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Wandering Sword, abbiamo provato la demo dallo Steam Next Fest del JRPG wuxia

In occasione della Steam Next Fest abbiamo potuto provare Wandering Sword, un curioso JRPG che si ispira al genere wuxia: ecco le nostre impressioni.

Wandering Sword, abbiamo provato la demo dallo Steam Next Fest del JRPG wuxia
PROVATO di Christian Colli   —   13/02/2023

Prendete lo stile grafico HD-2D sdoganato da Octopath Traveler, i combattimenti a turni dei giochi di ruolo nipponici vecchia scuola, metteteci una spruzzatina di open world e mischiate tutto con l'immaginario wuxia dell'Antica Cina: il sorprendente risultato potrebbe essere Wandering Sword, il GDR di The Swordman Studio che abbiamo provato grazie alla demo disponibile nella Steam Next Fest. Wandering Sword si affianca a tutta una serie di titoli che stanno riscontrando un certo successo tra gli amatori del genere, e non solo, ma con l'eccellente Chained Echoes già disponibile, e i futuri Eiyuden Chronicles: Hundred Heroes e Sea of Stars in uscita, servirà qualcosa di più che l'effetto nostalgia per sfidare la concorrenza.

La Cina è più vicina

I personaggi di Wandering Sword hanno nomi assai bizzarri
I personaggi di Wandering Sword hanno nomi assai bizzarri

La caratteristica più interessante di Wandering Sword è sicuramente l'ambientazione cinese, che al contempo è anche lo scoglio più difficile da superare in termini di narrativa: il prologo è piuttosto lento e confuso, con una scrittura dei dialoghi - in lingua inglese - che lascia abbastanza perplessi. Il protagonista si chiama Yuwen Yi, una specie di mercenario che, all'inizio dell'avventura, sta scortando un personaggio misterioso da un posto all'altro insieme ai suoi compagni di viaggio. Siamo alla fine della dinastia Zhou, intorno al 1050 prima di Cristo, e i clan si fanno la guerra continuamente, gettando il mondo dell'antica Cina nel caos.

Yuwen e i suoi restano coinvolti proprio in una di queste scaramucce, ma quando lui si risveglia dal coma addirittura un mese dopo, si ritrova in un villaggio sperduto, accudito da un uomo misterioso, Yinfeng Jiang, e da sua figlia. In questo breve prologo, la storia si concentra tutta sull'addestramento di Yi che, avvelenato da una speciale tossina, deve imparare a controllare il suo Qi attraverso le arti marziali per guarire e diventare un guerriero più forte. A un certo punto, però, il passato torna a perseguitare Jiang, e Yuwen, che nel frattempo è diventato suo amico, si troverà a dover combattere in una vera e propria guerra tra scuole di arti marziali.

L'inizio di Wandering Sword, come dicevamo, è decisamente atipico e curioso, ma non coinvolge troppo. I dialoghi sono verbosi, qualche volta senza nessuna logica - tipo quando Yuwen, appena svegliatosi dal coma, offre alla piccola Xiaotong dei dolcetti al formaggio... che teneva in tasca da un mese?! - e ci si ritrova a leggere nomi tipo "Qien Lie the Saber Conqueror" oppure "Gray Condor of the Thirteen Condors" sugli sprite dei cattivi che sembrano usciti da un anime giapponese di quarta categoria. Naturalmente questo è solo l'inizio, e ci sentiamo in dovere di concedere il beneficio del dubbio a una narrativa che potrebbe tranquillamente migliorare nelle ore a seguire, ma per il momento è stato difficile sentirsi motivati dalla storia a portare avanti il gioco.

Anche perché, graficamente, Wandering Sword è sicuramente delizioso, ma a questo punto il mercato sta cominciando un po' a saturarsi di titoli in HD-2D e se escludiamo le splendide illustrazioni, alle quali gli sprite non rendono minimamente giustizia, il titolo targato The Swordman Studio appare pure troppo generico e non proprio dettagliatissimo. Gli artisti sembrerebbero aver lavorato soprattutto sulle animazioni in combattimento e sulle musiche, che sono invero assai orecchiabili.

Karate Kid

Le schermate di Wandering Sword sono ricche d'informazioni ma non proprio intuitive
Le schermate di Wandering Sword sono ricche d'informazioni ma non proprio intuitive

Molto più interessante, invece, il gameplay, ma non tanto il sistema di combattimento vero e proprio, quanto quello che gli gira intorno, sebbene ci siano alcune spigolosità che non ci hanno convinto del tutto, specialmente per quanto riguarda la chiarezza delle informazioni e dell'interfaccia, nonché del sistema di controllo predefinito, che mischia tastiera e mouse, e che ha bisogno di essere personalizzato nella nutrita schermata delle impostazioni. Yuwen fondamentalmente può apprendere varie tecniche di combattimento attraverso specifici tomi, che cambiano a seconda dell'arma che impugna per un totale di cinque categorie di armi diverse. Le tecniche si potenziano con i Martial Points, che si accumulano combattendo i nemici o duellando con gli altri personaggi nelle città, e potenziando le tecniche aumenta anche la maestria nell'uso dell'arma corrispondente che, naturalmente, migliorerà la potenza delle tecniche.

Le tecniche, a loro volta, appartengono a varie categorie. Potenziando quelle della categoria Cultivation si guadagnano i cosiddetti Meridian Points, da spendere in stilosi alberi di abilità e bonus che raffigurano i kata delle arti marziali e i punti di pressione nel corpo umano. È un sistema forse un pelino confuso, ma sicuramente interessante e ben contestualizzato nella narrativa.

Il sistema di potenziamento di Wandering Sword si basa sui cosiddetti Meridian Points
Il sistema di potenziamento di Wandering Sword si basa sui cosiddetti Meridian Points

Sebbene sia possibile affrontare i PNG in città o imbarcarsi in qualche missione secondaria ogni volta che il giocatore assume il controllo diretto di Yuwen, il vero banco di prova è il breve dungeon alla fine del prologo: una grotta piena di serpenti in cui si intravedono le potenzialità di Wandering Sword. I combattimenti si svolgono su una griglia e possiamo scegliere se affrontarli a turni o in tempo reale, un po' come nei Final Fantasy più moderni: nel primo caso, quando toccherà agire ai nostri personaggi, la battaglia proseguirà solo dopo che avremo scelto cosa fare; nel secondo, invece, i nemici non aspetteranno le nostre decisioni e continueranno a muoversi e a colpire ogni volta che tocca a loro. Lo spazio in cui potremo muoverci nella griglia dipende naturalmente dai parametri del personaggio, ma le tecniche possono estendersi di una o più caselle e in direzioni diverse, per esempio orizzontalmente, verticalmente o diagonalmente.

I nemici pestano duro, e bisogna imparare a scegliere in modo opportuno quando attaccare e quando battere in ritirata per recuperare qualche HP con la meditazione, che consuma un turno, ma se i combattimenti contro i serpenti nel primo dungeon si superano con la pura forza bruta, in seguito le cose si fanno più complicate.

Le animazioni nei combattimenti di Wandering Sword sono davvero curate
Le animazioni nei combattimenti di Wandering Sword sono davvero curate

Una volta completata questa parte della storia, infatti, ci ritroveremo a poter girovagare per la regione in una mappa inquadrata dall'alto in cui possiamo vedere località e nemici. Potremo quindi intraprendere varie missioni secondarie, attività opzionali come la pesca, o molto semplicemente andare a zonzo in cerca di nuovi alleati: questo aspetto di Wandering Sword è abbastanza originale, poiché potremo ingraziarci i PNG completando le missioni secondarie che ci offrono, commerciando con loro o facendo dei doni. Raggiunto un certo livello di affinità, potremo sfidarli a duello - e quindi guadagnare Martial Points e altre ricompense speciali - o reclutarli, andando a formare una banda vera e propria con cui affrontare le sfide più complicate.

La libertà che concede il titolo The Swordman Studio è davvero interessante, ma non è semplice da valutare nel contesto striminzito di una demo: dovremo quindi aspettare il software completo, che uscirà nel corso del 2023, per capire se ci troviamo di fronte a un gioiellino o a un'occasione mancata.

Wandering Sword non è l'ennesimo GDR in HD-2D come potrebbe sembrare: ci sono delle dinamiche davvero interessanti, soprattutto per quanto riguarda il sistema di combattimento e i potenziamenti a incastro, per cui vale la pena continuare a seguirlo con attenzione. L'ambientazione è affascinante, ma i dialoghi lasciano parecchio a desiderare, e graficamente ci è apparso meno curato di tanti altri titoli che vogliono richiamare i giochi di ruolo nipponici d'annata. Riuscirà a distinguersi dall'agguerrita concorrenza del 2023?

CERTEZZE

  • Il sistema di combattimento è divertente e impegnativo
  • Meccaniche più originali del previsto

DUBBI

  • Il prologo non ci ha particolarmente colpito: la storia migliorerà?
  • Potremo valutare la bontà dell'idea solo a gioco completo