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Spyro: Reignited Trilogy, un remake sorprendente del cult PlayStation

All'E3 2018 abbiamo provato alcuni livelli tratti da Spyro the Dragon completamente ricreati per la Spyro: Reignited Trilogy

PROVATO di Vincenzo Lettera   —   16/06/2018

Con il clamoroso successo di Crash Bandicoot N. Sane Trilogy, era solo questione di tempo prima che Activision riservasse lo stesso trattamento a un'altra celebre icona dell'era PlayStation. Dopotutto erano anni che i fan di vecchia data chiedevano a gran voce un ritorno della serie Spyro, ma rispetto al marsupiale ideato da Naughty Dog, il draghetto viola di Insomniac era una bestia completamente diversa. Laddove i tre Crash hanno livelli lineari e controlli invecchiati relativamente meglio, Spyro the Dragon permette di muoversi liberamente in ampi livelli, tra salti estremamente precisi e la possibilità di planare da una piattaforma all'altra; il tutto ruotando la telecamera con l'uso dei tasti dorsali (al tempo, il controller PlayStation non aveva ancora gli stick analogici). Giocare l'originale Spyro oggi è un'esperienza estremamente legnosa, lenta e con alcuni livelli particolarmente frustranti. Per questo eravamo parecchio scettici quando Activision ha annunciato Spyro: Reignited Trilogy, remake della trilogia apparsa su PlayStation in sviluppo presso Toys for Bob (il team dietro Skylanders). Eppure, all'E3 2018 abbiamo trovato il piccolo Spyro più in forma che mai.

Spyro: Reignited Trilogy, un remake sorprendente del cult PlayStation

La demo dell'E3 2018

La demo che abbiamo giocato all'E3 2018 era composta da tre diversi livelli, tutti provenienti da Spyro the Dragon. Il primo era tratto dalle fasi iniziali del gioco e permetteva di affrontare Tosto, il primissimo boss dell'avventura relativo al mondo degli Artigiani. Il restyling lascia a bocca aperta ancor prima di toccare il controller: il modello di Spyro è vivace, espressivo e ricco di personalità, grazie soprattutto a una gran quantità di animazioni. Discorso simile per il mondo di gioco: è possibile bruciare l'erba con una fiammata, i fondali danno un maggiore senso di profondità, mentre strutture, mura e castelli sono molto più complessi e ricchi di dettagli. Anche i nemici sono più espressivi, con cani che sbadigliano e si addormentano se lasciati indisturbati. La palette di colori è azzeccata, e il sistema di illuminazione rende il livello al tramonto ancora più gradevole. Il boss, Tosto, è in realtà estremamente banale, mentre più complesso è il secondo livello della demo tratto dal mondo dei Domatori, Tree Tops, in cui sbarazzarsi di scimmie fuori di testa e saltare da un albero all'altro sfruttando delle rampe di lancio. Il terzo e ultimo livello, intitolato Sunny Flight, è uno scenario aereo in cui Spyro vola tra le piattaforme nel tentativo di cercare il percorso migliore per raccogliere tutti i collezionabili e i bonus entro lo scadere del tempo.

Spyro: Reignited Trilogy, un remake sorprendente del cult PlayStation

Il lavoro di ricostruzione per Spyro: Reignited Trilogy è passato ovviamente anche per la colonna sonora e il sound design: quando il protagonista parte alla carica, si sente forte e chiaro il suo galoppare; quando si ferma o entra in strutture chiuse, la musica cala d'intensità, tornando alta al primo combattimento; le gemme raccolte emettono un suono più acuto, allo scopo di dare più soddisfazione a chi gioca. La colonna sonora è stata completamente reinterpretata, mentre la voce del protagonista in Spyro the Dragon è stata doppiata da capo per renderla coerente con gli altri due episodi: per l'occasione, Toys for Bob ha infatti coinvolto Tom Kenny, attore che aveva doppiato il draghetto viola in Spyro 2: Gateway to Glimmer e Spyro: Year of the Dragon. Buona parte degli sforzi del team era focalizzata sul migliorare il feeling dei controlli, ora infinitamente più preciso rispetto all'originale. "Per i designer è stato un lavoro lungo e preciso", dice Paul Yan di Toys for Bob. "Abbiamo fatto girare il gioco originale su un emulatore e utilizzato degli strumenti per analizzare ogni dettaglio più minuscolo, dal modo in cui Spyro curva mentre corre fino alla durata dell'animazione del salto. Poi abbiamo dovuto trovare il giusto equilibrio per fare in modo che i controlli sembrassero fedeli a quelli originali, ma allo stesso tempo che fossero più moderni, fluidi e piacevoli". Prevedibilmente, la telecamera può essere ora controllata con lo stick analogico destro: nella versione originale di Spyro the Dragon, per ruotare la visuale a destra o a sinistra bisognava utilizzare i grilletti, una soluzione parecchio scomoda, ma che sarà comunque attivabile dalle opzioni per la felicità dei puristi più nostalgici e masochisti.

Realizzare un remake di Spyro sulle console moderne non è un lavoro facile, ma sembra proprio che Toys for Bob sia riuscita da un lato ad ammodernare e arricchire l'estetica del mondo e il carisma dei suoi personaggi, dall'altro a migliorare i controlli di gioco, pur restando estremamente fedele al feeling dell'originale. Toccherà aspettare l'uscita prevista per il 21 settembre per vedere quanto i boss e gli altri livelli siano divertenti ancora oggi, ma i fan di Spyro possono essere ottimisti: questo remake sembra essere in buone mani.

CERTEZZE

  • Ottimo ammodernamento estetico di Spyro e del mondo di gioco
  • I personaggi hanno molta più personalità
  • Animazioni fluide e controlli impeccabili

DUBBI

  • I boss e il design di certi livelli potrebbero non essere invecchiati bene
  • Non è chiaro se ci saranno contenuti extra riguardo al gioco originale