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Warhaven: abbiamo provato il Battlefield con le spade

Warhaven è un titolo solido che sotto alcuni aspetti riesce a farsi notare, come il gameplay di squadra, ma ha anche qualche lacuna.

Warhaven: abbiamo provato il Battlefield con le spade
PROVATO di Riccardo Lichene   —   27/09/2023

Warhaven è un esperimento decisamente interessante. Il combattimento corpo a corpo multigiocatore e competitivo non è facile da azzeccare, tantomeno in modo originale. Se sul fronte dell'unicità questo gioco non ha molto di nuovo da offrire, su quello dell'intrattenimento è tutta un'altra storia. Le sue partite con tanti giocatori, mappe aperte e dinamiche di squadra ricordano tantissimo lo scheletro dell'universo Battlefield, con tanto di classi e specializzazioni, solo che al posto dei fucili qui si usano spade, lance e martelli.

Sviluppato ed edito da Nexon, Warhaven elimina ogni barriera di ingresso con la formula free to play, una mossa azzeccata perché prima di dedicarvi anima e corpo a questo gioco (e di spenderci eventualmente dei soldi) dovete essere sicuri che il combattimento corpo a corpo vi piaccia davvero tanto e che possiate tollerare un po' di frustrazione iniziale.

Il più grande difetto del gioco, infatti, non è la poca originalità, bensì un sistema di matchmaking imprevedibile perché incapace di abbinare persone con livelli simili di esperienza. Potreste ritrovarvi a perdere cinque o sei partite di fila per poi vincerne due o tre in modo schiacciante e poco divertente, il tutto insieme a compagni di squadra dall'esperienza altrettanto variabile.

In questa prova dell'early access di Warhaven vi racconteremo delle sue modalità di gioco, dell'intuitivo sistema di progressione e dei suoi sei combattenti che mescolano piacevolmente tanti stili di gioco diversi. Un avvertimento iniziale: questo non è un titolo per lupi solitari, andare da soli senza il grosso dei propri compagni di squadra significa morte certa, anche per il giocatore più talentuoso.

Free-to-play

Vedere un gioco gratuito e senza decine di popup che indirizzano al negozio è una rarità nel mercato di oggi, eppure Warhaven è proprio così
Vedere un gioco gratuito e senza decine di popup che indirizzano al negozio è una rarità nel mercato di oggi, eppure Warhaven è proprio così

Contrariamente a quello che ha fatto la stessa Nexon con il suo recente The First Descendant, il primo aspetto che sorprende di Warhaven è che è veramente free to play con pochissime microtransazioni non aggressive e un classico battle pass con ricompense puramente estetiche. Il gioco non ha barriere nemmeno all'interno del suo sistema di progressione, quindi potrete giocarci per ore e ore, se vi piacerà, senza dover mai spendere un euro.

La varietà di mappe e modalità presenti in questa fase di early access è sufficiente, ma non straordinaria: c'è il classico dominio con tre punti da conquistare, il deathmatch a squadre e un modo di giocare chiamato Corsa alle Armi che è la copia sputata della modalità Push di Overwatch. I giocatori devono conquistare un carico dal centro della mappa e scortalo alla base opposta; se gli avversari lo riconquistano, prima di poterlo far avanzare verso la base nemica, devono fargli rifare il tratto già percorso.

L'atmosfera di Warhaven è medievleggiante ma con molte licenze poetiche
L'atmosfera di Warhaven è medievleggiante ma con molte licenze poetiche

Le mappe non sono moltissime, ma sono dettagliate e diverse tra loro. Per facilitare lo scontro ravvicinato hanno tutte in comune il fatto di essere piuttosto piccole, con punti di rinascita vicini agli obiettivi e timer generalmente molto bassi sia per quanto riguarda il rientro sia per la cattura dei punti di interesse. In Warhaven conta prima di tutto la legge dei grandi numeri: che vi piaccia oppure no, l'esercito più grande, a meno di veri e propri assi della battaglia, avrà sempre la meglio su un gruppo di nemici in inferiorità numerica e lo stesso vale per la conquista e il mantenimento degli avamposti. La squadra con più membri all'interno di un obiettivo, infatti, farà avanzare il proprio indicatore di conquista senza avere bisogno di eliminare tutti i nemici presenti, un aspetto che abbiamo particolarmente apprezzato.

Ci ha fatto meno piacere il sistema di rientro di squadra perché funziona utilizzando dei segnalini limitati nel tempo. Rinascere alla propria base è sempre gratuito, ma comparire vicino a un compagno di squadra è un lusso che potrete permettervi solo due o tre volte a partita perché ci vuole tempo prima di poter usare di nuovo uno di questi gettoni speciali.

Le mappe e le modalità di gioco di Warhaven sono varie e divertenti con un pizzico di follia e uno di tattica. Il realismo è l'ultima cosa che potete aspettarvi
Le mappe e le modalità di gioco di Warhaven sono varie e divertenti con un pizzico di follia e uno di tattica. Il realismo è l'ultima cosa che potete aspettarvi

I compagni di squadra sono particolarmente utili quando dovrete catturare i cannoni, una risorsa fondamentale nelle mappe a obiettivi. Queste armi potentissime sono in grado di spazzare via intere squadre avversarie se colpiscono un obiettivo conteso, ma dovrete conquistarvele. Per poterle attivare, infatti, non dovrete solo occuparle in forze, ma dovrete conquistare anche un altro punto di interesse e mantenerlo: senza questa precondizione il cannone non sparerà. In Corsa alle Armi, poi, potrete usare delle balestre per respingere gli avversari e delle granate incendiarie per scatenare un'esplosione sull'obiettivo che spinge via in nemici.

Gli immortali sono il momento più alto del gioco

La meccanica più innovativa e il fulcro del gameplay di Warhaven sono gli Immortali, un potenziamento disponibile ad ogni partita per dominare uno scontro
La meccanica più innovativa e il fulcro del gameplay di Warhaven sono gli Immortali, un potenziamento disponibile ad ogni partita per dominare uno scontro

La meccanica che gli sviluppatori hanno messo al centro di tutto è quella degli Immortali, una sorta di mossa finale accessibile da tutti i personaggi. Fin dai primi minuti di ogni partita potrete trasformarvi in uno dei quattro Immortali, un personaggio più potente rispetto a quelli standard, che ha a disposizione attacchi più rapidi e abilità da distanza e da mischia. La prima è Martyr, una spadaccina con accesso a uno scudo, con dei contrattacchi speciali per reagire in automatico, e con ingenti danni, ai colpi che subisce. Ha una velocità d'attacco maggiore rispetto agli altri personaggi ed è ottima per ribaltare le sorti di uno scontro non appena vi ritroverete in inferiorità numerica. La seconda opzione disponibile è Raven, una maga che attacca dalla distanza fondamentale per resistere agli assalti. Le sue abilità sono tutte da caricare, quindi è meglio tenerla lontana dalla mischia, e possono infliggere danni notevoli, soprattutto per finire i nemici in fuga.

Anche le macchine d'assedio hanno un ruolo di primo piano in Warhaven
Anche le macchine d'assedio hanno un ruolo di primo piano in Warhaven

Hoet è un Immortale di supporto, può resuscitare più compagni caduti contemporaneamente, diventare immune agli attacchi e trasferire la sua immunità agli alleati. Il suo uso, nelle prime ore di gioco, è molto limitato perché le partite tendono ad essere molto frenetiche, quando saranno disponibili i match competitivi, però, siamo sicuri che la sua abilità di resurrezione di massa sarà indispensabile e riporterà alla mente degli appassionati la vecchia ultimate di Mercy nei primi mesi di Overwatch. Maestro assoluto della sorpresa, Darkgale è l'unico personaggio a cavallo in un mondo di soldati appiedati ed è l'immortale che dà in assoluto più soddisfazioni. Il prezzo per poter travolgere i nemici con il vostro destriero è che sarete un facile bersaglio da colpire, meglio restare in movimento per evitare di rimanere bloccati. Per sfruttare al meglio questo personaggio vi consigliamo di sviluppare una certa familiarità con le mappe perché se vi incastrerete in qualche ostacolo durante la carica diventerete un bersaglio ancora più facile.

Sei ottimi personaggi principali

Il roster di sei personaggi di partenza di Warhaven è molto bilanciato, una rarità per le fasi early access dei videogiochi multigiocatore con velleità competitive
Il roster di sei personaggi di partenza di Warhaven è molto bilanciato, una rarità per le fasi early access dei videogiochi multigiocatore con velleità competitive

Se gli Immortali sono il vostro momento di gloria all'interno di una partita, i sei personaggi principali di Warhaven sono i guerrieri con cui vincerete e perderete la maggior parte degli scontri. Raramente abbiamo visto un gruppo di personaggi di lancio così bilanciato anche se, bisogna dirlo, questo gioco ha un problema con le abilità di stordimento, una questione spinosa nei titoli competitivi di squadra. Blade, il personaggio con cui farete il tutorial e il più intuitivo da usare, oltre al classico attacco base orizzontale e a un'abilità per rompere la parata avversaria (che tutti i personaggi hanno nel loro kit), ha a disposizione l'Ox Slash, un colpo caricato che lancia l'avversario in aria e lo stordisce, impedendogli di reagire o parare. Questa singola abilità è una piaga nelle prime ore di gioco perché tutti i nuovi giocatori la utilizzano in continuazione e venire lanciati in aria da storditi non è mai una bella sensazione.

Quando questa singola abilità sarà depotenziata potremo iniziare a godere a pieno anche di tutti gli altri personaggi che hanno davvero molto da offrire. Spike, come suggerisce il nome, è un lanciere che richiede un ottimo senso del ritmo per parare e reagire nel momento giusto e quindi, massimizzare i suoi danni. È un personaggio da media distanza quindi gettarsi nella mischia equivale a morte certa. Dategli lo spazio che gli serve e potrà eliminare stuoli di nemici senza ricevere un graffio. Warhammer è senza dubbio il personaggio più semplice e ignorante da giocare: il suo compito è martellare ancora e ancora per rompere le difese nemiche. Questo eroe è talmente sopra le righe che il suo colpo per rompere la guardia degli avversari è una testata che da veramente molte soddisfazioni. Guardian, invece, è il classico tank armato di scudo necessario a sfondare le linee nemiche. La sua carica, infatti, stordisce i nemici lasciandoli indifesi.

Ci sono tanti stili di gioco possibili in Warhaven, provate tutti i personaggi disponibili e dedicate tempo ai tutorial, non ve ne pentirete
Ci sono tanti stili di gioco possibili in Warhaven, provate tutti i personaggi disponibili e dedicate tempo ai tutorial, non ve ne pentirete

Agli amanti del combattimento rapido e dei cannoni di vetro consigliamo di usare Hush, una spadaccina veloce, ma fragile i cui colpi sono basati su una barra della concentrazione che più si riempie, più potenti saranno i suoi attacchi. A chi ama i personaggi di supporto consigliamo Smoke, la guaritrice, indispensabile in ogni situazione. In Warhaven bastano due o tre colpi per morire quindi è improbabile sopravvivere a più di uno scontro uno contro uno. Con una Smoke al vostro fianco, che può curarvi e spingere via i nemici più aggressivi, sarete inarrestabili. Se in squadra nessuno sceglie questo personaggio, però, preparatevi a ritrovarvi automaticamente in svantaggio perché sarete senza medico da campo e completamente privi di metodi per recuperare la salute.

In una modalità di Warhaven potrete lanciarvi con un aliante per raggiungere prima l'obiettivo
In una modalità di Warhaven potrete lanciarvi con un aliante per raggiungere prima l'obiettivo

Quello che ci è piaciuto di più in assoluto di Warhaven, infine, è il suo sistema di progressione. Una volta raggiunto il livello 10 sbloccherete i perk, dei modificatori passivi (20 per ogni eroe) ottenibili con una valuta apposita che si guadagna alla fine di ogni match. Ogni personaggio può equipaggiarne tre contemporaneamente e diventano accessibili uno dopo l'altro in sequenza: ogni vittoria in una partita, infatti, vi darà accesso ad abbastanza valuta per sbloccare un nuovo potenziamento a un eroe che apprezzate o per cominciare a sperimentare con uno nuovo. È intuitivo, semplice e chiaro, tutto ciò che si può chiedere a un sistema di evoluzione dei personaggi.

Warhaven merita senza dubbio una possibilità se amate il combattimento corpo a corpo. È davvero gratuito, ha tanta verità nei suoi eroi (anche se poca originalità) e la meccanica degli Immortali può farvi sentire padroni del campo di battaglia. Il matchmaking di questa fase di early access è da rivedere e c'è un'abilità di stordimento particolarmente oppressiva ma, per il resto, il gioco è bilanciato, stratificato e con una curva di apprendimento ripida, ma che da tante soddisfazioni. Il sistema di progressione è ottimo, le personalizzazioni completamente opzionali e i minigiochi che incontrerete nel battle pass sono piacevolmente distraenti. Col passare dei mesi l'opera di Nexon potrebbe diventare il titolo di combattimento corpo a corpo casual definitivo: se amate l'ignoranza medievaleggiante Warhaven è l'esperienza che fa per voi.

CERTEZZE

  • Personaggi variegati e bilanciati
  • Modalità di gioco frenetiche e intense
  • Ottimo sistema di progressione

DUBBI

  • Matchmaking da rifare
  • Abilità di stordimento troppo oppressive