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The Boys 3, le nostre prime impressioni sul ritorno dei supereroi di Prime Video

La dissacrante serie TV supereroistica torna su Prime Video: tiriamo le somme sui primi tre episodi e scopriamo se vale la pena tornare coi Boys anche quest'anno.

SPECIALE di Christian Colli   —   05/06/2022

A giudicare dai primi tre episodi, già disponibili su Prime Video, il team di Eric Kripke, che ha creato la serie ispirandosi all'omonimo fumetto di Garth Ennis, ha fatto tesoro delle critiche alla seconda stagione, caratterizzata da un inizio troppo lento e compassato, ma anche da un paio di episodi conclusivi davvero stratosferici. La nuova stagione di The Boys, infatti, sembrerebbe schiacciare l'acceleratore sulla narrativa fin dal primissimo episodio, soprattutto ora che il format televisivo ha preso le distanze dall'opera cartacea.

Questo, però, non è proprio positivo al 100%, come potete appurare leggendo le nostre prime impressioni di The Boys 3. Come al solito manterremo gli spoiler al minimo per non rovinarvi la sorpresa, ma se non avete ancora visto la seconda stagione, non proseguite la lettura perché saremo costretti a fare il punto della situazione per contestualizzare la nostra analisi.

Ricominciare da capo

The Boys 3, Hughie si è trovato un nuovo lavoro
The Boys 3, Hughie si è trovato un nuovo lavoro

Il finale della seconda stagione di The Boys scuoteva il cast alle fondamenta, cambiando pesantemente le carte in tavola per alcuni personaggi che ritroviamo a un anno di distanza dal fatidico scontro con Stormfront in scenari decisamente diversi. Hughie lavora per la Neuman - senza sapere che la deputata si oppone pubblicamente alla Vought, ma usa i suoi poteri segreti per far fuori gli oppositori - e convive con Starlight, che nel frattempo si è adeguata alla sua nuova posizione di risalto nei Sette.

I Boys si sono spaccati, o meglio: Frenchie e Kimiko continuano a lavorare con Butcher, che però sembra addolcitosi dopo aver preso in carico il figlio di Patriota, mentre Marvin sta cercando di ricostruire un rapporto con la figlia. Questo però non significa che non continuino a dare la caccia ai Super che trasgrediscono la legge, come succede con Termite all'inizio della premiere, in una delle scene più grottesche ed eccessive che abbiamo visto nella serie di Prime Video.

Poi ci sono i Super, o quel che ne resta. Come abbiamo detto, Starlight è diventata praticamente il volto dei Sette, Queen Maeve si è fatta da parte e A-Train sta cercando ancora di reinventarsi dopo i suoi continui fallimenti. Stormfront è fuori dai giochi, tant'è che il cammeo di Charlize Theron la sostituisce nel rimaneggiamento de "L'alba dei Sette" che prende in giro tutta la debacle sulle versioni di Zack Snyder e Joss Whedon del film Justice League. E infine abbiamo Patriota, sempre più borderline, sempre più inquietante: Anthony Starr è veramente grandioso e restituisce un'interpretazione da brividi di questo Superman disturbato e in perenne procinto di perdere la testa. O staccarla agli altri. Fate voi.

The Boys 3, Patriota è sempre più pazzo
The Boys 3, Patriota è sempre più pazzo

Dunque tutto sembrerebbe essere cambiato, finché non si ricomincia a parlare di Soldatino, un Super creduto morto che potrebbe nascondere il segreto per eliminare Patriota. E allora si torna a indagare su due fronti, mentre la Vought tesse trame rischiosissime per riabilitare la propria immagine pubblica tra reality show, stunt pubblicitari e intrighi politici.

La nuova stagione comincia un gioco delle parti che muove tante sottotrame contemporaneamente, facendole convergere nella stessa direzione. Il commento sociale è ai massimi livelli e ce n'è per tutti i gusti: le polemiche sulla distribuzione delle armi negli Stati Uniti, l'ossessione per le percentuali di gradimento, l'onnipresente spettro neanche tanto mal celato del razzismo, l'impatto dei social network e la loro capitale importanza in ogni dinamica comunicativa.

Shock! Because...

The Boys 3, Butcher e Patriota a confronto
The Boys 3, Butcher e Patriota a confronto

E poi ovviamente c'è la grottesca violenza visiva che raggiunge nuove vette nel giro di soli tre episodi. The Boys continua a essere una serie TV da sconsigliare ai deboli di stomaco: alcune scene sono davvero raccapriccianti, ma non si può non sorridere per la loro creatività e spavalderia.

Il cast continua a essere sul pezzo, in particolare Karl Urban è sempre più minaccioso e carismatico nei panni di Billy Butcher: il suo personaggio riesce a essere assolutamente odioso, ma Urban in qualche modo trasmette quel minimo di umanità che gli impedisce di renderlo una macchietta stereotipata. Tuttavia, a questo giro abbiamo trovato molto accattivante anche l'interpretazione di Erin Moriarty, che ha trasformato la pudica e ingenua Starlight della prima stagione in una supereroina tutta d'un pezzo. La Moriarty si è trovata a lavorare su un materiale più complicato, però, perché alcune svolte nella narrativa metteranno in discussione il suo personaggio.

The Boys 3, Jensen Ackles interpreta Soldatino
The Boys 3, Jensen Ackles interpreta Soldatino

Nella speranza che non si torni a battere sui triangoli amorosi e il drama sentimentale tra lei e Hughie, che al momento ci è sembrato il personaggio meno interessante di questa stagione, ci sono alcune annessioni molto interessanti al cast di cui però abbiamo visto ancora troppo poco per poterci esprimere: il Supersonic di Miles Gaston Villanueva, per cominciare, ma anche e soprattutto Jensen Ackles nei panni di Soldatino, finora visto soltanto in un lungo flashback ma già convincente grazie al carisma dell'attore che ha interpretato Dean Winchester in Supernatural per ben quindici anni.

Il problema con questi tre episodi di The Boys 3, infatti, è che ci sembra si sia tornati al punto di partenza. Nel giro di un paio di episodi, che sembravano lanciare la narrativa verso territori inesplorati, si è riconfermato uno status quo già visto in cui i nostri antieroi devono difendersi direttamente o indirettamente dalla minaccia di Patriota.

The Boys 3, i Boys a caccia di Super
The Boys 3, i Boys a caccia di Super

Minaccia che, però, fatica a concretizzarsi. Sono tre stagioni che aspettiamo il fatidico momento in cui Patriota sbroccherà definitivamente e comincerà a mettere il mondo a ferro e fuoco, ma la serie prosegue su un tira e molla sempre più inverosimile, e gira e rigira si ripercorrono piste già battute. Nel terzo episodio della stagione qualcosa sembrerebbe cominciare a muoversi in una direzione più conclusiva, ma non sappiamo quali siano le intenzioni dei creatori della serie, che potrebbe proseguire ancora per anni, se attingesse ai cicli di storie a fumetti, ma che forse comincia un po' a stancare ora che ha perso l'aura di originalità con cui si ammantava il primo anno.

Poi dipende da che tipo di spettatori siete e da quello che per voi rappresentano i supereroi. Se ammirate gli eroi in calzamaglia per il messaggio di speranza e positività che rappresentano, sappiate che The Boys continua a essere la serie che più lo mortifica in assoluto. E forse è per questo che è tanto affascinante. Se invece cercate una satira della società contemporanea che usa la figura del superumano per esasperarne le incoerenze, allora vi consigliamo di riprendere la visione.

Noi continueremo a seguire The Boys 3 nelle prossime settimane: ci rivedremo qui, dopo il season finale, per tirare le somme e scoprire se ne è valso la pena anche quest'anno.