Oggi è un giorno di festa per i giocatori (europei) di World of Warcraft: comincia ufficialmente il conto alla rovescia per l'uscita di Dragonflight, l'espansione che ci porterà sulle Isole dei Draghi dopo due anni passati nelle Terretetre dell'espansione precedente, Shadowlands. Sono stati due anni di scelte controverse, picchi memorabili e scivoloni importanti che molti giocatori hanno aspramente criticato, soprattutto sul fronte di una narrativa dal potenziale inespresso. Dragonflight sembrerebbe voler tornare a calcare sentieri già battuti, familiari ma al contempo nuovissimi. Noi ovviamente saremo in prima fila quando sarà il momento di giocare la nuova avventura, ma intanto vale la pena dare un'occhiata all'aggiornamento che prepara il terreno a Dragonflight.
Un aggiornamento diviso in due parti. La prima, disponibile da oggi, si concentra su una generale revisione delle funzionalità di gioco: è letteralmente la base su cui Blizzard costruirà l'espansione, tant'è che va a modificare World of Warcraft anche per chi non ha ancora acquistato Dragonflight. Continuate a leggere la nostra panoramica sulla patch pre-espansione di World of Warcraft: Dragonflight per saperne di più.
La fase 1: interfaccia e talenti
Superata la nuova schermata di accesso, che rimpiazza il varco per le Terretetre sopra la Cittadella della Corona di Ghiaccio con un suggestivo panorama delle Isole dei Draghi, per molti giocatori che modificano l'interfaccia da tempo immemore con la pletora di add-on non ufficiali disponibili in rete, questa potrebbe essere la novità meno rilevante della pre-patch, ma è anche la prima cosa che salta all'occhio lanciando il client a nudo.
Blizzard ha totalmente ridisegnato l'interfaccia di gioco - dai ritratti agli indicatori, passando per le barre dei comandi e la minimappa - che ora è più pulita, snella e moderna. Non solo: è completamente personalizzabile. Tramite un'apposita schermata è infatti possibile svincolare ogni singolo elemento dell'interfaccia e riposizionarlo a piacimento. Per i giocatori di concorrenti come Final Fantasy XIV, in cui è possibile farlo da anni, potrebbe sembrare tutt'altro che una novità, ma per World of Warcraft è un'aggiunta davvero degno di nota.
Un'aggiunta accompagnata, oltretutto, da una miriade di miglioramenti alla qualità della vita e all'accessibilità, che includono la possibilità di modificare la grandezza dei nomi sopra i modelli 3D, di barcamenarsi nelle svariate pagine di opzioni con un comodo filtro di ricerca, di impostare funzionalità nuove di zecca come il pulsante per l'interazione, la pressione continuata dei tasti o il tanto atteso supporto per i controller. Ovviamente World of Warcraft continuerà a supportare gli add-on storici, ma questa svecchiata all'interfaccia era doverosa e necessaria, e troviamo sia stata realizzata con cura visto che è riuscita a mantenere la personalità dell'originale.
La novità più importante dell'aggiornamento 10.0, tuttavia, è la totale riprogettazione del sistema dei talenti, che molti giocatori trovavano da anni limitato e stantio. Sparisce quindi la scelta di un talento su tre ogni dieci livelli e si torna a una soluzione ad alberi che ricorda i talenti prima di Mists of Pandaria, ma con una differenza significativa: ora gli alberi da gestire sono due. Le ragioni di questo cambiamento sono state ben spiegate da Blizzard stessa nel sito ufficiale.
In buona sostanza, ogni personaggio avrà a disposizione due alberi di talenti a partire da livello 10 su cui spendere rispettivamente 31 e 30 punti in totale: un albero di classe e un albero di specializzazione. I nuovi talenti includono miglioramenti statistici definiti, ma anche le abilità e gli incantesimi che in Shadowlands si imparavano semplicemente aumentando di livello, e che ora saranno collocati in punti strategici degli alberi per indurre il giocatore a raggiungerli, se vuole, passando da una moltitudine di alternative che dovrebbero garantire una libertà senza precedenti nella configurazione del personaggio. Nella realtà, molti giocatori continueranno a seguire il "meta" più efficace, ma è indubbio che la varietà di soluzioni proposte è davvero interessante e sembrerebbe essere stata studiata con una discreta attenzione per il bilanciamento delle classi.
La cosa più interessante è che i nuovi alberi dei talenti includeranno i poteri dell'equipaggiamento leggendario di Shadowlands e dei bonus delle armature di classe introdotte nell'aggiornamento Fine dell'Eternità, ragion per cui a partire dalla pre-patch i bonus di questi oggetti smetteranno di funzionare. La pre-patch sarà una sorta di libera tutti, e con ogni probabilità fortemente sbilanciata, dato che sarà ancora possibile attingere ai poteri delle Congreghe, ma il lancio di Dragonflight dovrebbe rimettere le cose in ordine.
Il sistema dei talenti riprogettato sarà un bagno di sangue per il team che si occupa di bilanciare il gioco, specialmente in PvP, ma dopo averlo testato nella Beta di Dragonflight dobbiamo dire di averlo trovato davvero accattivante: è un ritorno alla vecchia scuola che molti auspicavano da tempo - e che spiegherebbe, almeno in parte, il moderato successo di World of Warcraft Classic - e che ci ricorda con forza che stiamo pur sempre giocando a un GDR. Blizzard ha peraltro ridisegnato tutta l'interfaccia del sistema dei talenti, che è molto intuitiva e permette di salvare diverse configurazioni per cambiarle al volo o condividerle con gli altri giocatori senza passare da add-on e simili.
Il momento per iniziare
La pre-patch di Dragonflight rappresenta un momento davvero ideale per cominciare a giocare World of Warcraft, specialmente perché Blizzard, oltre ad aver compiuto un generale bilanciamento di abilità e classi, ha apportato alcune modifiche alla qualità della vita che meritano menzione, oltre ad aver implementato nuove imprese - specialmente lato cavalcature e mascotte - e modalità di gioco PvP come la Mischia Solitaria classificata, un'opzione golosissima per gli amanti dell'Arena che non hanno voglia di giocare in squadra. Per chi torna, o è già livello massimo, le incursioni di Shadowlands (Castello di Nathria, Santuario del Dominio e Sepolcro dei Primi) diventano tutte Predestinate fino all'uscita di Dragonflight, uscendo dalla rotazione settimanale e garantendo a tutti i giocatori la possibilità di sbloccare l'impresa "Eroe Predestinato" e la cavalcatura Tremolo Senior.
Chi invece comincia a giocare adesso, può scegliere tra nuove combinazioni di razze e classi, col Ladro, il Sacerdote e il Mago che entrano di prepotenza nella rosa di scelte di ogni razza. Blizzard ha anche ridimensionato i punti esperienza necessari nella scalata da 1 a 60, che diventa più veloce anche scegliendo Shadowlands come Campagna del Tempo da Chromie, e a tutto questo si aggiunge il cronico potenziamento Venti della Saggezza che aumenta l'esperienza guadagnata del 50% introdotto da qualche settimana e che durerà fino al 16 novembre, quando arriverà la seconda parte dell'aggiornamento pre-patch, che andiamo testé a spiegare.
La fase 2: l'Evocatore
A partire dal 16 novembre sarà disponibile anche la seconda parte dell'aggiornamento pre-patch, e Azeroth sarà colpita dalle Tempeste Primordiali, un evento in gioco che servirà a introdurre Dragonflight anche a livello narrativo. In realtà non dovrebbe essere molto diverso dagli attacchi del Flagello e della Legione Infuocata che avevano preceduto espansioni come Wrath of the Lich King o Legion: si tratterà di affrontare i Primalisti che compariranno in alcune zone, completando missioni mondiali che garantiranno qualche ricompensa o impresa. Insieme ai cortometraggi animati della miniserie Retaggi, in uscita a partire dal 25 ottobre, l'evento getterà le basi per l'espansione e offrirà ai nuovi giocatori un minimo contesto narrativo.
La fase 2, tuttavia, sbloccherà anche due contenuti importanti, soprattutto per chi ha già prenotato e associato Dragonflight al proprio account. Il primo è una spedizione intitolata Uldaman: Eredità di Tyr, che all'inizio sembra un remake della Uldaman originale, sempre accessibile dalle Maleterre, salvo poi diventare qualcosa di completamente nuovo che si ricollega alle premesse dell'espansione. La pre-patch permetterà di affrontare i suoi cinque boss in anteprima e di mettere le mani su alcune ricompense, tanto poi ci si tornerà a livello 70 in modalità Mitica+.
L'altra novità importante della fase 2 sarà l'accesso all'Evocatore Dracthyr, la nuova classe eroica di Dragonflight. Prerogativa di chi ha prenotato l'espansione, il personaggio appena creato comincerà la sua avventura a livello 58 nella zona inedita chiamata Isola Proibita, dove potremo imparare le sue peculiari caratteristiche in una mini campagna fatta apposta per introdurre i giocatori alla storia di Dragonflight e scegliere la fazione per cui giocheremo. Vi ricordiamo che l'Evocatore Dracthyr è una combinazione esclusiva di classe e razza: il Dracthyr indossa armature di maglia, ha due aspetti intercambiabili - umanoide e draconico - e può accedere a due specializzazioni distinte: Preservazione per il ruolo di guaritore e Devastatore per quello di assaltatore.
L'Evocatore Dracthyr è sostanzialmente la nuova controparte del Cacciatore di demoni introdotto in Legion, ma il suo stile di gioco è molto interessante e innovativo per World of Warcraft: è un personaggio estremamente agile e dinamico, che mischia attacchi a distanza e ravvicinati da "caricare" per potenziarne l'efficacia. Naturalmente ci aspettiamo un boom di Evocatori Dracthyr nei primi giorni della fase 2 e dell'espansione, ed è altamente probabile che questa nuova classe eroica rimarrà fortemente competitiva per qualche tempo, un po' come successe col Cacciatore di demoni alcuni anni fa. Dovremo solo aspettare l'espansione per capire quanto e come sarà divertente giocarlo, ma ovviamente ve lo racconteremo nella nostra futura recensione di Dragonflight.