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Angry Birds su Smart TV

Un evento a Milano ha messo il punto esclamativo sulla partnership tra Samsung e Rovio

NOTIZIA di Umberto Moioli   —   30/11/2012

Una partnership tra Samsung e Rovio era inevitabile. Il produttore di elettronica di consumo coreano ha quote di mercato sempre più consistenti, soprattuto nell'ambito di telefoni e televisioni, mentre lo sviluppatore finlandese ha raggiunto con il suo brand di maggior successo qualsiasi piattaforma immaginabile, sfondando i limiti del videogioco per diventare un prodotto riconosciuto a livello globale. Appare quindi come naturale l'implementazione di Angry Birds tra le applicazioni disponibili ai possessori di Smart TV Samsung: il titolo si aggiunge ad un catalogo che conta oltre cinquecento app a livello globale ed oltre cento dedicate specificatamente al suolo italiano. L'idea è quella di espandere il comune utilizzo della televisione in salotto, rendendo possibile navigare il web, leggere il giornale, controllare la posta e non solo.

Angry Birds su Smart TV

Oggi Samsung ha deciso di lanciare questa collaborazione con un evento dedicato alla stampa, tenutosi a Milano, durante il quale ha fatto provare Angry Birds per Smart TV ed ha annunciato un'iniziativa che si terrà in alcuni centri commerciali sparsi per il territorio, dove si potrà partecipare ad una sorta di torneo. In attesa di sapere chi vincerà - e quindi chi volerà alle finali di Londra, a metà dicembre - abbiamo provato a nostra volta il gioco. Funziona attraverso la telecamera installata sulla televisione e riconosce la mano un po' come fosse una versione semplificata di Kinect. L'interfaccia è minimal e i comandi semplicissimi, ma d'altra parte il design del gioco si presta bene allo scopo. La nostra breve esperienza è stata accompagnata da qualche problema di rilevazione della mano ed input lag, ma non sappiamo se fossero dovuti all'ambiente affollato oppure una versione non ancora rifinita del titolo. D'altra parte non si può certo parlare di una killer application, quanto piuttosto di un valore aggiunto che porta in salotto un videogame già familiare a qualche centinaio di milioni di persone nel mondo.