Epic Games è risultata vincitrice anche nell'appello a cui ha fatto ricorso Silicon Knights dopo la prima vittoria in tribunale dei proprietari dell'Unreal Engine.
La corte d'appello degli USA ha dunque confermato la condanna al gigantesco risarcimento pendente sul team canadese: 9,2 milioni di dollari da pagare ad Epic Games per il "furto" di materiale software, avendo sostanzialmente copiato senza permesso numerose parti del codice originale di Unreal Engine 3 al di fuori dell'accordo stabilito in precedenza tra le due compagnie. Il caso è partito nel lontano 2005, quanto Silicon Knights accusò Epic di aver fornito un software non funzionante a dovere dopo il pagamento di 750.000 dollari per l'utilizzo del celebre motore grafico, cosa che avrebbe apportato un danno economico notevole al team di sviluppo e rallentato i lavori, andando a colpire anche rapporti con publisher a causa del ritardo imposto a progetti come X-Men: Destiny per Activision e infine la cancellazione di vari titoli come Siren in the Maelstrom and The Sandman, oltre a The Ritualist per Sega.
Dal caso è emersa invece una situazione inversa, con Silicon Knights che avrebbe copiato centinaia di linee di codice da Unreal Engine 3 al di fuori degli accordi, rimuovendo i riferimenti ai copyright e addirittura copiando inavvertitamente alcuni errori commessi inizialmente dagli sviluppatori Epic. Nel novembre 2012 il primo risarcimento da 4,5 milioni di dollari è stato raddoppiato a 9,2 milioni di dollari da pagare ad Epic, una cifra veramente enorme per un team in crisi come Silicon Knights. L'ultimo atto (per il momento) è dunque la sconfitta anche in appello per il team di Eternal Darkness.
Fonte: VG247