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Il creative director di The Vanishing of Ethan Carter parla di durata, voti e The Order: 1886

Ecco le opinioni di Adrain Chmielarz

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   27/02/2015

Intervistato da Tech Raptor, il creative director di The Vanishing of Ethan Carter, Adrain Chmielarz, ha parlato anche di The Order: 1886. Circa il rapporto fra durata e prezzo, l'opinione di Chmielarz è piuttosto chiara: "Le due cose non sono collegate, non è che i quadri abbiano un prezzo diverso a seconda delle dimensioni, e allo stesso modo i giochi non dovrebbero essere giudicati solo in base alla durata. Voglio dire, Pong è un titolo che si può giocare per sempre e gratis, questo significa forse che possiamo chiudere tutto e andare a casa?"

"Seriamente, a volte la lunghezza eccessiva di un gioco può essere un problema", ha continuato il creative designer. "Un titolo tripla A d'impatto può durare sei ore e trovare ugualmente un grande pubblico, specie fra quelli che hanno una famiglia e poco tempo libero, che potrebbero considerare la sua brevità un pregio anziché un difetto."

"A mio avviso si è esagerato. Un tizio mi ha tweettato che The Order: 1886 fa schifo perché non spenderebbe mai sessanta dollari per un film. Eh no, per i tentacoli di Cthulhu, il gioco è lungo almeno quattro volte la durata media di un film, dunque i conti sarebbero di quindici dollari o meno per un film. Va meglio così?"

"Per essere chiari, penso che gli utenti dovrebbero informarsi dell'esperienza con cui stanno per confrontarsi. Non mi dispiacerebbe vedere una tempistica di completamento fra le varie informazioni di una recensione, insieme al punteggio, alla piattaforma e al valore di rigiocabilità. (...) Trovare un box con questa informazione fra i punti d'interesse sarebbe una buona idea per chi non ha la possibilità di investire quaranta ore con un gioco, anche se ciò potrebbe raffreddare l'entusiasmo di tanti potenziali acquirenti."

"Credo che la cosa che conta siano le vendite. Dopo la prima settimana, in cui magari un gioco di scarsa qualità può trarre in inganno, tutte quelle che vengono dopo servono a confermare che hai fatto un buon lavoro, oppure che la tua visione non è stato compresa dalle persone, o magari che è brutto e basta. In altre parole, la scia di successo del gioco ti fa capire quanto sia stato recepito come necessario. Penso che il passaparola e la voglia di un certo tipo di esperienza superino qualsiasi altro fattore."

Infine, Chmielarz ha parlato delle recensioni e del Metascore: "Ho visto grandi film valutati 4,5/10 su IMDB, e mi sono addormentato guardandone altri che avevano 9,2/10. I punteggi sono divertenti da leggere, e chiaramente sono lieto che The Vanishing of Ethan Carter abbia fatto bene in tale frangente, ma la verità è che un voto medio non ti dice nulla del prodotto a cui fa riferimento. Magari se un Metascore è universalmente 100% o 13% ti fornisce un messaggio abbastanza chiaro, ma qualsiasi altra sfumatura è priva di significato."

"Per essere del tutto onesti, ho sentito argomentazioni piuttosto valide circa l'uso di voti e aggregator, dunque non mi sono ancora fatto un'idea perfettamente chiara. Mi piace però il fatto che eliminare un voto numerico costringa il mio culo pigro a leggere effettivamente una cavolo di recensione."

Fonte: DualShockers

Il creative director di The Vanishing of Ethan Carter parla di durata, voti e The Order: 1886