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Venba, il provato di un puzzle game culinario dalla forte accezione narrativa

Ecco il nostro provato di Venba, un'esperienza narrativa sull'amore, sulla famiglia e sull'integrazione con tantissimi rompicapi a tema culinario.

PROVATO di Gianluca Musso   —   20/06/2022

La cosa bella dello sviluppo indipendente, senz'alcun dubbio, è la sua capacità di dare alla luce delle vere e proprie perle che nessun grande publisher avrebbe il coraggio di finanziare. La cosa bella del Tribeca Film Festival, poi, è che seleziona solo le più affascinanti tra queste, poco importa se alle spalle non sempre hanno una formula in grado di condurle verso un grande successo commerciale. Tra le proposte di quest'anno, quella che più incarna l'esempio a cui facciamo riferimento è Venba, una delicata esperienza narrativa a tema culinario che racconta le vicissitudini di una famiglia indiana emigrata in Canada, attraverso la preparazione di una serie di piatti tipici della cucina tradizionale dell'India meridionale.

Grazie a una piccola demo che il Tribeca Film Festival ci ha messo a disposizione, abbiamo potuto provare Venba e approfondirne il fascino, rimanendo irrimediabilmente stregati dai colori e dalle note che hanno accompagnato il test. Ecco, di seguito, perché dovreste seguire da vicino i progressi di questa magnetica produzione indipendente.

Mangia prega ama

I due protagonisti di Venba
I due protagonisti di Venba

Venba è l'opera prima di un piccolissimo team con sede a Toronto, Visai Games, ed è possibile che la storia assuma dei tratti autobiografici considerando la provenienza dei membri dello studio. La demo è stata particolarmente breve e ci ha permesso non solo di conoscere meglio i personaggi al centro dell'opera, ma anche di prendere confidenza con un gameplay che ci farà scoprire e ripristinare le antiche ricette di un vecchio libro sulla cucina indiana, di cui alcune parti sono andate perdute per sempre. Il gioco racconta la storia di questa famiglia indiana che si scontra con le difficoltà di vivere in un paese straniero, affrontando con tantissima delicatezza e sensibilità temi come quello dell'integrazione, della famiglia, dell'amore e della perdita.

Sebbene si configuri come un puzzle game culinario nel quale dovremo risolvere alcuni rompicapi legati alle ricette a cui facevamo riferimento in precedenza, Venba vuole innanzitutto focalizzarsi sulla sua componente narrativa, e non sorprende quindi che abbiamo passato ai fornelli solo una ridottissima parte della nostra prova. È presto per esprimersi sulla bontà della narrazione, ma è a dir poco interessante che Visai Games abbia scelto di non fare come tanti altri indie e puntare tutte le sue carte sul gameplay, dando invece risalto a un racconto che per quel che abbiamo visto è abilissimo nel far affezionare il giocatore ai personaggi.

Nella fase iniziale della demo conosciamo i due coniugi, che vivono il persistente dilemma del ritorno in India a causa delle ristrettezze economiche in cui navigano. È attraverso la cucina che la mamma indiana, la più nostalgica dei due, riesce a riconnettersi con le sue origini, ma l'arrivo di un figlio scombinerà le carte e saprà rendere molto più profonde e complesse le tematiche portate avanti dalla narrazione. Per il momento non sappiamo nient'altro sulla storia al centro di Venba, ma abbiamo delle enormi aspettative in merito e non vediamo l'ora di scoprire in quale direzione virerà il racconto.

Cibo, colori e note musicali

Venba e suo figlio
Venba e suo figlio

L'unico livello presente nella demo ci ha visti impegnati nella preparazione dell'Idli, delle tortine salate a base di riso e lenticchie che per risultare della giusta consistenza devono essere preparate seguendo un paio di trucchi che solo le più navigate nonne indiane conoscono. Da italiani non avevamo alcuna nozione su come si cucina l'Idli, e quando il rompicapo è cominciato con tutti gli ingredienti e le vettovaglie sul tavolo pronte a essere combinate insieme, non sapevamo dove mettere le mani.

Fortunatamente, è venuto in nostro soccorso il libro di ricette della nonna della protagonista, che però non era particolarmente chiaro e mancava d'includere tutti i passaggi del processo. Dopo qualche inglorioso fallimento, accompagnati da una splendida ed esotica colonna sonora, abbiamo capito che le formine con cui si prepara l'Idli andavano disposte in un certo modo per far arrivare il vapore anche ai piani superiori della pentola, mentre un panno posto tra la pietanza e la formina ne avrebbe preservato la forma.

Uno dei rompicapi di Venba, dedicato alla preparazione dell'Idli
Uno dei rompicapi di Venba, dedicato alla preparazione dell'Idli

Più che un semplice gioco di cucina, quindi, Venba è un vero e proprio puzzle game pieno d'intricati rompicapi culinari che, se saranno simili a quello che abbiamo giocato noi, sapranno anche mettervi in discreta difficoltà, specialmente dal momento che probabilmente non conoscerete alcuna delle ricette indiane proposte dagli sviluppatori. Il gioco non ha ancora una data d'uscita e al momento non è possibile farsi un'idea sulle reali dimensioni che il titolo di Visai Games assumerà all'uscita, ma per il momento il binomio tra cucina ed enigmi ci è parso particolarmente riuscito, anche grazie ai colori e alle note che accompagnano il giocatore nella risoluzione di questi ultimi.

Mentre sempre più indie si concentrano su formule di gameplay capaci di attrarre l'attenzione dei giocatori, esperienze ludiche come il promettentissimo Venba ci mostrano che ad oggi non serve necessariamente essere un roguelite o un metroidvania per emergere dal fitto sottobosco dello sviluppo indipendente. Il titolo realizzato da Visai Games è dannatamente affascinante e ha saputo rapirci con la sua delicatezza, anche se è prestissimo per esporsi sulla qualità finale di questo interessante progetto.

CERTEZZE

  • La storia al centro del gioco è di una delicatezza unica
  • Bellissima idea quella di incentrare i rompicapi sulla cucina tradizionale indiana
  • Colonna sonora particolarmente evocativa

DUBBI

  • Sarà importante capire quanto i rompicapi sapranno differenziarsi nel corso della storia