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The Outer Worlds, ecco perché non va sottovalutato

Da KOTOR 2 a The Outer Worlds, il viaggio di Obsidian è costellato da giochi di ruolo eccezionali ma anche tanta sfortuna.

VIDEO di Francesco Serino   —   27/10/2019
The Outer Worlds
The Outer Worlds
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Ehi, non facciamo che per via di Death Stranding e Luigi's Mansion 3 finite per dimenticarvi di The Outer Worlds. Il nuovo gioco Obsidian ha conquistato un bel po' di visibilità, grazie soprattutto a quel suo riprendere l'anima tradizionale di Fallout che Bethesda sembra aver dimenticato nel corso degli ultimi anni; inoltre è incluso nel Game Pass di Xbox, quindi la strada di questo bellissimo gioco di ruolo sembra in discesa. Ma quando parliamo di Obisidian Entertainment, tanto bravi quanto sfortunati, anche un successo garantito può rivelarsi più effimero del dovuto.

Senza nulla togliere a team come CD Projekt RED o Larian, dal 2003 Obsidian è riuscita a sfornare una quantità impressionante di GDR a dir poco straordinari. Il problema? C'è quasi sempre qualcosa che va terribilmente male, col risultato che Obsidian è costretta a tenersi a galla piuttosto che prosperare. Il caso Knight Of The Old Republic II è emblematico, visto che tutti pensano siano stato fatto da Bioware, e lo stesso è successo con Neverwinter Nights 2. Non troppo diversa la storia di Fallout New Vegas: qui c'è più consapevolezza che sia un gioco Obsidian ma qualche bug di troppo e un contratto con Bethesda poco ponderato non hanno impedito a questa macchina che sforna giochi di ruolo di guadagnarci una cifra consona. Con Alpha Protocol, sviluppato per Sega, le cose sono andate male dal principio, eppure il gruppo è riuscito comunque a tirar fuori dalle sue officine quello che è al tempo stesso uno dei migliori e uno dei peggiori giochi di sempre, oltre che un flop a tutto tondo. Ma il meglio deve ancora arrivare: è stata proprio Microsoft, che ha acquistato recentemente la compagnia salvandola dalla sua deriva indipendente, a spingere Obsidian sul ciglio del baratro. Il gruppo venne infatti contattato per sviluppare un'esclusiva Xbox One dal multiplayer rivoluzionario, nome in codice Stormland, che dopo anni di lavoro finì esattamente come Scalebound.

The Outer Worlds 6

Successivamente le cose sono andate lentamente meglio, grazie al successo meritatitissimo di South Park The Stick of Truth e al progetto Pillars of Eternity prodotto in proprio. Con The Outer Worlds, ultimo gioco prima di confluire totalmente tra gli sviluppatori first party di Xbox One, Obsidian segna il ritorno nella Serie A dello sviluppo di videogiochi e quello di un'ambientazione, chiaramente ispirata al Fallout che il gruppo creò ai tempi di Black Isle Studios, che ha già dimostrato di saper gestire alla grande, sicuramente meglio di quanto fatto da Bethesda. Insomma, oggi più che mai e insieme al nostro supporto, Obsidian può finalmente agguantare quel successo e quella sicurezza economica che merita da sempre, ma di cui non ha mai benificiato.

Forza Obsidian e forza The Outer Worlds.