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Xbox Series X, tutto quello che sappiamo sull'hardware

L'hardware di Xbox Series X promette potenza, efficienza e margini di ottimizzazione piuttosto ampi

SPECIALE di Mattia Armani   —   14/12/2019

Con la presentazione ufficiale di Xbox Series X la superstar del giornalismo videoludico Geoff Keighley ha segnato un altro canestro, elevando ulteriormente la stella dei suoi The Game Awards nell'orizzonte dei videogiocatori. Di giochi purtroppo non si è visto ancora nulla, a parte l'annuncio di Hellblade 2 e la gradita conferma della retrocompatibilità con tutte le Xbox del passato, ma le informazioni sull'hardware non sono certo mancate, tra conferme, dettagli inediti e scelte di design.

Xbox Series X 1

Forma e sostanza, tra necessità di raffreddamento e potenza hardware

Presentata in verticale, ma può essere utilizzata tranquillamente in orizzontale, Xbox Series X è un vero monolite, un ibrido tra PC compatto e console dotato di lettore Blu Ray con ingresso verticale e di una sommità concava interamente coperta di fori. Ed è questa che da un senso a un design pensato senza dubbio nell'ottica dell'efficienza visto che sotto alla grata, dientro al bagliore inevitabilmente verde, c'è una ventola che grazie alla forma della console dovrebbe garantire un flusso d'aria uniforme, in funzione di una console che si presenta come estremamente potente e veloce. Parliamo quindi del modello di punta, dando per scontato che ce ne siano altri in cantiere visto il nome peculiare che come il design rappresenta una scelta divisiva, già miccia di innumerevoli discussioni e meme. Non è difficile, però, immaginare una console chiamata Xbox SX e non è difficile immaginarsela in verticale al fianco della TV, sobria e con una certa idea di potenza che ci riporta ai tempi della prima Xbox, rievocata in parte, almeno in quanto ad atmosfere, anche dal trailer di presentazione. L'estetica, comunque, è una questione di spazi e di esigenze personali. Quello che ci importa di più è capire cosa c'è effettivamente sotto al guscio della nuova console Microsoft, con le ultime indiscrezioni che hanno trovato parziale conferma, condita con qualche dettaglio in più, attraverso dichiarazioni e interviste a Phil Spencer e soci.

Xbox Series X 3

Sappiamo già da tempo che Xbox Series X, d'ora in poi Xbox SX, è costruita intorno a un SoC AMD basato su CPU Ryzen a 8 core e 16 thread con architettura Zen 2. Parliamo quindi di 7 nanometri, di interfaccia PCIe 4.0 e di potenza di calcolo in abbondanza, secondo Spencer, quadrupla rispetto a quella di Xbox One X. Abbastanza, secondo le dichiarazioni del dirigente, per poter pensare alla possibilità di mettere in stand by, e quindi di poterli richiamare a schermo istantaneamente, diversi giochi anziché uno solo, come accade con le console attuali. Ma da una CPU del genere ci aspettiamo anche velocità, soprattutto se combinata con una SSD NMVe, difficilmente PCIe 4.0 visto il prezzo ma dalla velocità comunque svariate volte superiore a quella dei dischi meccanici a cui siamo abituati su console, e con un quantativo di 16 GB di memoria GDDR6,, di cui 13 riservati ai giochi, uguale a quella delle schede grafiche di ultima generazione. Non a caso nelle nostre Xbox SX ci sarà una GPU Navi a quanto pare più evoluta di quelle in circolazione e frutto, come già accaduto in passato, di una combinazione tra le tecnologie delle Radeon auttuali e quelle in arrivo nel 2020, caratterizzate dal design RDNA 2. Da qui funzioni come l'accelerazione del ray tracing, forse implementata attraverso un co-processore, come il Variable Rate Shading, importantissimo per l'ottimizzazione vista la capacità di concentrare i calcoli sulle parti rilevanti dell'immagine, e come il Variable Refresh Rate, capace di garantire un framerate ben distribuito a prescindere dalle oscillazioni del numero di frame per secondo. Ma di questo parleremo dopo. Il dato più eclatante è quello di una GPU pensata per garantire il doppio della potenza di Xbox One , risultando così oltre 9 volte più potente della Xbox One originaria con la promessa, graziel picco picco di 12TFLOP e all'ottimizzazione, del gaming in 4K a 60fps condita dalla possibilità di arrivare addirittura all'8K a 120Hz. Parliamo quindi di connettività HDMI 2.1, di supporto per tutte le tecnologie menzionate e del supporto per l'Auto Low Latency Mode (ALLM), in una versione ulteriormente ottimizzata.

Project Scarlett E3 2019 Ca304Ux

Ottimizzazioni, ray tracing e controller

L'Auto Low Latency Mode crea un'autostrada per garantire che l'immagine generata dalla console arrivi il prima possibile sullo schermo e per quanto i millisecondi risparmiati non siano quasi avvertibili, hanno comunque un peso quando si parla di gioco competitivo e anche quando si parla di gioco in streaming, visto l'arrivo nel 2020 di Project xCloud. Ma nel caso di Xbox SX, vista la potenza promessa, quello che più conta ci porta a esplorare altri tipi di tecnologia come i Primitive Shader, finalmente funzionanti con le GPU Navi, che permettono di risparmiare risorse da destinare al calcolo geometrico. Inoltre la GPU di Xbox supporta il già menzionato Variable Rate Shading che, non a caso tra i punti forti delle GPU Turing di NVIDIA, aumenta ulteriormente le possibilità di ottimizzazione, cosentendo di concentrare le risorse della GPU sulla parte più rilevante di un'immagine. Riduce quindi sprechi legati a zone sfocate o in ombra, aggiungendo ulteriori cavalli a una macchina che promette anche di cavarsela con il ray tracing, una tecnica che si basa sul calcolo del percorso della luce garantendo illuminazione e riflessi coerenti con la realtà. Ma nel farlo, lo abbiamo visto con le GeForce RTX, pretende parecchie risorse di calcolo, tanto da avere bisogno di hardware dedicato non fa parte dell'arsenale di Navi. Per questo immaginiamo un'implementazione in forma di co-processore, sebbene la GPU di Xbox SX possa riservare qualche sorprese essendo un chip custom basato anche sulle future tecnologie AMD.

Xbox Series X 2

Dal punto di vista tecnico Xbox SX promette molto e sembra non mancare di tutte le tecnologie necessarie per garantire spettacolo in 4K, qualche sfizio in 8K e buone possibilità di crescita nel tempo attraverso un'ulteriore ottimizzazione dei giochi e del software. Punta inoltre a ridurre i caricamenti al minimo indispensabile, come PS5, adottando SSD NVMe, memoria di ultima generazione e un processore decisamente potente. Preoccupa quindi per il prezzo, vista la promessa di un hardware da PC di buon livello che di solito ha prezzi sensibilmente inferiori a quelle di una console, anche al lancio. Ma colossi come Microsoft e Sony, lo sappiamo, possono contare su canali preferenziali e questo approccio lo abbiamo già visto, proprio con la primissima e potentissima Xbox con cui condivide anche la capacità, nonostante il design decisamente differente, di farsi notare, nel bene e nel male.

Non si cambia però passo quando si parla del controller, compatibile anche con le Xbox precedenti, ed è comprensibile considerando che il pad di Xbox One è uno dei più apprezzati in assoluto. Ci sono però alcune differenze a partire dalla più evidente che riguarda l'aggiunta di un tasto di share nel mezzo, chiesto a gran voce da una parte dei fan. Le novità più interessanti riguardano però elementi meno visibili, come la rotondità della parte superiore che secondo Spencer è stata utile, assieme ad altre piccole modifiche ergonomiche, a rendere il controller adatto alle mani di quasi tutti gli esseri umani esistenti, con un coverage dichiarato del 98%. Infine, ed è probabilmente questa la novità più rilevante, Microsoft sta lavorando sul proprio sistema wireless proprietario per rendere il nuovo pad ancora più reattivo, garantendo miglioramenti minimi ma importanti nel quadro di una console che sembra puntare al massimo in ogni singolo aspetto e che, con l'arrivo di una serie di titoli first party con cui Microsoft deve farsi perdonare la falsa partenza di Xbox One, promette decisamente bene.