgono altri giocatori e all'inizio sarete del tutto disarmati. Ragion per cui guardarsi attorno, senza isolarsi dai compagni, è essenziale alla vostra sopravvivenza.

Tenete d'occhio la mappa per capire dove muovervi di volta in volta, mirando ai punti di interesse che per una ragione o l'altra vi paiono i migliori: da notare che la posizione di risorse e Dati cambia di partita in partita, motivo per cui non potete adagiarvi sugli allori credendo di trovare tutto come l'avete lasciato in precedenza. Sì, una progressiva conoscenza della mappa è fondamentale per muoversi con maggiore sicurezza, tuttavia la strategia da adottare cambia ogni volta ed è anche questo a rendere Scavengers molto imprevedibile e invitante.

Presa confidenza con il territorio, è tempo di andare a caccia. Di mostri, esseri umani o Dati non ha importanza, nel senso che ciascuno a modo loro è vitale per voi: i nemici controllati dall'IA sono spesso a guardia di risorse preziose, inoltre lasciano cadere a loro volta Dati che andranno a sommarsi al vostro totale e potrebbero fare la differenza, mentre gli avversari umani offrono una sfida molto più impegnativa e al tempo stesso, nelle fasi avanzate del gioco, remunerativa. Quando infatti si troverà nella condizione di aver raccolto più Dati degli altri, il suo nome verrà mostrato in una piccola classifica e la sua posizione resa nota sulla mappa così da renderlo, se non un bersaglio facile, quantomeno l'obiettivo della maggior parte degli altri partecipanti. Doveste capitare a voi, potete comunque preservare voi stessi e il bottino trasferendo i Dati in appositi terminali che vi assicureranno non vadano persi: questo perché, alla vostra sconfitta, lascerete cadere tutti quelli ancora in vostro possesso.

Scavengers, i terminali sono il vostro punto sicuro dove depositare Dati
Scavengers, i terminali sono il vostro punto sicuro dove depositare Dati

In questo clima di crescente tensione, elementi esterni come appunto l'intelligenza artificiale nemica (nella forma dei predatori o delle creature più o meno grosse che abitano ora la Terra) oppure le cosiddette Tempeste Itineranti ostacoleranno i vostri progressi: queste ultime in particolare sono sferzate di vento gelido in grado di causare ipotermia, e dunque uccidervi lentamente, se non riuscirete a reagire per tempo. Di nuovo, tenere d'occhio la mappa per controllare dove si trovi la tempesta più vicina è vitale per non caderne vittima; soprattutto perché nell'occhio del ciclone non è possibile vedere i segnalini sulla mappa e questo rende il tutto ancora più pericoloso, poiché potreste incontrare altri sfortunati che tuttavia decidono di prendersi del tempo per eliminarvi. Ripararsi negli edifici diroccati o accendere falò nei punti strategici aiuta, così come avere la fortuna di imbattersi in un veicolo per darsela a gambe più in fretta. Se queste tempeste vi sembrano violente, non avete idea di come siano quelle che circondano i bordi della mappa: è d'obbligo evitare di trovarsi nel raggio d'azione quando ridurranno ulteriormente lo spazio giocabile.

Da ultima, e non certo per importanza, l'estrazione. Questo è il vero momento tutti contro tutti, dove dovrete correre all'astronave che vi riporterà al Santuario e cercare di conquistare la vostra posizione al suo interno, mantenendola fino alla fine del conto alla rovescia: in termini di gioco, si traduce in un serrato scontro a fuoco tra chi è riuscito ad accaparrarsi la posizione per primo e chi ancora si sta avvicinando, in cui i partecipanti più svantaggiati si giocano il tutto per tutto mentre i più ricchi in termini di Dati rispondono con altrettanta ferocia per non perdere il bottino. Arrivati a questo punto è difficile che siano sopravvissute molte squadre (una volta eliminato, il team è fuori dai giochi), ergo gli ultimi rimasti sono anche i migliori.

La fase dell'estrazione è senza dubbio la più concitata, sia perché l'astronave si trova in uno spiazzo spesso molto aperto che trasforma i giocatori in bersagli viventi per qualche cecchino ben piazzato, sia perché si dà fondo a tutto tra abilità e armi raccolte pur di conquistare il proprio posto a bordo. Laddove in tutto il resto della partita Scavengers non impone nulla in termini di gameplay, nel senso che se volete giocare sicuro potete evitare gli scontri con altri giocatori, l'estrazione è quel momento in cui l'esperienza prende una decisa rotta PvP e non potete fare nulla per evitarlo: questo per mettere in guardia chi eventualmente non si trova a proprio agio con i battle royale, sappiate che alla fine dovrete per forza entrare in conflitto con il resto dei partecipanti e giocarvi il tutto per tutto. Vincere è senza dubbio importante, perché significa che vi siete portati a casa un numero considerevole di Dati, ma anche salvare la pelle ha il suo perché; spesso, anzi, è meglio cedere la posizione ma avere la sicurezza di tornare vivi anziché morire e perdere il poco di progresso fatto. Dipende dalla vostra situazione arrivati alle battute conclusive.

Ricerca come nucleo della personalizzazione

Scavengers, la corsa disperata al punto di estrazione
Scavengers, la corsa disperata al punto di estrazione

Se tutto questo non dovesse bastarvi, c'è anche la Ricerca da tenere in considerazione. Tra una partita e l'altra potete impostare lo sviluppo di un progetto così da aumentare le opzioni di crafting previste nel corso del match: farlo è essenziale poiché si lega strettamente alla personalizzazione del vostro Esploratore. Ciascuno è caratterizzato da due slot per le armi, i gadget (granate o consumabili) ma soprattutto le abilità e un'arma unica legata alla classe del personaggio, senza dimenticare i Talenti - passive che modificano la specializzazione dell'Esploratore. È importante costruire una squadra ben bilanciata, capace di opporre resistenza soprattutto alle minacce degli altri giocatori ma comunque in grado di sopperire alle rispettive mancanze: puntare solo su cure ad area, trappole o scudi, senza tenere conto dell'una o dell'altra, è la strada più veloce per morire.

Qui entra in gioco la suddetta Ricerca, poiché a ogni aumento di livello dell'Esploratore (attenzione, non del vostro account, sono due cose distinte) aumentano di conseguenza anche le ricette per il crafting: nella nostra prova abbiamo avuto "solo" la possibilità di creare un dispositivo termico per proteggerci dal gelo, oggetto indispensabile per difenderci dalle tempeste o dal calo di temperatura in generale ma anche per supportare i compagni, potendo lasciarlo cadere a terra affinché qualcun altro lo raccolga e ne faccia buon uso. Insomma, è tutto un grande cerchio della vita in cui le tre fasi di cui sopra - esplorazione, caccia ed estrazione - trovano la loro ragion d'essere in elementi del gioco che all'apparenza possono sembrare secondari ma, nell'insieme, contribuiscono a plasmare l'esperienza. All'inizio avrete a disposizione solo tre Esploratori, mano a mano che il vostro account progredisce otterrete crediti per sbloccare anche gli altri - per un totale di sette, numero forse destinato a crescere.

Tirando le somme

Scavengers, prepararsi al peggio è la regola d'oro
Scavengers, prepararsi al peggio è la regola d'oro

Scavengers si è rivelata un'esperienza più divertente di quanto l'iniziale mix di definizioni poteva far credere. Non è un miracolo tecnico, anzi si vede essere ancora a uno stato piuttosto grezzo per quanto riguarda texture, modelli e animazioni (soprattutto dei mostri ma anche i veicoli hanno bisogno di una revisione perché sembrano fatti di gomma). Volendo vedere l'altro lato della medaglia, un comparto artistico non di prim'ordine potrebbe andare a vantaggio di utenti con un PC non troppo performante considerato il bilanciamento che riesce a mantenere tra qualità e fluidità. Per quanto riguarda gunplay e ritmo, le prime impressioni sono positive. Considerato tuttavia che abbiamo provato una build provvisoria giocando solo quattro partite, è una stima che andrà fatta con maggior precisione su un lasso di tempo più prolungato - soprattutto considerato quanto Scavengers ha da offrire. Abbiamo comunque apprezzato la costante sensazione di pericolo che attanaglia le partite e la differenziazione delle stesse, grazie alla generazione casuale di pericoli e luoghi di interesse; è chiaro che il gioco punta a trovare la propria unicità nella riproposizione in chiave personale di meccaniche note e di sicuro allo stato attuale non possiamo pretendere più di quanto offra. Non stiamo solo parlando di una produzione indipendente ma anche di un prodotto prossimo all'Accesso Anticipato, dunque pronto a migliorarsi proprio seguendo i consigli e i feedback dell'utenza. Per ora, quanto visto ci fa ben sperare in un'esperienza futura che non punta al miracolo tecnico quanto a creare sessioni coinvolgenti e imprevedibili.

Scavengers Ea 1

Scavengers è un progetto in continua evoluzione, costruito su basi conosciute alle quali però riesce a dare un tocco personale e amalgamarle bene nell'insieme. Le tre fasi di esplorazione, caccia ed estrazione sono imprescindibili e sottovalutarne una significa essere svantaggiati nella successiva, così come prendere sottogamba il gioco di squadra potrebbe essere la vostra ultima decisione. Il mix PvEvP funziona e fino alla fine si può giocare secondo le proprie regole e i propri tempi, sottostando alla logica del PvP soltanto nelle fasi conclusive della partita. Non siamo di fronte a una particolare raffinatezza tecnica e chiaramente servono delle rifiniture qui e lì, però Scavengers ha saputo sorprenderci ed è questo l'importante: non partite necessariamente prevenuti e dategli una possibilità.

CERTEZZE

  • Il PvEvP funziona molto bene
  • Ciascuna fase è imprescindibile dall'altra
  • Gunplay e ritmo ci hanno dato un'impressione positiva
  • Le meccaniche sono familiari ma hanno il giusto tocco personale

DUBBI

  • Non si grida al miracolo tecnico
  • Ci sarà più di una mappa disponibile in Accesso Anticipato?