From Software sviluppa giochi impegnativi. Tutti coloro che apprezzano le saghe del team giapponese vivono con questa consapevolezza, e iniziano le loro creazioni con un misto di gioia e terrore, prevedendo un numero ignominioso di morti e imprecazioni ad ogni boss. Alcuni tra i giocatori più esperti dei soulslike, però, potrebbero aver lasciato da parte questa tensione, ormai convinti di poter affrontare senza problemi qualunque sfida Miyazaki e i suoi ragazzi decidano di lanciargli addosso. Con Sekiro: Shadow Die Twice si ricrederanno: il nuovo action della casa è infatti un gioco molto diverso dai titoli che lo hanno preceduto, e affrontarlo come se fosse un Souls è il modo più facile per lasciarci le penne abbandonandosi alla furia. Oggi noi vogliamo darvi qualche consiglio per sconfiggere questa belva feroce, perché una volta assorbite le sue meccaniche e compresi i suoi equilibri vi sembrerà tutto enormemente più fattibile. Facile no, per carità, ma fattibile.
Schiva meno, para tutto
Una delle caratteristiche di Sekiro che tende a ingannare chi viene dai titoli precedenti - e specialmente da Bloodborne - è la presenza di una schivata con frame di invulnerabilità in partenza (in pratica qualche istante dell'animazione in cui si risulta intangibili ai colpi), che porta chi ha sempre giocato rotolando come un ossesso all'uso compulsivo della manovra anche in questo gioco. Male. Cercate di non esagerare con le schivate, o morirete sistematicamente: i nemici in Sekiro hanno un tracking (la capacità di colpire "a ricerca" indipendentemente da dove vi muovete) sensibilmente più marcato rispetto al solito, e una schivata non eseguita nel momento perfetto vi porterà a subire il colpo senza se e senza ma. Considerando che molti boss ammazzano con due o tre colpi, questo non è un rischio che valga la pena correre. Il fondamentale difensivo di Sekiro è pertanto in realtà la parata, che se usata con tempismo perfetto fa riempire la barra della postura avversaria senza influenzare la vostra (abbiamo già spiegato nella recensione questa meccanica, ma in poche parole si tratta di un indicatore della guardia che se rotto garantisce un'esecuzione su un nemico). La maggior parte dei nemici del gioco, insomma, va trattata come in una sorta di rhythm game: dovete imparare il tempismo dei loro colpi durante i pattern d'attacco, e premere la parata con precisione di conseguenza. Può sembrare difficilissimo, ma dopo un po' di allenamento diventa una seconda natura, e permette di eliminare molto rapidamente nemici che sembravano imbattibili (specialmente quelli con combinazioni ricche di colpi e facilmente prevedibili). Certo, anche limitarsi a stare in parata normale può essere utile per sopravvivere, ma tenete a mente che anche voi potete venir storditi quando non usate una parry perfetta.
L'aggressività paga, ma non sempre
Paradossalmente, per facilitarsi la vita con certi nemici, partire all'attacco di cattiveria può essere una strategia vincente; basta non farsi prendere troppo la mano. Molti boss umanoidi hanno infatti pattern di risposta limitati dopo una manciata di colpi parati, e risultano quindi più prevedibili quando contrattaccano dopo esser stati colpiti rispetto a quando vengono lasciati liberi di agire. Sperimentate, e potreste superare boss e miniboss difficilissimi molto più tranquillamente del previsto caricando come un toro. Occhio però, questa strategia è di norma applicabile quasi solo a boss umanoidi armati: con le bestie, o i boss di grosse dimensioni, è spesso e volentieri conveniente mantenere le distanze (cosa facilitata dall'assenza di stamina e dalla possibilità di correre sempre), studiare i pattern d'attacco, e applicare una strategia di "toccata e fuga" continua, che pur allungando esponenzialmente una battaglia massimizza le vostre possibilità di sopravvivenza eliminando i punti vita avversari invece della postura. Utilizzate le due tattiche in modo alternato con i vari boss, per vedere quale paga di più, perché Sekiro ha un'altra curiosa qualità: quasi tutti i boss possono venir uccisi in modi alternativi, più lunghi da applicare ma più sicuri, o correlati a gadget o tecniche specifici...
Aguzzate l'ingegno
Le battaglie più difficili del nuovo gioco From hanno caratteristiche quasi Zeldiane a volte, e come prevedibile il vostro braccio meccanico non è lì solo per bellezza. Alcuni gadget sono mostruosamente efficaci contro certi boss, e permettono di stordirli a raffica, interrompere certe loro azioni, o facilitarvi enormemente la vita in difesa. Una cosa da tenere a mente, ad esempio, è l'importanza dei potenziamenti degli strumenti della Protesi Shinobi: per carità, leggeteli sempre, tenete a mente cosa fanno, e cercate di pensare a cosa possa esser applicata la loro descrizione. Lo scudo d'acciaio ad esempio possiede varie forme utilissime contro certe tipologie di avversari quantomai irritanti, e potrebbe salvarvi la vita più di quanto crediate (ferma persino certe prese). Le tecniche non sono da meno, sia chiaro: attacchi che vi spostano di molto permettono di colpire in tranquillità un nemico scoperto anche quando si mantengono le distanze (il Balzo Corvino è pensato proprio per questo), potenziamenti passivi al danno alla postura sono utilissimi contro attaccanti che non lasciano tregua, e sopra tutto questo regna incontrastato il Mikiri, per eliminare tutti quei fastidiosi nemici che tendono ad usare affondi in serie. Più nel dettaglio, il Mikiri è una delle prime tecniche ottenibili in Sekiro: acquisitela subito e andate ad allenarla dal samurai immortale del tempio dello scultore per poterla utilizzare; permette di contrattaccare gli affondi con una schivata verso il nemico al momento giusto, comodamente indicata da un simbolo rosso in partenza. Si tratta di una manovra favolosa, che da sola mette in enorme svantaggio certi antagonisti; ricordate, tuttavia, che non sempre gli attacchi con il simbolo sono affondi, e che nel caso si tratti di spazzate dovrete saltare. In questo secondo caso, se possibile, saltate in faccia al nemico ed eseguite un altro balzo: infliggerete enormi danni alla sua postura anche così.
Lo stealth non è inutile. E nemmeno gli oggetti
Considerando che i mob in Sekiro raramente risultano un problema una volta capito come girano le cose, molti giocatori smettono di utilizzare lo stealth a partita inoltrata, se non con lo scopo di ottenere rapidamente esperienza e risorse da nemici nelle vicinanze di un idolo. Attenti, perché lo stealth può paradossalmente venir usato anche su certi boss, e risparmiarvi la fatica di eliminare intere barre dei loro punti vita. Non è sempre scontato come utilizzarlo, ma sappiate che, abusando un po' dell'intelligenza artificiale, è possibile eliminare tutti i mob che circondano un boss particolarmente preoccupante, fare in modo che quel boss si resetti, e poi prenderlo di sorpresa in solitudine, oppure evitare del tutto le sue truppe, arrivare dietro al nemico più pericoloso, e colpirlo alle spalle per levargli una barra gratis. Questo genere di strategia di solito funziona solo con i miniboss, ma esiste uno specifico boss principale che può subirla malamente (fino quasi a diventare una cavolata). Non temete, peraltro, di evitare momentaneamente un nemico che vi sembra troppo ostico. La progressione in Sekiro è lenta e correlata a ciò che uccidete, quindi cercate di capire quali sono i nemici più "fattibili" per voi, e tornate dai più ostici dopo aver guadagnato un po' di vita e potenza d'attacco.
Gli ultimi trucchetti? Non dimenticate di avere degli oggetti con voi, e un tasto della pausa funzionante: molti useranno solo la fiaschetta, ma le compresse rigeneranti e altri oggetti simili possono aiutare molto in certe battaglie lunghe, laddove le caramelle colorate del gioco offrono brevi ma interessanti buff per facilitarsi la vita in situazioni critiche, e la cenere stordisce quasi con la stessa efficacia dei petardi a volte. Se non avete voglia di riempire la barra rapida, semplicemente aprite il menu inventario e usateli da lì. Persino le apparentemente inutili pillole blu del suicidio possono essere usate: nel gioco si accumulano tre resurrezioni verso la fine, che vengono rigenerate dopo un'esecuzione. Potreste scegliere di morire in una fase dove avete subito molti danni solo per tornare a metà dei punti vita grazie ad una di queste, e aver pronto un ritorno per la fase successiva; una tecnica estremamente situazionale, ma comunque utile.