Con una presentazione asciutta e perfettamente ritmata, Samsung ha finalmente presentato la sua attesissima nuova line-up di TV in uscita nel corso di questo 2021.
Come di consueto il produttore coreano si tiene ben distante dalla tecnologia OLED proponendo una revisione sostanziosa e sostanziale dei suoi QLED e offrendo un piccolo antipasto della costosa ma promettente linea MicroLED. In questo articolo di approfondimento passeremo in rassegna tutte le novità dei prossimi display Samsung focalizzando ovviamente la nostra attenzione sulle feature maggiormente interessanti per i giocatori PC e console, ma non mancheremo anche di offrire qualche riflessione sulle componenti accessorie della nuova line-up, come la rinnovata attenzione ecologica del produttore e la sua estrema cura nei confronti del design.
E chiaramente non tralasceremo di analizzare le informazioni riguardanti l'offerta MicroLED che, seppure ancora molto lontana dal diventare appetibile per l'acquirente di massa, sembra configurarsi sempre più come il futuro più plausibile dell'evoluzione tecnologica in ambito TV (e monitor).
La svolta ecosostenibile e l’attenzione all’accessibilità
Buona parte della presentazione virtuale in streaming di Samsung si è focalizzata sulla volontà di evidenziare il fortissimo cambio di rotta dell'azienda coreana per tutto quello che concerne l'attenzione all'ecosostenibilità e all'accessibilità dei suoi prodotti elettronici. In linea con quanto fatto da moltissimi altri produttori di tecnologia già da tempo, anche l'azienda orientale ha infatti deciso di puntare con forza al green introducendo un paio di scelte di design davvero molto interessanti e audaci.
Partiamo dal packaging: l'obiettivo di Samsung è convertire ai nuovi imballaggi, già parzialmente sperimentati nel corso del 2020, l'intera line-up di TV messi in commercio durante il 2021. Le nuove scatole prevedono un design minimale, l'utilizzo della colorazione naturale del cartone senza l'ausilio di colori ad olio che, a quanto pare, sono causa di un importante inquinamento dei corsi d'acqua e, soprattutto, un'idea particolarmente originale che dovrebbe stimolare il riciclo dell'imballo direttamente nell'ambiente casalingo.
La stampa esterna del packaging presenterà infatti una sottile ma onnipresente griglia che dovrebbe permettere di progettare e poi ritagliare le confezioni per trasformarle in suppellettili, giochi per bambini, supporti e così via. L'unico limite è la fantasia dell'acquirente secondo una linea di pensiero che ci ha ricordato, chiaramente molto alla lontana e con le dovute differenze del caso, il progetto Nintendo Labo.
In aggiunta Samsung ha realizzato il primo telecomando commerciale per TV privo di pile sostituibili, che dovrebbe venire inserito in bundle in tutte le nuove linee di TV distribuite quest'anno. In realtà non è ben chiaro se questo controller sarà esclusivo per i display premium, ma ciò che conta è la scelta del produttore coreano di abbandonare le classiche due AA o AAA in favore di un telecomando in grado di alimentarsi attraverso una scocca posteriore sensibile alla luce solare (e artificiale) oppure con una breve ricarica tramite la porta USB presente. Interessante anche la scelta di utilizzare plastiche riciclate per la costruzione dell'accessorio per almeno il 25% dello chassis.
L'altro elemento che definisce la strada intrapresa da Samsung è la rinnovata attenzione all'accessibilità: l'obiettivo dell'azienda è venire incontro alle fasce di utenza con disabilità offrendo numerose e interessanti forme di ausilio alla visione e all'ascolto che saranno integrate nel software di tutti i TV in arrivo sul mercato. Da subito sarà possibile accedere ad una serie di feature in grado di andare incontro alle necessità dei daltonici con una configurazione molto granulare delle tonalità di colore così da adattarsi alle specifiche necessità di chi percepisce in modo errato i colori. Simile l'obiettivo anche della funzione che permette di invertire e personalizzare i colori di sfondo e delle scritte del menu del TV.
Sarà poi possibile attivare anche una vera e propria guida vocale che tradurrà in output audio le varie funzioni dei menu del TV così da permettere la configurazione del display anche agli ipovedenti e, in aggiunta, questa voce sintetizzata sarà anche in grado di leggere il numero e il nome del canale. Al momento sembrano essere supportate solo una manciata di lingue (ma non l'italiano) con l'obiettivo di raggiungere la copertura di 28 lingue entro la fine del 2022.
Entro questo lasso di tempo Samsung prevede anche di implementare i sottotitoli automatici generati dall'intelligenza artificiale del TV per qualsiasi fonte video, la possibilità di comandare il device attraverso il linguaggio dei segni intercettati da una webcam collegata al display e persino la generazione computerizzata di un avatar in grado di simulare su schermo la lingua dei segni, per spiegare le varie funzionalità e menu del TV anche a chi non è in grado di sentire alcunché.
La serie Neo QLED
Entriamo ora nel dettaglio dei TV presentati, partendo dalla novità più interessante e reclamizzata: la nuova tecnologia Neo QLED. Quest'anno infatti, accanto ai classici QLED troveremo questa nuova linea inedita che si basa sull'utilizzo di Quantum Mini LED in sostituzione dei classici Quantum LED. La differenza può apparire minimale ma ha invece ripercussioni molto concrete.
Rispetto ai LED tradizionali infatti, questi nuovi Mini LED (da non confondersi con i MicroLED) sono grandi 1/40 grazie all'utilizzo di un singolo strato strutturale al posto dei consueti due strati, uno per la cella dove è alloggiato il diodo e uno rappresentato dalla lente che diffonde la sua emissione luminosa. Questa riduzione di dimensione dei LED ha permesso a Samsung di aumentare esponenzialmente la densità dei diodi alloggiati sul display con una conseguente, maggiore precisione nella diffusione luminosa e dei colori, abbinata tra l'altro alla nuova tecnologia Quantum Matrix in grado di gestire la retroilluminazione con rinnovata accuratezza.
Il risultato, almeno sulla carta, è un pannello con un effetto blooming (e supponiamo anche bleeding) estremamente ridotto visto che il rimpicciolimento dei LED, e quindi il loro aumento di numero, unito alla maggiore precisione della retroilluminazione, dovrebbe consentire un controllo maggiorato delle zone da illuminare riducendo al massimo l'inquinamento delle fonti luminose sui pixel limitrofi. Direttamente collegato a quanto appena detto, Samsung è stata in grado di aumentare a 12 bit la scala della luminanza raggiungendo così i 4.096 livelli di illuminazione.
Chiaramente i Neo QLED si portano in dote anche il nuovo processore per l'elaborazione dei segnali video e audio: il Samsung Neo Quantum che sposta gran parte del calcolo sui chip dedicati all'intelligenza artificiale che, tramite deep learning e un aumento esponenziale delle reti neurali che si preoccupano di intercettare ed elaborare i flussi, è in grado di migliorare l'immagine a seconda della tipologia di contenuto trasmesso e, contemporaneamente, gestire l'upscaling da fonti a risoluzioni ridotte, riducendo al massimo la perdita di qualità e l'insorgere di artefatti grafici.
Ancora più interessanti le conseguenze sul fronte sonoro visto che il processore consentirà di sincronizzare lo spostamento degli oggetti e delle fonti mostrate su schermo con l'effettiva emissione sonora degli speaker montati sullo schermo così da ricreare una sorta di surround posizionale virtuale potenziato. Il nome della feature è Object Tracking Sound Pro e arriva in abbinamento con lo SpaceFit Sound: una calibrazione automatica dei settaggi audio che tiene conto dell'ambiente dove è posizionato il TV attraverso un'elaborazione costante del suono riflesso dalle pareti.
Ma arriviamo ai modelli veri e propri. Anche se al momento mancano dettagli precisi sulla diffusione e distribuzione in Europa, oltre chiaramente all'assenza pressoché totale di date di disponibilità e prezzi, è comunque possibile dare un'occhiata alla plausibile line-up. Solo i TV top di gamma utilizzeranno la tecnologia Neo QLED e si parla, in modo specifico, di 3 serie con risoluzione 8k, QN900A, QN800A e QN700A e 3 serie con risoluzione 4k, QN95A, QN90A, QN85A. Non ci sono dettagli sul polliciaggio mentre il design dovrebbe essere quello inedito per i modelli 8k con cornici praticamente invisibili e appena 15 millimetri di spessore (Infinity One Design), unito al nuovo One Connect Box installabile anche sulla staffa centrale per la gestione di tutti i collegamenti audio e video.
I modelli 4k dovrebbero invece presentare un design simile alla serie dello scorso anno ma con una riduzione sensibile dello spessore. Dovrebbero quindi essere privi sia dell'Infinity One Design che del One Connect Box, ad eccezione del QN95A che dovrebbe presentare esclusivamente quest'ultimo accessorio.
La serie QLED tradizionale
Ancora più scarsi i dettagli per quello che concerne la line-up del 2021 dei classici QLED, privi della tecnologia Mini LED. Probabilmente l'idea di Samsung è di posizionare sul mercato un semplicissimo restyling (quasi rebranding) dei modelli precedenti con una manciata di aggiunte hardware e software per andare incontro alle esigenze del consumatore.
Sappiamo soltanto dell'esistenza di 3 serie 4k: Q80A, Q70A e Q60A. Ad esclusione di quest'ultima serie che dovrebbe essere una linea economica di "mantenimento", tutte le altre dovrebbero presentare le principali novità in termini di feature, quindi 120 Hz, Variable Refresh Rate, Auto Low Latency Mode e supporto pieno a FreeSync Premium Pro e G-Sync. Questi sono chiaramente i modelli da tenere d'occhio se l'obiettivo è collegare PS5 e Xbox Series a TV in grado di supportare tutte le loro caratteristiche, spendendo però il meno possibile.
Potete stare certi che quando usciranno maggiori dettagli in merito, vi terremo aggiornati.
Feature per i giocatori
Come scritto appena sopra, la parte più interessante dei modelli annunciati da Samsung durante il CES, e quella che maggiormente ci riguarda da vicino, riguarda il loro pieno supporto a tutte le feature dell'HDMI 2.1. A partire dai modelli che verranno lanciati sul mercato quest'anno (l'unica eccezione dovrebbe essere il Q60A), sarà quindi finalmente possibile godere al massimo delle feature delle console next-gen: quindi 4k a 120 frame al secondo, refresh rate variabile e modalità automatica a bassa latenza.
In aggiunta, durante la conferenza virtuale, Samsung ha mostrato una feature completamente dedicata ai giocatori che dovrebbe essere parte integrante del nuovo software montato sui suoi display. Si tratta di una vera e propria Game Bar, accessibile in qualsiasi momento e in grado di sollevarsi dalla parte inferiore dello schermo. Utilizzandola sarà possibile visionare e modificare al volo una serie di impostazioni, particolarmente utili quando il TV è collegato a una console o al PC.
In ordine abbiamo notato che la Game Bar mostra un settaggio personalizzato relativo all'input lag, il conteggio in tempo reale dei frame al secondo, la presenza o meno di HDR e VRR (variable refresh rate), l'impostazione relativa all'output dell'audio, le proporzioni dello schermo e il posizionamento della sorgente video sul display, quindi l'attivazione della game mode e un link rapido alla risoluzione di eventuali problemi.
Particolarmente interessanti 2 di queste voci che segnano, tra l'altro, un primato di Samsung in merito all'attenzione nei confronti dei videogiocatori. I nuovo modelli supportano infatti proporzioni ultra wide, 21:9 e super ultra wide, 32:9; quest'ultima purtroppo (e ovviamente) solo quando il TV è collegato a un PC. L'elemento particolarmente interessante, oltre al campo visivo maggiorato tipico delle risoluzione "allargate", è anche la possibilità di posizionare la porzione visualizzata non necessariamente al centro dello schermo, ma anche in alto o in basso così da avere, ad esempio, una grande barra nera sotto o sopra l'immagine invece delle consuete 2 barre presenti contemporaneamente sopra e sotto.
In presenza di un PC, queste nuove TV sono in grado di collegarsi al computer in modalità completamente wireless attraverso Samsung Dex con in aggiunta il supporto nativo a mouse e tastiera wireless così da poter controllare il proprio PC a distanza senza dover tirare cavi o inventarsi chissà quali collegamenti passanti per casa. La nuova versione di Dex è in grado di implementare anche il collegamento in remoto attraverso internet con un eventuale PC lasciato in ufficio o in una seconda casa, ma chiaramente le prestazioni sono tutte da verificare e difficilmente saranno adatte alle esigenze dei giocatori.
Anche in questo caso sarà nostra premura provare il prima possibile i nuovi TV per verificare la loro effettiva compatibilità con PC, PS5 e Xbox Series direttamente sul campo.
La serie MicroLED
Concludiamo la nostra rassegna sulle novità Samsung dal CES 2021 con la tecnologia più futuristica e futuribile tra quelle presentate. Dei MicroLED si parla ormai da anni e anni ma, purtroppo, al di fuori di rarissime eccezioni che sono riuscite effettivamente ad arrivare sul mercato, ad oggi continuiamo a vedere soltanto prototipi ed esperimenti. Il produttore coreano sembra essere finalmente in procinto di invertire questa tendenza anche se, in questa fase, l'offerta è chiaramente rivolta a un mercato di fascia altissima, premium.
Al momento sembrano esserci soltanto 2 modelli in arrivo sul mercato, tra l'altro già annunciati sul finire del 2020, il 110 e il 99 pollici con 24 milioni di MicroLED e attualmente privi di un nome della serie. Il design è lo stesso identico dei Neo QLED 8k: Infinity One Design e One Connect Box, quindi cornice e spessore ridottissimi con posizionamento del logo Samsung in basso a destra in un formato quasi invisibile e presenza del box per tutti i collegamenti audio e video che può essere agganciato direttamente alla staffa centrale. Chiaramente stiamo parlando di TV che non saranno accessibili ai comuni mortali (si parla di 150.000 dollari per il 110 pollici), ma ribadiamo che è interessante cominciare a vedere la commercializzazione dei MicroLED.
Tra l'altro Samsung ha confermato durante la presentazione che nel corso dell'anno e del 2022 verranno annunciati e posizionati sul mercato anche modelli con tagli più piccoli, da 80 e 70 pollici per essere precisi, ma soprattutto la commercializzazione della tecnologia aprirà la strada alla personalizzazione di dimensioni e formati, una delle caratteristiche cardine dei MicroLED.
Questa tecnologia infatti rappresenta una sorta di punto di incontro ideale tra LED e OLED visto che presenta gran parte delle caratteristiche di quest'ultima architettura, soprattutto in termini di resa dei colori e della luminosità, ma con le più importanti feature dei LED ovvero il costo produttivo ridotto (sul lungo periodo), la grandissima longevità e soprattutto l'ottimizzazione della resa produttiva. Un'ottimizzazione tale da consentire la stampa di un numero completamente variabile e virtualmente infinito di MicroLED che possono poi essere assemblati tra loro per creare TV giganteschi o, al contrario, microscopici. Ma soprattutto con qualsiasi forma possibile (a patto di avere angoli a 90 gradi).
L'idea di design di lunghissimo periodo è di avere così display fatti su misura in funzione delle richieste del consumatore per coprire mobili o aree di casa e per adattarsi alle esigenze professionali e di intrattenimento dell'acquirente finale.