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Wayfinder, il provato dell'ambizioso action RPG che si ispira all'epoca d'oro degli MMO

Ecco il provato di Wayfinder, il nuovo ambizioso progetto dello studio fondato dal fumettista Joe Madureira.

Wayfinder, il provato dell'ambizioso action RPG che si ispira all'epoca d'oro degli MMO
PROVATO di Gianluca Musso   —   08/03/2023

Fumettista, illustratore, art e game director. La vita professionale di Joe Madureira potrebbe tranquillamente rappresentare il soggetto di un documentario, ricca com'è stata di svolte inaspettate, spesso incomprese, ma sempre fortunate. Disegnatore di alcuni celebri volumi Marvel, da quando ha imboccato il campo dei videogiochi ha firmato col suo talento la serie Darksiders e fondato uno studio totalmente indipendente, con il quale da otto anni a questa parte è impegnato a dare forma alla sua espressione artistica, sempre ispirata e affascinante.

Nato dalle ceneri di Vigil Games, Airship Syndicate si è sempre occupato per certi versi di arricchire e completare l'eredità di Madureira, lavorando a videogiochi strettamente legati al suo "corpus", come Darksiders Genesis e Battle Chasers: Nightwar. Adesso, per la prima volta nella storia dello studio, il team si trova di fronte a una tela bianca che ospiterà qualcosa di completamente originale, un progetto che ha tutta l'ambizione di proiettare l'azienda su una nuova dimensione produttiva.

Presentato per la prima volta ai The Game Awards 2022 e recentemente apparso all'ultimo State of Play di Sony, Wayfinder rappresenta l'ennesimo gradino evoluzionario della carriera di Madureria, un'importante scommessa realizzata in collaborazione con Digital Extremes, gli autori di Warframe.

Cogliendo l'occasione offerta dalla beta che si è tenuta proprio in questi giorni, ci siamo lanciati all'esplorazione dell'action RPG di Airship Syndicate e siamo pronti a raccontarvelo, nel nostro provato di Wayfinder.

Un action RPG moderno ispirato ai bei vecchi tempi degli MMO

Anche se la trama di Wayfinder non è delle più originali, l'ambientazione del gioco è davvero ispirata
Anche se la trama di Wayfinder non è delle più originali, l'ambientazione del gioco è davvero ispirata

Sebbene sia definito dai suoi autori come un semplice action online con elementi da gioco di ruolo, si vede lontano un miglio che la vera ispirazione alla base di Wayfinder sia da ricercarsi all'interno del vasto universo degli MMO, come del resto confermato da Madureira stesso. Il team ha preso spunto dai ricordi delle interminabili serate trascorse con gli amici a esplorare mondi fantastici, e ha cercato di infondere nel gioco quella stessa sensazione di comunità che emergeva prepotentemente quando ci si collegava alla propria gilda di World of Warcraft ai tempi d'oro dei massive multiplayer online RPG. Non accontentandosi però di ricopiare con fare indolente quella formula, Airship Syndicate ha voluto imprimere a Wayfinder una direzione da puro action, anche se sono presenti tutte quelle abilità attive tipiche degli MMO con un tempo di ricarica.

L'idea di combinare i due generi è originale, a differenza della struttura alla base di Wayfinder, troppo generica e derivativa per risultare efficace. Il gioco di Madureira ci porta a Evenor, uno sconfinato continente a metà tra il fantasy puro e lo steampunk a base di magia (qualcuno ha detto League of Legends?), sprofondato nel caos a causa di una minaccia tanto indefinita quanto priva di carattere, le Tenebre. Le Tenebre, una sorta di forza malvagia che corrompe qualsiasi cosa con cui entri in contatto, ha inghiottito lentamente intere nazioni e sarà nostro compito esplorarne i segreti, dal momento che siamo gli unici ad esserne sopravvissuti.

I Wayfinder, i protagonisti del nuovo titolo di Joe Madureira
I Wayfinder, i protagonisti del nuovo titolo di Joe Madureira

Il giocatore interpreta infatti un Wayfinder, un eroe dotato di poteri straordinari, rimasto però vittima del caos durante un precedente attacco alla Cittadella Luminosa, l'ultimo rifugio dell'umanità, che adempie al ruolo di hub sociale per l'intera beta. Grazie alle conoscenze di Omen, l'NPC di riferimento per la parte iniziale dell'avventura, saremo riportati in vita e lanciati alla scoperta di una soluzione alla minaccia delle Tenebre, per quanto remota possa sembrare. A questo punto, leggendo queste righe, il tutto potrebbe ricordarvi da vicino la trama di Destiny. Non siete in errore, la storia al centro del nuovo titolo di Airship Syindicate ne sembra un'inspiegabile, esatta riproposizione. Non sappiamo come essa evolverà nel corso dell'avventura, e la speranza è ovviamente quella che si riveli valida nelle sue fasi avanzate, malgrado un esordio fin troppo anonimo.

Dungeon e ancora dungeon

In Wayfinder avremo sempre la possibilità di personalizzare i dungeon in base alle nostre necessità
In Wayfinder avremo sempre la possibilità di personalizzare i dungeon in base alle nostre necessità

È prestissimo per sbilanciarsi sui valori della storia di cui saremo protagonisti in Wayfinder, mentre per quel che riguarda il suo gameplay, la beta ci ha offerto un sostanzioso spaccato di quello che troveremo ad attenderci nella versione finale del titolo. Come dicevamo in apertura, il gioco è sostanzialmente un action in terza persona con una componente RPG enorme che, fatta eccezione per alcune ampie regioni a mondo aperto liberamente esplorabili, si ambienta principalmente all'interno delle Zone perdute, dei piccoli dungeon procedurali che avremo modo di manipolare grazie a un'ampissima gamma di modificatori.

All'inizio di una Zona perduta, potremo innanzitutto scegliere la difficoltà della sessione (e quindi modificarne le ricompense), per poi applicare al dungeon una vera e propria infusione che ha il potenziale di stravolgerne profondamente i connotati. Avarizia, ad esempio, è un effetto che riempie l'area di monete d'oro, ma che aumenta il danno inflitto dai nemici man mano che queste si raccolgono. Col modificatore Chaos un goblin colmo di tesori si nasconde nel dungeon ma semina una gran quantità di trappole per tutta la segreta, mentre con quello Shadow tutti i nemici diventano più letali ed esplodono alla morte. La sensazione è quella di aver a malapena raschiato la superficie del profondo e complesso sistema di personalizzazione delle Zone perdute, quindi non vediamo l'ora di scoprire fin dove si spingerà nella versione completa del titolo.

Personaggi e sistema di combattimento

I nemici di Wayfinder, a livelli avanzati, possono essere dannatamente difficili da uccidere
I nemici di Wayfinder, a livelli avanzati, possono essere dannatamente difficili da uccidere

Se in un primo momento esplorare le Zone perdute non sarà affatto complicato e non sarà necessaria alcuna attenzione strategica per arrivare al boss che chiude ogni dungeon, più avanti diventerà invece cruciale assortire un team di personaggi ben amalgamato, dal momento che ognuno di loro risponde a specifiche mansioni sul campo di battaglia. Nella beta, i personaggi giocanti sono stati quattro in tutto, mentre ne sono previsti altri ancora quando il gioco uscirà ufficialmente su PC, PS5 e PS4 nel corso del 2023.

Il nostro preferito durante tutto l'arco della beta è stato Wingrave, un tank con funzioni da supporto che non solo si assume il ruolo di arginare i nemici, ma anche quello di curare gli alleati nel corso del combattimento. Silo combatte a distanza utilizzando gadget e bombe per rallentare, ferire o provocare gli avversari, e ha un gameplay squisitamente più strategico di quello di Wingrave. Niss è la classica assassina che abbina velocità e DPS a una quantità di HP molto ridotta, mentre Senja, il personaggio senza dubbio più forte dell'intera beta, combina la stazza e la resistenza di Wingrave con un'enorme quantità di danni, inflitti con la sua ascia a due mani. Nella versione completa i personaggi potranno utilizzare qualsiasi arma appartenente ai colleghi, e siamo curiosi di scoprire come potrà funzionare il tutto all'uscita del gioco.

Niss, uno dei protagonisti di Wayfinder
Niss, uno dei protagonisti di Wayfinder

Trascorsa qualche ora in compagnia della beta ci siamo convinti della bontà dell'esperimento di gameplay messo in piedi da Madureira e il suo team, anche se la volontà di miscelare le caratteristiche degli MMO a un action puro ha creato un piccolo ma significativo cortocircuito, relativo al sistema di controllo con mouse e tastiera, quasi ingestibile a causa dell'eccessiva presenza di tasti da premere con la mano sinistra: se la destra governa il mouse e si occupa delle azioni di attacco e parata standard, l'altra deve muovere il personaggio con WASD, premere convulsamente E per ridurre la stabilità dei nemici, schivare con Ctrl e correre con Shift, il tutto mentre richiama le abilità speciali dei personaggi con i tasti da 1 a 4. Il compito è semplicemente ingestibile, mentre con il controller tutto funziona a dovere e anzi, ci sono addirittura dei tasti non assegnati. Se prevedete di giocarlo su PC, il nostro consiglio non può che essere quello di munirvi di un controller per ovviare al problema.

Come successo con Darksiders, Joe Madureira si trova nuovamente al timone di un progetto che ha tutta la libertà di plasmare a sua immagine e somiglianza, e dopo qualche ora alle prese con Wayfinder, siamo felicissimi di constatare che la sua mano emerge con forza, tra i tanti elementi che vanno a comporre questo complesso action RPG. È chiaro che l'ambizione dello studio non è mai stata così alta, e con l'aiuto di un mostro sacro dei free-to-play, quel Digital Extremes che ha dato i natali a Warframe, lo studio fondato dal fumettista rischia davvero di confezionare un altro grande successo. Staremo a vedere, ma per il momento le nostre aspettative sono davvero altissime.

CERTEZZE

  • La promessa di un MMO complesso e stratificato è seducente
  • Il gameplay funziona a dovere
  • L'idea di personalizzare i dungeon è azzeccata

DUBBI

  • La trama, almeno inizialmente, non sembra particolarmente ispirata
  • Il sistema di controllo con mouse e tastiera è un incubo