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Super Mario 64core: sta nascendo un nuovo genere musicale?

Nato tra le pieghe di Youtube, le cover di pezzi famosi che usano il soundfont di Super Mario 64 hanno iniziato a diffondersi a macchia d'olio negli ultimi mesi.

Super Mario 64core: sta nascendo un nuovo genere musicale?
SPECIALE di Damiano Gerli   —   18/06/2023

Non capita molto spesso di rendersi conto di star assistendo, in diretta, alla nascita di un nuovo genere musicale. Eppure, con internet sembra quasi essere una sensazione comune. Per esempio, così è successo per il vaporwave, genere che vive e respira una precisa estetica, prima ancora che un vero e proprio stile musicale. Esempio più calzante potrebbe essere il noto Soundcloud rap, che ha lanciato artisti poi esplosi ben al di là della nicchia, come Lil Pump e Juice WRLD. Eppure, per il genere di cui parliamo oggi, le cose stanno andando diversamente. Benvenuti nell'era del SM64core.

Negli ultimi due mesi, su YouTube, c'è stato un fiorire di cover di pezzi realizzati con il soundfont (potremmo dire la "palette musicale") di Super Mario 64. In pratica, si prende un pezzo già esistente di un artista, sostituendo ogni strumento musicale con quelli usati nella colonna sonora del classico platform 3D Nintendo. Mentre le prime cover risalgono a più di un anno fa, ultimamente la cosa è andata fuori controllo. Da semplici ricreazioni di singoli pezzi famosi, si è presto arrivati a ricreare interi album, anche meno celebri.

Poche regole, ma precise

Vi ricorda qualcosa?
Vi ricorda qualcosa?

Le regole del genere sono semplici, ma piuttosto ferree: non si possono usare suoni che non esistevano in Super Mario 64. Quindi, per esempio, una cover che andasse a cambiare solo un paio di strumenti o, per dire, inserisse la voce di Mario al posto del cantante originale, non rientrerebbe - a ragion veduta - nel vero e proprio sm64core. Come menzionato, in pochissimo tempo il genere si è evoluto, cambiando faccia da semplice "meme" a vera e propria mania. Da singole canzoni, scelte più che altro per il valore "memico" delle stesse, si è arrivati a sconvolgere interi album. Nessun artista si è salvato dall'ondata SM64, tanto è facile trovare l'intera discografia di band come Tool, Nirvana e System of a Down.

La scelta degli artisti sembra ruotare molto intorno agli anni '90 e duemila, il che la dice lunga sull'età media dei fruitori del sm64core. Ma ciò non toglie che si trovino agevolmente diverse eccezioni, come interi album dei Beatles o Pink Floyd. Anche i titoli sono spesso modificati per l'occasione, come "Shine On Gay Bowser 1-5" (da Shine on You Crazy Diamond). Chi ha letto fin qui, però, potrebbe giustamente chiedersi: perché qualcuno dovrebbe decidere di ascoltarsi gli oltre settanta minuti di Lateralus dei Tool rifatto con il soundfont di Super Mario 64? Non sarebbe molto meglio ascoltarsi l'originale, visto che è altrettanto agevolmente trovabile su YouTube? Beh sì, ma l'sm64core punta a qualcosa di diverso.

Nostalgia e futuro insieme

Le copertine sono belle quasi come le cover
Le copertine sono belle quasi come le cover

Per gli amanti del genere, si tratta di un'unione di motivi diversi tra loro. Perché se da una parte è vero che la nostalgia gioca, com'è ovvio, un ruolo preponderante, allo stesso tempo questa viene applicata a qualcosa di completamente diverso dal solito e, in un certo modo, nuovo. Non si tratta solo di rivivere la propria infanzia o adolescenza, ma rivisitarla applicandola ad altre opere artistiche. Un po' come se andassimo a una mostra di Van Gogh e tutti i quadri dell'artista fossero rifatti con uno stile 8-bit o 16-bit, per esempio.

In un unico video è possibile vivere un'esperienza completamente nuova, ma attraverso una patina di nostalgia che la renda rassicurante. Alcuni dei commenti sui video, per esempio, notano come si siano avvicinati a certi artisti proprio attraverso le cover SM64. Per chi, invece, conosceva già i pezzi, è come rivederli sotto una nuova veste. Per esempio, I Want You (She's so Heavy) diventa quasi una musica ideale per uno scontro a rallentatore contro Bowser, mentre The Chain è perfetta per un giro nel prato fuori dal castello.

I creatori discutono: una truffa o un vero genere?

Non si salva nessuno
Non si salva nessuno

Ma chi c'è dietro questa curiosa ondata musicale e cosa lo guida alla creazione di queste cover? Ne abbiamo parlato con alcuni creatori e abbiamo ricevuto risposte piuttosto diverse. In primis, c'è stato verymilkee a metterci in guardia sulla vera natura del genere. "Non c'è nulla di artistico nel creare un pezzo sm64core! Chiunque con una connessione a internet e un PC sarebbe perfettamente in grado di farne uno". Il che sicuramente è un punto in più per l'accessibilità, ma lo YouTuber pone l'accento sul fatto che non si stia creando nulla di nuovo e la scelta viene solo dettata dalle richieste dei fan.

Lo YouTuber continua "è vero, sul mio canale ci sono 3-4 video che sono fatti con cura e su cui ho passato diverso tempo. Il resto? Direi che si tratta di niente più che mistificazioni, di lavoro mio c'è poco e niente". Non tutti, però, son d'accordo con questo punto di vista pseudo nichilista, come dice un altro creatore, fxsnowy. "Vero, chiunque può prendere un file Midi e cambiarne il soundfont con quello di Super Mario 64. Ma renderla una canzone piacevole da ascoltare? Tutt'altro discorso, è lì che serve l'orecchio musicale e saper comporre fa differenza".

Tra professionisti e amatori

Alcune copertine sono arte
Alcune copertine sono arte

Di certo la differenza tra chi prende una midi, sostituisce gli strumenti e la carica, con chi invece realizza qualcosa di ben più complesso è agevole da verificare. Per esempio, una cover di (sic) degli Slipknot può essere realizzata convertendo banalmente una midi con gli appropriati strumenti di Super Mario 64. Oppure può essere un lavoro più raffinato, arricchendo la canzone con dei sample (presi sempre da Super Mario 64) al posto di quelli originali.

Un altro creatore, clynaack, commenta che "il maggior sforzo viene remunerato in termini di migliori commenti e visualizzazioni. Se si tiene a realizzare un prodotto finale di qualità, c'è molta più possibilità che gli ascoltatori tornino a caricare il video più e più volte, invece di ascoltarlo una singola volta, farsi una risata e passare oltre." Alcuni dei commentatori sui video, notano come le soundfont covers sembrerebbero sconfiggere una volta per tutte il malvagio algoritmo YouTube. Quel "copyright claim" che ammazza ogni possibilità di fare soldi. Su questo, i creatori risultano un po' divisi perché dicono che comunque, alla fine, anche i pezzi sm64core finiscono con l'essere spesso "flaggati".

Non è un genere per giovani

L'età del pubblico di verymilkee
L'età del pubblico di verymilkee

"Bisognerebbe trovare un altro modo di monetizzare questo tipo di contenuti" dice fxsnowy. "Uno dei modi ovvi sarebbe Patreon, così che gli ascoltatori possano richiedere specifici album con i soundfont che preferiscono." Per quanto riguarda il pubblico, verymilkee condivide l'età del suo pubblico, facendo notare come ci sia una netta preponderanza di persone tra i 30 e i 40. "Credo si tratti quasi di una tempesta perfetta, un incontro tra nostalgia e voglia di comfort nella musica. Non credo che qualcosa del genere ricapiterà spesso in futuro."

Naturalmente, pasticciare con i soundfont è anche un modo per avere un primo approccio con la musica, nonché per capire concetti come mixing ed editing. Questo lo confermano tutti i creatori con cui abbiamo parlato, che hanno iniziato con cover piuttosto semplici fatte in pochi minuti, fino ad arrivare ai progetti di oggi che richiedono diverse ore e giorni di lavoro. "In ogni caso, per creare una cover fatta bene ci vuole del tempo" conclude fxsnowy "è facile per un creatore iniziare da progetti veloci fino ad arrivare a video che prendono ore e giorni di lavoro."

Un genere che vive, un genere che muore

Anche Donkey Kong vuole dire la sua
Anche Donkey Kong vuole dire la sua

In realtà, come tutti i "meme", nel momento in cui ne parliamo è già troppo tardi e il genere sembrerebbe già essere sul viale del tramonto. I video si stanno riducendo e gli stessi creatori dicono che "il picco è arrivato" e si tornerà presto indietro. Eppure non finirà così. L'estetica che anima l'sm64core sembra già essere riuscita a sopravvivere in altre forme. Lo stesso fxsnowy è già andato oltre, il suo canale è dedicato a cover che usano altri soundfont, per esempio quello di Donkey Kong Country 2 per ricreare l'intero album Californication dei Red Hot Chili Peppers.

Insomma, nel bene e nel male, sembra difficile definire l'sm64core (o ancora meglio, le soundfont cover) come un genere di passaggio. Magari, di qui a qualche mese non vedremo più nuovi video, ma la loro presenza su internet è stata e resta importante. Una rassicurante unione di media diversi, incollati insieme nel nome della nostalgia e di un suono rassicurante per l'ascoltatore, uno che travalica i limiti dello spazio e del tempo. Le soundfont cover ci raccontano un passato che non è mai stato ma che, in qualche strano modo, sentiamo strettamente nostro.