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La visione di Iwata sul futuro dell'hardware Nintendo: emerge la compatibilità tra console domestiche e portatili

Un ambiente di sviluppo comune a tutte le piattaforme Nintendo

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   04/02/2014

In una nota diffusa tra gli azionisti Nintendo, Satoru Iwata ha spiegato alcune idee che pervadono l'azione della casa di Kyoto in questo periodo, soprattutto per quanto riguarda l'organizzazione degli hardware e il supporto per il software.

Nintendo sta attuando la fusione tra i dipartimenti, prima staccati, delle console domestiche e dei portatili in un'unica divisione R&D, sotto la supervisione di Genyo Takeda. Si tratta di un cambio netto rispetto al passato, visto che tradizionalmente Nintendo ha fatto evolvere i due settori in maniera staccata, e riorganizzando tutto anche nei passaggi da una generazione all'altra. L'idea nuova dunque è quella di rendere più fluida l'evoluzione hardware, creando un ambiente quanto più possibile condiviso tra console domestiche e portatili e parzialmente anche tra le differenti evoluzioni di queste.

Iwata considera tutto questo fattibile dalla prossima console, che compare dunque chiaramente nei progetti di Nintendo per la prima volta in maniera ufficiale: "console domestiche e portatili non saranno più completamente diverse, ma saranno come fratelli in un'unica famiglia di sistemi".

La visione di Iwata sul futuro dell'hardware Nintendo: emerge la compatibilità tra console domestiche e portatili

Per spiegare l'idea, il presidente di Nintendo prende come esempio Apple e i dispositivi iOS, che si evolvono con il tempo ma mantengono un ampio grado di compatibilità per quanto riguarda il parco software: "Apple è in grado di rilasciare dispositivi con varie forme e caratteristiche uno dietro l'altro perché c'è un modo di programmare che è comune a tutte le piattaforme", si legge nella nota di Iwata, "Apple ha una piattaforma comune chiamata iOS e un altro esempio è Android. Nonostante ci siano modelli diversi, Android non ha problemi di mancanza di software perché il linguaggio di programmazione è comune per le varie piattaforme Android".

Dunque "il punto è che Nintendo dovrebbe essere come questi due esempi. Se la soluzione definitiva sia il fatto di avere solo un dispositivo sul mercato questa è una cosa che verrà determinata dalla richiesta degli utenti in futuro, non è qualcosa che possiamo prevedere al momento". L'idea che emerge è dunque quella di una sorta di sistema operativo comune che funzioni su diversi dispositivi Nintendo e che consenta dunque una compatibilità ampliata tra console domestiche e portatili, o tra diverse versioni di queste, creando così un ambiente di sviluppo comune e potenziando l'offerta di software per tutte le macchine Nintendo.

Fonte: VG247