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Sky: Figli della Luce, il segreto di un gioco che vuole migliorare il mondo

Abbiamo parlato con Jenova Chen dell'arrivo di Sky: Figli della Luce su Nintendo Switch, delle iniziative della community e del passato e futuro di Thatgamecompany

INTERVISTA di Vincenzo Lettera   —   13/07/2021

"Sai, sto invecchiando". Quando abbiamo conosciuto Jenova Chen per la prima volta, il fondatore di thatgamecompany aveva da poco chiuso un accordo con Sony per pubblicare tre giochi su PlayStation Network, e si preparava a lanciare il secondo, un'atipica e incantevole esperienza di nome Flower. Qualche anno dopo lo abbiamo incrociato tra le stanze dell'E3, intento a chiedersi se la stampa e il pubblico avrebbero apprezzato Journey. Spoiler, lo avrebbero fatto.

Da allora ne è passato di tempo, ma qualche giorno fa abbiamo incontrato il game designer per una terza volta, stavolta attraverso lo schermo di un computer, per parlare dell'arrivo su Nintendo Switch del suo gioco più recente, quello Sky: Figli della Luce che ci ha fatto volare con le emozioni nell'estate del 2019, quando è uscito su smartphone e tablet.

Per chi non lo conoscesse, Sky si può descrivere molto brevemente come una sorta di Journey tra le nuvole, un affascinante viaggio in cui rimanere a bocca aperta mentre si esplorano e si attraversano splendide ambientazioni. A differenza di Journey però, la componente multigiocatore è molto più sviluppata, trasformando Sky in un'esperienza sociale unica, che permette di condividere preziosi momenti con altre persone, e visitare queste ambientazioni tenendo letteralmente per mano altri giocatori.

Dall'intervista di Sky: Figli della Luce con Jenova Chen ne è venuta fuori una chiacchierata sul gioco e sulle novità più recenti, certo, ma che in maniera naturale ci ha portato a parlare del tempo che passa, del filo rosso che collega le sue opere, e di come le persone, unite assieme, abbiano la forza di cambiare il mondo in positivo.

Stagioni

Jenova Chen
Jenova Chen

Sono passati due anni pieni dal debutto su App Store, ma Jenova Chen ci tiene a sottolineare come la versione per Nintendo Switch di Sky: Figli della Luce sia il risultato di un percorso ben più lungo, iniziato nove anni fa e che nell'ultimo paio ha germogliato e si è espanso attraverso dei contenuti e delle attività stagionali. "All'inizio Sky era pensato per essere una specie di giro in giostra", ci spiega l'autore. "C'è una storia di base, ma quando lo abbiamo lanciato, il gioco si è trasformato in una sorta di parco a tema. E proprio come un vero parco a tema ha continuato a evolvere nel tempo, vedendo l'aggiunta di nuove terre, personaggi e sfide.

La scorsa estate abbiamo aggiunto ad esempio un'isola tropicale perché con il diffondersi del Covid i nostri utenti non potevano permettersi neanche un giorno di vacanza. In autunno abbiamo inserito una serie di sfide eteree per permettere ai giocatori di testare le proprie abilità, mentre in inverno - con la Season of Dreams - abbiamo introdotto una storia che ruotava attorno al pattinaggio sul ghiaccio. La scorsa primavera abbiamo infine avuto un evento chiamato Season of Assembly, in cui un gruppo di boyscout voleva finire la propria casa sull'albero".

Tutte queste novità hanno tenuto viva e appassionata una community che dal lancio del gioco è praticamente esplosa, rispondendo a una impellente necessità di molte persone che, in periodo di quarantena, cercavano esperienze leggere e vibranti, che permettessero di socializzare e visitare nuovi luoghi, seppur virtuali. "Quando lo abbiamo lanciato non sapevamo nemmeno se avrebbe avuto successo, visto che i nostri fan storici non erano su mobile", ci spiega Jenova Chen.

"Eppure, un anno dopo l'uscita abbiamo assistito a una crescita esponenziale nel numero di giocatori, e soltanto a luglio dello scorso anno Sky è diventato un successo e ci ha permesso di rientrare nelle spese. Sono stati due anni folli e stressanti". La community del gioco - che alla fine dello scorso anno aveva raggiunto i 50 milioni di download - è oggi composta per il 70% da un pubblico femminile, ma soprattutto ha attirato un'enorme fetta di persone che solitamente non giocano ai videogiochi, spesso avvicinate dal desiderio di giocare con un amico, il proprio partner o un membro della famiglia. "Molti di loro giocano coi propri figli, e devo ammettere che internamente questo era il nostro obiettivo principale durante lo sviluppo del gioco. La nostra intenzione era creare qualcosa che fosse come un film della Pixar o dello Studio Ghibli, e che potesse essere apprezzato tanto dai grandi quanto dai bambini".

Il crossover con il Piccolo Principe

La componente sociale rende Sky più di un semplice 'Journey tra le nuvole'.
La componente sociale rende Sky più di un semplice "Journey tra le nuvole".

Stagione dopo stagione, si arriva così al più recente e più particolare evento mai realizzato per Sky. Quello dedicato a Il Piccolo Principe non è solo il primo evento stagionale da quando il gioco di thatgamecompany è approdato su Nintendo Switch, ma è anche la prima volta in quindici anni che la compagnia americana fa una collaborazione con una IP esistente.

"Il Piccolo Principe è sempre stato il mio libro preferito", ci racconta Jenova Chen. "C'è così tanta affinità tra la storia di Sky e quella del libro, e per questo abbiamo voluto invitare il Piccolo Principe nel nostro mondo, permettendo al giocatore di fare amicizia con lui, tenerlo per mano o giocare a nascondino assieme. Dopotutto il libro ha rappresentato una delle ispirazioni principali nei primi tempi dello sviluppo di Sky. Un tempo un mio amico mi disse 'sai, mi ricordi il Piccolo Principe', e io mi sentivo lusingato perché credo sia un personaggio che rappresenti qualcosa di puro e genuino. Durante lo sviluppo del nuovo aggiornamento ho riletto il libro molte volte, avendo anche l'occasione di incontrare l'erede dell'autore e chiedere quale sia il segreto che la volpe dice al piccolo principe, ovvero la cosa essenziale nella vita che però è invisibile agli occhi. Non essendo gli autori originali possono darmi giusto un'interpretazione, ma secondo loro quello che è essenziale è il legame, l'amicizia e la famiglia che hai, mentre tutto il resto non è essenziale: soldi e fama vanno e vengono. Sky è un gioco incentrato proprio sul connettere le persone tra loro: durante il suo sviluppo speravamo che se una famiglia avesse giocato a Sky si sarebbe potuta sentire più vicina".

Nel corso dell'ultimo paio d'anni, Jenova Chen ha ricevuto numerose richieste per realizzare delle collaborazioni, visto che molti giochi live service si basano proprio su questo tipo di campagne. "Non avevo intenzione di fare l'ennesimo crossover con Marvel, o cose di questo tipo", ci racconta. "Ho pensato che se ne avessimo dovuto fare uno, sarebbe stato sul nostro preferito, e così abbiamo voluto rendere omaggio a Il Piccolo Principe. Molti dei nostri utenti sono giovani e non hanno idea dell'esistenza dell'opera letteraria; al più pensano si tratti del film del 2015. Abbiamo fatto un sondaggio per chiedere quale fosse la forma d'intrattenimento preferita dai nostri giocatori e al primo posto c'erano brevi video su TikTok, al secondo posto YouTube e al terzo i videogiochi: i libri sono solo al settimo posto. Molti di questi giovani che crescono oggi non leggeranno mai il libro de Il Piccolo Principe, perciò mi piacerebbe se il nostro gioco potesse introdurre questo classico senza tempo e magari incuriosire a leggerlo".

Le origini di un trailer

Il Piccolo Principe in Sky
Il Piccolo Principe in Sky

A differenza di un libro, tuttavia, Sky è un gioco che raramente si affida alle parole per raccontare le sue storie. Il più delle volte i giocatori comunicano tra di loro attraverso una serie di emote, scambiandosi candele o suonando strumenti musicali, e anche gli eventi del gioco vengono spesso suggeriti da simboli, immagini e indizi, lasciando alla curiosità di chi gioca l'obiettivo di scoprire e interpretare.

"Un po' come Journey, anche Sky racconta la storia del mondo attraverso l'osservazione. Ogni giocatore è una sorta di archeologo che va in giro cercando di capire cos'è successo, e ho visto così' tante fan art di persone che immaginano com'era il mondo prima di Sky". Tuttavia, Chen ci racconta che il team aveva già una visione precisa di come doveva essere l'immaginario del gioco prima degli eventi raccontati all'inizio dell'avventura, e così ha deciso di mostrarla nello splendido trailer di lancio della versione per Switch. "Abbiamo lavorato su questo trailer per circa mezzo anno, e alla fine abbiamo pensato che il lancio del gioco su Switch sarebbe stato il momento migliore.

Per il trailer abbiamo anche collaborato con Austin Wintory, e infatti si possono sentire delle similitudini con la musica di Journey, che ha un approccio lievemente diverso da quello di Sky. Questo perché il mondo prima dell'inizio del gioco era molto più colorato, i personaggi indossano vestiti vivaci, mentre nel mondo di Sky ognuno è un fantasma blu. Sono contento che molte persone abbiano apprezzato il trailer".

Una community positiva

Quello tra thatgamecompany e la sua community è però uno scambio che si muove in entrambe le direzioni, con gli utenti che hanno avuto un'influenza importante non solo nel suggerire migliorie e novità all'interno del gioco, ma anche nello stimolare Jenova Chen e il suo team ad abbracciare iniziative ben più importanti. Tra queste quella chiamata "Days of Healing", una raccolta fondi attraverso il gioco grazie alla quale thatgamecompany e gli utenti di Sky hanno donato a Medici Senza Frontiere oltre un milione di dollari per aiutare nel periodo più intenso della recente pandemia.

"Quando organizzammo la prima volta una raccolta fondi per il giorno della Terra pensavamo sarebbe stato carino permettere ai nostri utenti di fare qualcosa per aiutare il mondo. Ma molte persone ci hanno detto 'ma dove vivete? Con il Covid di mezzo non dovremmo piantare alberi ma a aiutare altre persone in difficoltà'. Quindi sono stati i nostri utenti a spingerci nella giusta direzione. Quest'anno abbiamo provato a fare di nuovo un'iniziativa per il giorno della Terra, e abbiamo raccolto diverse centinaia di migliaia di dollari per ripulire l'oceano e ai nostri giocatori è piaciuto molto. In un certo senso avviene tutto in modo molto naturale, perché il design e la storia di Sky si basano sull'altruismo e sulla condivisione, e così i nostri utenti si mobilitano per aiutare".

Ispirazione e futuro

In Sky, la possibilità di tenere altri giocatori per mano è stato un 'trucco' per permettere alle persone di giocare assieme a chi non è abituato a giocare avventure in 3D
In Sky, la possibilità di tenere altri giocatori per mano è stato un "trucco" per permettere alle persone di giocare assieme a chi non è abituato a giocare avventure in 3D

Il rapporto tra Jenova Chen e i fan dei suoi giochi affonda tuttavia le sue radici molto più in là nel tempo. Tra tutti i giochi dell'autore è possibile tracciare un filo rosso che parte dai primi esperimenti con Cloud e flOw, passa per Flower e arriva a Journey e infine a Sky, e se tra le diverse opere si trovano collegamenti tematici, ludici o emotivi è perché, in fondo, i feedback degli utenti hanno influenzato Chen a prendere una direzione o un'altra.

"A volte penso di essere a corto di nuove idee, quindi cerco di prendere dai nostri vecchi giochi quello che è piaciuto alle persone. Ho sempre la sensazione che ci sia un dialogo continuo tra noi e i giocatori. Mentre ero a scuola le persone che provavano Cloud mi dicevano che avrei dovuto aprire una società per far capire che i giochi non sono solo combattimenti e sport, ma possono essere qualcosa di toccante e positivo. Probabilmente se i fan non mi avessero scritto in passato oggi starei facendo tutt'altro. Quando finimmo Flower furono positivamente colpiti e volevano vederci lavorare a un'esperienza multiplayer, e dopo ancora abbiamo visto che volevano giocare con le proprie famiglie".

La possibilità di suonare liberamente strumenti musicali è stato uno degli elementi più caratterizzanti nella comunicazione non verbale di Sky.
La possibilità di suonare liberamente strumenti musicali è stato uno degli elementi più caratterizzanti nella comunicazione non verbale di Sky.

Man mano che il tempo passa, Chen sente di maturare anche come autore. "Cloud era qualcosa di molto personale. Riguardava la mia infanzia e in qualche modo ha riverberato con molte persone che non conoscevo e che si trovavano in giro per il mondo. Attraverso il loro incoraggiamento cerco di essere sempre autentico in quello che realizziamo: che si tratti di Flower, di Journey o di Sky, c'è sempre un po' della mia voce in ogni gioco. Sai, poi sto invecchiando: ai tempi di Flower ero parecchio naive e pieno di ego. Ero da poco uscito da scuola e volevo dimostrare di essere in grado di fare qualcosa che nessuno ha mai fatto prima. Con Journey sono diventato un po' più maturo, ho fatto molti errori e ho dovuto imparare dai miei errori; ma in quel periodo ero ancora single, vivevo da solo, mentre durante lo sviluppo di Sky ho avuto una famiglia e dei figli. Le cose nella vita si accumulano e crescendo spero di diventare una persona più matura e che anche i miei giochi futuri possano avere più sfumature",

E in una chiacchierata interamente focalizzata sul passato, Jenova Chen ci concede un piccolo sguardo al futuro. Quello di Sky ma anche quello di Thatgamecompany: "Sky sta crescendo in maniera tremenda, e visto che non ci aspettavamo un successo del genere stiamo ingrandendo la compagnia molto rapidamente, anche solo per stare al passo con gli aggiornamenti. In arrivo c'è qualcosa di davvero emozionante: dovrai attendere il prossimo anno per l'annuncio, ma stiamo creando qualcosa che non abbiamo mai fatto prima. Allo stesso tempo c'è sempre la questione sul nostro prossimo gioco: stiamo lavorando anche a quello ma lo annunceremo quando saremo pronti. Ci vorrà un po'".