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The DioField Chronicle, i primi dettagli ufficiali della nuova opera di Square Enix

Square-Enix ha finalmente condiviso alcuni dettagli ufficiali di The DioField Chronicle, il nuovo e promettente strategico in tempo reale.

ANTEPRIMA di Marco Perri   —   23/07/2022
The DioField Chronicle
The DioField Chronicle
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Tra le varie notizie positive che possiamo certamente sottolineare parlando di The DioField Chronicle, una spicca imperiosa: è evidente come Square-Enix sia tornata a realizzare prodotti di medio budget che, inesorabilmente, si trasformano in AAA per le nicchie di appassionati. Dopo Octopath Traveler e Triangle Strategy, Square pare aver ritrovato l'autostima e la voglia di accarezzare quei piccoli gruppetti di progressisti nostalgici filo-nipponici, troppo velocemente ed erroneamente bollati come retrogamer.

Diverse recenti produzioni Square-Enix sono a tutti gli effetti passi in avanti dei rispettivi generi, ma pescano a piene mani dai titani ruolistici degli anno '90, migliorandoli e tingendoli di enorme ambizione.

Il connubio, anche in questo caso, è perfetto: umiltà di espressione si unisce alla voglia di riempire di orgoglio chi per anni è stato in cerca di strategici giapponesi di peso che non si chiamassero Fire Emblem.

Dai primi dettagli di The DioField Chronicle sembra stare proprio lì, in quell'intersezione favorevole di grafica e sonoro estremamente curati e una storia dai presupposti magari non super originali, ma che appare solida e ben impacchettata.

Strategico in tempo reale giapponese

The DioField Chronicle
The DioField Chronicle

Grazie alle recenti informazioni e trailer condivisi dal publisher giapponese, scopriamo con interesse alcuni retroscena e caratteristiche di protagonisti, geografia geo-politica, gameplay e in generale il treno di sensazioni che The DioField Chronicle cerca di trasmettere con la sua ambizione quasi d'altri tempi. Se avete visto il trailer, subito spiccano all'occhio due elementi: il primo è il sistema di gioco, denominato RTTB, acronimo di Real Time Tactical Battle, ovvero una forma di strategico a personaggi ma in tempo reale, con le dovute pause per indirizzare la squadra; il secondo è la possibilità di gestire una compagnia di personaggi attivi sul campo di battaglia, vivi, dinamici, ognuno con le proprie peculiarità. Sembrano due cose banali, la realtà è che per il Giappone siamo di fronte a una sorta di avanguardia ludica: così abituati alle griglie e agli stop tra turni, l'idea di creare un flusso continuo di azioni in cui vedere fisicamente muovere gli eroi sul campo è elettrizzante.

Le mappe di gioco vanno approfondite per dimensione, level design, enemy design e collezionabili, ma quanto visto sembra mettere sul piatto una buona densità di azione strategica e intersezioni tra abilità dei personaggi, attente ai coni di vista, ai colpi alle spalle e alle abilità ad area. Raramente abbiamo visto un tale focus sulla geometria ruolistica nipponica come in The DioField Chronicle: Square-Enix sembra proporre un S-JRPG di grande corpo, ma anche ricco di innovazione di gameplay e ben confezionato.

Geo-politica e personaggi

The DioField Chronicle
The DioField Chronicle

Quello in campo è uno scontro tra fazioni: Impero e Alleanza, forse un po' cliché, ma va comunque bene, si stanno scontrando da tempo per il predominio sul continente di Rowetale. Il problema è che in questo universo un po' fantasy steampunk serve la Giada, un materiale magico necessario per la magia moderna, e dove può stare in abbondanza se non nell'isoletta che serena si vive pacifica le sue giornate? Il regno di Alletain, sull'isola di DioField, è quindi chiamato a rispondere di ciò che accadrà, consapevole delle intenzioni di entrambi i grossi schieramenti di ottenere la giada e vincere la guerra. Se vogliamo, i presupposti sono molto simili a Valkyria Chronicles, in cui due fazioni piombano sulla piccola Gallia in cerca di Ragnite, ma siamo convinti questo sia solo un piccolo antipasto. Anche perché alla colonna sonora c'è Ramin Djawadi, compositore di Game of Thrones, quindi impossibile aspettarsi una storia lineare e banale.

Da ciò che si è visto a ora, quattro sono le tipologie di unità a disposizione e sono quelle classiche: soldato, cavaliere, cecchino e mago, sia offensivo che di cura. Nulla ci toglie dalla testa che questo sia appena l'inizio dell'albero della crescita e che tutto esploda in una gustosa evoluzione delle classi e delle abilità, anche perché a questo giro Square ha ben pensato di far tornare le evocazioni, grazie ai Magilumic Orb. I personaggi, anche grazie alle informazioni su sito, sembrano assolutamente profondi, con background solidi e tutta la voglia di raccontarsi ai giocatori, anche grazie a un character design di Taiki e Kamikokuryo (Lord of Vermillion e Final Fantasy XII) che risplende, donando un fascino quasi etereo a ogni volto. Gli ingredienti ci sono quindi tutti, tranne la localizzazione: noi europei The DioField Chronicle dovremo giocarcelo in inglese, francese o tedesco (stranamente questa volta niente spagnolo), ma forse forse va bene così, questo tipo di storie vanno godute nella maniera più attinente possibile. Lato piattaforme invece, esce praticamente ovunque e se questo, per chi scrive, non è mai auspicabile, sembra un prodotto adatto per ottime conversioni.

Square-Enixa gli strategici li ha sempre saputi fare: complice un bel cast di professionisti dietro, la lista delle ottime idee a supporto di The DioField Chronicle è lunga e galvanizzante. Un sistema di combattimento piuttosto fluido, una bella ambientazione, una colonna sonora che promette faville, personaggi caratterizzati che ci accompagneranno in un gameplay crescente. A questo punto, le unica incognita sono la difficoltà di gioco, che speriamo sarà tarata verso l'alto per costringere a scendere nei dettagli il giocatore e la profondità della storia, che a conti fatti parte da premesse forse un pochino già viste. Per il resto, sale l'attesa nei confronti della nuova IP strategica Square-Enix.

CERTEZZE

  • Cast e personaggi sembrano ben caratterizzati
  • Il sistema di gioco è quasi una primizia per il Giappone
  • Si preannuncia un viaggio piuttosto epico

DUBBI

  • La storia per ora non si discosta troppo dal già visto
  • Per ora solo 4 classi mostrate