Dai primi televisori a tubo catodico, con le loro immagini tremolanti in bianco e nero, agli schermi LCD che hanno dominato il mercato per decenni, la tecnologia dei display ha fatto passi da gigante. Ogni innovazione ha portato colori più vividi, immagini più nitide e un'esperienza visiva sempre più coinvolgente. Ma l'evoluzione pare non fermarsi mai. Oggi, MiniLED e MicroLED si preparano a scrivere un nuovo capitolo di questa storia, offrendo prestazioni e qualità d'immagine senza precedenti.
I MiniLED migliorano significativamente il contrasto e la luminosità degli LCD, avvicinandosi alla qualità degli OLED pur mantenendo prezzi contenuti. I MicroLED, invece, puntano a superare addirittura gli OLED, offrendo neri perfetti, colori incredibilmente realistici e una durata eccezionale. Due tecnologie all'avanguardia, ognuna con i suoi punti di forza, pronte a contendersi il trono di "re dei display".
In questo articolo, esploreremo le caratteristiche di MiniLED e MicroLED, analizzeremo le differenze chiave e cercheremo di capire quale tecnologia è destinata a plasmare il futuro dell'intrattenimento visivo.
LCD vs OLED: pro e contro
A differenza di quanto avviene con le tecnologie OLED, dove WOLED e QD-OLED condividono molti dei vantaggi e degli svantaggi dei pannelli nel confronto con gli LCD tradizionali, i MicroLED sono "immuni" alla maggior parte delle problematiche che affliggono sia degli LCD sia degli OLED. Di solito, infatti, i pro di un pannello LCD come quello MiniLED sarebbero:
- luminosità maggiore: rispetto ai pannelli OLED, quelli MiniLED tendono ad avere una luminosità massima superiore;
- nessun rischio di burn-in, ovvero la persistenza di un'immagine fantasma sullo schermo dopo che è stata visualizzata per un lungo periodo: questo fenomeno si verifica perché i pixel OLED hanno una durata di vita limitata e, se un'immagine statica viene visualizzata per troppo tempo, i pixel corrispondenti possono "bruciarsi" e rimanere permanentemente accesi. Questo però non accade con gli LCD;
- nessun fringing, ovvero quell'alone colorato o una frangia sui bordi di oggetti ad alto contrasto, come testo nero su sfondo bianco, che negli OLED è dovuto alla particolare disposizione dei subpixel e alla loro forma;
- nessun flickering VRR, soprattutto con contenuti a basso frame rate o in scene scure.
Di contro, uno schermo LCD, anche MiniLED, è inferiore agli schermi OLED per i seguenti aspetti:
- minor qualità del nero: la capacità di spegnere completamente i pixel tipica degli OLED garantisce neri assoluti e un contrasto elevatissimo, che nemmeno i MiniLED più avanzati riescono a pareggiare;
- angolo di visione inferiore: le immagini sono più nitide e i colori più brillanti anche guardando lo schermo da angolazioni laterali all'aumentare della qualità del pannello LCD, ma anche su questo aspetto gli OLED sono generalmente superiori;
- input lag più elevato: gli OLED sono generalmente più reattivi ai comandi e quindi più adatti al gaming.
Un pannello OLED risulta quindi mediamente migliore di un pannello LCD, anche rispetto ai MiniLED più avanzati. Queste valutazioni, però, non valgono per i MicroLED, come vedremo tra poco.
MiniLED vs MicroLED: pro e contro
La tecnologia MiniLED è, come vi abbiamo raccontato nell'articolo dedicato a cosa sono gli LCD, l'ultima innovazione nell'evoluzione della retroilluminazione a LED tradizionale. Con dimensioni tra i 100 e 200 micrometri, i MiniLED sono molto più piccoli dei LED convenzionali e per questo consentono una densità di LED molto più elevata nell'array di retroilluminazione.
La tecnologia MicroLED, invece, porta la miniaturizzazione a un livello superiore, visto che scendono sotto i 100 micrometri. Ogni MicroLED funge inoltre da singolo pixel, emettendo la propria luce e il proprio colore. Ciò elimina completamente la necessità di una retroilluminazione.
Ne consegue che i vantaggi dei MicroLED sono schiaccianti rispetto a qualsiasi altra tecnologia e includono:
- neri perfetti e contrasto infinito: poiché ogni MicroLED può essere spento individualmente, i display MicroLED possono raggiungere neri perfetti e un rapporto di contrasto infinito, simile all'OLED;
- gamma di colori più ampia: i MicroLED possono produrre una gamma di colori più ampia con maggiore precisione rispetto ai LED tradizionali e persino all'OLED;
- elevata luminosità: combinando i neri profondi dell'OLED con l'elevata luminosità del LED, offrono prestazioni HDR superiori;
- durata e longevità: sono realizzati con materiali inorganici, il che li rende più durevoli e meno soggetti al burn-in rispetto all'OLED.
L'unico loro svantaggio, al momento, è il prezzo. La produzione in serie di minuscoli LED e il loro posizionamento preciso su un substrato è infatti un processo complesso e costoso. Per questo i MiniLED, che una tecnologia più matura e offrono miglioramenti significativi rispetto ai tradizionali display a LED a un prezzo accessibile, sono diventati sempre più comuni in TV di fascia alta, soprattutto di grandi dimensioni, e monitor.
Ad oggi MiniLED e OLED sono quindi i veri dominatori del mercato: i MiniLED sono la scelta migliore per TV di grandi dimensioni o per chi ha un budget non troppo elevato; gli OLED sono il prodotto premium che deve però fare i conti con alcuni problemi di durata, su tutti il burn-in. I MicroLED, invece, sono ancora la "tecnologia del futuro". Sulla carta tra qualche anno saranno loro la scelta migliore per la fascia alta del mercato, ma oggi sono più uno sfizio per ricchi che non una vera opzione di acquisto. Vedremo cosa succederà nei prossimi anni.